IProcuratori di San Marco erano la più prestigiosa carica vitalizia dellaRepubblica di Venezia, subito dopo ilDoge.
Nominati sin dalIX secolo per curare la fabbrica e l'amministrazione dei territori dellaBasilica di San Marco, sparsi per tutto l'Oriente, nella persona di un solo procuratore nominato dal doge, nel1231 divennero quattro e in seguito il loro numero crebbe sino a nove[1].La nomina spettava alMaggior Consiglio quale supremo premio di una carriera brillante nell'amministrazione delloStato e comportava essere membri di diritto del Senato oConsiglio dei Pregadi.
Dal1269 i loro compiti furono ampliati alla tutela degli orfani e dei mentecatti e all'esecuzione dei testamenti, così ripartiti:
Quale residenza loro e dei loro uffici furono erette inPiazza San Marco le due ali delleProcuratie, i maestosi edifici che racchiudono la piazza.
L'istituto procuratorio è sopravvissuto allacaduta della Repubblica di Venezia nel1797 ed esiste ancora a Venezia, continuando ad occuparsi dell'amministrazione delPatrimonio di San Marco[2] della basilica stessa per conto delPatriarcato di Venezia con il nome diProcuratoria di San Marco, riconosciuto conRegio Decreto del 9 luglio1931 allaFabbriceria della basilica cattedrale di San Marco.
Si compone di sette procuratori, il cui presidente ha il titolo diPrimo Procuratore di San Marco: ad essi spetta la nomina delProto di San Marco, cioè dell'ingegnere oarchitetto cui è affidata la direzione tecnica della conservazione degli edifici e delle loro singole, in conformità alle esigenze del culto e alle disposizioni dell'autorità ecclesiastica, coadiuvato in questo da un ufficio composto di un ingegnere, due architetti e un geometra. L'attuale Proto è l'architetto Mario Piana. Da esso dipendono:
Dalla Procuratoria dipende tutto il personale amministrativo, di custodia e vigilanza dellabasilica.
Dal 2024 il Primo Procuratore di San Marco è l'Avv. Bruno Barel[3].
Altri progetti
Controllo di autorità | J9U(EN, HE) 987007342826105171 |
---|