Ponte a Cappiano frazione | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Città metropolitana | ![]() |
Comune | ![]() |
Territorio | |
Coordinate | 43°44′40″N 10°46′10″E43°44′40″N,10°46′10″E (Ponte a Cappiano) |
Abitanti | |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 50050 |
Prefisso | 0571 |
Fuso orario | UTC+1 |
Nome abitanti | Calligiani |
Patrono | san Bartolomeo |
Giorno festivo | 24 agosto |
Cartografia | |
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Ponte a Cappiano è una frazione del comune diFucecchio.
La località Ponte a Cappiano sorge presso il canaleUsciana, emissario delPadule di Fucecchio, alle pendici estreme delleCerbaie. Essa prende il nome dall'omonimo ponte mediceo e dalla collina di Cappiano, che sovrasta il ponte.
L'area risulta frequentata fin dall'antichità, come attestato dal rinvenimento (avvenuto nel 1912) di due lingotti di rame risalenti all'epoca pre-romana in localitàTricolle[1], posta lungo il canaleUsciana circa1 km a nord-est dell'attuale centro abitato. Nella stessa localitàTricolle furono poi rinvenuti (nel 1924) un'armilla e un componente di finimenti equini di epoca romana[2].
L'esistenza del ponte è invece documentata a partire dal primo Medioevo: era gestito dagliOspitalieri diAltopascio e su di esso transitava l'anticaVia Francigena. In particolare nell'itinerario diSigerico, Arcivescovo di Canterbury, esso rappresentava la XXIV tappa (Submansio) e la località era allora definitaAqua Nigra, molto probabilmente a causa dell'acqua scura del canaleUsciana, allora dettoGusciana, emissario delPadule di Fucecchio.
La località venne menzionata successivamente col nome diCappianus de Ultra Ponte e quindiPons ad Cappianum in riferimento all'omonima pieve.
Nel1325 durante il conflitto fraFirenze eLucca, il ponte fu distrutto. Successivamente fu ricostruito e poi fortificato con una torre e dotato di ponti levatoi[3].La struttura era dotata di unachiusa per regolare il deflusso delle acque ma favoriva anche la pesca delle anguille. C'erano inoltre unmulino ed una sega ad acqua per tagliare il legno[3].
Il Ponte di Cappiano fu studiato anche daLeonardo da Vinci. Nel foglio RLW 12685, il grande artista e scienziato raffigura il ponte evidenziandone la struttura difensiva e, in particolare la torre[3].
La forma attuale fu edificata nella prima metà del Cinquecento daCosimo I de' Medici. In quel periodo vennero costruiti il ponte scoperto e il ponte coperto. Furono aggiunti gli edifici annessi: l'osteria, la ferriera e la casa del provveditore che presiedeva all'amministrazione della fattoria[3].
Ancora oggi si possono osservare due lapidi, una in latino e una in italiano, che testimoniano questi fatti[3].
Altri progetti
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