Plezzo[1][2][3][4][5][6][7][8] (giàPletz[9], in slovenoBovec; in tedescoFlitsch, desueto; in friulanoPleç[10]) è unacittà della Slovenia nord-occidentale di 1 570[11] abitanti.
Piccolo paese alpino dell'alta ValleIsonzo, posto in una piana alla confluenza tra laval Coritenza (Koritnica) e laValle di Trenta, nelleAlpi Giulie, che conducono, rispettivamente, agli importanti valichi alpini delpasso del Predil (Predel) e delpasso della Moistrocca (Vršič), parte del territorio è compreso nelparco nazionale del Tricorno.
Il villaggio, nell'epoca romana, prese il nome diAmpletium, da qui il nome Plezzo, a sottolineare l'ampiezza della conca in cui è posto e la posizione strategica, sulla strada che collegava il Norico con la Venetia attraverso ilpasso del Predil. Nel periodo napoleonico ebbe il nomePletz[9]; rientrato in mano asburgica già assunse, assieme alla quella tedesca e slovena, la dizione italiana diPlezzo[7], che mantenne fino al1947. Successivamente il comune riadottò solo la dizione slovenaBovec, toponimo menzionato per la prima volta nei documenti del1192.
Nell'epoca romanaAmpletium, trovandosi sulla strada per ilvalico del Predil, divenne un importante crocevia tra laRegio X Venetia et Histria dell'Italia Augustea e ilNorico.
Nel medioevo divenne parte della Contea diTolmino e successivamente passò di mano tra laRepubblica di Venezia e laContea di Gorizia e Gradisca, prima di essere definitivamente annessa allamonarchia asburgica, come la maggior parte dei territori dilingua slovena nella prima metà delCinquecento. Plezzo rimase sotto il dominio asburgico fino al1918 con l'eccezione di una breve parentesi napoleonica: tra il1809 e il1813 fece parte del Dipartimento di Passariano nelRegno d'Italia. In questo periodo fu comune autonomo, comprendendo anche i vicini insediamenti di Bausiza (Bavšica), Door (Dvor) e Plusna (Plužna).[12][13][14] Già in epoca asburgica venne assorbito da Plezzo il soppresso comune diCoritenza (Koritnica), che comprendeva anche la frazione di Cau (Kal).[7][13][15]
Durante la lunga dominazione asburgica la città divenne parte del litorale austriaco e fu fortemente influenzata dalla cultura tedesca, come testimoniano le tipologie abitative. Tra gli abitanti lalingua tedesca prevalse sullosloveno per lungo tempo, sino alla fine delXIX secolo quando quest'ultima lingua tornò ad affermarsi[16]. Durante laprima guerra mondiale, i dintorni di Plezzo furono il teatro dellebattaglie dell'Isonzo, combattute tra l'Italia e l'Impero austro-ungarico. Nel1918 l'intera area fu occupata dall'esercito italiano e nel1920 fu ufficialmente annessa all'Italia. Il comune mantenne la stessa circoscrizione che in epoca asburgica sino al 1928, quando inglobò i vicini comuni diBretto,Oltresonzia,Saga eSerpenizza. A questa data il comune di Plezzo comprendeva quindi le frazioni di:
- Plezzo (Bovec), con i centri di Coritniza/Coritenza di Plezzo (Koritnica), Cal/Cal di Plezzo (Kal), Dvor/Dov di Plezzo (Dvor) e Plusna/Plùsina di Plezzo (Plužne);
- Loga di Plezzo/Bretto (Log), con i centri di Loga di Plezzo/Bretto di mezzo (Log),Predil (Predel), Oberbreth/Bretto di sopra (Strmec), Unterbreth/Bretto di sotto (Spodnji Log);
- Cezsocia/Oltresonzia (Čezsoča), con il centro di Log di Cezsocia/Loga di Oltresonzia (Log);
- Saga (Žaga);
- Serpenizza (Serpenica).[17][18]
Tra il1922 e il1943 Plezzo e i villaggi circostanti, che avevano una popolazione in maggioranza di lingua slovena, furono sottoposti all'italianizzazione imposta dalregime fascista. Molti abitanti seguirono l'organizzazione segreta antiitalianaTIGR (che oltre alla lotta antifascista perseguiva l'obiettivo del distacco dall'Italia), mentre altri emigrarono verso ilRegno di Jugoslavia (tra questi il rinomato letterato sloveno Anton Ocvirk).
In particolare, secondo il censimento del 1921, il 6,77% dei cittadini del paese di Plezzo (escluse quindi le frazioni) erano italiani.[17] Attualmente solo lo 0,10% della popolazione è di madrelingua italiana (vediGoriziano).
Tra il1943 e il1945 l'area venne occupata dalle forze armate Naziste, cosicché si attivarono numerosi nuclei partigiani. Dopo la liberazione grazie all'Armata Popolare Jugoslava nel maggio del1945, Plezzo fu occupata dalle truppe Alleate di Gran Bretagna e Stati Uniti. Tra il giugno del1945 e settembre del1947, Plezzo e la totalità della riva destra dell'Isonzo fu inclusa nellaZona A, che passò direttamente sotto il controllo delle forze armate Alleate: la linea di demarcazione separava quindi il capoluogo dalle frazioni isontine di sinistra di Oltresonzia e Loga d'Oltresonzia. Nel settembre del1947, i trattati di Parigi assegnarono il comune allaJugoslavia: Plezzo, in particolare entrò a far parte dellaRepubblica Socialista di Slovenia, oggiSlovenia.
La conca di Plezzo, altamente sismica, è stata colpita da tre terremoti negli ultimi 35 anni: nel1976 fu fortemente danneggiata dalTerremoto del Friuli che diede il colpo di grazia a quei pochi edifici che non erano rimasti distrutti nei feroci combattimenti protrattisi per buona parte della seconda guerra mondiale in tutta l'area; nel1998 seguì una scossa più moderata di magnitudo 5,6, mentre nel2004 si registrò una lieve scossa di magnitudo 4,9.
Il paese è adagiato sul versante meridionale del Monte Rombon, in un'ampia conca dell'alta valle dell'Isonzo, laBovška Kotlina chiusa a nord da quest'ultimo e dal gruppo del Monte Canin, a sud dal Monte Polonig e a est dal Monte Javoršček.
Nell'altaVal Trenta, compresa interamente nel territorio comunale, nasce l'Isonzo, che, unendosi alSuhi potok prosegue lungo l'altaVal Trenta dove riceve a sinistra le acque delLimarica (che scende dalPasso della Moistrocca), delMlinarica, dellaKrajcarica e del torrente dellaTrebiski Dol che dà luogo a una serie di cascatelle. Il fiume attraversa poi laVal Trenta dove confluiscono a sinistra ilLavetnik, laVrsnica, laLepenjica eGolobarski potok dando origine a profonde forre vicino agli abitati diSonzia eCoritenza di Plezzo che prendono il nome, rispettivamente, diVelika Korita eZmuklica[19].
In prossimità del villaggio diCoritenza di Plezzo laVal Trenta lascia il posto all'ampia piana (Bovska Kotlina) dove il fiume giuliano riceve le acque da destra dell'importante affluente Coritenza: questo torrente, che percorre la valle omonima, nasce ai piedi del Monte Mangart con il nome di rio Mangart e riceve le acque del pittoresco rio Mogenza che sorge nei pressi delPasso del Predil, nell'insediamento di Bretto di sopra.
Proseguendo il suo corso, sull'Isonzo si riversano da destra le acque del rio Plužna, che raccoglie le acque del torrente sotterraneoGeres e dà origine alle cascate di Virje, nei pressi di Plužna, mentre a sinistra riceve le acque del fiume sotterraneoOplenk che scorre sotto l'abitato diOltresonzia.Infine, l'Isonzo si unisce da destra alle acque del torrente Bocca, che forma le omonime cascate con un salto di108 m dal Monte Canin e può raggiungere una portata di circa100 m³ al secondo nel periodo del disgelo primaverile. L'ultimo affluente di rilievo compreso nel territorio comunale è il rio Uccea, che nasce in territorio italiano presso laSella Carnizza e bagna l'abitato omonimo fino a entrare in Slovenia nei pressi diSaga dove confluisce dell'Isonzo.
Presso la località di Chiusa di Plezzo si trova una fortezza costruita dalla Serenissima nel secolo XV, distrutta nel1797 dalla truppe napoleoniche e ricostruita nel1882 dagli austriaci.
Nel comune si trovano inoltre la sorgente dell'Isonzo, le cascate di Bocca (108 m), la stazione sciistica delMonte Canin, numerosi alberghi e un aeroporto sportivo. Vicino alla fortezza di Chiusa vi è la più profonda gola della Slovenia.
Sulle rive dell'Isonzo in comune di Plezzo, nel giugno 2007, sono state girate alcune scene della saga cinematografica LeCronache di Narnia: Il principe Caspian: nel Municipio di Plezzo è conservato un manichino raffigurante Aslan.
- ^Cfr. il toponimo "Plezzo" a p. 55 sull'Atlante geografico Treccani, vol I, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2008.
- ^Touring Club Italiano,Nuovissimo atlante geografico mondiale, Touring Editore, Borgaro Torinese (TO) 2001, tav. 35.
- ^Nuovissima carta regionale stradale 1:200000 Friuli Venezia Giulia, Strade Demetra, 2000.
- ^Atlante stradale d'Italia, Touring Editore, 1998, tav. 13.
- ^Nuovo atlante Treccani, vol.Cartografia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, Milano 1995, tav. 13.
- ^Atlas. L'atlante geografico de Agostini, Istituto geografico de Agostini, Novara 1993, p. 65.
- ^abcGemeindelexikon, der im Reichsrate Vertretenen Königreiche und Länder. Herausgegeben von der K.K. Statistischen Zentralkommission. VII. Österreichisch-Illyrisches Küstenland (Triest, Görz und Gradiska, Istrien). Wien 1910, suaustriahungary.info.URL consultato il 28 ottobre 2022(archiviato dall'url originale il 14 marzo 2014).
- ^Flitsch(Bovec, Plezzo) nella mappa zoomabile di :" Flitsch (1912) - K.u.K. Militärgeographisches Institut - 1:75 000 - ZONE 20 – KOL IX"Archiviato il 4 marzo 2016 inInternet Archive.
- ^ab"Pletz" in Mappa Originale del Territorio di Coritinza e Cau, Comune di Pletz, Cantone di Caporetto, Distretto del Natisone, Dipartimento di Passariano – periodo napoleonico (JPG), sugov.si.URL consultato il 22 ottobre 2022(archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2012).
- ^(FUR)Grant Dizionari Bilengâl Talian Furlan, suarlef.it.
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- ^(SL)Elenco dei comuni catastali sloveni, sucen.gov.si.URL consultato il 31 agosto 2022(archiviato dall'url originale il 7 settembre 2019).
- ^ab(SL)Registro dei beni culturali sloveni, sugeohub.gov.si.
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- ^Branko Marušič,Pregled politične zgodovine Slovencev na Goriškem, 1848-1899 (Goriški muzej, 2005)
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- Bruno Nice,PLEZZO, inEnciclopedia Italiana, II Appendice,Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1949.

- Plèzzo, susapere.it,De Agostini.
