È stato uno dei più noti e premiati scrittori statunitensi della sua generazione, considerato non solo tra i più importanti romanzieriebrei dilingua inglese - una tradizione che comprendeSaul Bellow,Henry Roth,E. L. Doctorow,Bernard Malamud ePaul Auster - ma anche, secondo il criticoHarold Bloom, il maggiore narratore statunitense dopoFaulkner. PerBloom, «Roth è il culmine di un enigma irrisolto nella letteratura ebraica dei secoli XX e XXI. Le complesse influenze diKafka eFreud e il malessere della vita ebraico-statunitense produssero in Philip un nuovo genere di sintesi».[1]
Si fece conoscere con ilracconto lungoGoodbye, Columbus, poi unito ad altri 5 più brevi in volume (premiato con ilNational Book Award), ma divenne davvero famoso conLamento di Portnoy, da alcuni considerato scandaloso. Da allora si ritagliò un posto di grande interesse e attesa in occasione dell'uscita di ogni titolo, forte di una produzione ampia e costante e grazie allo scontro tra estimatori e detrattori che lo accusavano di utilizzare un linguaggio troppo aperto e scurrile. Si affermò poi definitivamente come uno dei maggiori autori al mondo durante la sua "terza fase", in cui spicca il romanzoPastorale americana[2]. Proposto più volte per ilPremio Nobel, non l'ottenne mai, pur essendo stato premiato con altri riconoscimenti.[3][4][5]
I suoi romanzi tendono a essereautobiografici, con la creazione dialter ego (il più famoso dei quali èNathan Zuckerman, che appare in diverse opere), con personaggi che portano il suo vero nome e persino usando personaggi che si chiamanoPhilip Roth, ma non sono lui (come inOperazione Shylock). Oltre alla vena autobiografica, i suoi ritratti familiari e di quartiere diventano fortemente esemplari dell'umanità della zona (la periferia a ovest diNew York e soprattuttoNewark) e dell'epoca, tanto da contribuire a dipingere un'identità personale e collettiva.
Durante gli anni vissuti aChicago, Roth sposò Margaret Martinson, dalla quale si separò nel1963. La donna morì poi in un incidente stradale nel1968, evento che divenne parte della sua opera, con l'esplorazione dell'interiorità di personaggi che hanno perduto qualcuno improvvisamente e ne cercano una ragione o si domandano se ne hanno in qualche modo colpa. In particolare, si può riconoscere la sua prima moglie dietro i personaggi di Lucy Nelson inQuando lei era buona e di Maureen Tarnopol inLa mia vita di uomo, ma sembra apparire anche inI fatti. Autobiografia di un romanziere e nelle fantasie del protagonista diIl teatro di Sabbath.
Nel1990 sposò in seconde nozze l'attriceClaire Bloom, con cui conviveva da tempo; nel1994 si separò anche da lei. La Bloom pubblicò un libro di memorie,Leaving a Doll's House (1996), in cui Roth viene ritratto in modo poco generoso. Alcune pagine amare diHo sposato un comunista sembrano costruite in reazione al libro di lei. Nella vita dello scrittore vi fu un episodio diesaurimento nervoso (descritto inOperazione Shylock), la cui terapia gli causòinsonnia e, a sentire la seconda moglie, lo rese mentalmente crudele.
Il 10 novembre2012, all'età di 79 anni, Roth annunciò pubblicamente in un'intervista alla rivista franceseLes Inrockuptibles il suo addio alla letteratura, usando questa metafora: «Alla fine della sua vita il pugileJoe Louis disse: "Ho fatto del mio meglio con i mezzi a mia disposizione". È esattamente quello che direi oggi del mio lavoro. Ho deciso che ho chiuso con la narrativa. Non voglio leggerla, non voglio scriverla, e non voglio nemmeno parlarne».[7]Poche ore dopo, la notizia venne confermata dal suo editore Houghton Mifflin.
L'autore precisò inoltre di aver dato istruzioni ai suoi parenti di distruggere dopo la sua morte il suo archivio personale, che avrebbe potuto contenere alcuni inediti. Contestualmente, abbandonò il proprio appartamento nell'Upper West Side di New York e si trasferì definitivamente nella fattoria di sua proprietà nel Connecticut, dove nel marzo del2013 rilasciò una lunga intervista alla rete televisiva pubblica PBS per la serieAmerican Masters.
Morì a New York il 22 maggio2018, a 85 anni, a causa di un'insufficienza cardiaca.[8]
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Philip Roth con lo scrittore brasiliano Felipe Franco Munhoz nel 2013
L'esordio narrativo avvenne conAddio, Columbus e cinque racconti (1959). Si tratta di sei racconti in cui Roth dispiega uno stile ironico, coltissimo, ricco di riferimenti culturali che caratterizzeranno tutte le sue opere: lapsicanalisi, illaicismo di matrice ebraica, lasatira del contemporaneo.
Segue il romanzoLasciarsi andare (1962), dove Roth affronta i problemi di una coppia (Paul e Libby) con le famiglie d'origine, essendo lui ebreo e lei cristiana. Vi è anche il racconto in prima persona di Gabe Wallach, innamorato più volte ma legato a Martha, più anziana di lui e divorziata.
Il suo secondo romanzo èQuando lei era buona (1967), che ruota attorno al personaggio di Lucy Nelson, donna molto bella ma considerata instabile.
Il capolavoro di Roth è consideratoLamento di Portnoy (1969), allo stesso tempo tragedia e commedia personale di Alexander Portnoy, un paziente ossessivamente monologante sul lettino, preda di una nevrosi a sfondo sessuale. Dopo le accuse di oscenità, legate alla descrizione dell'attività masturbatoria del protagonista, il libro fu un successo di vendite.
Dopo ilLamento, Roth sperimentò la satira politica conLa nostra gang (1971), in cui il personaggio di Trick E. Dixon è chiaramente una satira diRichard Nixon.
Il seno (1972) si caratterizza per un surrealismo di matricekafkiana: un professore universitario si risveglia trasformato in un'enorme mammella.
Il professore di desiderio (1977) riprende il personaggio di David Kepesh (già apparso inIl seno e che tornerà inL'animale morente nel2001), uno studente, poi professore, dall'intelligenza contemplativa, preso dalle sue visioni letterarie, che esplora i limiti al proprio desiderio erotico imposti dalle convenzioni sociali.
Lo scrittore fantasma (1979) ha a che fare con un giovane Nathan Zuckerman che viene ospitato da uno scrittore famoso. Durante la notte trascorsa a casa sua, il giovane incontra Amy Bellette, una donna con un passato strano e da lui immaginato simile a quello diAnna Frank, credendo anzi a momenti che sia proprio lei, sopravvissuta nell'anonimato. Il romanzo tratta dunque il rapporto tra immaginazione e realtà e anche tra persone di età e notorietà diverse che dell'immaginazione fanno un lavoro.
Zuckerman scatenato (1981) riprende lo stesso tema e la stessa chiave tragicomica, ma con il protagonista in età più avanzata e con la presenza mai neutra del funerale per la morte di suo padre.
Nel successivoLa lezione di anatomia (1983) Zuckerman ha un misterioso dolore al collo e decide di abbandonare la scrittura per studiare medicina.
L'orgia di Praga (1985) costituisce un epilogo della trilogia. Si tratta del diario di viaggio di Zuckerman nellaPraga comunista, alla ricerca di un manoscritto di uno scrittore martire del nazismo, in cui alcuni hanno visto la figura diBruno Schulz.
La controvita (1986) racconta di Henry, fratello dentista di Nathan Zuckerman, che è sposato e ha figli, ma è anche amante della sua assistente Wendy. Henry è malato di cuore e deve assumere farmaci che lo rendono impotente. Nella speranza di poter riprendere ad avere rapporti con Wendy decide di sottoporsi ad un pericoloso intervento chirurgico. Chiede dunque consiglio al fratello. Se la trama è abbastanza semplice, la scrittura si complica con diverse voci e punti di vista, e considerare le opzioni equivale a prendere in esame le diverse possibilità di fare letteratura.
I fatti. Autobiografia di un romanziere (1988), come più tardiPatrimonio. Una storia vera, è un libro autobiografico che racconta di Roth bambino mentre cresce in un quartiere diNewark e del suo rapporto con il padre. Prosegue con gli anni del "college", il primo matrimonio e il divorzio, quasi seguendo la reale cronologia dell'autore. Tuttavia il racconto si complica per l'interruzione data da una lettera di Zuckerman, personaggio che scrive al suo autore, e prima ancora da una di Roth stesso al suo personaggio, oltre che dalla riflessione di cosa vuol dire scrivere di sé.
InPatrimonio. Una storia vera (1991) Roth più direttamente racconta di suo padre e della sua morte, ma anche della sua eredità di ebreo. Pur avendo addirittura fotografie del vero padre con il figlio (e il fratello), l'autobiografia non è mai solamente verità e fatti, ma diventa un inevitabile lavoro di "scrittura". Tanto che da questo punto Philip Roth sembra apparire quasi fosse un ulteriore personaggio dei propri romanzi (come inInganno,Operazione Shylock eIl complotto contro l'America).
InOperazione Shylock: una confessione (1993), Roth visita Israele, dove qualcuno si sta facendo passare per lui. Incontra l'impostore, che spiega le proprie ragioni come attività di propaganda politica per una nuovadiaspora. Il sottotitolo "confessione" vuole appunto portare a far credere che non si tratti di un romanzo, ma di una storia vera. Alcuni personaggi in effetti sono veri (tra cui l'amico e collegaAharon Appelfeld e alcune sue vere lettere all'autore), ma il racconto riguarda piuttosto la verificabilità in quanto tale, la raccontabilità e il punto di vista sugli eventi, e cosa vuol dire "io". Nonostante la serietà del tema, il libro scorre con leggerezza e felicità creativa.
Il teatro di Sabbath (1995), racconta di Mickey Sabbath, artista dedito a frequentare prostitute e maschera da "vecchio porco" a cui piace manipolare gli altri, soprattutto le donne, tra le quali spicca il personaggio di Drenka, immigrata croata, altrettanto depravata. Sabbath considera la propria vita un fallimento e medita sul suicidio, ma il tono complessivo è alquanto comico. Pur avendo ricevuto ilNational Book Award ed essendo stato chiamato daHarold Bloom un "capolavoro", c'è chi ha trovato questo romanzo esagerato o troppo lungo[9].Frank Kermode invece l'ha proposto quale miglior romanzo degli ultimi 25 anni delXX secolo.
L'ultimo sviluppo della narrativa di Roth è roboante ed epico:Pastorale americana (1997), un romanzo definito dal "New Yorker" "epocale",Ho sposato un comunista (1998) eLa macchia umana (2000), considerati una trilogia.[10] Il tema centrale, che sta dietro a tutti e tre i romanzi, è nuovamente la finzione e l'ipocrisia cui ci costringono le convenzioni sociali.
Il primo racconta di Seymour Levov detto "Swede", bello, atletico, ricco, sposo di una ex-miss New Jersey, e tuttavia padre di una figlia ribelle che per protestare contro laguerra in Vietnam si è data alla clandestinità. La "vita perfetta" si sgretola. Tutto questo viene raccontato dal fratello Jerry a una riunione di ex-allievi di una scuola, cui partecipa anche Nathan Zuckerman. Al libro è stato assegnato ilpremio Pulitzer.
Il secondo libro della trilogia racconta di Ira Ringold detto "Rinn", la sua ascesa da scaricatore di porto a attore di successo e la sua caduta a causa della "caccia alle streghe" diHollywood lanciata dal senatoreJoseph McCarthy. I rapporti con la moglie Eve Frame e con la figlia, gelosa di lei, e tutte le ipocrisie a cui sottostare fanno del romanzo un ritratto dell'epoca delmaccartismo.
Il terzo romanzo racconta di Coleman Silk, professore di studi classici accusato ingiustamente di razzismo e costretto a dimettersi. Dopo la morte della moglie Iris (legata allo scandalo), Silk si mette con Faunia Farley, bidella della facoltà assai più giovane di lui. Ma la vera trama ha a che vedere con il fatto che il professore è sempre stato considerato da tutti ebreo bianco mentre è più probabilmente per metà creolo.
InIl complotto contro l'America (2004), la voce narrante è Roth stesso, ma molto più giovane di quando scrive il romanzo. Racconta dell'antisemitismo americano deglianni quaranta, ipotizzando che alla presidenza degli Stati Uniti sia giunto il celebre aviatore, antisemita e filo-nazista,Charles Lindbergh.
Il successivoEveryman (2006) è una riflessione sull'invecchiare e sull'ammalarsi e sul morire del protagonista (senza nome) partendo dalla fine e ricostruendo la sua infanzia con il fratello nel negozio del padre, i suoi tre matrimoni, i tre figli e i vari adulteri. Con questo romanzo, Roth diventa l'unico scrittore ad aver preso tre volte ilPremio PEN/Faulkner per la narrativa.
Nel settembre2007 Roth pubblicaIl fantasma esce di scena, romanzo dai tratti autobiografici che narra dell'uscita di scena del suoalter egoNathan Zuckerman, scrittore di successo che esce dal suo esilio rurale per tornare in unaNew York reduce dall'attacco alleTwin Towers. L'incontro con una giovane donna gli fa rinascere il desiderio che però non può soddisfare, mentre gli incontri con vecchie amicizie devastate dalla malattia e dalla vecchiaia lo riportano brutalmente alla propria condizione.
Indignazione (2008) è ambientato nel1951, durante laguerra di Corea, e racconta di Marcus Messner, studente universitario in fuga dal padre oppressivo, che si innamora di Olivia Hutton, ma viene convinto dalla madre a non proseguire il rapporto con lei dopo l'unico appuntamento dei due giovani. È che la ragazza ha in precedenza tentato il suicidio e il fatto è una marca infamante. Il ragazzo, d'altra parte, si fa espellere dal college per essersi dichiarato ateo, e finisce con dover partire militare in Corea, dove viene ucciso. Il racconto viene fatto a volte dal protagonista già morto e a volte dal suo essere in stato di coma e sotto morfina nel letto d'ospedale dove è ricoverato per le ferite riportate in combattimento.
Successivi sonoL'umiliazione (2009) eNemesi (2010). Anche questi due romanzi, comeEveryman eIndignazione, hanno a che fare con un passato che resta irrisolto, che torna e ci sorprende mentre cerchiamo di restare in equilibrio, nella vita presente, tra fatti e finzioni.
Perché scrivere? Saggi, conversazioni e altri scritti 1960-2013 (Why Write?: Collected Nonfiction 1960-2013 [contieneReading Myself and Others,Shop Talk e 14 altri saggi nella sezioneExplanations] ), Einaudi, 2018