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Peter Stein

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Peter Stein

Peter Stein (Berlino,1º ottobre1937) è unregista teatraletedesco.Si è prodotto anche comeattore teatrale e regista d'opera lirica.

Biografia

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È annoverato tra i più importanti artefici del teatro tedesco ed europeo nella seconda metà delNovecento, in particolare nel grande impeto creativo deglianni settanta, per aver realizzato progetti monumentali e spesso in spazi inconsueti.

Nel1970 fonda il collettivo teatrale dellaSchaubühne am Halleschen di Berlino Ovest, che ha guidato fino al1985. Il gruppo, del quale fanno parte interpreti d'eccezione comeBruno Ganz,Edith Clever,Jutta Lampe,Michael König, realizza messinscene trasgressive che stravolgono la struttura dello spazio teatrale e scenico. Oltre a "riscrivere" testi classici antichi e moderni, allestisce nuovi spettacoli che esplorano linguaggi e temi imbarazzanti per il senso comune dell'epoca.

Tra le opere più significative di quel periodoPeer Gynt diHenrik Ibsen (1971),Il principe di Homburg diHeinrich von Kleist (1972),I villeggianti diMaksim Gor'kij (1974),Come vi piace diWilliam Shakespeare (1977),Orestea diEschilo (1980, riallestita trionfalmente inlingua russa aMosca nel1994 con la Compagnia dell'Armata Rossa. Quest'ultimo è il capolavoro in cui il regista abolisce lascena, sostituita dal muro del Palazzo, collocando ilcoro in mezzo aglispettatori seduti su gradini.

Nato aBerlino, Stein vive l'infanzia in piena epocanazista. Suo padre Herbert è direttore della fabbrica di Alfred Teves, una industria di motocicli che è stata adibita dal regime alla costruzione di componenti automobilistiche. Herbert comanda 250.000 lavoratori forzati. Ma, nonostante ciò, aderisce clandestinamente allaBekennende Kirche (Chiesa confessante), un gruppo di resistenza. Questi eventi hanno un profondo effetto sulla formazione e sulla vita di Stein.

Stein comincia a lavorare aMonaco dietro lequinte come tecnico, guadagnando a poco a poco ruoli sempre più importanti. A trent'anni, nel1967, debutta come regista al Werkraumtheater con il provocatorioSaved diEdward Bond, spettacolo che ottiene grandi consensi dalla critica.

Impegnato politicamente, Stein continua a dirigere piéce "anarchiche" e liriche comeDiscorso sul Vietnam diPeter Weiss (in pieno1968),Nella giungla delle città diBertolt Brecht,Early Morning di Bond,Il bel chicchirichì diSeán O'Casey, eTorquato Tasso diGoethe.

Nel suo "incontro" conAnton Čechov, del quale proponeTre sorelle (1984),Il giardino dei ciliegi (1989 e1996) eZio Vania (nel1996 alTeatro Argentina diRoma), Stein rivela una inesplorata comicità nellatragedia dell'autore russo.

DopoRoberto Zucco diBernard-Marie Koltès (1990) e alcune regie di opereverdiane, dal1992 al1997 ha diretto la sezione prosa delFestival di Salisburgo, dove ha inscenato grandi spettacoli scespiriani. Del 2000 è la sua più imponente e recente opera,Faust I & II, messinscena integrale del testo di Goethe in sette giornate all'Expo diHannover.

Il regista, che vive ormai da anni inItalia (ha sposato l'attriceMaddalena Crippa), è stato insignito di numerosi riconoscimenti internazionali, tra i quali l'onorificenza francese di Commandeur de l'Ordre des Arts et Lettres et Chevalier de la Légion D'Honneur.

Nel 2021 ha pubblicato con Gianluigi FogacciUn'altra prospettiva. La vita e il teatro di un Maestro conManni.

Premio Europa per il Teatro

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Nel 2011 viene insignito delPremio Europa per il teatro, aSan Pietroburgo[1], con la seguente motivazione:

Il XIV Premio Europa per il Teatro assegnato a Peter Stein celebra la carriera di uno dei più importanti artefici del teatro tedesco ed europeo della seconda metà del Novecento.Dalla fine degli anni ’60, Peter Stein, guida e ‘demiurgo’ di uno straordinario collettivo, riesce a rinnovare il teatro tedesco e di area germanica restituendogli un ruolo nel quale la ricerca, il lavoro sull’attore e sullo spazio scenico, sui testi e sul tempo della messa in scena, diventano - nel solco di una tradizione tedesca e centroeuropea - provocazione, politica, filologia, espressione artistica condivisa, disvelamento della storia e riconsiderazione della funzione critica e sociale del teatro nel presente. L’esperienza del ‘suo’ collettivo, approdato nel 1970 alla Schaubühne di Berlino con attori comeBruno Ganz,Edith Clever,Jutta Lampe, Michael König, ridefinisce, in termini molto presto riconoscibili come steiniani, il significato del lavoro teatrale: le riletture diIbsen,von Kleist,Brecht,Gorky,Shakespeare,Eschilo,Čecov, che si alternano alla messa in scena di autori comeEdward Bond,Peter Handke,Botho Strauss, maturano con un impianto, un metodo e delle scelte nelle quali Stein indica ai suoi attori e collaboratori una traiettoria artistica e politica, comune e coinvolgente, che segna un preciso periodo della scena berlinese ed europea. Da allora, Peter Stein, continuando a spaziare dal mito ai classici, dalla drammaturgia contemporanea alla lirica e al confronto con il cinema, attraverso un lavoro rigoroso e incessante - una ricerca che non conosce cedimenti né barriere geografiche e linguistiche - continua a restituire al teatro europeo riscritture e opere di tale esemplare intensità e significato da farci considerare il teatro come un corpo vivo, attivo e ben presente nella nostra epoca. La vitalità di Peter Stein, la sua vasta cultura ed il suo interesse per ogni ambito del lavoro teatrale, negli ultimi anni lo hanno indirizzato verso nuove creazioni ed attività: svariate regie d’opera, con particolare attenzione per il repertorio russo, paese nel quale aveva riproposto, riadattandola, una memorabileOrestea; un saggio di successo,Mon Tchekhov, e una riflessione sul suo lavoro contenuta nel libro-intervistaEssayer encore, échouer toujours, realizzato insieme a Georges Banu. Da alcuni anni, dopo il matrimonio con l’attriceMaddalena Crippa, Stein abita in Italia; qui, tra altri impegni europei e italiani, ha realizzato, curandone coraggiosamente anche gli aspetti produttivi, unFaust Fantasia daGoethe, e una riscrittura scenica deI Demoni diDostoevskij, considerata sin dal debutto il migliore spettacolo teatrale realizzato in tempi recenti; segno di grande sapienza e di uno spirito di ricerca incessante che, uniti, continuano a offrire prospettive, insegnamenti e stimoli al teatro di ogni parte del mondo.[2]

In quell'occasione mette in scenaThe Broken Jug (La brocca rotta) diHeinrich von Kleist, una performance delBerliner Ensemble Theatre, al Baltic House Theatre-Festival di San Pietroburgo, eFaust-Fantasia daJ. W. Goethe, voce Peter Stein, pianoArturo Annecchino, alTeatro Aleksandrinskij.[3][4]

Nel 2017, per la XVI edizione delPremio, propone unRichard II daW. Shakespeare, una produzione delTeatro Metastasio diPrato, alTeatro Nazionale (Opera di Roma).[5][6]

Onorificenze

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Onorificenze tedesche

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Croce al Merito di I Classe dell'Ordine al Merito di Germania - nastrino per uniforme ordinaria
— 2008
Cavaliere dell'Ordine Pour le Mérite - nastrino per uniforme ordinaria
— 2011
Gran Croce al Merito con Placca dell'Ordine al Merito di Germania - nastrino per uniforme ordinaria
— 2012

Onorificenze straniere

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Cavaliere dell'Ordine della Legion d'Onore (Francia) - nastrino per uniforme ordinaria
— 1992
Commendatore dell'Ordre des Arts et des Lettres (Francia) - nastrino per uniforme ordinaria
Ordine dell'Amicizia (Russia) - nastrino per uniforme ordinaria

Note

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  1. ^XIV EDIZIONE, suPremio Europa per il Teatro.URL consultato il 4 gennaio 2023.
  2. ^Catalogo XIV edizione - Premio Europa per il Teatro (PDF), supremioeuropa.org, pp. 25-26.
  3. ^programma XIV edizione - Premio Europa per il Teatro (PDF), supremioeuropa.org.
  4. ^Premio Europa per il Teatro - XIV Edizione - XIV Edizione - Spettacoli, suarchivio.premioeuropa.org.URL consultato il 4 gennaio 2023.
  5. ^programma XVI edizione - Premio Europa per il Teatro (PDF), supremioeuropa.org.
  6. ^XVI EDIZIONE, suPremio Europa per il Teatro.URL consultato il 4 gennaio 2023.

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