Pehčevo comune urbano | |
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(MK) Пехчево | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | Orientale |
Territorio | |
Coordinate | 41°45′36″N 22°52′48″E41°45′36″N,22°52′48″E (Pehčevo) |
Altitudine | 1 266 m s.l.m. |
Superficie | 207km² |
Abitanti | 3 237 (2002) |
Densità | 15,64 ab./km² |
Altre informazioni | |
Prefisso | 033 |
Fuso orario | UTC+1 |
ISO 3166-2 | MK-208 |
Targa | PE |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
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Pehčevo (in macedoneПехчево?) è uncomune situato nella parte orientale dellaMacedonia del Nord. La sede municipale si trova a Pehčevo.
Il comune confina conDelčevo eBerovo a ovest e con laBulgaria a est.
Il comune si estende a ovest della montagna diMalečevo, che segna il confine con la Bulgaria. Il territorio è attraversato dal fiumeBregalnica e da un suo affluente, ilPehčevska, che attraversa la città. Questi corsi d'acqua formano la grandevalle di Malečevo, la quale si trova a 980m sul livello del mare.
Pehčevo ha un clima continentale piuttosto freddo. Il comune fa registrare una media di 672,2 mm di precipitazioni, che si verificano principalmente in primavera. La neve può cadere da ottobre a maggio. La nebbia è rara e i venti provengono da nord e da nord-ovest.
Il sottosuolo di Pehčevo contiene più di 14 milioni di tonnellate diargilla. Possiede anche alcuni giacimenti diquarzo,ferro ecarbone. Un'altra ricchezza del comune è illegno, poiché dispone di 6.775 ettari di foresta. I suoi fiumi forniscono acqua pulita e abbondante, una risorsa fondamentale per l'irrigazione.
Secondo il censimento nazionale del2002 il comune ha 3.237 abitanti[1]. I principali gruppi etnici sono:
Il territorio comunale comprende le seguenti località:
Ci sono due ipotesi sull'etimologia del toponimo. Secondo la prima il nome deriverebbe dapeytcho, parola che designa l'ovile negli antichi dialetti slavi locali. La seconda ipotesi si basa sul fatto che iRomani sfruttassero il minerale di ferro presente nella regione, e sostiene che il nome della città derivi dal terminepechtchi, che designa le fornaci minerarie. L'estrazione del ferro è nuovamente attestata dopo l'invasione turca, avvenuta intorno al1394. Nel1580 gliOttomani aprirono anche una miniera. Tra la fine delXIX e l'inizio delXX secolo, Pehčevo faceva parte delVilayet del Kosovo dell'Impero Ottomano.
La crescita della cittadina fu ostacolata nel1904 da un terremoto. Quest'ultimo, di grado 10 dellascala Mercalli, distrusse quasi completamente Pehčevo. Nel1913, al termine delleguerre balcaniche, la città venne incorporata alRegno di Serbia, che nel1918 si unì alRegno dei Serbi, Croati e Sloveni (nel1929 ribattezzatoRegno di Jugoslavia).
Nel1922 molti serbi, aderenti alPatriarcato di Costantinopoli, arrivarono come profughi daGallipoli turca e parte di questi (1.100) furono reinsediati a Pehčevo. Dal1929 al1941 la cittadina fece parte dellaBanovina del Vardar.
Dal 1941 al1944, durante l'occupazionenazista della Jugoslavia durante laSeconda guerra mondiale, Pehčevo, insieme alla maggior parte dellaMacedonia di Vardar, fu annessa alRegno di Bulgaria.
Fino al 31 maggio 2020 il comune era accorpato al distretto diBerovo; il 1º giugno dello stesso anno è stato istituito ed è divenuto operativo il distretto di Pehčevo, avente come unico comune Pehčevo. Il capoluogo distrettuale è la città omonima[2].
La principale istituzione culturale di Pehčevo è la Casa della CulturaYané Sandanski. Organizza spettacoli teatrali e musicali, mette in mostra il patrimonio locale e dispone di una biblioteca.
Il turismo locale si concentra principalmente sulla natura, dal momento che il comune ha un paesaggio boscoso e montuoso, con cascate, sentieri escursionistici e piste ciclabili[3].
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