GliOrlando Magic sono una delle trenta squadre dellaNBA, il campionato di pallacanestro professionistico degliStati Uniti d'America. Fondati nel 1989 come franchigia di espansione, hanno sede aOrlando nello Stato dellaFlorida e sono una delle ultime franchigie ad essere entrate nella lega, anticipando di qualche anno gli ultimi ingressi diToronto Raptors eVancouver Grizzlies, avvenuti nel 1995. Al 2025, i Magic hanno raggiunto per 18 volte iplayoff su un totale di 36 partecipazioni, esattamente la metà del totale, arrivando alleNBA Finals in due occasioni: nel 1995 e nel 2009, perdendo rispettivamente controHouston Rockets eLos Angeles Lakers. Dal 2010 giocano le partite interne nelKia Center, chiamato in passato Amway Center, mentre in precedenza erano ospitati allaAmway Arena. Proprietaria della franchigia è la famigliaDeVos, cofondatrice di Amway, che acquistò la squadra nel 1991.
I Magic sono affiliati alla squadra deiLakeland Magic dellaNBA Development League e godono di un'intensa rivalità con i viciniMiami Heat, l'altra franchigia dellaFlorida. I colori sociali sono l'azzurro e il bianco, mentre come logo, in rispetto al nome Magic, scelto in omaggio al parco diWalt Disney di Orlando, è usato un pallone da basket blu contornato da stelline.
Nel 1985 l'uomo d'affari diOrlando Jim Hewitt incontra il direttore generale deiPhiladelphia 76ers Pat Williams in Texas, proponendogli la sua idea di portare una squadra NBA a Orlando. Incuriosito dal potenziale di una eventuale squadra con sede a Orlando, Williams lascia l'anno dopo i 76ers diventando il responsabile di un gruppo di investimento con l'obiettivo di creare la nuova franchigia. Il 19 giugno 1986 Hewitt e Williams annunciano in una conferenza stampa l'intenzione di creare un franchigia NBA con sede ad Orlando.
Hewitt e Williams organizzano nel frattempo un concorso sul quotidiano cittadinoOrlando Sentinel per la proposta sul nome da assegnare alla franchigia. Su un totale di 4296 voci presentate, l'attenzione si sofferma sulle proposte Heat, Tropics, Juice e Magic, con quest'ultimo che si rivela la scelta vincente. Il 27 luglio 1986 viene ufficializzato il nome Magic come riferimento e omaggio alla più grande attrazione turistica e motore economico della zona, la 'magica'Walt Disney World. Nonostante in Florida ci fossero città maggiormente appetibili, soprattutto per numero di abitanti, adatte a ospitare una franchigia, comeMiami, che da lì a poco avrebbe comunque avuto la sua squadra, oTampa, considerando che Orlando era una realtà molto piccola senza un grande aeroporto, Hewitt e Williams vanno comunque avanti per la loro strada, convinti della bontà del progetto. I due investitori riescono a inglobare nel progetto ulteriori imprenditori locali per dare basi finanziarie ancora più solide alla proposta e convincere l'amministrazione diOrlando ad avviare i lavori per la costruzione della nuova arena di gioco.
In un primo momento il commissioner NbaDavid Stern, apre alla possibilità di una franchigia in Florida ma il maggior interesse è verso la città diMiami. La proposta sportiva di Orlando si dimostra però estremamente solida e seria, al punto da convincere lo stesso Stern di allargare la lega a ben due squadre della Florida, a cui da lì a breve ne sarebbero giunte altre due dal resto del paese, iMinnesota Timberwolves e gliCharlotte Hornets. Per non introdurre quattro squadre nello stesso anno, considerate troppe in una sola volta, la Nba decide di cominciare nel 1988 conHeat eHornets, seguiti nel 1989 proprio dai Magic e infine daiTimberwolves.
Come primo allenatore viene sceltoMatt Guokas, già giocatore Nba tra il 1966 e il 1976 , che aiuta i Magic a selezionare 12 giocatori al draft. Neldraft di espansione del 1989 vengono scelti buoni giocatori qualiReggie Theus,Scott Skiles,Terry Catledge,Sam Vincent,Otis Smith, eJerry Reynolds; mentre la prima scelta assoluta è la guardiaNick Anderson con il numero 11. L'esordio avviene il 4 novembre 1989 con una sconfitta contro iNew Jersey Nets per 111-106; la prima vittoria è invece due giorni dopo, quando i Magic riescono a battere iNew York Knicks per 118-110. La prima stagione si conclude con un bilancio di 18 vittorie e 64 sconfitte, ma quello che più conta è aver raggiunto il cuore dei propri tifosi con una media di ben 15600 spettatori a partita. L'anno seguente la scelta al Draft diDennis Scott contribuisce a migliorare il record di vittorie portandolo a 31 e a piazzare in quintetto un'ala piccola con un micidiale tiro dai tre punti.
Il 19 settembre 1991 la famigliaDeVos, fondatrice di Amway, acquista la franchigia per 85 milioni di dollari e il patriarca della famiglia,Richard DeVos ne diventa il proprietario. La stagione1991-1992 è deludente per i Magic dato che vari giocatori saltano le partite per infortunio. Con una carenza di giocatori sani la squadra ottiene un brutto record di 21–61, riuscendo comunque a fare il tutto esaurito nelle 41 partite casalinghe dellaregular season.
Il brutto record della stagione1991-92 attribuisce agli Orlando Magic il diritto di scegliere per primi aiDraft del 1992, che segna una svolta epocale per la giovane franchigia. Infatti col numero uno viene scelto il gigantesco centroShaquille O'Neal, dallaLouisiana State University.
Con l'esordio nella stagione1992-93, Shaquille vincitore delNBA Rookie of the Year, porta Orlando a essere una squadra temibile nel panoramaNBA dei primi anni novanta, dominati daiBulls del primo three-peat. Anche con O'Neal però i Magic non raggiungono i play-off e a fine anno l'urna contenente le palline del draft sono ancora benevole verso Orlando: la prima scelta al draft tocca infatti ancora ai Magic, che chiamanoChris Webber con il numero uno. Pochi minuti dopo averlo selezionato, però, gli Orlando Magic decidono di scambiarlo conAnfernee Hardaway, selezionato daiGolden State Warriors con il numero tre.
La mossa di scegliere un giocatore e immediatamente scambiarlo con un altro potrebbe apparire come un controsenso, ma è in realtà molto usuale nell'NBA: le squadre generalmente tendono a selezionare il miglior giocatore disponibile in senso assoluto, senza considerare le esigenze della squadra. Avendo già un giocatore d'area come O'Neal, i Magic preferiscono dunque affiancargli unplaymaker che potesse innescarlo piuttosto che un altro realizzatore interno come Webber. La scelta si rivela azzeccata e Hardaway formerà subito un'affiatata coppia con O'Neal.
I risultati della squadra creata iniziano a dare i suoi frutti e, nella stagione1993-94, i Magic si qualificano per la prima volta ai playoff della loro giovane storia, venendo eliminati al primo turno dagliIndiana Pacers. Il processo di crescita prosegue nella stagione1994-95 con i Magic che chiudono con un record di 57-25 la regular season eShaquille O'Neal migliortop scorer stagionale. Al primo turno eliminano velocemente iBoston Celtics, nelle semifinali iChicago Bulls del rientranteMichael Jordan, vincendo poi anche la finale di Conference contro gliIndiana Pacers. I Magic ottengono così il loro primo titolo di campioni dellaEastern Conference dopo soli sei anni dal loro esordio nella lega, diventando la seconda squadra più precoce a raggiungere le finali dietro aiMilwaukee Bucks. Alle prime storicheNBA Finals della loro brevissima storia, nonostante fossero favoriti e avendo un quintetto stellare composto daAnfernee Hardaway,Nick Anderson,Dennis Scott,Horace Grant eShaquille O'Neal, perdono nettamente 4-0 contro i campioni in carica degliHouston Rockets guidati daHakeem Olajuwon eClyde Drexler.
Nella stagione1995-96 i Magic ottengono il loro miglior record di franchigia facendo segnare un ottimo 60-22. Nei playoff sconfiggono iDetroit Pistons e gliAtlanta Hawks ma vengono battuti nella finale di Conference daiChicago Bulls.
Nel 1996Shaquille O'Neal viene ceduto aiLos Angeles Lakers tra la delusione della tifoseria orlandina, interrompendo di fatto la possibilità di creare una dinastia negli anni a venire e costringendo i Magic ad un periodo di transizione nelle stagioni a venire, con qualche qualificazione ai playoff alternata a eliminazioni in regular season. Il coach della finals,Bob Hill, viene sostituito prima daChuck Daly e poi daDoc Rivers e per i Magic di fine anni novanta, nonostante giocatori comeAnfernee Hardaway,Darrell Armstrong,Derek Harper,Dominique Wilkins eBen Wallace, la squadra non riesce mai a disputare stagioni di alto livello.
Nel 2000 con l'acquisizione diTracy McGrady daiToronto Raptors e diGrant Hill daiDetroit Pistons, oltre ad aver sfiorato l'ingaggio del lungoTim Duncan daiSan Antonio Spurs, a lungo rimpianto dalla tifoseria consapevole che con quei tre giocatori per Orlando sarebbe potuta iniziare una dinastia, per i Magic si riaprono in ogni caso prospettive interessanti di crescita. McGrady prende infatti subito in mano le redini della squadra, affermando e accrescendo la sua reputazione di talento puro e giocatore fenomenale, dotato di grande atletismo e capacità realizzative. Grazie all'apporto di T-Mac, così come soprannominato dai suoi tifosi, diGrant Hill, e di alcuni giovani promettenti comeDrew Gooden,Matt Harpring eMike Miller, e di veterani comeJohn Amaechi,Chris Gatling,Patrick Ewing eShawn Kemp, i Magic dei primi anni duemila, guidati in panchina daDoc Rivers, riprendono ad affacciarsi regolarmente ai playoff ad est. Per tre stagioni consecutive la franchigia disputa delle ottime regular season, con percentuali di vittoria sempre oltre il 50 per cento, venendo però sempre eliminata al primo turno dei playoff, rispettivamente per mano diMilwaukee Bucks,Charlotte Hornets eDetroit Pistons. La stagione2003-04 si rivela invece un totale fallimento, con un passivo di 21-61 che costringe la dirigenza ad allontanare coach Rivers e mettere in atto, dalla stagione seguente, una nuova rifondazione, sacrificando proprio la sua stella più luminosa,Tracy McGrady. Il quadriennio 2000-2004 si chiude perciò con tanti rimpianti per i Magic, accompagnati dalla sensazione che nonostante il roster fosse competitivo, mancasse in realtà qualcosa per il salto di qualità definitivo.
Nel 2004 ceduto McGrady agliHouston Rockets, arriva ad Orlando come contropartita la guardiaSteve Francis e il diritto alla prima scelta nelDraft 2004, dove vengono selezionati il centroDwight Howard con la prima chiamata e il playmakerJameer Nelson col numero 15. Su questa nuova coppia giovane, curiosamente proprio come la coppia Hardaway-O'Neal composta da un play e un centro, la dirigenza Magic avrebbe ricostruito il roster in cerca di una nuova competitività.
Nelle due stagioni seguenti la franchigia, ancora alle prese con la crescita sul parquet di Howard e Nelson e degli altri giocatori della squadra, non riesce ad accedere ai playoff, facendo comunque intravedere alcune buone trame di gioco che negli anni a venire avrebbero portato a risultati migliori. Nella stagione2006-07 Howard esplode diventando uno dei centri più forti dell'intera lega, e trascinando i Magic a un eccezionale avvio di stagione. L'entusiasmante corsa termina però al primo turno playoff contro i più espertiDetroit Pistons.
Nella stagione2009-10 a un roster già collaudato arriva il veteranoVince Carter. Neiplayoff Orlando elimina prima gliCharlotte Bobcats e poi gliAtlanta Hawks, venendo sconfitta nelle finali di Conference daiBoston Celtics. La stagione2010-11, in cui i Magic si trasferiscono nel nuovoAmway Center, registra un passo indietro nei risultati con l'eliminazione al primo turno a vantaggio degliAtlanta Hawks. Stesso copione nel2011-12 in una stagione caratterizzata dalla situazione contrattuale di Howard in scadenza a fine anno. Howard decide di estendere il contratto per un'altra stagione ma ad aprile Van Gundy rivela che il centro ha chiesto il suo licenziamento. La squadra conclude al primo turno playoff contro gliIndiana Pacers e la dirigenza, complice la partenza di Howard, opta per una nuova ricostruzione.
Nelle stagioni successive i Magic vedono avvicendarsi in panchina primaScott Skiles e dopoFrank Vogel, con i quali iniziano a ricostruire con un nucleo di giovani comeVictor Oladipo,Elfrid Payton,Mario Hezonja,Bismack Biyombo eAaron Gordon, e veterani comeBen Gordon,Serge Ibaka,Channing Frye,Evan Fournier eD.J. Augustin. Il processo di ricostruzione però è lento e stenta a ripartire perché alcuni innesti si rivelano dei flop, mentre alcuni giovani non rispecchiano le aspettative. Al termine della stagione 2016-17 viene ufficializzato il licenziamento del GM Rob Hennigan, sotto la cui gestione Orlando registra il record negativo di 132-278: la peggior striscia mai registrata in un lustro nella storia della franchigia. La stagione2017-18 si rivela ancora tribolata per Orlando e anche coach Vogel viene licenziato. Al suo posto viene assuntoSteve Clifford, proveniente daCharlotte.
Aldraft 2018 i Magic selezionanoMohamed Bamba e ripartono da uno zoccolo duro composto daAugustin,Fournier,Isaac,Gordon eVučević. Nel2018-19, dopo un'iniziale partenza in sordina, si qualificano matematicamente per i playoff dopo una lunga attesa durata sei stagioni. Al primo turno Orlando viene però eliminata daiToronto Raptors. La stagione2019-20 è condizionata dallaPandemia di COVID-19 e dopo quattro mesi di stop viene trovato l'accordo per ripartire con il campionato in totale isolamento nella "Bolla di Orlando". I Magic si qualificano ai play-off per il secondo anno di fila e anche questa volta sono eliminati al primo turno, per opera deiMilwaukee Bucks.
Aldraft 2020 i Magic selezionano la promettente guardiaCole Anthony, andando ad aggiungere un nuovo prospetto a quelli già presenti in rosa. La stagione parte sotto i migliori auspici ma la squadra viene falcidiata da una serie di infortuni che condizionano il campionato. Il 26 marzo 2021, durante l'ultimo giorno di trasferimenti, la dirigenza decide di azzerare tutto il processo e ripartire con l'ennesimo nuovo progetto di ricostruzione. A poche ore dalla scadenza, vengono ceduti in vari scambi le colonneVucevic,Fournier eGordon. La partenza dei giocatori più rappresentativi degli ultimi anni della franchigia va di fatto a chiudere un ciclo poco fortunato che termina con la seconda stagione consecutiva in regular season.
Al Draft 2022 i Magic dato lo score negativo, hanno modo di pescare la prima scelta assoluta e selezionano l'italo americanoPaolo Banchero, che si va ad aggiungere ad una buona squadra in prospettiva con giocatori comeFranz Wagner,Jalen Suggs,Cole Anthony eJonathan Isaac. Nellastagione 22/23, nonostante il record negativo e il mancato accesso ai playoff, Paolo Banchero vince il premioRookie of the year confermandosi il perno sulla quale costruire una squadra competitiva. Dopo quattro anni di attesa, nel 2023-24 i Magic di coachJamahl Mosley tornano ad affacciarsi ai playoff, venendo però eliminati subito al primo turno daiCleveland Cavaliers. Il copione si ripete la stagione seguente, con un uscita al primo turno contro i favoritiBoston Celtics.
6 - Unico numero ritirato e in omaggio ai tifosi, considerati "il sesto uomo" della squadra (aPatrick Ewing nel suo anno di militanza in canotta Magic, nella stagione2001-2002, fu consentito di indossare la maglia numero 6 nonostante fosse stata ritirata).
6 - L'NBA ha ritirato il numero6 per tutte le squadre l'11 agosto 2022 in onore diBill Russell.
Nel 2014 la dirigenza degli Orlando Magic ha ufficialmente creato la "Orlando Magic Hall of Fame", pensata con l'obiettivo di omaggiare i giocatori più rappresentativi che sono diventati parte integrante della storia della franchigia. La hall of fame ricorda numero di canotta, nome del giocatore e periodo in cui ha militato nei Magic.
«The new logo incorporates the Magic's current jersey wordmark giving a more integrated look. It also continues the team's colors with the Magic blue, Magic black and Magic silver.»