La parolaoasi deriva dalgreco (oasis), che deriva a sua volta dall'egiziano o daldemoticowḥỉ; non proviene direttamente dalcoptoouaḥe (*/waħe/), come è stato a volte suggerito. La parola, attestata già nell'Antico Regno, in origine era untoponimo che designava una specifica località, sembra nell'attuale oasi diDakhla, e probabilmente era un termine della lingua locale (libico-berbero).
Nonostante costituisca lo sfruttamento di una risorsa naturale già presente, ossia l'acqua e l'ambiente favorevole da essa creato, in realtà un'oasi non è mai di origine integralmente naturale. Infatti per oasi si intende tutto il complessoecosistema formato da insediamento umano:palmeto, coltivazioni, e spesso elaborati sistemi di captazione e gestione idrica. Si tratta quindi di unpaesaggio colturale in cui lepalme da dattero sono piantate e meticolosamente coltivate e dove si arriva a volte a controllare anche gli stessisistemi dunari, creando dune artificiali protettive.Pietro Laureano[1] dà questa definizione di oasi:
«Oasi è un insediamento umano che in condizioni geografiche aride usa le risorse disponibili localmente per creare una amplificazione di effetti positivi e determinare una nicchia vitale autosostenibile e un ambiente fertile in contrasto con l'intorno sfavorevoledeserto.»
Per ottenere una varietà di prodotti vegetali quali datteri, fichi, olive, pesche e albicocche, l'acqua disponibile deve essere utilizzata in modo accorto. La coltivazione avviene quindi in strati altimetrici dei quali il primo e più importante è costituito dalle palme da datteri, piante a elevato sviluppo verticale che forniscono l'ombreggiatura per alberi più bassi come quelli da frutta. A loro volta questi possono fornire un ambiente adeguato alla coltivazione di verdure ed eventualmente, se le condizioni lo consentono, di cereali. Questo sistema minimizza la dispersione idrica dovuta all'esposizione al sole diretto e quindi consente un utilizzo efficiente dell'acqua disponibile. Inoltre si coltiva il tabacco, diffuso nell'Africa Settentrionale.
La posizione di un'oasi è di importanza critica per lerotte commerciali e di trasporto delle aree desertiche. Lecarovane devono viaggiare di oasi in oasi per assicurarsi il rifornimento di acqua e cibo. Quindi in molti casi il controllo militare o politico di un'oasi può significare il controllo di un particolare commercio o di una rotta commerciale. Per esempio le oasi diAugila,Ghadames eKufra, nellaLibia moderna sono state in vari momenti vitali sia al commercio Nord-Sud, sia a quello Est-Ovest nelDeserto del Sahara.