Movatterモバイル変換


[0]ホーム

URL:


Vai al contenuto
WikipediaL'enciclopedia libera
Ricerca

Noceto

Coordinate:44°48′35.1″N 10°10′38.2″E44°48′35.1″N,10°10′38.2″E (Noceto)
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vediNoceto (disambigua).
Noceto
comune
Noceto – Stemma
Noceto – Bandiera
Noceto – Veduta
Noceto – Veduta
Rocca dei Sanvitale
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Emilia-Romagna
Provincia Parma
Amministrazione
SindacoFabio Fecci (lista civica "Liberi e Uniti per il Paese") dall'11-11-2011 (3º mandato dal 10-6-2024)
Territorio
Coordinate44°48′35.1″N 10°10′38.2″E44°48′35.1″N,10°10′38.2″E (Noceto)
Altitudine74 m s.l.m.
Superficie79,17km²
Abitanti13 315[1] (31-12-2024)
Densità168,18 ab./km²
FrazioniBorghetto,Cella,Costamezzana,Ponte Taro,Sanguinaro, Ghiaie inferiori, di mezzo e superiori, La Rampa.
Comuni confinantiCollecchio,Fidenza,Fontanellato,Fontevivo,Medesano,Parma
Altre informazioni
Cod. postale43015
Prefisso0521
Fuso orarioUTC+1
CodiceISTAT034025
Cod. catastaleF914
TargaPR
Cl. sismicazona 3(sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 638GG[3]
Nome abitantiNocetani
Patronosan Martino
Giorno festivo11 novembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Noceto
Noceto
Noceto – Mappa
Noceto – Mappa
Posizione del comune di Noceto nella provincia di Parma
Sito istituzionale
Modifica dati su Wikidata ·Manuale

Noceto (Nozèjj indialetto parmigiano[4]) è uncomune italiano di 13 315 abitanti[1] dellaprovincia di Parma inEmilia-Romagna.

Storia

[modifica |modifica wikitesto]
Nessuna nota a piè di pagina
Questa voce o sezione sull'argomento storia è priva o carente dinote eriferimenti bibliografici puntuali.

Sebbene vi siano unabibliografia e/o deicollegamenti esterni, manca la contestualizzazione delle fonti connote a piè di pagina o altri riferimenti precisi che indichino puntualmente la provenienza delle informazioni. Puoimigliorare questa vocecitando le fonti più precisamente. Segui i suggerimenti delprogetto di riferimento.

Preistoria

[modifica |modifica wikitesto]

Il territorio di Noceto fu abitato già in epoca preistorica quando il ritiro delle acque permise i primi insediamenti, tuttavia la principale civiltà fu quella delleterramare che costruì villaggi organizzati. Durante questo periodo le popolazioni si affidarono alfiume Taro come importante corridoio fra l'Emilia ed ilTirreno successivamente, durante l'Età del ferro il passaggio fu utilizzato daiLiguri per insediarsi nelle foreste dell'Appennino.

Epoca romana e Medioevo

[modifica |modifica wikitesto]

L'area fu occupata dai romani presumibilmente nello stesso periodo dell'occupazione di Parma nel183 a.C. mentre la prima testimonianza di Noceto come comunità si ha nell'835 quando la reginaCunegonda moglie del re longobardoBernardo donò i beni del paese alleMonache benedettine delmonastero di Sant'Alessandro questo fino al1077 quando Noceto diventò possedimento degliEste che ebbero l'arduo compito di difendere il paese dalla crescente espansione della famigliaPallavicino e fu durante questo periodo che Noceto si trasformò in una città fortificata. Negli anni successivi si susseguirono lotte per il dominio del paese fino al1266 quando il paese fu attaccato pesantemente daiGuelfi.

Età moderna

[modifica |modifica wikitesto]

Nel1345 Noceto passò in mano aiSanvitale fino al1416 quando vi fu un continuo susseguirsi di signorie governanti, solo la famigliaRossi, nel1447, riuscì a strappare il predominio di Noceto aiPallavicino. Nel1481 i Rossi rafforzarono larocca per poter resistere ad un'imminente invasione degliSforza chiamati in aiuto dai Sanvitale, questi assediarono Noceto il 26 aprile dell'anno successivo costringendo alla resaPier Maria II de' Rossi che, dopo una strenua resistenza, rimase senza alleati e fu così costretto a cedere nuovamente il paese ai Sanvitale.Con la creazione delDucato di Parma e Piacenza nel1545Paolo III affidò le terre del parmense a suo figlioPier Luigi che tuttavia vide i propri domini minacciati daiGonzaga, solo grazie ad un nuovo intervento del papa che strinse un accordo con il re di Francia si pose fine alle battaglie e alle conseguenze che portarono nelle terre parmensi. Nel1574Ottavio Farnese affidò a Luigi Sanvitale i territori di Noceto eFontanellato confermando ancora il dominio della famiglia Sanvitale. Nella primavera del1611 fu arrestato Alfonso Sanvitale, conte di Fontanellato e Onofrio Martani, quest'ultimo sotto tortura rivelò una possibile congiura ai danni del duca di ParmaRanuccio Farnese, l'anno successivo furono arrestati membri della famiglia di Alfonso e condannati a morte e i territori del parmense, compreso Noceto, vennero quindi ceduti in parte ai marchesiDalla Rosa e in parte rimase ai Sanvitale.Con il passaggio del ducato di Parma in mano ai Borbone in seguito alla morte senza eredi diAntonio Farnese il territorio vide un periodo di prosperità, si costruirono le prime reti di canali e il paese perse lentamente la sua funzione di fortezza militare e, in un'atmosfera tipica dell'età moderna e non più medievale, nel1795 nacque il comune di Noceto.

Il periodo napoleonico e l'Unità

[modifica |modifica wikitesto]

Con l'occupazione francese il ducato venne affidato dapprima aMoreau de Saint Mery che lo rimodellò secondo le leggi francesi e successivamente, una volta annesso alla Francia comedipartimento daJean-Jacques Régis de Cambacérès come duca di Parma nominato da Napoleone. Il ducato verrà ripristinato in seguito alCongresso di Vienna e ceduto alla moglie di NapoleoneMaria Luigia che governò il ducato fino al ritorno degli ultimiBorbone e dell'annessione alleProvince Unite del Centro Italia sotto il comando diLuigi Carlo Farini e della successiva annessione alRegno di Sardegna tramite plebiscito nel1860. Con l'annessione al neonatoRegno d'Italia fu ripristinato il consiglio comunale e la nomina a sindaco.[5]

Simboli

[modifica |modifica wikitesto]

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 27 giugno 1962.[6]

«Tagliato: il primo d'azzurro allatorre di rosso, merlata di quattro alla guelfa, finestrata del campo; sulla partizione una sbarra d'oro; il 2° d'argento, all'albero di noce addestrato da un monte all'italiana di verde, fondato su campagna dello stesso. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il noce è un'arma parlante e insieme al monte rappresenta l'ambiente boschivo in cui sorge il comune. La torre è quella dell'antico castello.

Il gonfalone è un drappo tagliato di bianco e di azzurro.

Monumenti e luoghi d'interesse

[modifica |modifica wikitesto]

Architetture religiose

[modifica |modifica wikitesto]

Chiesa di San Martino

[modifica |modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio:Chiesa di San Martino (Noceto).
Chiesa di San Martino

Ai margini del centro storico si erge laneoclassica chiesa di San Martino, edificata tra il 1692 e il 1754 sul luogo dell'originaria pieve risalente all'XI oXII secolo; modificata nel 1875 con l'elevazione della nuova facciata e tra il 1885 e il 1890 con la costruzione delle due navate laterali affiancate da cinque cappelle per parte, fu ornata internamente nel 1905 una prima volta e nuovamente decorata dopo il 1950 dai fratelli Furlotti; la vetrata raffigurante "San Martino" è opera del pittoreGiuseppe Moroni. Il luogo di culto conserva alcune opere di pregio, tra cui lapala d'altare raffiguranteSan Martino a cavallo, dipinta daFrancesco Scaramuzza nel 1832.[7]

Chiesa dei Santi Simone e Giuda

[modifica |modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio:Chiesa dei Santi Simone e Giuda (Noceto).
Chiesa dei Santi Simone e Giuda

Nella frazione diSanguinaro, posta lungo lavia Emilia, sorge l'antica chiesa dei Santi Simone e Giuda, innalzata nell'XI secolo, ma modificata daicavalieri Ospitalieri nelXV secolo e nuovamente nel 1578; abbandonata dai melitensi nel 1798, fu alienata a privati nel 1864 e ristrutturata tra il 1910 e il 1915, con la costruzione della nuova facciata con portico e della canonica annessa; dell'edificio originario si conservano intatte la zona absidale, decorata internamente con affreschitardogotici, e lacripta, suddivisa in tre navate sviluppate su cinque campate oltre al transetto e ai tre absidi.[8]

Chiesa di San Pietro Apostolo

[modifica |modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio:Chiesa di San Pietro Apostolo (Noceto).
Chiesa di San Pietro Apostolo

Edificata tra il 1909 e il 1917 per sostituire l'ormai inadeguata cappellamedievale posta all'interno delcastello, la chiesa diCostamezzana fu arricchita nel 1930 con la facciataneobizantina progettata dall'architetto Camillo Uccelli; l'edificio, preceduto da un'imponente scalinata in pietra, è decorato all'interno con affreschi realizzati nel 1954 dal pittore Piero Furlotti, raffiguranti ilBattesimo di Cristo, l'Ultima Cena e ilMartirio di Sant'Agata.[9][10]

Chiesa di Santa Maria Assunta

[modifica |modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio:Chiesa di Santa Maria Assunta (Noceto).
Chiesa di Santa Maria Assunta

Menzionata per la prima volta nel 1196, la pieveromanica diCella fu completamente ricostruita in stilebarocco tra il 1630 e il 1650 circa; decorata intorno alla metà delXVIII secolo, fu restaurata tra il 1990 e il 2000; al suo interno l'aula, sviluppata su una piantapianta centrale ellittica, è coperta da un'elaborata cupola affrescata a motivi geometrici; sul fondo del presbiterio l'ancona tardo-seicentesca sull'altare maggiore, riccamente decorata conputti ecariatidi, accoglie una statua lignea settecentesca raffigurante l'Immacolata Concezione.[11][12]

Chiesa di San Pietro in Vincoli

[modifica |modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio:Chiesa di San Pietro in Vincoli (Noceto).
Chiesa di San Pietro in Vincoli

Edificata in epocamedievale probabilmente dai fraticistercensi dell'abbazia di Chaise-Dieu, la chiesaromanica diBorghetto fu menzionata per la prima volta nel 1230; aggregata nel 1601 alladiocesi di Borgo San Donnino, fu completamente ricostruita in stilebarocco nella prima metà delXVIII secolo; al suo interno sono conservate varie opere seicentesche e settecentesche.[13][14]

Architetture militari

[modifica |modifica wikitesto]

Rocca dei Sanvitale

[modifica |modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio:Rocca dei Sanvitale (Noceto).
Rocca dei Sanvitale
Ingresso della rocca dei Sanvitale

Nella centralissima piazza Garibaldi si erge la Rocca dei Sanvitale, piccola fortezza innalzata probabilmente all'inizio delXIII secolo dalla famigliaPallavicino; entrata nel1345 in possesso deiSanvitale, fu abbattuta e ricostruita più volte, fino al1447, quando fu conquistata daPier Maria II de' Rossi, che nel1481 la fece fortificare conferendole la veste attuale in vista dellaguerra dei Rossi, durante la quale il castello fu danneggiato da colpi di bombarda; rientrata nelle mani dei Sanvitale, la fortezza fu confiscata nel1805 e alienata a privati; nel1938 fu acquistata dal Comune di Noceto, che dopo vari utilizzi la ristrutturò nel1998, per trasformarla nel2005 nel "Castello della Musica", sede del museo della Liuteria e del museo del Disco; all'interno delle mura della rocca è presente inoltre un giardino pensile.[15]

Castello di Castelguelfo

[modifica |modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio:Castello di Castelguelfo.
Castello di Castelguelfo
Rivellino d'ingresso del castello di Castelguelfo

Nell'abitato diCastelguelfo, lungo lavia Emilia, sorge inoltre il notevole castello omonimo, costruito prima delXIII secolo; la fortezza appartenne a partire dal1212 aiFieschi, ma fu conquistata nel1312 daiRossi e l'anno seguente daGiberto III da Correggio, che la fecero abbattere; espugnata nel1397 daGian Galeazzo Visconti, fu affidata aiPallavicino, che la ricostruirono; assoggettata daOttobuono de' Terzi, passò poi aAlberto Scotti, aNiccolò III d'Este, aiSanvitale per ritornare nuovamente aRolando il Magnifico; nel secolo seguente fu incamerata dal Comune diParma, indi pervenne aiduchiFarnese, che, trasformatala in residenza nobiliare, la assegnarono infine agliScotti di Vigoleno; il maniero passò di mano molte altre volte e nel1916 fu completamente ristrutturato dall'armatore Fasce, che apportò varie modifiche; oggi il grande castello e tutti gli edifici annessi appartengono alla famiglia Rovagnati.[16]

Castello di Costamezzana

[modifica |modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio:Castello di Costamezzana.
Lato est del castello di Costamezzana
Mastio del castello di Costamezzana

A sud del piccolo centro diCostamezzana, si erge l'omonimo castello, edificato probabilmente nell'XI secolo dalla nobile famiglia dei Tavernieri; assegnato nel1249 aiPallavicino, fu successivamente espugnato prima daiDa Cornazzano e poi daiguelfiparmigiani; riconquistato nel1374 dai Pallavicino, fu completamente ricostruito entro il1395; nel1403 il possente edificio fu distrutto daiRossi, ma rimase, salvo una parentesi di alcuni anni, nelle mani dei Pallavicino fino al1600, quando fu ceduto al Comune di Parma; il feudo, elevato a marchesato nel1706, fu assegnato dal ducaFrancesco Farnese a Benedetto Mischi, i cui eredi lo alienarono alla fine delXIX secolo alla famiglia Barbieri; della maestosa fortezza tardo-medievale oggi rimangono soltanto l'alto mastio, alcuni edifici tra cui l'antica chiesa medievale di San Pietro Apostolo, una torre rotonda e alcune mura a sostegno del terrapieno.[17]

Architetture civili

[modifica |modifica wikitesto]

Villa La Vigna

[modifica |modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio:Villa La Vigna.
Villa La Vigna

Edificata nei primi anni delXVIII secolo per volere del conteAlessandro III Sanvitale, la villaneoclassica, circondata da una vasta tenuta, fu ampliata nella seconda metà del secolo con l'aggiunta di due ali simmetriche, progettate dell'architettoEnnemond Alexandre Petitot; alienata successivamente a privati, fu acquistata intorno al 1980 dalla famiglia Adami, che la ristrutturò completamente. L'ampia struttura, dominata da un'altana sormontata dafrontone, accoglie al suo interno un piccolo oratorio dedicato asant'Eustachio, consacrato solennemente nel 1730; il luogo di culto, caratterizzato dalla presenza di un monumentalematroneo, conserva un pregiatomessale del 1740.[18][19]

Villa Borsi

[modifica |modifica wikitesto]

Edificata nelXVII secolo in stilebarocco, la villa, nota anche come "La Commenda", appartenne probabilmente alSovrano militare ordine di Malta; alienata a metà ottocento dalla nobile famiglia Borsi, nelXX secolo fu decorata internamente daAmedeo Bocchi, che dipinse in una sala alcuni paesaggi. La struttura, elevata su due livelli fuori terra oltre al sottotetto, è caratterizzata dalla presenza di uno stemma melitense scolpito sulla portafinestra del primo piano della facciata.[19][20]

Villa Zobolo

[modifica |modifica wikitesto]

Edificata nelXVI secolo, la villa, appartenuta ai marchesi Zobolo, passò per via ereditaria ai marchesi Giandemaria; acquistata dal tenente colonnello Antonio Levacher nei primi anni delXIX secolo, fu modificata in stileneoclassico. La struttura, collocata all'interno di un ampio parco, è caratterizzata dalla facciata elevata su due livelli; al primo piano si aprono nel mezzo tre portefinestre, chiuse da balaustre in ferro battuto ornate con gli stemmi dei marchesi Zobolo; in sommità si erge un grandefrontone triangolare, coronato da uncampanile a vela.[19][21][22]

Villa La Galvana

[modifica |modifica wikitesto]

Costruita originariamente quale casino da caccia dei contiSanvitale, la villabarocca, posta al centro di un'enorme tenuta, appartenne alla casata fino al 1612; adibita poi a monastero femminile, fu successivamente acquistata daigesuiti diParma, che la trasformarono nella residenza estiva dell'ordine; modificata e ampliata a più riprese, fu in seguito alienata a privati. Il complesso è costituito da tre distinti edifici sviluppati ai lati di una corte, accessibile attraverso un portale adarco a tutto sesto realizzato nelXVIII secolo; all'interno della proprietà si trova anche un oratorio settecentesco intitolato ai santiAntonio abate eIgnazio.[19][21]

Società

[modifica |modifica wikitesto]

Evoluzione demografica

[modifica |modifica wikitesto]

Abitanti censiti[23]

Etnie e minoranze straniere

[modifica |modifica wikitesto]

Secondo i datiISTAT, nel 2013 i residenti stranieri erano 1 501 (11,5%) mentre le principali etnie straniere provenivano da:

  1. Albania, 245
  2. Marocco, 232
  3. Romania, 198
  4. Moldavia, 161
  5. India, 130
  6. Tunisia, 85
  7. Costa d'Avorio, 71
  8. Senegal, 45
  9. Ucraina, 40
  10. Repubblica Dominicana, 24

Cultura

[modifica |modifica wikitesto]
Il Nocino

Il Nocino

[modifica |modifica wikitesto]

Uno dei prodotti tipici di Noceto è il Nocino, un liquore ricavato dalle noci. Una delle fonti più sicure circa le sue origini si hanno con la famiglia Cotti che risiedeva a Noceto da oltre 400 anni, producendo e tramandando la ricetta[24]. Secondo la leggenda invece, la ricetta del liquore, di origine celtica, fu importata dalleGallie dai romani. Una versione alternativa racconta di come gli stessi celti, che dimoravano nel nord Italia, diffusero il prodotto attraverso la coltura delle noci che dovevano essere raccolte all'alba del solstizio d'estate da una vergine a piedi nudi[25]. Al giorno d'oggi il Nocino è considerato un prodotto tradizionale tipico dell'Emilia.

Settimana della creatività

[modifica |modifica wikitesto]

Dopo il decesso di un bambino, che a seguito della visione di un'impiccagione in TV ha voluto imitare il gesto, la comunità ha deciso di spegnere volontariamente la televisione per un periodo dell'anno. Questa idea, sorta sull'onda emotiva del grave fatto, si è con il tempo trasformata in un progetto educativo, la Settimana della creatività, in cui viene proposta ai bambini e ai ragazzi del paese un'alternativa all'intrattenimento televisivo, cercando di renderli protagonisti e non spettatori[26].

Festa della Nonna e del Nonno

[modifica |modifica wikitesto]

Fin dagli anni 2002/2003, l'Amministrazione Comunale con riferimento particolare al sindaco Fabio Fecci, ha lavorato intensamente affinché la figura dei nonni potesse essere degnamente celebrata ed ufficializzata mediante una legge dello Stato, adoperandosi nel portare avanti una capillare campagna di sensibilizzazione sul territorio nazionale ed inviando atti di intento e di promozione della ricorrenza presso le più alte sedi istituzionali.

Fu infatti proprio grazie alla proposta del sindaco Fabio Fecci - poi definitivamente accolta in sede parlamentare - che la data assegnata alla festa, originariamente individuata nel disegno di legge nel 26 luglio, venisse spostata al 2 ottobre (giornata degli Angeli Custodi), periodo certamente più favorevole perché non coincidente con le ferie estive ed atto a permettere il coinvolgimento delle istituzioni scolastiche.

Sarà la tradizionale torta su cui campeggia fra la panna e il cioccolato il logo dei nonni – frutto di un concorso di idee fra i ragazzi delle scuole superiori di Parma – a creare un dolce momento di intrattenimento per tutti i presenti.

Il concorso letterario "La storia si scrive a Noceto....parola di nonno"

[modifica |modifica wikitesto]

Nasce insieme alla prima edizione della festa il concorso letterario dedicato a tutti i nonni d'Italia, sorto come iniziativa collaterale volta a creare un grande affresco di testimonianze e ricordi scritti in modo autentico e diretto dalla penna di tutti i nonni.

Il concorso ha debuttato nel 2006 ed era stato ufficialmente presentato in occasione della prima edizione della festa dei nonni celebrata il 2 ottobre 2005.

È una giuria composta da persone appartenenti al mondo della letteratura, del giornalismo e della formazione dei giovani a decretare ogni anno i vincitori fra quanti fanno giungere i loro elaborati da ogni zona d’Italia.

Infrastrutture e trasporti

[modifica |modifica wikitesto]

Noceto è posta lungo laStrada statale 357 di Fornovo, servita da autocorse in servizio pubblico svolte dalla societàTEP.

Fra il1908 e il1937 tale servizio pubblico di collegamento con Parma era svolto dallaTranvia Fornace Bizzi-Medesano esercita con tram a vapore[27].

Lastazione di Noceto, posta sulla lineaFidenza-Fornovo, risulta priva di traffico viaggiatori a partire dal2013.

Amministrazione

[modifica |modifica wikitesto]

I servizi, comprendono l'asilo nido e lascuola materna comunale. L'Istituto comprensivo "Biagio Pelacani", dotato dellascuola elementare e dellascuola media. I servizi sociali, hanno in dotazione, lacasa di riposo "Villa Pavesi-Borsi", con annessocentro diurno per gli anziani. Per i disabili, esiste un appositocentro diurno, denominato ilGiardino.

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

PeriodoPrimo cittadinoPartitoCaricaNote
19461951Luigi BarocelliSindaco[28]
19511956Pietro FurlottiSindaco[28]
19561959Dante FrancarioSindaco[28]
19591963Carlo FurlottiSindaco[28]
19631965Armando SesennaSindaco[28]
19651975Gian Paolo MilliSindaco[28]
19751983Camillo PainiSindaco[28]
19841987Michele TambiniSindaco[28]
9 luglio 198730 luglio 1990Francesco BarocelliPartito Socialista ItalianoSindaco[28]
6 agosto 199024 ottobre 1992Francesco BarocelliPartito Socialista ItalianoSindaco[28]
24 ottobre 199224 aprile 1995Paolo PagliaDemocrazia CristianaSindaco[28]
24 aprile 199514 giugno 1999Paolo Pagliacoalizione dicentro-destra:Centro Cristiano Democratico,Forza Italia,Alleanza NazionaleSindaco[28]
14 giugno 199914 giugno 2004Fabio Feccilista civica dicentro-destra, sostenuta daForza Italia eCentro Cristiano DemocraticoSindaco[28]
14 giugno 20048 giugno 2009Fabio Feccilista civica dicentro-destra, sostenuta daForza Italia-PdL eLega NordSindaco[28]
8 giugno 200914 giugno 2014Giuseppe Pellegrinilista civica dicentro-destraSindaco[28]
26 maggio 201427 maggio 2019Fabio Feccilista civica dicentro: "Liberi e uniti per il paese": sostenuta daFI-Unione di CentroSindaco[28]
27 maggio 201910 giugno 2024Fabio Feccicentro,lista civica "Liberi e uniti" sostenuta dalcentrodestraSindaco[28]
10 giugno 2024in caricaFabio Feccilista civica Liberi e Uniti per il paese sostenuta dalcentrodestraSindaco[28]

|}

Gemellaggi

[modifica |modifica wikitesto]

Sport

[modifica |modifica wikitesto]

Calcio

[modifica |modifica wikitesto]

La principale squadra di calcio della città era laCrociati Noceto, che vanta quale maggior successo la partecipazione allaLega Pro Seconda Divisione. A seguito del suo fallimento, nel 2016, le è subentrato il Noceto, nato nel 2008 e mai spintosi oltre i campionati dilettantistici a carattere territoriale. Terza squadra è il G.S. Fraore, a sua volta dilettantistica.

L'infrastruttura di riferimento è lostadio Il Noce.

Rugby

[modifica |modifica wikitesto]

Noceto vanta una forte tradizione rugbistica, risalente al 1971, anno di fondazione delRugby Noceto. A lungo impegnato ai massimi livelli del rugby nazionale, il club milita attualmente inSerie A. Dopo aver partecipato alla creazione delGrAN Parma, oggi costituisce un importante serbatoio per leZebre Rugby.

Note

[modifica |modifica wikitesto]
  1. ^abBilancio demografico mensile anno 2024 (dati provvisori), sudemo.istat.it,ISTAT.
  2. ^Classificazione sismica (XLS), surischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), inLegge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A,Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151.URL consultato il 25 aprile 2012(archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^Guglielmo Capacchi,Dizionario Italiano-Parmigiano. Tomo II M-Z, Artegrafica Silva, pp. 895ss.
  5. ^Comune di Noceto, sucomune.noceto.pr.it.URL consultato il 6 agosto 2020(archiviato dall'url originale il 22 settembre 2015).
  6. ^Noceto, suArchivio Centrale dello Stato.URL consultato il 21 gennaio 2023.
  7. ^Chiesa Parrocchiale di San Martino, sucomune.noceto.pr.it.URL consultato il 10 luglio 2016(archiviato il 14 agosto 2016).
  8. ^Chiesa dei SS. Simone e Giuda a Sanguinaro di Noceto, suromanico-emiliaromagna.com.URL consultato il 30 aprile 2016(archiviato dall'url originale il 5 maggio 2016).
  9. ^Chiesa di San Pietro Apostolo "Costamezzana, Noceto", suLe chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana.URL consultato il 16 febbraio 2018.
  10. ^Costamezzana, sucomune.noceto.pr.it.URL consultato il 16 febbraio 2018(archiviato il 17 febbraio 2018).
  11. ^Fallini, Calidoni, Rapetti, Ughetti, p. 131.
  12. ^Chiesa di Santa Maria Assunta "Cella, Noceto", suLe chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana.URL consultato il 16 marzo 2018.
  13. ^Parrocchia Borghetto, suwebdiocesi.chiesacattolica.it.URL consultato il 18 marzo 2018(archiviato il 19 marzo 2018).
  14. ^Borghetto, sucomune.noceto.pr.it.URL consultato il 18 marzo 2018(archiviato il 19 marzo 2018).
  15. ^"La Rocca" o Castello della Musica, supreboggion.it.URL consultato il 30 aprile 2016(archiviato il 5 marzo 2016).
  16. ^I castelli parmensi ad ovest del Taro (PDF), sustoriadiparma.it.URL consultato il 5 maggio 2016(archiviato il 1º luglio 2016).
  17. ^Costamezzana, suweb.tiscali.it.URL consultato il 7 maggio 2016.
  18. ^ Mariagrazia Manghi,L'oratorio dei Sanvitale - un gioiello dedicato a Sant'Eustachio, inGazzetta di Parma, 19 settembre 2018.
  19. ^abcdNoceto (PDF), sunocetoweb.net.URL consultato il 4 ottobre 2018(archiviato il 20 agosto 2016).
  20. ^Noceto, suviafrancigena.com.URL consultato il 4 ottobre 2018(archiviato dall'url originale il 1º dicembre 2020).
  21. ^abNoceto: per ville, suvacanze.itinerarionline.it.URL consultato il 4 ottobre 2018.
  22. ^De Lama, p. XII.
  23. ^Statistiche I.Stat -ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
  24. ^ Alessia,La ricetta del nocino, il liquore digestivo alle noci, suGustoblog, Blogo Donna, 8 settembre 2012.URL consultato il 5 ottobre 2015(archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2015).
  25. ^Noceto (PR) - Il nocino. La magica bevanda, suLuoghi Misteriosi.URL consultato il 5 ottobre 2015(archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  26. ^ Stefania Parmeggiani,Nel paese che ha spento la tv. "Così salviamo i nostri bambini", inla Repubblica, 9 maggio 2009.
  27. ^Ogliari, Sapi.
  28. ^abcdefghijklmnopqrCopia archiviata, suamministratori.interno.it.URL consultato il 13 maggio 2015(archiviato dall'url originale il 7 gennaio 2017).

Bibliografia

[modifica |modifica wikitesto]
  • Giuseppe De Lama,Vita del cavaliere Giambattista Bodoni, Tomo II, Parma, Stamperia Ducale, 1818.
  • Marco Fallini, Mario Calidoni, Caterina Rapetti, Luigi Ughetti,Terra di pievi, Parma, MUP Editore, 2006,ISBN 88-7847-021-X.
  • Francesco Ogliari, Franco Sapi,Ritmi di ruote. Storia dei trasporti italiani volume 10°. Emilia-Romagna, Milano, a cura degli autori, 1969.

Voci correlate

[modifica |modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica |modifica wikitesto]

Altri progetti

Collegamenti esterni

[modifica |modifica wikitesto]
V · D · M
Italia (bandiera)Comuni dellaprovincia di Parma
Albareto ·Bardi ·Bedonia ·Berceto ·Bore ·Borgo Val di Taro ·Busseto ·Calestano ·Collecchio ·Colorno ·Compiano ·Corniglio ·Felino ·Fidenza ·Fontanellato ·Fontevivo ·Fornovo di Taro ·Langhirano ·Lesignano de' Bagni ·Medesano ·Monchio delle Corti ·Montechiarugolo ·Neviano degli Arduini ·Noceto ·Palanzano ·Parma ·Pellegrino Parmense ·Polesine Zibello ·Roccabianca ·Sala Baganza ·Salsomaggiore Terme ·San Secondo Parmense ·Sissa Trecasali ·Solignano ·Soragna ·Sorbolo Mezzani ·Terenzo ·Tizzano Val Parma ·Tornolo ·Torrile ·Traversetolo ·Valmozzola ·Varano de' Melegari ·Varsi
Comuni dell'Emilia-Romagna
V · D · M
Via Francigena
Località lungo
la via Francigena
Inghilterra (bandiera) InghilterraCanterbury
Francia (bandiera) FranciaCalais ·Bruay ·Arras ·Reims ·Châlons-sur-Marne ·Bar-sur-Aube ·Besançon ·Pontarlier
Svizzera (bandiera) SvizzeraLosanna
Italia (bandiera) ItaliaGran San Bernardo ·Aosta ·Ivrea ·Viverone ·Roppolo ·Cavaglià ·Santhià ·Olcenengo ·Vercelli ·Tromello ·Pavia ·Chignolo Po ·Orio Litta ·Senna Lodigiana ·Calendasco ·Piacenza ·Fiorenzuola d'Arda ·Alseno ·Fidenza ·Noceto ·Parma ·Fornovo di Taro ·Terenzo ·Berceto ·Montelungo ·Pontremoli ·Filattiera ·Villafranca in Lunigiana ·Licciana Nardi ·Aulla ·Santo Stefano di Magra ·Sarzana ·Fosdinovo ·Castelnuovo Magra ·Luni ·Luni antica ·Castelpoggio ·Carrara ·Massa ·Camaiore ·Lucca ·Porcari ·Altopascio ·Ponte a Cappiano ·Fucecchio ·San Genesio ·San Gimignano ·Poggibonsi ·Colle di Val d'Elsa ·Monteriggioni ·Siena ·Buonconvento ·Montalcino ·San Quirico d'Orcia ·Castiglione d'Orcia ·Abbadia San Salvatore ·Radicofani ·Acquapendente ·Bolsena ·Montefiascone ·Viterbo ·Vetralla ·Capranica ·Sutri ·Ronciglione ·Nepi ·Roma ·Sezze ·Capua ·Castello di Crepacuore ·Troia ·Bari ·Brindisi
Itinerari ciclisticiEuroVelo 5
Vie correlateVie romee ·Cammino di Santiago di Compostela ·Cammino di Gerusalemme ·CoEUR - Nel cuore dei cammini d'Europa
Controllo di autoritàVIAF(EN237038594 ·GND(DE7555996-1
  Portale Parma: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Parma
Estratto da "https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Noceto&oldid=144020688"
Categoria:
Categorie nascoste:

[8]ページ先頭

©2009-2025 Movatter.jp