Musocco | |
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Città | ![]() |
Circoscrizione | Municipio 8 |
Altitudine | 138m s.l.m. |
Nome abitanti | musocchesi |
Patrono | SantiNazaro e Celso |
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Musocco[1] (Musòcch indialetto milanese,AFI:[myˈzɔk]) è un quartiere[2] di Milano, posto nella periferia nord-occidentale della città, appartenente alMunicipio 8 e al NIL n. 72, denominato: “Maggiore, Musocco, Certosa”.[3]
Fino al1923 costituì un comune autonomo.[4]
Musocco sorge sulla strada che daMilano portava aVarese, la strada Varesina.La strada Varesina, era già una importante via di collegamento della Milano romana Imperiale,[senza fonte] conosciuta comevia Mediolanum-Bilitio (Milano - Bellinzona), con qualche cascinale sparso in mezzo a un territorio in parte boscoso (come il Bosco della Merlata). Oggi la via Veresina termina il prossimità della stazione Certosa. Oltre la stazione, il quartiere di Musocco viene attraversato da via Mambretti, di fatto una continuazione della via Varesina. Le prime notizie certe risalgono alla visita pastorale diSan Carlo Borromeo nel 1605 con un centinaio di abitanti dediti al lavoro nei campi. Musocco risulta appartenere allaPieve di Trenno.
Osservando una cartina di metà Ottocento della parte Nord-Ovest di Milano, si possono distinguere, tra gli altri abitati,Villapizzone, laCagnola,Boldinasco,Garegnano, e, oltre la ferrovia, Musocco, Quarto Oggiaro e Vialba. Questa localizzazione è molto simile, a parte la ferrovia non esistente, a quella del XVIII secolo.
Musocco era l'abitato sulla strada per Varese a circa5 km dallacerchia dei bastioni di Milano, con l'oratorio diSan Giuseppe, la zona attorno all'attuale via Mambretti.Quarto Uglerio, era un gruppo di case attorno allaVilla Caimi-Finoli, e alla chiesa dei SantiNazaro e Celso, ora via Aldini mentreVialba o Villa Alba,villaggio bianco, era un comune costituito da un pugno di case abitate da contadini alle spalle dellaVilla Scheibler, una villa patrizia risalente al XV secolo e terreno di caccia di Ludovico il Moro oggi completamente ristrutturata insieme al parco adiacente.
Il torrente Pudiga scorreva all'interno del parco dalla Villa passando nel suo corso davanti alla Chiesa di Quarto Uglerio.[6]
Nel 1753, secondo quanto indicato nell'Indice delle Pievi e Comunità dello Stato di Milano[7], al comune di Musocco risultava aggregato quello di Quarto Oggiaro. Risulta far parte della Pieve di Trenno, compresa nelDucato di Milano sotto la reggenza diMaria Teresa d'Austria, contando 203 abitanti che salgono a 474 nel 1771. Nel 1791[8] risulta ancora inserito nella Pieve di Trenno, compresa nel XXVII distretto censuario della provincia di Milano con parrocchiale la chiesa di Santi Nazaro e Celso.
Durante laRepubblica Cisalpina vi è una continuo rimescolamento della organizzazione territoriale del nord Italia.
Nel 1798 viene costituito ilDipartimento d'Olona, del quale il comune di Musocco faceva parte[9], prima come appartenente al distretto diBaggio, poi a quello diBollate.Nel 1801 diventa parte del I distretto Dipartimento d'Olona, con capoluogo Milano, che diventa nel 1805 I distretto di Milano, VI cantone con 503 abitanti.Coldecreto del 9 febbraio 1808 il comune di Musocco, come altri 34 comuni con distanza fino a 4 miglia da Milano, venne soppresso e incluso nel Circondario esterno del comune di Milano.
Con notificazione del 12 febbraio 1816 in poi nelRegno Lombardo-Veneto, con laRestaurazione della dominazione austriaca conFrancesco II d'Asburgo-Lorena, vengono ripristinati i comuni soppressi durante il periodo della Repubblica Cisalpina. Musocco, così come Vialba, Villapizzone, Garegnano, Boldinasco, sono comuni autonomi del III distretto politico della Provincia di Milano con capoluogoBollate. Nel 1821 nel censimento parrocchiale Musocco contava 900 abitanti.
Nel 1841, con dispaccio governativo del 2 settembre 1841[10] sottoFerdinando I d'Austria, a Musocco fu aggregato il comune soppresso diVialba. Nel 1853 gli abitanti risultano essere 1097, nel 1859 1192.
Con l'unità d'Italia, nel 1861, l'area del distretto divenne il IX mandamento della Provincia di Milano con capoluogo Bollate. Al 1º censimento della popolazione Musocco ed Uniti, intendo come Uniti le frazioni di Quarto Uglerio e Vialba, risulta avere 1 235 abitanti sparsi su 429 ettari coltivati a gelsi, viti, cereali e ortaggi.
Comune | Superficie (ettari) | Abitanti |
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Boldinasco | 208 | 632 |
Cassina Triulza | 156 | 107 |
Garegnano | 166 | 614 |
Musocco | 429 | 1235 |
Roserio | 140 | 177 |
Villapizzone | 185 | 842 |
Aggiustamenti | 44 |
Nel1869 vennero aggregati al comune di Musocco i limitrofi comuni diBoldinasco,Cassina Triulza,Garegnano,Roserio eVillapizzone[11]. Con le nuove 5 frazioni il territorio comunale si amplia da 429 ettari a 1328 ettari, con 165 ettari occupati da strade e fabbricati e 1163 di superficie agraria. L'attività degli abitanti è ancora prevalentemente agricola con presenza di allevamenti di bachi da seta.[12] Dal 1869 al 1873 confina con il comune deiCorpi Santi, il comune al di fuori della cerchia dei bastioni di Milano, ossia fino a quando quest'ultimo viene inglobato in Milano.
Nel 1885Giangiacomo Trivulzio ottenne il titolo diPrincipe di Musocco.
Con l'avanzamento della rivoluzione industriale il comune per la sua posizione strategica al confine di Milano e la facilità di collegamento con il resto della regione, diventa il luogo ideale per la dislocazione di insediamenti industriali.
Viene costruita laferrovia Milano-Torino alla fine degli anni 60 dell'Ottocento con la stazione ferroviaria chiamata Musocco, l'attualeStazione di Milano Certosa che accelera il processo di industrializzazione del comune realizzatosi principalmente nei primi 20 anni del XX secolo.
In via Mambretti 9 nel1875 viene fondata la Smalteria Moneta da Giovanni Moneta, industria fiorente durante l'attività bellica in grado di sfornare circa 10 000 elmetti al giorno.La fabbrica Moneta, ancora oggi è famosa per aver inventato la pentola anti aderente.[senza fonte]
Anno | Abitanti |
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1861 | 1235 |
1871[nota 1] | 3986 |
1881 | 4835 |
1901 | 5710 |
1911 | 11346 |
1921 | 15422 |
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Gli abitanti, i musocchesi, crescono dai 5710 di inizio secolo fino agli oltre 15000 del 1923. Il territorio di Musocco cambia faccia alla fine del secolo quando viene decisa l'edificazione delCimitero Maggiore di Milano all'interno del comune e la nuova viabilità necessaria. Viene costruito viale Certosa come prolungamento di corso Sempione, passando da piazza del Bersaglio, poi diventata piazzale Accursio, per arrivare al cimitero. Il cambiamento avviene anche in conseguenza della ferrovia, che tronca la via Varesina, con la conseguente separazione del Borgo storico di Musocco dalla grande Musocco della zona Espinasse.
Ilmunicipio in una prima fase, aveva sede in un edificio ancora esistente nell'attuale via 5 Maggio angolo via Mambretti dove oggi si trova la farmacia, poi passò in piazzale Santorre di Santarosa, edificio ancora esistente, civico 10. Altra sede fu quella in viale Espinasse 80, in una piccola palazzina stile liberty ancora oggi esistente.
Nel 1903 viene costituita da 20 soci la Società Edificatrice l'Avvenire di Musocco con lo scopo diacquistare terreno e costruire case d'abitazione per lavoratori e in genere tutte le costruzioni rivolte al benessere e miglioramento della classe lavoratrice.[13]. Crescono il numero delle abitazioni anche lungo la Strada della Varesina tra Cagnola e la ferrovia. Viene costruita la scuola elementareGeneral Cantore.
Nel 1923 perRegio Decreto 2 settembre 1923, n. 1912, art. 1 viene decisa l'unificazione di Musocco a Milano, così come per i comuniAffori,Baggio,Chiaravalle Milanese,Crescenzago,Gorla-Precotto,Greco Milanese,Lambrate,Niguarda,Trenno eVigentino. I vecchi comuni diventano quartieri di Milano.
Il nome di Musocco per indicare la parte di Nord-Ovest di Milano è rimasto anche dopo la cessazione dell'esistenza del comune.
La decisione di costruire il cimitero di Milano nel comune di Musocco ha fatto conoscere il cimitero con il nome del comune di appartenenza, Musocco, che nel tempo è rimasto anche dopo lo scioglimento del comune.
L'area originaria del comune di Musocco, quello prima del 1869, è riconducibile anche all'area oltre la stazione Certosa, partendo da via Mambretti, via Palizzi, via 5 Maggio, via Fabrizi, via Aldini fino alla chiesa dei Santi Nazaro e Celso.
Del borgo originario di Musocco rimangono molte tracce attorno alle vie Mambretti, Cinque Maggio e Ameglio; oltre alle case di ringhiera di via Aldini.
Il numero 29 porta ancora la scrittaSede Cooperativa La Conquista Musocco, la Scuola Generale Cantore è diventata per lungo tempo Civico Archivio e oggi un Centro di accoglienza per persone con disagio abitativo.
L'antico oratorio di San Giuseppe si trova in via Ameglio ed è stato sconsacrato.
In piazzale Santorre di Santarosa proprio quando il comune si scioglie viene eretto ilMonumento ai caduti di Musocco durante laprima guerra mondiale.
Nella seconda guerra mondiale, molti musocchesi presero parte alla Resistenza attiva, pagando l'azione con la propria vita. In diversi numeri civicil tutt'oggi si possono trovare targhe che commemorano un partigiano o una partigiana.
Nel quartiere, ha preso forma il Parco dei 600 intitolato a Wally D'Ambrosio, partigiana attività e cittadina esemplerare (ANPI).
Nel 2023, anno di commemorazione del centenario dell'annessione dei comuni di cintura al progetto della " Grande Milano", è stata posta una targa a ricordare la prima sede del Comune di Musocco, sulla residenza del 500 di via 5 maggio,1, grazie all'interessamento di alcuni cittadini, di Fondazione Perini e del Municipio 8.
Il quartiere di Musocco è lambito a nord dall'Autostrada A4 Milano-Torino ad è attraversato dalCavalcavia del Ghisallo, al termine del quale incomincia l'Autostrada A8 Milano-Laghi. Inoltre il quartiere è servito dallaStrada interquartiere nord, che è la strada nata per collegare i quartieri a nord del centro di Milano, e dall'antico percorso dellastrada statale 233 Varesina, che collega Milano aVarese e allaSvizzera (al giorno d'oggi la strada incomincia presso il quartiere diRoserio).
Il quartiere è servito, dallastazione di Milano Certosa, il cui nome originale erastazione di Musocco, che si trova nel tronco comune a varie linee ferroviarie tra cuipassante ferroviario, laMilano-Gallarate e laMilano-Torino. La stazione, gestita daRFI, è servita da trenisuburbani (linee S5, S6 e S11) e regionali, gestiti daTrenord.
Varie linee di autobus e ditram, gestite daATM, collegano Musocco ai quartieri limitrofi e al centro di Milano.
Musocco potrebbe essere servito, in un eventuale futuro, dalla linea 6 dellametropolitana. Il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) del 2015, presentato dal comune di Milano, infatti, accarezzava l'ipotesi della costruzione di una nuova linea che avrebbe collegato l'area nord-occidentale della città (Baranzate oMolino Dorino) alla sud-orientale (Rogoredo oQuintosole)[14].
Altri progetti
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