IlMuseo egizio delCairo ospita la più completa collezione direperti archeologici dell'Antico Egitto del mondo. Gli oggetti in mostra sono 136.000 e molte altre centinaia di migliaia sono conservate nei magazzini.
Veduta aerea con il museo nel 1904 (a destra).La sala centrale del Museo Egizio del Cairo agli inizi del Novecento.
Il museo è un'emanazione del servizio egiziano delle antichità costituito dal governo nel 1835 nel tentativo di fermare l'esportazioneselvaggia di reperti e manufatti.
Il primo nucleo del museo venne aperto nel1858 con le collezioni raccolte daAuguste Mariette, archeologo francese al servizio diIsma'il Pascià ed aveva sede nel quartiere di Bulaq davanti all'isola diGesira.[1] Ma lo spazio presto divenne insufficiente per la grande quantità di reperti ed a peggiorare la situazione vi fu una notevole inondazione delNilo avvenuta nel 1878.
Così nel 1891 il museo venne spostato all'interno del palazzo di Isma'il Pascià aGiza, chiamato"Palazzo di Giza". Ma questo edificio non era idoneo ad ospitare la collezione di reperti, il cui numero cresceva in maniera esponenziale e quindi fu bandito un concorso internazionale vinto da un progetto francese, il cui architetto fu Marcel Dourgnon (1858-1911) e la realizzazione degli italiani Giuseppe Garozzo e Francesco Zaffrani.
Nonostante la sua grande fama, il museo egizio del Cairo non è molto esteso come superficie. Consta di due piani, entrambi di forma rettangolare, con una serie di stanze disposte attorno ad un atrio centrale e collegate da un corridoio.Gli oggetti esposti al piano terreno sono raggruppati per ordine cronologico. Appena entrati, a sinistra sono disposte le sale dell'Antico Regno.
Continuando in senso orario si trovano le sale delMedio eNuovo Regno ed infine quelle dell'età greco-romana.Salendo lo scalone si arriva al primo piano, organizzato in aree tematiche.
Il museo ha subito un saccheggio nel corso dellesommosse popolari del 2011, che hanno portato alla distruzione di duemummie.[3]Durante le stesse proteste, è stato colpito da alcune bombe molotov. L'esercito è immediatamente intervenuto per spegnere le fiamme.[4] Molte delle opere e delle collezioni andate disperse o razziate, a causa dei disordini provocati dalla rivoluzione araba, sono tornati nelle disponibilità del museo, grazie anche alla collaborazione tra autorità egiziane e organizzazioni internazionali.[5]
È pianificata l'apertura delGrande museo egizio situato aGiza, dove sono verranno trasferiti oltre 5000 reperti del Museo egizio del Cairo, tra i quali la collezione completa dellatomba di Tutankhamon, attualmente ancora presente nel nucleo originario dell'attuale raccolta esposta.[6][7]
I pezzi di maggior pregio sono rappresentati dalla collezione dei reperti trovati nellatomba di Tutankhamon, rinvenuta intatta nellaValle dei Re, dall'archeologo ingleseHoward Carter nel 1923.
La "sala delle mummie", che contiene 27 mummie reali di epoca antica, fu chiusa al pubblico nel 1981 per ordine del presidente egizianoAnwar Sadat. Nel 1985 è stata riaperta al pubblico una selezione di mummie di re e regine delNuovo Regno di cui è visibile solamente il volto.
Mattew D. Firestone (a cura di),Egitto, 5ª ed., Torino, EDT/Lonely Planet, 2008,ISBN978-88-6040-296-7.
Milva Giacomelli,Ernesto Basile e il concorso per il museo di antichità egizie del Cairo (1894-1895), 1ª ed., Firenze, Polistampa, 2010,ISBN978-88-596-0729-8.
Maria Cristina Guidotti e Valeria Cortese,Antico Egitto, Firenze, Giunti Editore, 2002,ISBN88-09-01818-4.
Giovanna Magi,I capolavori del Museo egizio del Cairo, 2ª ed., Firenze, Bonechi Editore, 1989[1970],ISBN978-88-7009-234-9.
Francesco Tiradritti e Araldo De Luca,Tesori egizi nella collezione del Museo egizio del Cairo, Vercelli, Edizioni White Star, 1999,ISBN88-8095-323-0.