Museo del Novecento | |
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Ubicazione | |
Stato | ![]() |
Località | palazzo dell'Arengario |
Indirizzo | Piazza Del Duomo 8, 20123 Milano |
Coordinate | 45°27′48.29″N 9°11′24.94″E45°27′48.29″N,9°11′24.94″E |
Caratteristiche | |
Tipo | arte contemporanea earte moderna |
Collezioni | Pittura e scultura |
Periodo storico collezioni | XX secolo |
Intitolato a | arte del XX secolo |
Istituzione | 6 dicembre 2010 |
Apertura | 6 dicembre 2010 |
Proprietà | Milano |
Gestione | Direzione Cultura del Comune di Milano |
Visitatori | 254 131(2022) |
Sito web | |
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IlMuseo del Novecento diMilano è una esposizione permanente diopere d'arte delXX secolo ospitata all'interno delPalazzo dell'Arengario e dell'adiacentePalazzo Reale di Milano. Il museo è stato inaugurato nel 2010 e ha assorbito le collezioni del precedente Civico Museo d'Arte Contemporanea (CIMAC), collocato al secondo piano di Palazzo Reale e chiuso nel 1998[1].
La sede del museo si trova nel palazzo dell'Arengario ed è stata inaugurata il 6 dicembre2010. I lavori di ristrutturazione dell'edificio sono stati effettuati a cura degli architettiItalo Rota, Emanuele Auxilia,Fabio Fornasari e Paolo Montanari, per un costo complessivo di circa 28 milioni di euro.[2] La facciata dell'Arengario ha subito soltanto un restauro conservativo, mentre i lavori di rimodernamento hanno interessato l'interno dell'edificio, completamente modificato rispetto alla condizione originale.[3] Gli obiettivi erano quelli di fornire un percorso museale in grado di sfruttare appieno gli spazi offerti dall'Arengario; per fare ciò all'interno è stata inserita una scala a spirale per la salita dei visitatori che conduce all'ultimo piano direttamente dallafermata della metropolitana Duomo.[4] L'ultimo piano del museo si affaccia sullapiazza del Duomo, visibile anche dallo scalone grazie a un'ampia vetrata e a una terrazza coperta. Il museo inoltre è collegato aPalazzo Reale tramite una passerella esterna sospesa.[4] Il museo del Novecento è stato inaugurato il 6 dicembre2010 e rimasto aperto gratuitamente per i tre mesi successivi[5] grazie a un accordo stipulato con i due sponsor dell'iniziativa.[6]
Il museo del Novecento si estende sui tre livelli della prima torre delpalazzo dell'Arengario e su due sale del secondo piano delpalazzo reale di Milano. Il museo è dotato al piano interrato di una sala conferenze e di un laboratorio didattico mentre al piano terra sono posti i servizi per i visitatori e la sala delle mostre temporanee, tramite unarampa a chiocciola si raggiunge il primo piano da cui è possibile iniziare il percorso espositivo che si apriva originariamente conIl quarto stato, dal luglio 2022 ritornato allaGAM di Milano[7], per poi proseguire con l'Avanguardia e ilFuturismo. Il secondo piano espone ilNovecento, laMetafisica, ilRazionalismo e l'Astrattismo per poi proseguire al terzo piano l'Arte informale, loSpazialismo e gli artisti dell'Azimuth. Il percorso prosegue tramite una passerella sospesa, che collega il museo a Palazzo Reale e che conduce alle sale dell’Arte cinetica e dell'Arte programmata per continuare con gli ambienti delGruppo T, laPop art italiana e lapittura analitica, il percorso poi si conclude con una sala dedicata all'Arte povera.[8]
Al piano terra sono posti i servizi per i visitatori quali biglietteria, bookshop, ristorante e caffetteria e guardaroba; al piano interrato è presente la sala conferenze e il laboratorio didattico, mentre nell'ammezzato si trova una piccola sala proiezioni.[9] Al piano terra si trova anche la sala delle mostre temporanee e l'accesso allarampa a chiocciola grazie a cui è possibile raggiungere il percorso espositivo e al centro della quale si trova il gruppo scultoreo deI bagni misteriosi di Giorgio de Chirico.[10][11]
La sala 2 è dedicata all'Avanguardia e contiene dipinti diPablo Picasso,Georges Braque,Paul Klee,Vasilij Kandinskij eAmedeo Modigliani.[12] Le sale successive sono invece dedicate alFuturismo e contengono opere diUmberto Boccioni,Giacomo Balla,Fortunato Depero,Gino Severini,Carlo Carrà,Ardengo Soffici, in particolare la sala 3 è interamente dedicata aUmberto Boccioni, la sala 4 al Futurismo in generale mentre la sala 5 aiValori plastici. Le opere delle sale del primo piano provengono principalmente dalla collezione Jucker, acquistata nel 1992 dal comune di Milano e composta da molte opere di rilievo qualiIl bevitore eCarica dei lancieri di Boccioni,Automobile + velocità + luce di Balla,Notturno a piazza Beccaria di Carrà eDinamismo di una danzatrice di Severini.[13]
Al secondo piano le sale dalla 6 alla 13 trattano delNovecento e dell'Astrattismo, tra queste la sala 9 è dedicata aGiorgio Morandi, la sala 11 aFausto Melotti e la sala 13 aMarino Marini, sono presenti inoltre le opere diGiorgio de Chirico eArturo Martini.
Salendo al terzo piano si passa sala 14 dedicata aLucio Fontana, posta all'ultimo piano della torre dell'Arengario accoglie il soffitto del 1956 proveniente dall’Hotel del Golfo dell'Isola d’Elba,[14] i suoiConcetti spaziali deglianni cinquanta e l'iconicaStruttura al neon. L'esposizione prosegue nella sala 15 dedicata aEmilio Vedova, la sala 16 aEnnio Morlotti eRenato Birolli, la sala 18 adAlberto Burri, la sala 19 gli artisti diAzimuth, Piero Manzoni, Enrico Castellani e Agostino Bonalumi, infine la sala 20 aGastone Novelli. In quest'ala del museo sono presenti anche opere diGiuseppe Capogrossi,Tancredi Parmeggiani,Carla Accardi eOsvaldo Licini.
Tramite una passerella sospesa si raggiungono le due sale al secondo piano diPalazzo Reale, nella sala 21 è esposta l'Arte cinetica e l'Arte programmata per proseguire nella sala 22 con laPop Art italiana e ilNeo-Dada. Il percorso continua la sala 24 dedicata aLuciano Fabro per proseguire con altri artisti moderni quali:Jannis Kounellis,Eliseo Mattiacci eAmalia Del Ponte. L'esposizione si chiude con glianni Ottanta con opere di artisti come:Domenico Paladino,Nunzio Di Stefano,Paolo Icaro,Giuseppe Spagnulo eAlighiero Boetti.[15]
All'inizio delXX secolo le opere d'arte contemporanea donate dai cittadini milanesi aiMusei civici di Milano ed esposte nella Sala della Balla delCastello Sforzesco cominciarono a confluire nella collezione dellaGalleria d'Arte Moderna istituita nel 1903. La collezione fu poi ceduta nel 1920 da reVittorio Emanuele III al comune di Milano per poi essere spostata l'anno successivo dal castello allaVilla Reale di Milano, sede della Galleria d'Arte Moderna.[16][17]
Nei primianni Settanta con il progetto dell'istituzione del Civico Museo d'Arte Contemporanea (CIMAC), grazie alla collaborazione deicritici d'arteZeno Birolli,Vittorio Gregotti eGermano Celant, la galleria acquistò numerose opere espandendo la collezione. Nello stesso periodo la collezione si arricchì delle opere diCarlo Carrà,Marino Marini,Fausto Melotti,Atanasio Soldati,Lucio Fontana, a cui si aggiunsero oltre duemila opere provenienti dalla donazione dei coniugi Antonio Boschi e Marieda Di Stefano; la collezione arrivò così a contare oltre quattromila opere.[17] La collezione fu quindi in parte esposta tra il 1984 e il 1998 nel piano superiore delPalazzo Reale di Milano dal CIMAC.[16][18][13]
Il 28 ottobre 2022 ventisei opere dellacollezione Mattioli entrarono a far parte in modo permanente del percorso espositivo del museo.[19]
Sono esposte circa quattrocento opere d'arte di differenti periodi artistici, dalFuturismo allaMetafisica, dalGruppo Forma 1 allatransavanguardia italiana, ai gruppi di Milano, Roma e Torino e l'arte povera, con autori qualiPellizza da Volpedo,Boccioni,Marini,Modigliani,de Chirico,Sironi,Garau,Fontana,Martini. Il Museo possiede anche un ricco archivio, con opere di artisti comeFiliberto Sbardella.[20][21]
Altri progetti
Controllo di autorità | VIAF(EN) 169860820 ·LCCN(EN) no2011042396 ·GND(DE) 16164926-9 ·J9U(EN, HE) 987007415158805171 |
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