Esistono vari tipi di moto in base alla forma del percorso seguito da un corpo durante il suo moto nello spazio, ad esempio: rettilineo, curvilineo, circolare, parabolico ed ellittico. Tali forme sono dette "traiettorie".
Nello studio del moto di un corpo particolarmente utile risulta il cosiddetto "Principio di indipendenza dei moti simultanei" il quale afferma che "il moto di un corpo lungo una certa traiettoria nello spazio è la risultante ovvero la composizione di singoli moti ciascuno lungo le direzioni degli assi cartesiani nello spazio"[1].
Grazie all'applicazione di tale principio, le traiettorie più complesse (ad esempio: traiettorie tridimensionali) possono essere descritte come composizione di singoli moti.
^Altri enunciati equivalenti, risalenti a Galileo Galilei, "Se un corpo è animato contemporaneamente da due movimenti, ciascuno dei due continua ad essere caratterizzato dalle stesse leggi che lo regolano quando si svolge da solo" oppure "Un corpo soggetto a due movimenti simultanei dopo un tempo t occupa la stessa posizione che occuperebbe se avesse eseguito i due movimenti successivamente uno dopo l'altro" possono essere letti inhttp://www.massimobanfi.it/Sito/fisicamatematica/appunti/Cap.%206%20-%20La%20cinematica%20dei%20moti%20piani.pdf