(A. Bertarelli, A. Monti,Tre secoli di vita milanese nei documenti iconografici 1630-1875, Milano, 1927, p.281 e p.695)
Merlata | |
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Stato | ![]() |
Regioni | ![]() |
Province | ![]() |
Lunghezza | 4km |
Portata media | 0,7m³/s |
Altitudine sorgente | 130m s.l.m. |
Nasce | aBaranzate dall'unione dei torrentiNirone eGuisa 45°31′29.21″N 9°06′34.76″E45°31′29.21″N,9°06′34.76″E |
Sfocia | aMilano nell'Olona 45°29′17.11″N 9°07′41.03″E45°29′17.11″N,9°07′41.03″E |
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IlMerlata (Merlada inlingua lombarda) è untorrente che si origina aBaranzate dall'unione dei torrentiNirone eGuisa e che termina il suo corso aMilano confluendo nell'Olona. È il penultimo affluente dell'Olona, alla sua sinistra idrografica.
Nasce aBaranzate dall'unione deltorrente Nirone e deltorrente Guisa e prosegue il suo corso verso sud. Giunto aMilano attraversa i quartieri diGallaratese e diLampugnano: poco più a ovest del versante meridionale delMonte Stella confluisce nell'Olona.
La qualità delle acque del Merlata è scadente. Lungo le sue rive si trovava, fino alla fine del secolo XIX, un'area boschiva planiziale chiamataBosco della Merlata, che è poi scomparsa a inizio del XIX secolo a causa di disboscamenti. Il torrente dà il nome anche allaCascina Merlata, quartiere di Milano adiacente al sito espositivo diExpo 2015 confinante con i quartieri diRoserio, Gallaratese eMusocco, nonché con il comune diPero.
Le acque del Merlata non sono sempre finite nell'Olona, che è stato deviato verso Milano solo successivamente, dagliantichi Romani. Anticamente il Merlata confluiva nel torrenteBozzente garantendo, insieme agli altri corsi d'acqua appartenenti all'idrografia milanese, le acque necessarie all'approvvigionamento idrico della città. Il Bozzente in origine aveva infatti un alveo naturale autonomo che lo portava a raccogliere le acque delLura, del Merlata per poi confluire nelPudiga.
Come già accennato, furono gli antichi Romani a deviare l'Olona, all'altezza diLucernate, frazione diRho, nel letto del Bozzente e quindi poi verso l'alveo del Pudiga. Come destinazione finale del nuovo percorso dell'Olona fu scelto il fossato dellemura romane di Milano, dove riversava le sue acque nelcanale Vetra (nome dato dagli antichi Romani al tratto terminale dell'alveo naturale delNirone) all'altezza della moderna eomonima piazza: per realizzare questo obiettivo, gli antichi Romani prolungarono e allargarono il "canale Vetra" verso un'ansa naturale del Pudiga così da raccogliere anche le acque dell'Olona[2].
Il motivo della deviazione dell'Olona verso Milano va ricercata nel fabbisogno d'acqua della popolazione della città, diventata molto numerosa con il passare dei secoli: il modesto regime idrico di Seveso e Pudiga non era infatti più sufficiente a soddisfare le loro necessità. Gli antichi Romani decisero così di deviare il fiume Olona, che scorreva nelle campagne ad ovest di Milano. L'Olona garantiva infatti una quantità d'acqua di gran lunga superiore a quella di Seveso e Pudiga. Il nuovo alveo artificiale dell'Olona fu scavato ex novo solo per un breve tratto: giunti a Rho al torrente Bozzente, i progettisti allargarono il suo letto per poter accogliere una maggior portata d'acqua.
L'Olona originariamente proseguiva lungo il suo alveo naturale verso sud attraversando la modernaSettimo Milanese e passando a diversi chilometri da Milano per poi percorrere l'alveo dell'Olona inferiore o meridionale e sfociare nelPo aSan Zenone[3]. Con questa deviazione l'Olona cessò di esistere come fiume continuo dalle sorgenti alla foce.
L'Olona fu deviato verso Milano anche per un altro motivo: avere un corso d'acqua che costeggiasse interamente lavia Severiana Augusta, anticastrada romana che congiungevaMediolanum (la modernaMilano) con ilVerbannus Lacus (il Lago Verbano, ovvero ilLago Maggiore[4]). Parte del tracciato della via Severiana Augusta, che venne utilizzato anche nelMedioevo e nei secoli seguenti, fu ripreso daNapoleone Bonaparte per realizzare lastrada statale del Sempione[5][6].
Gli antichi Romani reputarono fondamentale avere una via d'acqua che costeggiasse la via Severiana Augusta per dare un cospicuo incremento ai commerci lungo questa strada, soprattutto considerando il maggiore carico trasportabile sui barconi fluviali rispetto al semplice trasporto terrestre[7]. L'opera di deviazione dell'Olona verso Milano venne realizzata in concomitanza alla costruzione della via Severiana Augusta, ovvero nei primi anni dell'Era volgare, cioè tra la fine dell'era repubblicana e i primi decenni dell'età imperiale romana[8].