Marnate è uno dei paesi dellaValle Olona; si estende su un territorio pianeggiante che sovrasta la valle delfiume, posto ad ovest, sale leggermente in collina verso est, dove si trova la frazione diNizzolina, con l'area industriale e la parte boschiva.
Sull'origine del toponimo esistono diverse interpretazioni: c'è chi lo lega ad un personaggio di nome "Marino", uno dei primi abitatori del territorio, da lui detto Marinate e quindi Marnate. Altri invece lo riferiscono a "marna", calcare di origine argillosa usato per correggere i terreni, al fine di renderli più produttivi. Vi è poi chi lo collega a "Marna" come luogo di deposito delle vettovaglie destinate allelegioni romane dislocate nellaGallia Cisalpina.
I primi abitanti della zona di Marnate furono tribùliguri[senza fonte]: ancora oggi si nota, infatti, una certa affinità fra alcuni vocaboli dialettali e la parlataligure. Sopravvenute nuove migrazioni da nord e da ovest e diffusasi l'agricoltura[senza fonte] il fiume divenne la via più facile per gli scambi con le tribù vicine.
Al tempo deiromani a Marnate sorgeva un porto fluviale militare[senza fonte] l'Olona costituiva un importante tramite di comunicazione con leGallie. Nel1972, nella zona ai piedi della collina di Nizzolina alta, si rinvennero interessanti reperti archeologici, che stavano ad indicare la presenza di un piccolo cimitero risalente al300 a.C.
Il primo documento nel quale compare il nome di Marnate è una lapide del1072, ora conservata nelCivico museo archeologico di Milano. Marnate compare inoltre (con il suo antico nomeMarna) in un affresco all'interno delPalazzo Apostolico inCittà del Vaticano, affresco che raffigura molto dettagliatamente tutti i centri abitati della penisola italiana del seicento.Nel1176 l'imperatoreFederico Barbarossa, rimasto ferito dopo la battaglia sulTicino e passato in Valle Olona, si fermò a Marnate a ricevere i primi soccorsi[senza fonte]. Nel1630 anche questo paese fu colpito dallapeste e per l'occasione venne costruito illazzaretto, proprio in valle.
Lo stemma è stato concesso con regio decreto dell'8 aprile 1929[7] e raffigura in campo d'argento, una torre di rosso, merlata alla ghibellina e fondata sulla pianura erbosa caricata di una fascia ondata di azzurro. Il gonfalone è un drappo partito di bianco e di rosso.
Lachiesa parrocchiale di Sant'Ilario sorse inizialmente come cappella del cimitero. Nel'500 venne allungata ed allargata: pur restando all'interno del cimitero, serviva tutta la comunità.San Carlo, nella suavisita pastorale stabilì che si effettuassero degli interventi, per darle maggiore solidità. Ulteriori lavori furono intrapresi nel1902 e terminati nel1914: secondo le necessità, venne di nuovo allungata su disegno dell'architetto locale Camillo Crespi Balbi, che l'arricchì anche di una leggiadra facciata e di uno svettante campanile al centro della facciata stessa, particolare piuttosto raro nella costruzione delle chiese.
Questo elemento richiama alla Francia, terra d'origine di Sant'Ilario.
Degni di menzione sono un affresco raffigurante il protettore S. Ilario, l'altare del1700 e l'organo dei Carrera del1770.
La chiesa della Madonna, o S. Maria in Piazza, originariamente faceva parte delle opere di difesa del porto fluviale e dellastrada per le Gallie; dopo venne trasformata in luogo di culto dedicato a S. Pietro ed alla Madonna.
A Nizzolina, nel lazzaretto, venne ricavata la chiesetta di Santa Maria Nascente, detta più comunemente San Sebastiano, la cui facciata è stata realizzata anch'essa dall'architetto Crespi Balbi. Nel1983 venne aperto al culto un nuovo tempio al centro dell'abitato, opera dell'architetto Glauco Marchegiani, che ha creato pure le strutture parrocchiali. Nel luglio1986 fu istituita la parrocchia diS. Maria Nascente, con territorio smembrato dalla parrocchia di Sant'Ilario. Nei pressi del fiumeOlona, vicino al confine con i comuni diGorla Minore eOlgiate Olona è ancora visibile unbunker risalente allaseconda guerra mondiale, edificato nel1944, ora monumento cittadino.
La frazione di Nizzolina, annessa nel1866, dista dal centro di Marnate circa 2 km. Il toponimo, detto in dialetto "Nisciuina", deriva dal nome dell'albero dellanocciola, "niscioa". Nel '600 era un piccolo feudo costituito da 11 famiglie, di proprietà di Giovanni Battista Cottica, a cui subentrò in seguito Giovanni Daverio. SottoNapoleone anche questo feudo cessò di esistere.
A livello storico, la società calcistica locale era l'Unione Calcio Marnate Nizzolina, che nel 2015 si fuse con laTemplate:Calcio Robur Saronno.[9] Le subentrò il Marnate Nizzolina Accademia Calcio, che a sua volta nel 2021 si fuse col Gorla Maggiore Calcio dando luogo al Marnate Gorla.[10] Nessuna società calcistica marnatese si è mai spinta oltre i campionati dilettanistici locali.
Tra gli altri sport, Marnate è rappresentata nella pallacanestro dalla Marnatese Basket, nelle arti marziali dal Fusion Team (focalizzata sulla kickboxing) e nel pattinaggio a rotelle dalla New Stars Skating. Anche queste società sono a carattere dilettantistico.[11]
^Giovan Battista Pellegrini,Toponomastica italiana. 10.000 nomi di città, paesi, frazioni, regioni, contrade, monti spiegati nella loro origine e storia, Milano, Hoepli, 1990.
^Dati Geografici, suwww.comune.marnate.va.it.URL consultato il 12 gennaio 2025.
^Marnate, suArchivio Centrale dello Stato.URL consultato il 31 luglio 2023.