Il Mar Arabico è stato solcato dagli uomini sin dai tempi più antichi, in quanto via di comunicazione privilegiata tra ilMedio Oriente, l'Africa Orientale, l'India e l'Estremo Oriente. Navigato dalle popolazioni rivierasche, a cominciare dai Persiani fin dall'etàachemenide e dalle popolazioni arabiche meridionali, che sfruttavano dalle coste dell'Oman il regimemonsonico dei venti, il Mare Arabico fu esplorato sommariamente fin dall'etàalessandrina edellenistica da navi greche, che in un'occasione fortuita, provocata da un'inattesa protratta tempesta, approdarono fino alle coste della lontanaSerendippo (l'attualeSri Lanka).
Anche i Romani lo percorsero, mettendo in fruttuoso collegamento le loro basi egiziane con le ricche regioni del sub-continente indiano. Portarono così sui mercatimediterranei la seta, gli ottimiacciaiindiani, il suoargento e le sue pietre preziose, portando animali selvatici che, oltre a destare grande curiosità, furono usati abbondantemente nellevenationes nel circo.
Le conoscenze profonde del Mare Arabico rimasero però appannaggio delle popolazioni che su di esso si affacciavano e sull'arte di navigarlo una serie di ottimi trattati fu elaborata dal grande navigatoreyemenitaAḥmad b. Mājid Muḥammad al-Saˁdī al-Jaddī al-Najdī che aiutò tra l'altroVasco da Gama a tracciare le sue rotte in direzione dell'India dopo aver doppiato ilCapo di Buona Speranza. Ancora oggi è solcato come nei tempi antichi daisambuchi, le caratteristiche barche arabe. Tramite il Mar Arabico gliarabi penetrarono sulla costa orientale dell'Africa e sulle sue acque si svolse un lucroso commercio, specie quello deglischiavi africani, chiamatizanj.
Nelperiodo delle grandi esplorazioni europee fu solcato dagli esploratori portoghesi alla ricerca dellavia dell'Oriente e poi dagli inglesi, francesi, spagnoli e olandesi. Con l'apertura delCanale di Suez, il mar Arabico si è trovato sulla rotta tra i portieuropei del Mediterraneo e quelliasiatici. Oggi è uno dei mari più navigati del mondo in virtù della sua posizione strategica traAsia, Africa ed Europa (tramite il Mar Rosso e quindi il Mediterraneo) e della sua importanza economica derivante dalle enormi riserve petrolifere mondiali, gestite dagli stati che si affacciano su di esso.
Il mar Arabico copre approssimativamente una superficie di3686000 km² ed ha una profondità massima di 5 800 metri. Corrisponde alla porzione nord-occidentale dell'oceano Indiano, ed è delimitato ad oriente dalla costa occidentale dellapenisola indiana, a nord dalla costapakistana e in parte da quellapersiana, ad ovest dallapenisola arabica e a sud da una linea ideale che va dalcapo Guardafui, la punta nord-est dellaSomalia, all'isola diSocotra e fino alCapo Comorin, punta meridionale della penisola delDeccan.