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Manoel de Oliveira

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Manoel de Oliveira allaMostra del Cinema di Venezia nel 1991

Manoel Cândido Pinto de Oliveira (Porto,11 dicembre1908Porto,2 aprile2015) è stato unregista esceneggiatoreportoghese.

È considerato il maggiore cineastaportoghese di tutti i tempi, nonché uno degli autori più significativi dellastoria del cinema mondiale.

Imposto all'attenzione della critica soltanto dopo la personale allaMostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia del 1976, «pressoché sconosciuto alle normali platee», si legge in un articolo del dicembre 1984.[1]

Biografia

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Terzo figlio di un industriale dipassamanerie, studiò inGalizia presso iGesuiti. A vent'anni cominciò a faresport e corse automobilistiche fino al1940, che gli diedero una certa notorietà. Neglianni trenta delXX secolo cominciò a girare documentari e il primo film. Refrattario alregime salazarista, neglianni quaranta e fino ai primicinquanta si occupò di viticoltura e dell'azienda del padre. Nel1955 va all'AGFA, inGermania, a studiare l'uso del colore. La scomparsa diSalazar dalla scena gli consente di tornare inPortogallo, dove ha inizio una nuova fioritura creativa.

Descritto come affascinante atletico e sportivo, «a tal punto che lo scultoreHenrique Moreira lo utilizza come modello per la statuaO atleta»[2] acquisita dalMuseo Nazionale Soares dos Reis e nota nell'ambiente calcistico del calcio portoghese.[3]

Il primo approccio al cinema avviene frequentando la scuola di recitazione diRino Lupo, «che lo scrittura come attore perFátima Milagrosa» del 1928.[2]

Manoel de Oliveira alFestival di Cannes nel 2001

Manoel de Oliveira a 14 anni dal filmAniki Bóbó, vissuti silenziosamente nel dimenticatoio del Segretariato Nazionale dell'Informazionesalazariano e in una personale parentisi progettuale riguardanteAngelica, nel 1956 torna al documentario, il genere con cui aveva debuttato inDouro, lavoro fluviale, realizzandoIl pittore e la città. Viene proiettato in anteprima a Lisbona il 27 novembre del 1956 ed è il primo film portoghese a colori.[4]

Glianni novanta sono stati per lui fruttuosi e prolifici, e de Oliveira ha utilizzato il cinema in piena libertà, senza mai abbandonarne le radici letterarie. "Il teatro - ha detto - è un'arte, ma il cinema non è che un mezzo per fissare ciò che si recita davanti alla macchina da presa"[5]. Nel1985 e nel2004 ha vinto dueLeoni d'oro alla carriera allaMostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, e nel2008 laPalma d'oro alla carriera alFestival di Cannes. Il regista ha continuato a dirigere film anche dopo aver superato i 100 anni di età (Singolarità di una ragazza bionda nel2009,Lo strano caso di Angelica nel2010,Gebo e l'ombra nel2012).Muore il 2 aprile 2015 all'età di 106 anni in seguito ad unarresto cardiaco[6].

Oliveira si è sposato con Maria Isabel Brandão de Meneses de Almeida Carvalhais (1918-2019), il 4 dicembre1940 aPorto.Avevano quattro figli:

  • Manuel Casimiro Brandão Carvalhais de Oliveira (nato nel 1941).
  • José Manuel Brandão Carvalhais de Oliveira (nato nel 1944).
  • Isabel Maria Brandão Carvalhais de Oliveira (nata nel 1947).
  • Adelaide Maria Brandão Carvalhais de Oliveira (nata nel 1948).

Avevano anche parecchi nipoti e bisnipoti, tra cui l'attoreRicardo Trêpa (figlio di Adelaide).

L'opera di Oliveira è strettamente collegata alla sua storia personale, a quella dell'umanità e della sua terra. Se il filmLa divina commedia, dedicato alla memoria del nipotino David, diventa una ricerca di risposte alla tragedia individuale attraverso la parodia,[7] il finale deLa valle del peccato possiamo ritrovarlo in suoi scritti: «Estinzione (...) è il nostro entrare in quel grande spirito, in quell'immenso oceano dove tutti finiremo per sfociare».[8]

Lo stile

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Presentato comecineamatore daGeorges Sadoul a metà degli anni sessanta del novecento gli viene riconosciuto di «aver portato nel cinema portoghese una passione e sensibilità»[9] tali da dare fin dalle primissime opere notevoli frutti. Accreditato universalmente e «senza dubbio il più importante autore del cinema portoghese» ne vengono messi in luce grossi problemi con la censura e con la produzione ufficiale durante il regime dittatoriale di Salazar.[10] È stato scritto che durante tale epoca «l'arte, come la società, è stata anestetizzata da un eterno presente, in cui le radici del passato erano flebili, e gli sbocchi futuri assenti».[11] Oliveira con il filmLe Souleir de satin, che rappresenta «l'espressione più radicale» sul cinema delle origini, inizia «una riflessione sull'archeologia dello sguardo cinematografico (...) che, a dispetto del suo carattere naïf e anacronistico»,[12] si accorda con una certa cultura cinematografica contemporanea all'opera stessa.[13]

Le immagini cinematografiche di Manoel de Oliveira tendono a rivelare la finzione attraverso lo sconfinamento nel teatro e il rapporto tra i due linguaggi non è «mai visto in termini di conflitto e di negazione. Spesso il teatro e il cinema sono uno il prolungamento dell'altro, convivono all'interno della stessa dimensione creativa, (...) legati da un comune denominatore: la vita».[14] In effetti la specificità propria del cinema, che si è costituita negli anni 1910 - 1920 separandosi dalle convenzioni teatrali, ha fatto si che ciò che delimita il cinema è il teatro. Queste specificità sono tuttavia più tecniche che estetiche, ma i limiti sono fissati perché un film che li superi perderebbe il proprio linguaggio specifico[15], linguaggio che pur registrando apparentemente la realtà, non appena questa viene proiettata, «non si tratterà più di realtà, bensì di un fantasma».[16]

Le tematiche

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Manoel de Oliveira allaCinémathèque française nel 2008

La fama di Manoel de Oliveira si manifestò pienamente dopo i sessanta anni. «A 60 anni, la maggior parte dei grandi nomi nella storia del cinema (Welles,Griffith,Ėjzenštejn,Ozu,Mizoguchi,Stroheim,Lubitsch,Ophuls, etc.) avevano già concluso la loro opera e anche quelli che la continuarono nella "grande età" (Ford,Lang,Hitchcock,Hawks,Renoir,Dreyer,King,Vidor,Cukor,Fellini,Dovjenko) la diradarono considerevolmente».[17] Le tematiche che il regista affronta non risentono del proprio invecchiamento, e in ciò un collegamento va fatto conLuis Buñuel, che dirige il suo ultimo film,Quell'oscuro oggetto del desiderio, ben oltre i sessant'anni. L'arco della vita di Oliveira si identifica con le sue tematiche. «L'opera di de Oliveira si sviluppa intorno a questi tre temi -paura, colpa, sesso - , inserendosi chiaramente nel solco di una delle principali fonti d'ispirazione dell'arte occidentale».[17]

LeCahiers du cinéma in occasione della versione restaurata diFrancisca, disponibile dal 12 luglio 2023, dedica una pagina al film ricordando che quando nel 1980 Oliveira gira questa sua opera, il suo sesto lungometraggio, ha 72 anni, e infatti il film appare come un testamento macabro, si pensi ad esempio al dettaglio del cuore della donna conservato in un reliquiario di vetro, una certa visione lugubre che ritroveremo in seguito anche neI cannibali eLa divina commedia. La sofferenza e la sottomissione di Francisca, interpretata Teresa Menezes, che lavorerà ancora con Oliveira neI cannibali eNo, la folle gloria del comando prima di eclissarsi dagli schermi cinematografici, sarà riscattata dal personaggio di Emma, ispirata aMadame Bovary e interpretata dall'attrice feticcio del maestro portoghese,Leonor Silveira, inLa valle del peccato. Emma muore non per essersi sottomessa ad un uomo dominatore, ma per aver voluto la propria emancipazione.[18]

Critica

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Lo stile alto di Oliveira che si nutre di parole e immagini in accordo con la storia letteraria ed artistica del Portogallo è stato subito evidenziato dagli studiosi del regista.

«Uno stileieratico, raggelato nella distanziazione secondo una dimensione estetica del tutto inusuale che richiede allo spettatore di lasciarsi assorbire pazientemente e con intelletto nell'incanto della rappresentazione, (...)».[1]

Gianni Volpi ha scritto che dopo il filmPassato e presente del 1971, che segnava il ritorno alla regia dell'anziano cineasta che sovrastò gli anni delle dittature di Salazar eCaetano, «Oliveira ha dato vita a un'opera che filtra un corpus ricchissimo di materiali colti con la purezza e la modernità di un cinema che si interroga sulla "rappresentazione" e ritorna alle proprie origini».[19]

Riconoscimenti

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Filmografia

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Regista

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Lungometraggi

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Cortometraggi

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  • Douro, lavoro fluviale (Douro, Faina Fluvial) (1931) - Documentario
  • Estatuas de Lisboa (1932) - Documentario
  • Os Ultimos Temporais: Cheias do Tejo (1937) - Documentario
  • Ja Se Fabricam Automoveis em Portugal (1938) - Documentario
  • Miramar, Praia das Rosas (1938) - Documentario
  • Famalicão (1941) - Documentario
  • Il pittore e la città (O Pintor e a Cidade) (1956) - Documentario
  • O Coração (1958) - Documentario (incompiuto)
  • La caccia (A Caça) (1963)
  • Villa Verdinho - Uma Aldeia Transmontana (1964) - Documentario
  • La pittura di mio fratello Giulio (As Pinturas do Meu Irmão Julio) (1965) - Documentario
  • A Proposito da Bandeira Nacional (1988) - Documentario
  • Momento (2002)
  • Do Visível ao Invisível (2005)
  • O Improvável Não é Impossível (2006)
  • Chacun son cinéma - A ciascuno il suo cinema (Chacun son cinéma ou Ce petit coup au coeur quand la lumière s'éteint et que le film commence), episodioRencontre unique (2007)
  • O Vitral e a Santa Morta (2008)
  • Romance de Vila do Conde (2008)
  • Painéis de Sao Vicente de Fora - Visao Poetica (2010)
  • Centro Histórico, episodioO Conquistador Conquistado (2012)
  • O Velho do Restelo (2014)

Documentari

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Attore

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Onorificenze

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Commendatore dell'Ordine di San Giacomo della Spada - nastrino per uniforme ordinaria
— 9 giugno 1980
Gran Croce dell'Ordine di San Giacomo della Spada - nastrino per uniforme ordinaria
— 29 dicembre 1988
Cavaliere di Gran Croce al Merito della Repubblica Italiana - nastrino per uniforme ordinaria
— 10 febbraio 2004
Gran Croce dell'Ordine dell'Infante Dom Henrique - nastrino per uniforme ordinaria
— 13 dicembre 2008
Grand'Ufficiale dell'Ordine della Legion d'Onore (Francia) - nastrino per uniforme ordinaria
— Parigi, 9 dicembre2014

Note

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  1. ^abSpettacoli / Roma,Un amore funesto. Francisca di Manoel de Oliveira, Corriere della Sera, Domenica 2 dicembre 1984
  2. ^abBruno Roberti,Manoel de Oliveira. Il visibile dell'invisibile, Edizioni fondazione ente dello spettacolo, Roma 2012, pp. 7 - 11.
  3. ^(PT)Homenagem ao cineasta Manoel de Oliveira.URL consultato il 13 marzo 2023.
  4. ^(FR) Jacques Parsi,Filmographie del Manoel de Oliverira, inManoel de Oliveira sous la direction de Jacques Parsi,Torino Film Festival, Paris - Milano,Centre Pompidou -Edizioni Gabriele Mazzotta, 2001, pp. 31-32.
  5. ^ Comunicato stampa,Manoel De Oliveira – Premio Don Quijote alla Carriera, inNonsolocinema - VIII edizione del Festival Internazionale dei Circoli del Cinema, 19 maggio 2006.URL consultato il 15 aprile 2023.
  6. ^È morto il grande regista Manoel de Oliveira, aveva 106 anni, inLa Repubblica, 2 aprile 2015.URL consultato il 2 aprile 2015.
  7. ^(EN) Hajnal Király,The cinema of Manoel de Oliveira. Modernity, intermediality and uncanny, U.S.A., Bloomsbury Publishing, 2022, p. 10.URL consultato l'11 aprile 2023.
  8. ^ Manoel de Oliveira,Fiumi della terra, fiumi del nostro villaggio, inAniello Angelo Avella, Parola Immagine Utopia. Scritti in onore di Manoel de Oliveira, L'Aquila Roma, Japadre, 2002, pp. 21-23.
  9. ^ Georges Sadoul,Il cinema, Firenze, Sansoni Editore, 1978 © 1965 Parigi.
  10. ^ Alfonso Canziani (a cura di),Cinema di tutto il mondo, Milano, Oscar Studio Mondadori, 1978.
  11. ^ Stefano De Rosa (a cura di),Modernismo in Portogallo (1910 - 1940). Arte e società nel tempo diFernando Pessoa, Firenze, Leo S. Olschki, 1997, p. 66.
  12. ^ Federico Pierotti,Diorama lusitano. Il cinema portoghese come archeologia dello sguardo, Udine, Mimesis Edizioni, 2018, pp. 73-89.
  13. ^ Tom Gunning,Cento anni fa: i film del 1903, inCineteca Bologna, giugno 2015.URL consultato il 9 febbraio 2023.
  14. ^ Mariolina Diana,Manoel de Oliveira, Il Castoro Cinema, n. 201, Milano,Editrice Il Castoro, 2001, p. 53.
  15. ^(FR) Alice Letoulat,L'expérience de la limite cinématoghraphique. À partir du "Soulier de satin" de Manoel de Oliveira (1985), inHistoire de l'Art, n. 89, Paris, Association des professeurs d'archéologie et d'histoire de l'art des universités Apahau, 2022 / 1, pp. 175-185.
  16. ^ Francesco Saverio Nisio,Manoel de Oliveira. Cinema, parola, politica, Recco (GE), Le Mani, 2010, pp. 165-176.
  17. ^abJoão Bérnard da Costa,Manoel de Oliveira: La magia del cinema, sta inParola Immagine Utopia. Scritti in onore di Manoel de Oliveira di Aniello Angelo Avella, Japadre, L'Aquila e Roma, 2002, pp. 25 - 49,ISBN 88-7006-397-6
  18. ^(FR) Hervé Aubron,Francisca de Manoel de Oliveira (1981). Le retour de morts-vivants, inCahiers du cinema, n. 800, Paris, Juillet-Août 2023, p. 98.
  19. ^ Gianni Volpi,I mille film. Guida alla formazione di una cineteca, Milano, Baldini&Castoldi, marzo 2017, p. 817.

Bibliografia

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Altri progetti

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Altri progetti

Collegamenti esterni

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V · D · M
Film diretti daManoel de Oliveira
Anni 1940-60Aniki Bóbó (1942) •Atto di primavera (1963)
Anni 1970Il passato e il presente (1972) •Benilde o la Vergine Madre (1975) •Amore di perdizione (1978)
Anni 1980Francisca (1981) •Conversazione privata (1982) •Nice - À propos de Jean Vigo (1983) •Le Soulier de satin (1985) •Mon cas (1986) •I cannibali (1988)
Anni 1990No, la folle gloria del comando (1990) •La divina commedia (1991) •Giorno della disperazione (1992) •La valle del peccato (1993) •A caixa (1994) •I misteri del convento (1995) •Party (1996) •Viaggio all'inizio del mondo (1997) •Inquietudine (1998) •La lettera (1999)
Anni 2000Parole e utopia (2000) •Ritorno a casa (2001) •Porto della mia infanzia (2001) •Il principio dell'incertezza (2002) •Un film parlato (2003) •Il quinto impero - Ieri come oggi (2004) •Specchio magico (2005) •Bella sempre (2006) •Cristoforo Colombo - L'enigma (2007) •Singolarità di una ragazza bionda (2009)
Anni 2010Lo strano caso di Angelica (2010) •Gebo e l'ombra (2012)
CortiDouro, Lavoro fluviale (1931) •Hulha branca (1932) •Estátuas de Lisboa (1932) •Os Últimos Temporais: Cheias do Tejo (1937) •Já Se Fabricam Automóveis em Portugal (1938) •Miramar, Praia das Rosas (1938) •Famalicão (1941) •Il pittore e la città (1956) •O Coração (1958) •La caccia (1964) •Vila verdinho - Uma Aldeia Transmontana (1964) •I dipinti di mio fratello Julio (1965) •A Propósito da Bandeira Nacional (1988) •Momento (2002) •Do Visível ao Invisível (2005) •O Improvável Não é Impossível (2006) •Chacun son cinéma - A ciascuno il suo cinema (segmentoRencontre unique, 2007) •O Vitral e a Santa Morta (2008) •Romance de Vila do Conde (2008) •Painéis de São Vicente de Fora - Visão Poética (2010) •Mundo Invisível (segmentoDo Visível ao Invisível, 2011) •O Velho do Restelo (2014)
DocumentariIl pane (1959) •Lisbona capitale d'Europa (1984) •Simpósio Internacional de Escultura em Pedra (1986)
V · D · M
Leone d'oro alla carriera
1969–1980Luis Buñuel (1969) ·Orson Welles (1970) ·John Ford,Marcel Carné,Ingmar Bergman (1971) ·Charlie Chaplin,Anatolij Golovnja,Billy Wilder (1972) · non assegnato (1973-1981)
1981-1990non assegnato (1981) ·Alessandro Blasetti,Frank Capra,George Cukor,Jean-Luc Godard,Sergej Iosifovič Jutkevič,Alexander Kluge,Akira Kurosawa,Michael Powell,Satyajit Ray,King Vidor,Cesare Zavattini,Luis Buñuel (1982) ·Michelangelo Antonioni (1983) · non assegnato (1984) ·Federico Fellini,Manoel de Oliveira,John Huston (1985) ·Paolo e Vittorio Taviani (1986) ·Luigi Comencini,Joseph L. Mankiewicz (1987) ·Joris Ivens (1988) ·Robert Bresson (1989) ·Miklós Jancsó,Marcello Mastroianni (1990)
1991-2000Mario Monicelli,Gian Maria Volonté (1991) ·Francis Ford Coppola,Jeanne Moreau,Paolo Villaggio (1992) ·Claudia Cardinale,Roman Polański,Robert De Niro,Steven Spielberg (1993) ·Ken Loach,Suso Cecchi D'Amico,Al Pacino (1994) ·Woody Allen,Alain Resnais,Martin Scorsese,Giuseppe De Santis,Goffredo Lombardo,Ennio Morricone,Alberto Sordi,Monica Vitti (1995) ·Robert Altman,Vittorio Gassman,Dustin Hoffman,Michèle Morgan (1996) ·Gérard Depardieu,Stanley Kubrick,Alida Valli (1997) ·Sophia Loren,Andrzej Wajda,Warren Beatty (1998) ·Jerry Lewis (1999) ·Clint Eastwood (2000)
2001-2010Éric Rohmer (2001) ·Dino Risi (2002) ·Dino De Laurentiis,Omar Sharif (2003) ·Manoel de Oliveira,Stanley Donen (2004) ·Hayao Miyazaki,Stefania Sandrelli,Isabelle Huppert (2005) ·David Lynch (2006) ·Tim Burton,Bernardo Bertolucci (2007) ·Ermanno Olmi (2008) ·John Lasseter,Brad Bird,Pete Docter,Andrew Stanton,Lee Unkrich (2009) ·John Woo,Monte Hellman (2010)
2011-2020Marco Bellocchio (2011) ·Francesco Rosi (2012) ·William Friedkin (2013) ·Thelma Schoonmaker,Frederick Wiseman (2014) ·Bertrand Tavernier (2015) ·Jean-Paul Belmondo,Jerzy Skolimowski (2016) ·Jane Fonda,Robert Redford (2017) ·David Cronenberg,Vanessa Redgrave (2018) ·Julie Andrews,Pedro Almodóvar (2019) ·Ann Hui,Tilda Swinton (2020)
2021-2030Roberto Benigni,Jamie Lee Curtis (2021) ·Catherine Deneuve,Paul Schrader (2022) ·Liliana Cavani,Tony Leung Chiu-Wai (2023) ·Sigourney Weaver ePeter Weir (2024)
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