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Malgrate

Coordinate:45°50′56.08″N 9°22′34.68″E45°50′56.08″N,9°22′34.68″E (Malgrate)
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Disambiguazione – Se stai cercando la frazione diVillafranca in Lunigiana inprovincia di Massa, vediMalgrate (Villafranca in Lunigiana).
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Malgrate
comune
Malgrate – Stemma
Malgrate – Bandiera
Malgrate – Veduta
Malgrate – Veduta
Panorama di Malgrate daLecco
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Lombardia
Provincia Lecco
Amministrazione
SindacoMichele Peccati (lista civica) dal 10-6-2024
Territorio
Coordinate45°50′56.08″N 9°22′34.68″E45°50′56.08″N,9°22′34.68″E (Malgrate)
Altitudine231 m s.l.m.
Superficie1,9km²
Abitanti4 130[1] (31-12-2024)
Densità2 173,68 ab./km²
Comuni confinantiGalbiate,Lecco,Valmadrera
Altre informazioni
Cod. postale23864
Prefisso0341
Fuso orarioUTC+1
CodiceISTAT097045
Cod. catastaleE858
TargaLC
Cl. sismicazona 3(sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 398GG[3]
Nome abitantimalgratesi (it.); fideghètt (lmo.occ., appellativo tradizionale)
Patronosan Leonardo
Giorno festivo6 novembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Malgrate
Malgrate
Malgrate – Mappa
Malgrate – Mappa
Posizione del comune di Malgrate nella provincia di Lecco
Sito istituzionale
Modifica dati su Wikidata ·Manuale

Malgrate (Malgraa indialetto lecchese[4], pronuncia fonetica IPA:/malˈgraa/) è uncomune italiano di 4 130 abitanti[1] dellaprovincia di Lecco inLombardia. Si affaccia sulla parte terminale delLario proprio dirimpetto alla città diLecco.

Località di soggiorno ricercata già nel '700, Malgrate vive fino alla fine del XIX secolo il suo momento di massimo splendore. Nei suoi palazzi si registrò una così alta vivacità intellettuale ed artistica, da valergli l'appellativo di "Venezia del Lario".

Geografia fisica

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«…Ciò che ora sembra fuori dubbio si è che il Paese si distende lungo la riva destra del lago, di rimpetto aLecco, e si appoggia ad una morena glaciale che lo difende dai raggi del sole meridiano; è quindi fresco d'estate e ancor meglio d'inverno. E credo che da molti secoli ei si goda della pittoresca positura, perché laValle Magrera è lo sbocco naturale dell'AltaBrianza verso il lago e laBergamasca; il traghetto che poi ancor oggi si esercita attivamente colle barche, ed il porto che preesisteva al ponte Azzone, dovettero costituire una necessità anche per i primi abitatori di queste regioni, facendovi fiorire una colonia di nautae, ossia barcaioli…»

(Don Dionigi Puricelli,La mia parrocchia, 1922)

Origini del nome

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Fu molto probabilmenteAntesitum, che vuole dire "spiaggia posta avanti", il nome del primitivo insediamento dell'attuale Malgrate, nome assegnatogli dai militari romani che dalle loro fortificazioni poste nell'abitato diCastrum Leuci, l'odiernaLecco, vedevano questo lembo di terra al di là del lago. I primi abitanti della zona furono quasi sicuramente pescatori e barcaioli. Questi ultimi, secondo una versione tramandata di generazione in generazione, ebbero anche l'onore di traghettare versoLeccoGiulio Cesare ed alcuni suoi combattenti reduci dalla campagna delleGallie.

È databile ad un evento del 1126 l'attuale nome di Malgrate, quando le acque delLario furono investite dalla lotta che divideva i milanesi e gli alleati lecchesi, dai comaschi.Malgrate possedeva una posizione strategica: aveva un porto protetto e un piccolo forte, detto San Grato, che la tradizione vuole sorgesse sulla Rocca di San Dionigi, ma che fonti storiche indicano si trovasse nel luogo in cui sorse nel XV secolo, la chiesetta di San Antonio Abate.Controllare il forte di San Grato e il lido di Antesito, voleva dire per i comaschi costituire una spina nel fianco dei lecchesi. Durante una notte in quell'anno, i lecchesi, favoriti dall'imbrunire e aiutati da reparti milanesi, riuscirono a raggiungere inosservati la spiaggia di Antesito, sgominarono i pochi difensori di guardia sui bastioni del forte di San Grato ed entrarono nel ridotto. Sorpresa nel sonno la guarnigione comasca, nonostante la disperata resistenza di alcuni gruppi, fu rapidamente costretta alla resa dopo aver lasciato sul terreno parecchi caduti. Il forte venne in larga parte distrutto e la battaglia ebbe un seguito nuovamente tragico quando alcuni prigionieri comaschi vennero giustiziati dai lecchesi.

La tradizione vuole che in seguito a quel cruento episodio bellico, "Grato" modificasse la denominazione del centro in "Malgrato", divenendo poi l'odierno Malgrate.

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Panorama dellaValle Magrera con Malgrate in primo piano.

Storia

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Inserito nellapieve di Lecco già nelIX secolo, durante laguerra decennale il paese di Malgrate fu ripetutamente invaso e saccheggiato[5].

Nel1532, durante le lotte che vide ilMedeghino contrapporsi alDucato di Milano, Malgrate fu il teatro di una sanguinosa battaglia che vide l'annientamento dell'armata ducale guidata daAccorsino da Lodi.[5]

NelXVIII secolo si registra la realizzazione delle prime ville padronali.[5]

Simboli

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Lo stemma del Comune di Malgrate è stato concesso con decreto del presidente della Repubblica dell'8 dicembre 2007.[6]

«Di azzurro, al ponte di argento con arco a tutto sesto, uscente dai fianchi, merlato alla ghibellina di cinque, i merli laterali combacianti con i fianchi, il merlo centrale sostenente illeone d'argento, uscente, rivoltato, la testa di fronte, linguato e armato, di rosso; l'arcata del ponte e il lembo inferiore racchiudenti ilbandato ondato di argento e di azzurro. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo partito di bianco e di azzurro.

Monumenti e luoghi di interesse

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Architetture religiose

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Chiesa di San Leonardo
Chiesa di Sant'Antonio Abate
Chiesa parrocchiale di San Leonardo
Dedicata a SanLeonardo di Noblac venne rifabbricata a tre campate intorno al 1550. Di un completo restauro si hanno notizie solo nel periodo 1812-1815 ad opera diGiuseppe Bovara[5]. La facciata fu realizzata con la conservazione in luogo del portale tipico dellaControriforma datato 1607 e contrastante con la chiarezza delle pareti e delle mezzecolonne. Alla parte centrale, coronata dal fregio e dal timpano decorato da mensolette, si accostano due alette a finte bugne d'intonaco. Sempre il Bovara, nel 1817, disegna la cantoria, ancora esistente, per l'organo. All'interno della chiesa, di notevole rilievo il battistero con preziosociborio intagliato[5], risalente agli anni 1660-1670 e la cappella detta "della Cintura”, con volte a botte e rosoni, un importante altare ligneo con statue dorate e dipinti deiSanti Agostino e Monica, opere ottocentesche del lecchese Giacomo Mattarelli jr. e due quadri diCherubino Cornienti donati da Giorgio Agudio nel 1856.
Chiesa di San Carlo
L'oratorio diSan Carlo Borromeo si evidenzia all'estremità sinistra di Palazzo Recalcati. Quattro lesene con capitello in stucco e un marcapiano scandiscono il prospetto sormontato dal frontone con timpano e medaglia centrale. L'elegante portale in pietra introduce in una navata a pianta ottagonale ad angoli smussati, con copertura a cupola. Sulla parete di fondo del vano presbiterale quadrato, una tela seicentesca rappresenta laVergine con Bambino e san Carlo. Edificato dal senatore Antonio Recalcati e dotato di arredi e beni, fin dal 1694 appartenne alla giurisdizione della parrocchia di San Nicolò diLecco fino al 1977, quando fu istituita la parrocchia di S. Carlo. La crescita della popolazione, indusse la parrocchia a riutilizzare l'ala sud di palazzo Recalcati per la nuova struttura ecclesiastica. L'aula unica ricavata dalle stalle, su progetto di Bruno Bianchi, conserva le vecchie travi a vista e prende luce dal cortile del palazzo con vetrate realizzate nel 1978 dal pittoreTrento Longaretti.
Chiesa di Sant'Antonio Abate
Eretta nella prima metà del XV secolo per volere della famiglia Maggi[5], ha assunto poi le forme e le decorazionibarocche come descrive il cardinaleGiuseppe Pozzobonelli nella suavisita pastorale nel 1746 e che ancora oggi possiamo ammirare. La facciata, tripartita da lesene chiude la piazzetta e presenta discreti decori a volute nelle cornici del portale, dalla finestra soprastante, dal fastigio nella cimasa. All'interno un frammento di affresco quattrocentesco,Crocifissione, coperto dalla pala d'altare, è l'unica testimonianza delle origini quattrocentesche della chiesa. Sulla parete di fondo e sulla volta vi è un'architettura dipinta che crea uno spazio illusionistico in cui si inserisce la pala d'altare raffiguranteLa Vergine col Bambino, sant'Antonio abate e sant'Antonio da Padova, XVIII sec. Sulla volta l'Incoronazione della Vergine. Due statuette devozionali in legno dipinto:Sant'Antonio abate e san Luigi Gonzaga. Dal recente restauro l'altare e il porta tabernacolo in pietra serena.
Chiesa di San Grato
Progettata dall'architetto Bruno Bianchi, venne costruita nel 1961 per volontà della comunità del Gaggio. È costituita da uno spazio di accoglienza che introduce all'aula liturgica, da un muro di recinzione per delimitare il cortiletto. Sui lati, nicchie ricavate nello spessore murario, accolgono laVia Crucis in ferro. Un muro più elevato funge da torre campanaria, in mattone a vista come tutto il costruito. La facciata dell'aula liturgica con tetto a capanna e copertura in ardesia, il portale quadrato, in granito, sormontato da una finestra che riprende il motivo della merlatura di recinzione, introduce nell'unica navata. L'interno si contraddistingue per purezza ed essenzialità. L'altare è un blocco rivestito di mosaico in vetro viola con incastonato, in lettere di ottone, il testo delPadre Nostro. Con i restauri del 2004 la chiesa diSan Grato[non chiaro] ha nuovi arredi sacri: il trittico per le celebrazioni, mensa,ambone e sede, in marmo botticino; le porte in bronzo con i rilievi dellaPentecoste e dell'Ultima Cena; le tre vetrate che rappresentanoIl popolo in cammino della Chiesa di San Grato, La Chiesa di Milano e La Chiesa di Roma.

Cappella della Crocetta

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Ai piedi della salita che porta alla chiesa di san Leonardo si trova una cappella dedicata adAccorsino da Lodi, ferito a morte nel1532 durante un attacco sferrato dalle truppe delMedeghino ai danni di una guarnigione diFrancesco II Sforza, capeggiata appunto da Accorsino[5].

Architetture civili

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Palazzo Agudio, Municipio.
Palazzo Agudio
Conosciuto anche come Palazzo Consonni[5], nonché sede del Municipio di Malgrate, si affaccia su via Agudio, l'asse principale del vecchio nucleo discendente verso il lago. Dalle belle e sobrie forme classiche, il palazzo appartenne ad un ramo nobile degli Agudio. Probabile rifusione di edifici più antichi avvenuta nel periodo 1816-1820 per opera dell'arch.Giuseppe Bovara. Sulla facciata del palazzo una lapide ricorda che qui ebbe i natali l'ing. Tommaso Agudio (1827-1893) ed un'altra lapide il soggiorno diGiuseppe Parini. A Tommaso Agudio e al suo concittadinoPietro Vassena, l'associazione culturale il Melabò, in collaborazione con l'assessorato alla Cultura del Comune di Malgrate, ha dedicato, dal 14 al 25 aprile 2012, nella Sala della Quadreria Bovara Reina, una Mostra di pittura e scultura sugli inventori e le invenzioni. Alla loro meritoria opera di inventori - rispettivamente del sistema funicolare e del batiscafo C3 - il Melabò ha allestito per l'inaugurazione della Mostra uno spettacolo dal titolo:Un dì all'azzurro spazio - Viaggio poetico-musicale fra ascese montane e profondità marine. Palazzo Agudio è stato ristrutturato internamente nel 1985-1987 su progetto dell'arch. Franco Stefanoni, mentre nel 1994 si sono conclusi i lavori di restauro esterno delle facciate. Nel giugno 2000 sono stati completati i lavori di restauro dei soffitti decorati da parte di Giacomo Luzzana. Di particolare rilievo la Sala del Consiglio e la Sala del Sindaco, ricche di opere di vari periodi e provenienze, da oli su tela a fotoincisioni, da gessi a dipinti murali sulle volte.
Villa Armenise
Rientrante tra i beni d'interesse storico monumentale, conosciuta anche comevilla Ciribelli, sul vecchio albergo del porto, la villa è sorta intorno al 1890, fatta edificare dal pittoreRaffaele Armenise come sua residenza, qui ideò i celebri affreschi delteatro Petruzzelli di Bari. Fu poi ripresa in stile fra manierismo e barocco, fino alla soluzione degli anni sessanta che ha introdotto il loggiato sul fronte. Presenta un giardino all' italiana e numerose statue barocche di recupero.

Altri monumenti

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  • La filanda Bovara-Reina, attiva a partire dal XIX secolo, durante il Settecento costituiva la residenza della famiglia Bovara, ai quali subentrarono i Reina nel1792[5]
  • Palazzo Recalcati[5]
  • Palazzetto Reina.
    Palazzetto Reina.
  • Filanda Bovara-Reina.
    Filanda Bovara-Reina.
  • Casa Agudio (via Agudio 15).
    Casa Agudio (via Agudio 15).
  • Lavatoio.
    Lavatoio.
  • Cappella dei morti di peste.
    Cappella dei morti di peste.

Infrastrutture e trasporti

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Fra il1928 e il1955 la località ospitò una fermata dellaTranvia Como-Erba-Lecco, che sorgeva nelle adiacenze del casello ferroviario posto a protezione del passaggio a livello di via Gaggio[7].

Amministrazione

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PeriodoPrimo cittadinoPartitoCaricaNote
20042014Giovanni Codegalista civica Malgrate per tuttisindaco
2014in caricaFlavio Polanolista civica Malgrate per tuttisindaco

Gemellaggi

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Società

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Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[8]

Galleria d'immagini

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  • Nuovo lungolago di Malgrate con il Monte Barro sullo sfondo.
    Nuovo lungolago di Malgrate con ilMonte Barro sullo sfondo.
  • Lungolago di Malgrate prima parte.
    Lungolago di Malgrate prima parte.
  • Lungolago di Malgrate seconda parte.
    Lungolago di Malgrate seconda parte.
  • Vista di Malgrate dal Monte Barro.
    Vista di Malgrate dalMonte Barro.
  • Giardinetti di via Stabilini.
    Giardinetti di via Stabilini.
  • Centro Sportivo Rio Torto.
    Centro Sportivo Rio Torto.
  • Vicolo Molteno a Malgrate Bassa.
    Vicolo Molteno a Malgrate Bassa.
  • Stampa di Malgrate del 1845.
    Stampa di Malgrate del 1845.
  • "Veduta di Malgrate" Felice Donghi, 1850.
    "Veduta di Malgrate" Felice Donghi, 1850.
  • Cartolina di Piazza Garibaldi.
    Cartolina di Piazza Garibaldi.
  • Cigni sulla riva malgratese.
    Cigni sulla riva malgratese.
  • Il ponte Azzone Visconti che collega Lecco a Malgrate.
    Il ponte Azzone Visconti che collegaLecco a Malgrate.

Note

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  1. ^abBilancio demografico mensile anno 2024 (dati provvisori), sudemo.istat.it,ISTAT.
  2. ^Classificazione sismica (XLS), surischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), inLegge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A,Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151.URL consultato il 25 aprile 2012(archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ AA. VV.,Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 372,ISBN 88-11-30500-4.
  5. ^abcdefghijBorghese, p. 283.
  6. ^Malgrate (Lecco) D.P.R. 08.12.2007 concessione di stemma e gonfalone, supresidenza.governo.it.URL consultato il 26 settembre 2021.
  7. ^Francesco Ogliari,Como nella scienza e nei trasporti, TIBB, Edizione speciale fuori commercio, Milano, novembre 1987.
  8. ^Statistiche I.StatISTAT URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte:Popolazione residente per territorio - serie storica, suesploradati.censimentopopolazione.istat.it.

Bibliografia

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Altri progetti

Collegamenti esterni

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