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Disturbo mentale
Illustrazione del biochimicofranceseArmand Gautier che mostra la personificazione di alcune malattie mentali
Quando il disagio diventa particolarmente importante, disadattativo, durevole o invalidante si parla spesso dimalattia mentale. Lemalattie mentali sono dunque alterazionipsicologiche e/o comportamentali relative allapersonalità dell'individuo che causano pericolo o disabilità e non fanno parte del normale sviluppo psichico della persona.[1] Lo studio e la cura delle malattie mentali rientra nel campo di studi dellapsicologia e dellapsichiatria.
Nel contesto clinico italiano, il termine "disturbo" è comunemente utilizzato per descrivere condizioni psicopatologiche come ad esempio ildisturbo d'ansia, ildisturbo depressivo o ildisturbo borderline di personalità[3]. Tuttavia, nella lingua italiana, "disturbo" può suggerire un'alterazione lieve o temporanea dello stato di salute[4][5][6][7]. Al contrario, il termine inglese "disorder" ha un'accezione più specifica e indica una condizione clinica seria o cronica. Ad esempio, il Merriam-Webster Dictionary definisce "disorder" come "una condizione fisica o mentale anomala"[8] , mentre l'Oxford Advanced Learner's Dictionary lo descrive come "una condizione o malattia che causa problemi"[9] . IlCollins English Dictionary afferma che "è un problema o malattia che affligge la mente o il corpo"[10] , e il Cambridge Dictionary definisce "disorder" come "una malattia, anche mentale"[11] . Questa differenza terminologica può influenzare la percezione della gravità delle condizioni mentali, portando potenzialmente a una sottovalutazione della loro serietà nel contesto italiano[4].
I disturbi psichici e le malattie mentali storicamente sono state considerate con pregiudizio dalla realtà popolare e dall'opinione pubblica in quanto incomprensibili, difficili da capire e razionalizzare ovvero appartenenti alla sfera dell'irrazionale, vuoi anche per comportamenti bizzarri edevianti dalsenso comune messi in atto dal malato. Col progredire della scienza psichiatrica e della psicologia, dalMedioevo in poi si sono fatti notevoli progressi nella comprensione e nella cura delle patologie psichiche, considerate in aumento di incidenza nell'età contemporanea in virtù anche dall'aumento dellapopolazione mondiale[1].
L'attenzione attuale a livello mondiale, oggi si accentra soprattutto sulla prevenzione.[12]
I confini della malattia mentale sono talvolta soggettivi e condizionati dall'evoluzione della riflessione clinica, dalle pressioni ambientali e dalla tolleranza della società rispetto a comportamenti di "devianza". Per questo, il metro col quale valutare alcuni tipi di comportamento come possibili sintomi di una malattia mentale è cambiato nel corso del tempo, e l'evoluzione delDSM di edizione in edizione ne è una prova. Ad esempio, l'omosessualità è stata considerata un disturbo mentale fino al1973, quando l'evoluzione della ricerca e della riflessione clinica ha portato lacomunità scientifica internazionale a superare questa vecchia interpretazione.
^Mental Disorders, suMedline Plus, U.S. National Library of Medicine, 15 settembre 2014.URL consultato il 17 settembre 2017(archiviato l'8 maggio 2016).
^ Amy Woodhouse, Jessica Shields, Isabella Goldie, Josefien Breedvelt, Iris Elliott e Joanne McLean,Prevention Review: Landscape Paper (PDF) (Research Paper), sumentalhealth.org.uk, London, Mental Health Foundation, novembre 2015.URL consultato il 14 dicembre 2015(archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2015).
(EN) Linda Andrews, James L. Gibbons, Stuart C. Yudofsky, Andrew C.P. Sims, Charles D. Claiborn e Sari Shepphird,mental disorder, suEnciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.