Le prime tracce di insediamenti umani risalgono all'Età del bronzo. Più tardi la zona venne popolata daCelti eRomani (attorno al II secolo a.C.): furono proprio questi ultimi a fondare a pochi chilometri da Lienz la città diAguntum, testimoniata dai ricchi scavi presso il sito archeologico. Nelle battaglie traSlavi eBavari, la città romana fu distrutta da un incendio e in seguito la regione fu sottomessa al regno diCarlo Magno.
Lienz venne menzionata la prima volta comeLuenzina in un atto delvescovo di Bressanone intorno al1030. Durante laSeconda guerra mondiale, nell'immediata periferia orientale di Lienz fu sistemato un campo per truppe di "collaborazionisti"cosacchi in ritirata dallaCarnia, in Friuli. Una chiesetta fu, per loro, officiata secondo ilrito russo-ortodosso. Alla fine della guerra furono riconsegnati, contro la loro volontà, alle autoritàsovietiche.
Chiesa di Sant'Antonio (Antoniuskirchl): risale alXVI secolo, instile barocco. Fu in seguito trasformata come luogo sacro per il ritoortodosso per i reduci cosacchi della guerra, che arrivati nel territorio austriaco che soggiornarono nei pressi di Lienz prima di essere riconsegnati all'Unione Sovietica.[2][3] L'edificio si trova nella piazza principale della città (Hauptplatz), ben inserita tra gli altri edifici storici.
Chiesa diSan Michele (Michaelskirche): anch'essa si trova nel centro storico di Lienz, nella zona denominata "mercato dei bovini". L'edificio custodisce dal 1508 le spoglie deiDi Graben di Stein, una delle famiglie di Lienz. In seguito la chiesa fu totalmente restaurata a opera degli abitanti di Lienz e tuttora viene considerata un edificio di notevole importanza, tanto che viene utilizzata per importanti eventi e cerimonie come per i matrimoni.
Chiesa diSant'Andrea (Andreaskirche): custodisce l'organo austriaco più antico.
Convento francescano (Franziskanerkloster): si trova in un edificio appartenente precedentemente aicarmelitani, fondato nel 1349. Dal 21 marzo 1785 i carmelitani si trovarono a condividere lo spazio con i francescani fino a che, il 16 aprile 1785 per volere dell'imperatoreGiuseppe II d'Asburgo-Lorena, i francescani si trasferirono definitivamente nel monastero carmelitano egli ultimi 21 rimasti[francescani o carmelitani?] rimasero fino alla loro morte a Lienz. L'annesso chiostro risale al periodo carmelitano (1705), mentre la grotta dedicata aNostra Signora di Lourdes risale al 1972. Qui si trovano anche una biblioteca e un centro giovanile. La chiesa è dedicata a San Michele.
Chiesa evangelica (Evangelische Pfarrkirche): l'unica del Tirolo orientale, restaurata nel 1962 e dedicata aMartin Lutero.
Chiesa del Sacro Cuore di Gesù (Herz-Jesu-Kirche): costruita sul progetto diAlbert Bermoser nel 1950[4].
È presente a Lienz anche una sala del regno dei testimoni di Geova
Castello di Bruck (Schloss Bruck): il castello medioevale, costruito nel XIII secolo e un tempo centro politico e residenza deiconti di Gorizia, oggi è un poliedrico museo.
Chiusa di Lienz (Lienzer Klause): un'antica chiusa che sorge poco a ovest della cittadina.
Lienz e tutto il Tirolo orientale hanno come proprio capoluogo regionaleInnsbruck. Per favorire i contatti in base ad accordi internazionali, nel secondo dopoguerra era stato istituito untreno-corridoio, attraverso lalinea ferroviaria della Val Pusteria edel passo del Brennero, considerato, ai fini delle norme di polizia e doganali, come se fosse sempre sotto il regime austriaco, senza fermate intermedie per servizio viaggiatori in Italia. Con l'introduzione della normativa dell'Unione europea è venuta meno l'esigenza del treno-corridoio, sostituito da un normale treno internazionale Lienz-Innsbruck con fermate anche in territorio italiano, divenuto, poi, un servizio di autobus.