La capitale èTarawa Sud. Le lingue ufficiali sono l'inglese e ilgilbertese: il nome del Paese, infatti, è il modo di dire e di scrivereGilberts (daGilbert's Islands) in lingua gilbertese[6].
Giàcolonia britannica per circa novant'anni, è indipendente dal 12 luglio 1979[7]; dal 1999 è membro dell'ONU.
Abitate da più di duemila anni da un popolo che parla unalingua oceanica, in contatto saltuario contongani,figiani esamoani, "scoperte" abbastanza tardivamente dagli esploratori europei[8], erano densamente popolate quando furono riscoperte. Erano, per lo più, democrazie, nelle quali la legge e la giustizia erano decise in comune nellemaneaba ("case comuni") — con la sola eccezione, abbastanza recente, di qualche isola del nord dove c'erano piccoli regni in formazione, come aButaritari oAbemama.Nonouti fu scoperta daHernando de Grijalva nel 1537. Butaritari e la vicina Makin furono battezzate isole delBuen Viaje daPedro Fernandes de Queirós nel 1606. Devono il proprio nome di isole Gilbert (in francese) all'ammiraglioAdam Johann von Krusenstern (un estone al servizio dellozar), che le battezzò nel 1820 con il nome del capitanoThomas Gilbert, che, insieme con il capitanoJohn Marshall, le aveva attraversate nel loro viaggio del 1788 traBotany Bay (futuraSydney) eCanton (Cina).
Fu il capitano franceseLouis-Isidore Duperrey che le raffigurò insieme sulla stessa mappa nel 1824, confermando il nome dato loro da Krusenstern. Nel 1892, dopo una spartizione d'influenza con l'Impero tedesco, ilRegno Unito mise sotto il proprio protettorato le sedici isole Gilbert e le ottoisole Ellice, alle quali aggiunse a poco a pocoOcean Island,Fanning eWashington (1901),Christmas (1919) e leisole della Fenice (1937). Tra il 1916 e il 1925 (e legalmente fino al 1948), le isole Union (ora chiamateTokelau) fecero anch'esse parte di questa colonia. Diventarono unacolonia britannica nel 1916 (isole Gilbert ed Ellice) e la loro popolazione, neglianni 1920, assieme agli abitanti diVanuatu, lavorò nelle miniere di fosfati aOcean Island eNauru (a circa 700 km daTarawa), quando ilneozelandeseAlbert Fuller Ellis scoprì la ricchezza di fosfati purissimi, formatisi dal contatto tra il guano degli uccelli e il corallo. Durante laseconda guerra mondiale l'arcipelago fu scenario di battaglie tra gliAlleati e l'esercitogiapponese (campagna delle isole Gilbert e Marshall). Subito dopo la liberazione di Ocean Island, la sua popolazione sopravvissuta fu evacuata nell'isolaRabi, acquisita nelleFigi. Dal 1956 in poi, si decise per una maggiore autonomia locale. Nel 1971 ottennero l'autonomia interna.
Nel 1978 l'indipendenza fu concessa dapprima alleisole Ellice, separate dalle Gilbert dal 1975, con il nuovo nome diTuvalu ("otto isole"). L'indipendenza totale fu concessa a Kiribati poco dopo, il 12 luglio 1979[7], novant'anni esatti dopo l'arrivo diRobert Louis Stevenson in quelle isole.
Con la risoluzione 1248 delConsiglio di sicurezza, il 25 giugno 1999 le Nazioni Unite ammisero Kiribati come membro effettivo[9].
Nel mezzo del Pacifico, a cavallo dell'Equatore e dellalinea di cambiamento di data, le isole Kiribati comprendono 33 isole (tutte atolli, con la sola eccezione diBanaba), disperse su una zona marittima di circa3550000km² e spartite in tre arcipelaghi assai distanti tra loro (arcipelago Gilbert, arcipelago della Fenice eSporadi equatoriali). Solo 21 di queste isole sono abitate in modo permanente.
e un'isola isolata (Banaba, 6,29 km²) — quest'ultima era nota come isola delguano, battezzata "Ocean Island" (lo sfruttamento dei giacimenti difosfati è finito nel 1979, anno dell'indipendenza).
Isole della Fenice:Birnie,Canton, (o Abariringa o Kanton),Enderbury,Manra (o Sydney),McKean,Nikumaroro (o Gardner),Orona (o Hull),Rawaki (o Phoenix), scogliera Winslow. Soltanto Canton è abitata da una ventina di residenti; Orona è ora disabitata.
Sporadi equatoriali (o isole della Linea equatoriale): Carolina (o isola del Millennio, battezzata così nel 2000 per essere la prima terra dove si è alzato il sole del terzo millennio), scoglio di Filippo,Flint,Christmas (o isola Kiritimati, il più vecchio e il più grandeatollo terrestre),Malden,Starbuck,Tabuaeran (o Fanning),Teraina (o Washington), isola Vostok. Soltanto le isole Christmas, Fanning e Washington sono abitate.
Quasi tutte le isole, con l'eccezione di Banaba, sono atolli che affiorano di poco sopra il livello del mare. Ciò comporta scarsa vegetazione e presenta difficoltà per l'agricoltura, limitata, per lo più, alla raccolta dellacopra, del 'karewe' (linfa fresca dell'albero di cocco) e del taro locale (Cyrtosperma chamissonis). L'intero paese rischia di scomparire per sempre nell’arco di pochi decenni, perché l’innalzamento dei mari, causato dalriscaldamento climatico globale, sta sommergendo lentamente le isole e rendendo inutilizzabili le risorse già scarse di acqua potabile.
Andamento della popolazione di Kiribati dal 1961 al 2003
Gli abitanti sono detti in italiano gilbertesi (ingilbertese: "I-Kiribati"). Sono in forte crescita demografica e avvicinano i 120 000 abitanti (nel 2020,Kiribati Census). Le densità sono fra le più elevate nel mondo (non urbanizzato), soprattutto aBetio e in tuttaTarawa Sud, che conta da sola la metà degli abitanti della repubblica, sull'atollo di Tarawa[10].
Leisole Gilbert in cui risiede il 90% della popolazione sono sovraffollate. Questa densità aumenta l'inquinamento e minaccia la qualità e lasperanza di vita. Per mancanza di acqua dolce sana e di sistemi di filtro, con unalente d'acqua dolce molto fragile con il cambio del clima, solo il 66% degli abitanti ha accesso ad acqua sana. Questo ha conseguenze sull'aumento di casi dicongiuntivite,dissenteria e altre infezioni. Circa il 60% della popolazione fuma tabacco in modo regolare, la più alta proporzione al mondo. Ciò contribuisce all'aumento delle amputazioni e del diabete. Di conseguenza, la popolazione delle Kiribati dispone di una speranza di vita piuttosto bassa, 68,46 anni in media[11], e Kiribati è l'ultimo dei 20 paesi dell'Oceania. La speranza di vita è di 64,3 anni per gli uomini e di 69,5 per le donne e c'è unamortalità infantile di 41 morti per 1 000 nascite.[12]
Latubercolosi è poco presente, con 365 casi annuali ogni 100 000.[13]
La spesa totale, in un paese dove la sanità e le medicine sono gratuite per tutti, è di 268 dollari americani a testa (2006).[14] Nel 1990-2007, c'erano 23 medici per 100 000 abitanti.[15]
Altri problemi sanitari sono dovuti al consumo di troppi zuccheri (riso, alcol) e di verdure in quantità non sufficiente: ciò ha provocato un'epidemia didiabete, che si chiama in gilbertese la malattia dello zucchero ("te aoraki te tioka"), di avvelenamento percibo avariato e ditabagismo.[16]
La mancanza di acqua dolce e la siccità, come nelle isole meridionali e su Banaba, va di passo con una stagione secca, dettaAumaiaki, che diventa sempre più lunga.[17]
Al 18 marzo 2021 non era stato rilevato nessun caso diCOVID-19, dopo una chiusura totale delle frontiere dal marzo 2020.[18]
Mentre l'inglese è la lingua scritta della costituzione e delle amministrazioni, iltaetae ni kiribati, ogilbertese, è la lingua vernacolare. Tra gli abitanti, nonostante a scuola si insegni intensamente l'inglese, si preferisce utilizzare la lingua locale.
Il gilbertese è unalingua austronesiana, sottogruppooceanico. La lingua discende dal proto-oceanico ed è parificata all'inglese dalla costituzione del 1979. Una tenue minoranza parla ancora iltuvaluano (i discendenti degli abitanti delleisole Ellice rimasti dopo la separazione daTuvalu nel 1976). Il gilbertese è ugualmente parlato nelle Tuvalu (sull'atollo Nui), nelleFigi (isola Rabi) e nelleisole Salomone, così come dai numerosi emigrati inNuova Zelanda e negli Stati Uniti d'America (Hawaii).
LaCostituzione delle Kiribati adottata il 12 luglio 1979, giorno dell'indipendenza, ha creato una repubblica parlamentare. Il parlamento delle Kiribati, che si chiama ufficialmenteManeaba ni Maungatabu ("Casa comune (maneaba) della montagna sacra"), è eletto ogni quattro anni e si compone di 45 deputati (regime parlamentare). Un deputato, non eletto, vi rappresenta la comunità originaria diBanaba, confinata dal 1945 sull’isola Rabi (nelle isoleFigi). L'"Attorney general" (procuratore generale) ne fu anche membro dal 1979 fino al 2016. Ilpresidente si chiamate Beretitenti ("il presidente" in gilbertese) ed è siacapo dello Stato siadel governo. È eletto, con suffragio universale diretto, dopo che il parlamento ha scelto tre o quattro candidati fra i parlamentari. Non può esercitare più di tre mandati. L'attuale presidente èTaneti Maamau, in carica dall'11 marzo 2016, rieletto nel giugno 2020.
Ognuna delle 21 isole abitate ha un consiglio che cura gli affari locali. L'atollo diTarawa, dove si trova la capitale e la maggior parte del governo, ha tre comunità urbane distinte:Betio (Betio Town Council, BTC), che è anche la città più grande della Repubblica,Tarawa Sud (Teinainano Urban Council, TUC),Tarawa Nord (Tarawa Ieta).Tabiteuea è divisa in due:Tabiteuea Nord eTabiteuea Sud. Il ministero del gruppo delle isoleSporadi equatoriali (in inglese,Line Islands) e dell'arcipelago della Fenice (Phoenix) si trova aLondon, sull'isola Christmas, o Kiritimati, a più di 3 000 km da Tarawa.
Kiribati, in base allaCostituzione, non ha vere e proprie suddivisioni amministrative, ma sono stati istituiti dei consigli (Council), uno per ogni atollo, eccezion fatta perTarawa che ne ha tre eTabiteuea che ne ha due.
Le isole abitate (21) sono le seguenti (abitanti del censimento del 2020)[10]:
La città principale, nonché capitale, è ilTeinainano Urban Council (TUC), sull'atollo diTarawa, mentre la seconda città èBetio (BTC), sempre suTarawa Sud. Le due città concentrano il 52% della popolazione totale del paese.
Le Kiribati hanno pocherisorse naturali. I depositi difosfati diOcean Island sono stati esauriti prima dell'indipendenza. Lacopra e la pesca rappresentano (2003) la maggior parte sia della produzione, sia dell'esportazione. Fra i prodotti di esportazione, notabili i pesci d'acquario. Dal 2003 si erano sviluppate le crociere dalleHawaii alle Kiribati (atollo diFanning), ma si sono fermate nel 2008.
L'economia ha fortemente fluttuato negli ultimi anni. Lo sviluppo economico è limitato per mancanza di lavoratori qualificati (eccetto i marinai, educati alMarine Training Centre di Betio e molto ricercati inGermania), la debolezza dell'infrastruttura e la distanza dei mercati internazionali. La maggior parte degli introiti proviene dai diritti di pesca pagati dall'Unione europea, dallaCorea e daTaiwan (quest'ultima fino al 2019).
Resta alto il tasso di disoccupazione: nei villaggi si pratica per lo più attività di sussistenza, come la pesca e le quotidiane faccende domestiche.
Per la maggior parte della popolazione la carne è ancora un prodotto alimentare dai prezzi proibitivi, a causa degli alti costi per l'importazione, proveniente principalmente dallaNuova Zelanda.
Ilturismo fornisce più di un quinto delprodotto nazionale lordo. Gli aiuti finanziari esterni, provenienti in gran parte dalRegno Unito e dalGiappone, hanno negli ultimi anni apportato fra il 25% e il 50% del prodotto nazionale lordo.
I collegamenti aerei internazionali sono diventati problematici soprattutto dopo cheAir Kiribati, la compagnia nazionale, ha rinunciato al suo solo aereo capace di raggiungereFigi eTuvalu (unATR-72 franco-italiano) e ha acquisito solo a fine 2019 unEmbraer 190 E-2, che purtroppo ha volato una sola volta nel 2020. Air Kiribati aveva anche dovuto rinunciare al suo solocharter (unBoeing 737), per cui al collegamento principale provvedeva l'Aloha Airlines, che aveva un collegamento settimanale, ormai finito e rimpiazzato da uno scalo settimanale diAir Pacific e poiFiji Airways, anch'esso sospeso dalla pandemia, sulla rotta daHonolulu aNadi (Figi) suChristmas. Il collegamento daTarawa al resto del mondo era coperto daAir Marshall Islands, daMajuro e dall'exAir Nauru[21] o più recentemente daSolomon Airlines fino aBrisbane. Air Kiribati mantiene soltanto i collegamenti interni fra leisole Gilbert (meno Banaba) e fra le treisole della Linea abitate, con piccolivelivoli.
A Kiribati non ci sono ferrovie: gli unici mezzi di spostamento sono i mezzi su gomma, soprattutto moto e piccoli camion. Le automobili si trovano soprattutto nella capitaleTarawa Sud e nel resto del paese sono pressoché assenti. È molto comune l'uso di canoe tradizionali (te wa), tra le più veloci al mondo.
Non esiste il concetto geografico di destra e sinistra: per spostarsi, si utilizza in lingua locale la "direzione mare" e la "direzione laguna".
Diverse parti del territorio sono totalmente/parzialmente protette: ad esempio è stata creata una riserva naturale di410500km² (la più grande al mondo) comearea marina protetta, chiamata PIPA (Phoenix Islands Protected Area, 2008). Parti di Christmas sono protette (riserve).
L'arcipelago era a cavallo del meridiano delcambiamento di data (180°); in previsione del passaggio all'anno 2000, le autorità decisero (nel 1994, con effetto dal 1º gennaio 1995)[22] di cambiare ilfuso orario (prima la repubblica era tagliata in due e viveva su due date simultaneamente, il che non era sempre pratico per gli abitanti e il governo). Oltre a essere stati i primi ad abbandonare l'anno 1999, gli abitanti delleSporadi Equatoriali (Kiribati) furono dunque i primi a entrare nel 2000 (con l'esattezza questo avvenne sull'isola Carolina, diventataMillennium Island) e poi, l'anno seguente, nel nuovo secolo e nel nuovo millennio. Oggi l'intero Stato ha un fuso orario nella stessa data, diUTC+12 o +13 (Phoenix) o+14 (Sporadi Equatoriali) e non esiste l'ora legale. È comunque da notare che laChristmas Island, sempre appartenente alle Kiribati, è due ore più avanti rispetto al resto del paese (cioè a GMT+14) ed è ufficialmente il posto dove inizia, prima di tutto il resto del mondo, un nuovo giorno. A ruota seguono leChatham Islands, appartenenti allaNuova Zelanda, che registrano GMT+13.45, ma solo quando viene aggiunta l'ora legale (nel periodo ottobre-marzo). Seguono quindi leisole Tonga a GMT+13 tutto l'anno: qui non si applica l'ora legale. A GMT+13 si trova anche laNuova Zelanda nel periodo estivo.
L'area protetta delleIsole della Fenice è stato il primo sito delle Kiribati a essere iscritto, nel 2010, nella Lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.
Esiste una rappresentativa nazionale che ha esordito nel 1979 e ha subito sconfitte pesanti, senza ancora vincere una partita ufficiale. C'è un organo nazionale per il calcio, laKiribati Islands Football Federation, abbreviata KIFF, che è affiliata all'OFC, ma non ancora allaFIFA.