Kerbelāʾ oKerbala,Karbalāʾ,Karbala,Karbila (in araboكربلاء?) è una città dell'Iraq, situata a circa100 km a sud-ovest diBaghdad. Al tempo dial-Ḥusayn ibn ʿAlī il luogo era conosciuto come al-Ghadiriya, Naynawa e Shath al-Furat.
Imusulmanisciiti considerano Kerbelāʾ forse la seconda città santa, seconda alla solaNajaf, ma anche l'islamsunnita la venera come città del martirio del nipote delprofeta Muhammad .
La città, che è il capoluogo delgovernatorato di Karbala, nel 2003 contava 541 758 abitanti[2], mentre un calcolo per il 2010 indica 520 178 abitanti[1].
Nelle vicinanze di quello che all'epoca era un semplice villaggio senza alcuna importanza, il 10 ottobre680 (10 muḥarram 61 dell'Egira) fu trucidato infatti con tutto il suo seguito familiareal-Ḥusayn ibn ʿAlī, secondogenito del quartocaliffoʿAlī ibn Abī Ṭālib e della figlia di Maometto,Fāṭima bint Muḥammad.
Tale episodio viene narrato dalla tradizioneislamica come unabattaglia ma, verosimilmente, fu una brutale carneficina in cui i caduti non ebbero la possibilità di contrapporre una credibile resistenza, visto lo spiegamento di truppe militari inviate dalWali diKufa,ʿUbayd Allāh b. Ziyād, incaricato dalCaliffoomayyadeYazīd b. Muʿāwiya di fermare l'avanzata di al-Husayn sulla stessa Kufa, da cui sarebbe potuto partire un pericoloso movimentoalide ostile al Califfo.
Veduta aerea del santuario dedicato ad al-al-Ḥusayn.
Sul luogo del martirio di al-Ḥusayn - considerato il terzoImām delloSciismo - fu eretto presto un santuario che, malgrado danneggiamenti, abbattimenti e riedificazioni nel corso dei secoli, è sempre stato considerato dai fedeli sciiti un luogo di particolaresacertà, inferiore solo alle Città Sante diMecca eMedina, aGerusalemme e alla città diNajaf (nell'attualeIraq), dove si crede sia stato sepolto il padre di al-Husayn: ʿAlī ibn Abī Ṭālib, primoImām dellosciismo.
Durante laguerra in Iraq, del marzo del 2003, la città, controllata dalle forze dellaII Divisione Al Medina dellaGuardia Repubblicana irachena, subì unattacco da parte della 3ª Divisione di Fanteria degli Stati Uniti mediante elicotteriBoeing AH-64 Apache, ma la reazione irachena costrinse gli americani a ritirarsi, con la quasi totalità degli elicotteri impiegati nell'attacco gravemente danneggiati.