La storia dell'attuale Italiaonline S.p.A. inizia nel2012, con il vecchio assetto dellasocietà.
All'epoca, infatti, la vecchia Italiaonline, era la società che raggruppava ed incorporava tutti imarchi e gli asset di Matrix S.p.A. (società controllata al 100% dal gruppoTelecom Italia, e proprietaria del portaleVirgilio.it), a seguito dell'acquisizione - da parte diLibero S.r.l. (una delle società europee controllate da Weather Investments II S.à.r.l., che gestiva il portale Libero.it) – della stessa Matrix S.p.A., annunciata nell’agosto del2012[7] e finalizzata il 31 ottobre dello stesso anno[8].
L’operazione di integrazione, conclusasi nel febbraio2013, aveva portato alla nascita diItaliaonline S.r.l.[9] che, nell’aprile2014, aveva assunto la denominazione diItaliaonline S.p.A.[10].
Nel maggio del2015, Italiaonline S.p.A. aveva sottoscritto un accordo di investimento per la fusione per incorporazione diSeat Pagine Gialle S.p.A.[11] - società attiva nel settore dell’editoria – attraverso il conferimento del 53,9% di Seat Pagine Gialle ad Italiaonline (avvenuto nel mese di agosto 2015) ed il successivo lancio di un’offerta pubblica di acquisto obbligatoria da parte della stessa Italiaonline sul capitale di Seat Pagine Gialle[12], effettuato nel mese di settembre 2015[13]. A conclusione dell’OPA, nell’ottobre 2015, Italiaonline S.p.A. deteneva il 78,4% del capitale di Seat Pagine Gialle. L’OPA costa 60 milioni di Euro. A fine 2015 Seat PG ha 114 milioni di Euro di liquidità.[14].
Come conseguenza dell'operazione, il 20 gennaio2016 i consigli di amministrazione di Seat Pagine Gialle e Italiaonline avevano approvato il progetto di fusione per incorporazione di Italiaonline in Seat Pagine Gialle, rinominando la nuova società nata dall’operazione Italiaonline S.p.A.[15].L'operazione di fusione – depositata il 16 giugno 2016 – era poi diventata efficace dal 20 giugno 2016, con il debutto – in Borsa – della nuova entità Italiaonline S.p.A.[16] e con il raggruppamento di 1 000 vecchie azioni ordinarie di Seat Pagine Gialle per ogni nuova azione ordinaria di Italiaonline S.p.A. (per le azioni di risparmio, invece, il concambio era stato alla pari)[17].
Con la nascita della nuova Italiaonline S.p.A., inoltre, era anche partito il piano di riorganizzazione del gruppo post fusione, che prevedeva – secondo l’accordo siglato il 2 dicembre 2016 tra la società e le sigle sindacali Fistel Cisl, Slc Cgil, Uilcom Uil e le RSU – la cassa integrazione straordinaria fino a giugno 2018 per 308 lavoratori a zero ore e per 420 risorse ad orario ridotto per 4 giorni alla settimana su un totale di 1.907 dipendenti[18].
Al 30 giugno2017, secondo la relazione finanziaria semestrale di Italiaonline, le persone in CIGS a zero ore ammontavano a 255, oltre a 52 uscite incentivate delle 100 accordate al MISE su un totale di tremila persone in forza, agenti monomandatari compresi[19].
Il 27 aprile 2017, l'Assemblea degli azionisti di Italiaonline ha approvato la richiesta dei soci di maggioranza – attuata il 7 aprile del 2017[20] – di mettere in pagamento un dividendo straordinario complessivo di quasi 80 milioni di euro in data 10 maggio 2017[21].
A settembre 2017 viene chiusa la sede di Consodata a Roma trasferendo i 63 dipendenti negli uffici di Assago (Milano) dove lavorano 25 addetti.[22]
In data 11 novembre 2019 è avvenuto ildelisting di Italiaonline, a seguito dell’OPA lanciata da Sunrise Investments nel giugno 2019.
i servizi di posta elettronica Libero Mail – con oltre 9 milioni di utenti, rinnovatosi nel novembre 2017[23] – e Virgilio Mail, una delle prime webmail italiane gratuite[24];
i portali verticali Di Lei, QuiFinanza, SiViaggia, Virgilio Motori, Virgilio Video e Buonissimo (acquisito nel settembre 2017[25]);
le utility telefoniche 89.24.24 e 12.40;
la concessionaria Web IOL Advertising[26], che progetta soluzioni di display e mobile advertising, oltre a promuovere progetti di comunicazione (nata nel 2013 come Italiaonline Adv da Niumidia e Libero Advertising, è stata rinominata IOL Advertising il 4 luglio 2017[27] e gestisce, inoltre, la raccolta pubblicitaria per altri siti e testate online;