Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico:leggi le avvertenze.
Schema che mostra gli effetti negativi della privazione del sonno sul corpo umano
L'insonniaè un disturbo delsonno caratterizzato dall'incapacità di dormire, nonostante l'organismo ne abbia il reale bisogno fisiologico. Questo è associato a un cattivo funzionamento diurno, con sintomi quali stanchezza,irritabilità, difficoltà diapprendimento,[1] mancato consolidamento dellamemoria,[1] e una marcata perdita di interesse per lo svolgimento delle attività quotidiane.[2] Il tutto ha un impatto psicologico non indifferente. La sua polarità opposta è l'ipersonnia.Coloro che soffrono di insonnia lamentano di non essere in grado di prendere sonno o di dormire solo per pochi minuti, agitandosi nel letto durante lanotte. Se l'insonnia dovesse prolungarsi per più di alcune notti di seguito può divenire "cronica" e causare undebito di sonno che è estremamente nocivo per la salute dell'insonne.
L'insonnia altera il naturaleciclo del sonno, che può risultare difficile da restaurare. Alcuni insonni cercano di dormire nel pomeriggio o durante la sera, con il risultato di ritrovarsi molto vigili all'ora di dormire, aggravando l'insonnia. Spesso, inconsapevolmente, si spinge il corpo fino al limite, al punto tale che laprivazione del sonno provochi gravi problemi fisici e mentali.[3]
Sotto il profilo sintomatico, è possibile distinguere tre tipi di insonnia:
insonnia iniziale ovvero difficoltà a cominciare il sonno;
insonnia intermittente o centrale o lacunare caratterizzata da frequenti risvegli durante le ore notturne;
insonnia terminale caratterizzata dal risveglio precoce, con l'incapacità di riprendere il sonno.
Sotto il profilo diagnostico, l'insonnia può essere classificata come transiente, acuta o cronica:
l'insonnia transiente dura meno di una settimana, e può essere causata da altri disordini, cambi di ambiente, depressione o stress;
l'insonnia acuta è l'impossibilità di dormire in modo soddisfacente per meno di un mese;
l'insonnia cronica dura più di un mese, e può essere disordine primario o causato da altre patologie. Le sue conseguenze includono malessere generale,allucinazioni,paranoia e affaticamento psicofisico.
Le cause dell'insonnia possono essere svariate. Tra le principali abbiamo cause medicali, come ildolore cronico,allergie alimentari o respiratorie, problemi gastrointestinali come il reflusso, problemi endocrini come l'ipertiroidismo, artrite, asma,condizioni neurologiche come lamalattia di Parkinson, lombalgia, e sconvolgimenti psicologici di vario tipo, come l'ansia, soprattutto nel caso diansia da prestazione,stress,depressione.[4] Altre cause non di natura psicologica sono: scadente igiene del sonno (andare a letto negli orari sbagliati, uso dieccitanti, visione difilm particolarmente impressionanti prima di andare a dormire, ecc.), assunzione di alimenti con effetti stimolanti (caffè,cacao, ecc.) e alcune tipologie difarmaci. Anche l'utilizzo di dispositivi elettronici come computer, smartphone e tablet (cfr.sindrome da visione al computer) nelle ore serali influenza negativamente la qualità del sonno.[5]
Molto spesso l'insonnia è causata semplicemente da rumori notturni che impediscono al soggetto di prendere sonno, e se non si provvede in tempo a rimediare, l'insonnia potrebbe cronicizzarsi, causando tutti gli effetti negativi dellaprivazione di sonno.
Altre forme di insonnia possono invece essere legate apatologie psicologiche (l'insonnia è caratteristica nelle persone affette dadisturbo bipolare o psiconevrosi depressiva) oppure fisiche. L'insonnia può difatti essere un sintomo diiper-tiroidismo, e colpisce talvolta chi ha nevralgie, chi soffre di dolori artritici, i soggetti asmatici, i sofferenti di cuore, i soggetti con disturbi gastrici. Nei neonati si associa ai disturbi digestivi, nei bambini talvolta aivermi intestinali[6] e negli anziani a una inizialearteriosclerosi cerebrale. Un'altra patologia che influenza negativamente la qualità e la durata del sonno è la fibromialgia. Questa condizione patologica di natura sub-autoimmune, provoca delle forti ripercussioni sul ciclo sonno-veglia che vanno ad alimentare la stanchezza e il dolore cronico preesistente.
Inoltre una rara condizione genetica causata da unprione conduce a una forma mortale di insonnia chiamatainsonnia familiare fatale. Tale sindrome è simile allamalattia di Creutzfeldt-Jakob, cioè alla malattia indotta dall'ingestione di carni di bovini affetti dal morbo dellamucca pazza.
Ciò accade quando durante il sonno la respirazione si interrompe, interrompendo il sonno. Con la forma ostruttiva dell'apnea durante il sonno alcuni muscoli dell'apparato respiratorio perdono il loro tono e collassano. I malati diSindrome delle apnee ostruttive nel sonno (OSAS) spesso non ricordano quanto avviene, ma lamentano un'eccessiva sonnolenza diurna. L'apnea centrale avviene quando il sistema nervoso centrale interrompe lo stimolo a respirare, allora l'individuo è costretto a svegliarsi per ricominciare a respirare.
Questa forma di apnea è spesso collegata a condizioni cerebrovascolari, collasso cardio-circolatorio e invecchiamento precoce. L'apnea notturna a lungo andare può danneggiare il cervello che, trovandosi spesso senza ossigeno, si trova a dover affrontare la morte per asfissia delle cellule cerebrali: nonostante non sia una patologia di estremo pericolo, questo disturbo va affrontato con il parere del medico, che deve monitorare tramite appositi strumenti, il livello di ossigenazione del sangue del paziente affetto da questa sindrome, per scongiurare eventuali peggioramenti.
Restless Leg Syndrome (RLS) e Periodic Limb Movement (PLM)
Sindrome della gamba irrequieta eMovimenti periodici dell'arto - I sintomi di RLS e PLM sono spesso descritti come un formicolìo o un brivido avvertito alle gambe che creano un forte necessità di muoverle. L'individuo si muove continuamente nel letto nel tentativo di alleviare questa sgradita sensazione, causando veglia e di conseguenza mancanza di sonno. Fortunatamente le terapie per questi disordini sono efficaci in oltre il 90% dei casi. È un disturbo psichiatrico che va trattato.
Questo avviene quando l'orologio biologico di una persona non obbedisce al normale ciclo del sonno notturno e veglia diurna. Spesso avviene in soggetti che effettuano regolarmente viaggi lungo diversi fusi orari, poiché il sorgere e tramontare del sole non coincide più col concetto interiore del soggetto, ed è riscontrabile in soggetti che lavorano essenzialmente di notte. Vedi anche:Ritmo circadiano ejet lag.
Questo include un numero di disordini di sveglia improvvisa che includono incubi,sonnambulismo, comportamento violento durante il sonno e disturbi della faseR.E.M., nel quale una persona muove il proprio corpo per assecondare ciò che sta sognando. Queste condizioni, eccetto il sonnambulismo, possono essere curate con successo attraverso interventi medici o di uno specialista del sonno.
Disturbo psicosomatico per eccellenza è lameteoropatia, che si manifesta sia con ladepressione sia con l'ansia. Pare legato alla concentrazione di ioni negativi e positivi nell'atmosfera, specialmente prima di un temporale. I soggetti che riescono ad avvertire tale cambiamento di concentrazione atmosferica di cariche elettriche si sottostima siano almeno il 20% della popolazione (1 uomo su 5)[7]. Alternativamente potrebbe dipendere da una variazione dipressione atmosferica. Oppure potrebbe essere una combinazione delle cause già citate. Esistono aree dell'ipotalamo, delmesencefalo, dell'ippocampo e delsistema limbico sensibili sia ai campi magnetici, sia ai campi elettrici, nonché alla pressione atmosferica. Geneticamente, alcuni soggetti possono aver un numero di questi neuroni maggiore, oppure più ricco di connessioni sinaptiche, tali da rendere l'interosistema nervoso autonomo maggiormente sensibile alle variazioni atmosferiche.
Il sintomo tipico di chi non sopporta il cambio di stagione autunnale è quello di svegliarsi con un senso di stanchezza e incapacità ad affrontare la giornata. Nel dettaglio, generalmente, i meteoropatici soffrono di una specie disonnolenza e di torpore dai caratteri simili a unanarcosi improvvise quando il tempo atmosferico volge al peggioramento (bassa pressione). Viceversa, tendono all'ipereccitabilità e all'insonnia quando il tempo atmosferico volge al miglioramento (alta pressione)[8]. L'influenza del tempo atmosferico sulle cellule nervose e i suoi neurotrasmettitori potrebbe quindi essere intesa come stimolo esterno dato da temperatura, umidità, pressione, luce, ecc. che in un certo modo influenzano il metabolismo dei neurotrasmettitori. Lo sbilanciamento di queste sostanze chimiche è anche alla base dei sintomi legati al momento depressivo, come mal di testa, fatica e insonnia, per citare i più comuni.
Come visto nel precedente paragrafo, determinate malattie dell'organismo possono indurre l'insonnia.
L'apnea notturna può essere causa di insonnia. Una visita medica aiuterà nella diagnosi o cura dell'apnea notturna, una risposta definitiva si può ottenere da un esame presso i laboratori del sonno.
Allergie latenti, come quella ai latticini, possono produrre disturbi del sonno. Altri sintomi possono essere molto leggeri come il naso chiuso. Un dietista può creare una dieta adatta.
Chi soffre di insonnia dovrebbe evitare del tutto il consumo dicaffeina durante la giornata. Essa è spesso causa di insonnia, a causa degli effetti eccitanti sul sistema nervoso periferico, nonché di quelli sul sistema cardiocircolatorio. La caffeina è presente intè,caffè, yerba mate (Ilex paraguariensis),guaranà,cacao, noce di cola (quindi tutte le bevande a base di cola comePepsi Cola,Coca-Cola,Virgin Cola ecc.) e infine è presente perlopiù come sostanza aggiunta nei cosiddetti energy-drink come laRed Bull, laMonster Energy e simili, nelle barrette di cioccolato e altri dolciumi.
Sebbene non esista una soluzione univoca per l'insonnia, esiste un grande numero di possibili rimedi, alcuni dei quali derivanti da tradizioni popolari antiche, altri frutto delle modernericerche farmacologiche opsichiatriche.
Alcuni rimedi tradizionali per l'insonnia includono delle semplici norme di "igiene del sonno" come:
Dal punto di vista psicologico, è necessario considerare la notte come un periodo di riposo, dove la giornata finisce. In molti insonni questa concezione viene meno, e la notte è vista come un momento negativo, e questo aggrava il problema iniziale, causando l'innescarsi di un circolo vizioso pericoloso per la salute dell'insonne.
Mantenere un orario regolare del ciclo sonno-veglia: svegliarsi presto al mattino, evitando di dormire durante il giorno e andare a letto in un orario consono e regolare, evitando attività stimolanti nelle ore serali.
Fare esercizio fisico durante il giorno, eccetto nelle ore serali. Alti livelli dicortisolo nel sangue, l'ormone dello stress, sono nemici del sonno.[10]
Mangiare regolarmente a pranzo ma fare una cena leggera tre ore prima di addormentarsi.[11]
Rilassarsi prima di andare a dormire, per esempio con un bagno caldo.
Assicurarsi che l'ambiente in cui si dorme sia idoneo al riposo. Alcune persone sono molto sensibili alla luce, altre ai rumori. La camera da letto dovrebbe essere al buio e silenziosa, e ben aerata.
Non usare il letto per altre attività oltre al sonno. Ad esempio scrivere o guardare la televisione a letto durante il giorno diminuiscono l'associazione letto-sonno. Paradossalmente leggere un libro la sera appena coricati prepara la mente al giusto equilibrio che concilia il sonno.
Evitare di guardare le sveglie, eventualmente coprendone il display. Ciò evita calcoli mentali sulla quantità di sonno perduta sino a quel momento e sulla quantità di sonno rimasta prima del suono della sveglia. Accettare che la quantità di sonno può essere ottenuta solo dormendo e non mentre si aspetta di dormire può essere benefico.
Evitare l'utilizzo di dispositivi elettronici nelle ore precedenti al sonno poiché la luce blu da questi emessa inibisce la produzione dimelatonina (sindrome da visione al computer), un fondamentale regolatore del sonno.[12]
In soggetti che soffrono di insonnia non correlabile ad alcun disturbo organico o neurologico specifico, la mancanza di sonno è sintomo di un problema emotivo non trattato: se una persona è infelice del proprio stile di vita, o sta rimandando problemi la cui soluzione è inderogabile, ciò può determinare disturbi del sonno. Alcuni soggetti vedono l'insonnia scomparire grazie a semplici attività sociali, altri trovano un trattamento valido nellapsicoterapia, andando ad affrontare quelle cause di stress, ansia o depressione che provocano tale disturbo, anche senza l'ausilio di farmaci ipnotici.
Lapsicoterapia cognitivo-comportamentale propone trattamenti come ilcognitive shuffling che cercano di spostare il focus dell'attenzione su elementi diversi rispetto a quelli quotidiani, cambiando i pensieri che ci assalgono quando ci si mette a letto.[16]
La pratica di essere amorevoli e ben disposti nei confronti di ogni essere può avere un effetto lenitivo e calmante nella mente e nel corpo: nel Karaniya Mettā Sutta sull'Amore Universale[17], ilBuddha espone le caratteristiche della compassione da coltivare mentalmente[18], mentre nel Metta Sutta afferma che addormentarsi facilmente è uno degli undici benefici di tale forma di meditazione.[19][20]
La modernamindfulness, debitrice alle tecniche meditative tradizionali (in particolare delVipassana, delloyoga e delloZazen), è talvolta raccomandata dagli psicologi che si occupano di insonnia.[21]
I rimedi naturali a base di erbe, in alcuni casi si dimostrano sufficienti a interrompere il ciclo di insonnia, evitando l'utilizzo di sedativi o sonniferi. Un possibile rimedio naturale per l'insonnia è illatte tiepido, da bere prima di andare a dormire. Il latte contiene alti livelli ditriptofano, un sedativo naturale. Molti insonni si servono di sedativi di origine erboristica, come:valeriana,camomilla,lavanda,luppolo,passiflora,escolzia,biancospino, fiori d'arancio e ditiglio. Tuttavia il loro utilizzo non costituisce una garanzia per la risoluzione del problema.
Nellamedicina popolare cinese i medici hanno curato l'insonnia per migliaia di anni. Un approccio tipico può essere l'agopuntura, una dieta e un'analisi dello stile di vita, l'erboristeria o altre tecniche, con lo scopo di ribilanciare le energie del corpo per risolvere il problema in maniera delicata.
Studi medici recenti hanno confermato l'utilità dell'ormonemelatonina nel ripristino di un sonno regolare nelle sue fasi[22]. InItalia esso non è considerato propriamente un farmaco, bensì unintegratore, in quanto la sostanza è già prodotta dall'epifisi nel nostro organismo, proprio per regolare ilritmo sonno-veglia. Allo stato attuale degli studi sulla sostanza non sono stati rilevati effetti collaterali o daoverdose, presenti in gran parte dei farmaci ansiolitici, anche in seguito a somministrazioni nell'ordine delle migliaia di volte la dose ottimale[23].In particolare, la melatonina non provoca lo stordimento e il calo di attenzione al risveglio, tipici di altre categorie di farmaci, inoltre alcuni studi hanno dimostrato che ilsonno che si ottiene dopo somministrazione dimelatonina è molto simile come caratteristiche fisiologiche a quello che si registra in condizioni di normalità[24].
Spesso l'assunzione di melatonina come rimedio per l'insonnia non è sufficiente, e in base alla gravità della situazione, bisogna valutare i trattamenti farmacologici.
Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico:leggi le avvertenze.
Esistono diverse categorie dipsicofarmaci che, a causa del loro forte effetto tranquillante, vengono somministrati per la cura sintomatica dell'insonnia, specialmente nei casi più gravi, tuttavia oltre alle numerose controindicazioni il sonno indotto da farmaci non è identico al sonno naturale[25]
Ibarbiturici erano largamente usati nel trattamento di insonnia e stati d'ansia fino aglianni settanta, quando furono sostituiti dallebenzodiazepine. Attualmente sono caduti quasi completamente in disuso anche per via dei potenzialmente gravi effetti collaterali, come ad esempio l'intossicazione da barbiturici. Essendo forti depressori del sistema nervoso centrale, possono dare luogo a una depressione cardiorespiratoria concoma e morte se assunti in dosi elevate (spesso è sufficiente un dosaggio 6-7 volte maggiore rispetto alla dose ipnotica). Difatti, isuicidi da barbiturico erano (e in partenza sono tuttora) assai frequenti.
I farmaci ipnotici più comunemente prescritti per l'insonnia oggigiorno sono lebenzodiazepine, degli psicofarmaci nati comeansiolitici e che hanno soppiantato i barbiturici perché non inducono una depressione respiratoria tale da uccidere, neppure se assunti in dosi massicce e quindi ne rappresentano un’alternativa più sicura.
Similmente ai barbiturici agiscono legandosi ai recettori per il GABA. Tuttavia le varie molecole di questa famiglia differiscono per la loro durata di azione (legata all’emivita), perciò in base alle esigenze individuali può essere preferita una benzodiazepina a breve durata (ad esempio per l’induzione del sonno) o una a lunga durata (ad esempio per il mantenimento).
In particolare però ilQuazepam è quello che possiede le migliori caratteristiche per il trattamento dell’insonnia: ha una particolare selettività per la subunità recettoriale responsabile dell’induzione del sonno, che si traduce in una diminuzione dei tempi di addormentamento senza però, contrariamente a tutte le altre benzodiazepine, alterare l’architettura del sonno. Inoltre causa meno effetti collaterali, tolleranza e depressione respiratoria rispetto alle altre benzodiazepine.
Le benzodiazepine, col tempo induconotolleranza (cioè la perdita di risposta da parte del corpo nei confronti del farmaco),dipendenza e possono provocare un peggioramento generale dei sintomi in caso di brusca sospensione.[26] Inoltre danno a volte luogo a stordimento e confusione il giorno seguente l’assunzione e a lungo andare possono deteriorare le capacità cognitive. La loro assunzione non deve perciò essere superiore a qualche settimana.
Alcuni farmaci comunemente utilizzati come antidepressivi possiedono dei consistenti effetti sedativi (presenti in alcuni casi a dosaggi inferiori a quelli antidepressivi, ai quali cioè non agiscono sui sistemi recettoriali legati alla regolazione de tono dell’umore) che li rendono utili come induttori del sonno. A causa di questa loro caratteristica sono particolarmente utilizzati nelle forme di depressione o ansia accompagnata a disturbi del sonno. Notoriamente sono utilizzati a questo scopo iltrazodone (attivo come sedativo a dosaggi inferiori a quelli antidepressivi), lamirtazapina ed alcunitriciclici (in particolaredoxepina, mentreamitriptilina non è raccomandata a tale scopo).[27]
Ineurolettici, per via delle loro profonde proprietà tranquillanti nonché per l’effetto sedativo di alcuni di questi composti (come quetiapine e olanzapina che agiscono sui recettori dell’istamina), sono a volte prescritti per il trattamento dell’insonnia.
Tuttavia, agendo sui recettori della dopamina, anche essa legata ai meccanismi di regolazione del sonno, possono in realtà indurre un peggioramento della patologia di base.
Per questo e per i possibili effetti collaterali, alcuni dei qualipotenzialmente irreversibili, non sono approvati per tale scopo.
Negli anni novanta sono stati introdotti nel mercato farmaceutico i cosiddettiFarmaci Z, (chiamati anche ipnotici non-benzodiazepinici) tra cuizolpidem, con il nome commerciale diStilnox, della classe delleimidazopiridine, ezopiclone, della classe deiciclopirroloni. Anche con questi ultimi si sono registrati casi di assuefazione e dipendenza, avendo un meccanismo d’azione non dissimile da quello delle classiche benzodiazepine. I farmaci Z, nel caso in cui un paziente ha assunto già benzodiazepine, a causa della saturazione dei recettori gabaergici, possono dare un effetto avverso rispetto a quello desiderato.
Di più recente arrivo sul mercato farmaceutico lepirazolopirimidine che sembra possano essere utilizzate per lunghi periodi di tempo, nella cura di insonnia cronica. Uno studio presentato a Londra durante il recente Congresso Europeo diNeuropsicofarmacologia ha dimostrato che ad esempio lozaleplon continua a essere efficace anche dopo un certo periodo di tempo senza dare sintomi d'astinenza alla sospensione del farmaco.[senza fonte] Ciò sarebbe dovuto alla sua emivita ultra-breve che gli consente di indurre il sonno senza dar luogo a fenomeni di tolleranza e dipendenza, alterazione dell’architettura del sonno, senza fenomeni di calo delle performance cognitive e confusione nel giorno seguente tipiche degli altri farmaci sedativi.
Negli ultimi anni si sta proponendo come alternativa all’utilizzo dei classici farmaci sedativi quello degliantistaminici di prima generazione, noti per le loro proprietà sedative.Questi farmaci, che agiscono sui recettori dell’istamina a livello centrale, presenterebbero diversi vantaggi rispetto a quelli sopra citati in quanto privi di effetti di dipendenza, tolleranza, sulle capacità cognitive e la memoria pur mantenendo una elevata efficacia terapeutica.Tra i più utilizzati allo scopo ci sono l’idrossizina,difenidramina eciproeptadina.
La melatonina è un neurormone implicato nella regolazione dei cicli del sonno. Gli agonisti dei recettori della melatonina sono dei composti sintetici che ne imitano l’azione e vengono perciò utilizzati in alcuni casi per migliorare la qualità del sonno. In particolare il Ramelteon è un farmaco commercializzato a questo scopo e pur non possedendo i decisi effetti sedativi tipici delle benzodiazepine, non è associato agli effetti collaterali di dipendenza, assuefazione, stordimento.La melatonina stessa viene venduta liberamente come integratore per il trattamento degli stati di insonnia, tuttavia la sua reale portata terapeutica è oggetto di discussione.
Dalla seconda decade degli anni Duemila sono anche disponibili in commercio gli inibitori dell'orexina (farmaci DORA) :daridorexant,le bore ant esuvorexant. Al 2025, in Italia, è commercializzato solo il primo dei tre e non è mutuabile a carico del Sistema Sanitario Nazionale.
^Roberto Gualtierotti: "Elementi di idrologia medica per il corso di idrologia e climatologia medica"; 1974; Edizioni della Libreria dello studente (Milano);LCCN: 75596122; LC: RM811 .G92
«Questo sarà fatto da colui che ha come scopo il bene / avendo ottenuto la condizione di pace: / Sia capace, retto, e risoluto, / gentile e non presuntuoso, / contenuto e integro, / con pochi doveri, vivendo leggermente, / con facoltà pacate, maturo, / modesto e senza avidità. / Non faccia azioni negative / che i saggi biasimano. /Pensi: Possano / tutti gli esseri essere felici ed in pace. / Qualsiasi essere, / debole o forte, / lungo, grande, / medio, corto, / sottile, corpulento, / visibile e non visibile, / vicino e lontano, / nato o in procinto di nascere: / Possano tutti gli esseri essere felici ed in pace. / Che nessuno inganni l’altro / o lo disprezzi, / o attraverso la rabbia o l’odio / desideri la sofferenza per un altro. / Come una madre rischierebbe la sua vita / per proteggere il suo bambino, il suo unico bambino / così si dovrebbe coltivare un cuore illimitato / con riguardo a tutti gli esseri. / Con buona volontà per il cosmo intero, / si coltivi un cuore illimitato: / Senza odio, / stando in piedi, camminando / sedendo, o riposando, / sempre con piena presenza mentale, / pienamente consapevoli. / Questo è detto lo stato sublime / nel qui ed ora. / Non preso da false teorie, / ma virtuoso e completo, / eliminando il desiderio per i piaceri sensuali, / uno mai più / rinascerà in grembo materno.»
«Dorme placidamente, si sveglia placidamente, non vi sono incubi nel suo sonno. È caro agli esseri umani, caro agli esseri sovrumani. Ideva lo proteggono. Né fuoco né veleno né armi possono toccarlo. La sua mente si concentra velocemente. Il suo colorito è chiaro. Muore senza paura o confusione e – se non raggiunge ilNibbana – rinasce sempre nei mondi diBrahmā.»
^Ennio Preziosi,Corso di Meditazione di Mindfulness. Conosco, conduco, calmo il mio pensare. Con 8 brani per la pratica da scaricare online, FrancoAngeli, pp. 154-155
^Development of a melatonin-based formulation for the treatment of insomnia in the elderly. Drug development and biotechnology. ZISAPEL-Nava; GURWITZ-David, ed Drug-development-research- 2.000; 50 (3-4): 226-234