Eracle, il semidio nato daZeus eAlcmena, si invaghì della bellezza di Ila[1][3] e lo rapì dopo aver ucciso suo padreTeiodamante, re deiDriopi,[3] mentre lottava anche contro questi ultimi.[2] Ila lo accompagnò quindi nelle sue gesta, in qualità discudiero.[3] Secondo il mito, Ila era anch'egli un semidio, essendo nato dall'unione di Teiodamante con una ninfa, chiamataMenodice, figlia diOrione.[4] In altre fonti, molto vaghe in merito, il principe sarebbe stato figlio diCeice,[5] o di un altro argonauta di nomeEufemo, cognato di Eracle.[5]
Insieme si imbarcarono conGiasone per accompagnarlo alla ricerca delvello d'oro. Durante una sosta inMisia, Ila scese dallanave con Eracle e si allontanò in cerca di una fonte d'acqua dolce.[3][2]
Quando leNaiadi della fonte, che stavano danzando attorno alla sorgente, videro arrivare Ila, se ne innamorarono immediatamente.[3][2] Nel momento in cui Ila si chinò per prendere l'acqua, una delle ninfe lo prese e lo tirò verso l'acqua per baciarlo, trascinandolo poi nel fiume con loro.[3][2][1]
Eracle udì le grida di Ila e si mise a cercarlo disperatamente, temendo che fosse stato assalito da qualche ladro.[3][2] Non solo egli non riuscì a trovarlo: gli Argonauti ripartirono senza di loro.[3][2] Di Ila nessuno vide più traccia.[3][2]
Durante le infruttuose ricerche Eracle si fece aiutare dagli abitanti della zona, e questo momento fu ricordato a lungo dai Misi, con una cerimonia annuale in cui i sacerdoti gridavano il nome di Ila per tre volte.[2]
^(EN) Hyginus,Fabulae, 14,2.URL consultato il 22 gennaio 2024.
^abScolii indicante Eufemo in: Teocrito,Idilli, 13,7. Nota per Ceice:(EN) Antoninus Liberalis,Hylas, inMetamorphoses.URL consultato il 22 gennaio 2024.
(inglese) «Or that same daintie lad, which was so deare / To great Alcides, that when as he dyde / He wailed womanlike with many a teare, / And every wood, and every valley wyde / He fild with Hylas name; the Nymphes eke "Hylas" cryde.»
(italiano) «O quello stesso grazioso ragazzo, ch'era così caro / al grande Alcide, quando morì / pianse come una donna con molte lacrime, / e ogni bosco e ogni valle / prese il nome da Ila; le Ninfe si chiamarono le "Ila" piangenti.»