L'idrossido di sodio, talvolta denominato impropriamenteidrato di sodio[2] e commercialmente noto comesoda caustica, è unabase minerale forte, solido a temperatura ambiente, estremamenteigroscopico edeliquescente, spesso venduto in forma di gocce biancastre dette perle, pasticche o perline; la suaformula chimica è NaOH.
Una soluzione di 40 g/l in acqua a 20 °C hapH di circa 14. È moltosolubile inacqua (oltre 1 kg per litro a 20 °C) ed abbastanza solubile inetanolo (139 g/l). La sua dissoluzione è accompagnata da un consistente sviluppo dicalore; nel caso dell'etanolo o di altri solventi organici, tale calore può persino far infiammare i vapori del solvente.
Viene conservato in recipienti sigillati perchéigroscopico (tende ad assorbire l'umidità dell'aria) e perché reagisce facilmente con l'anidride carbonica dell'aria trasformandosi inidrogenocarbonato di sodio ecarbonato di sodio; il fenomeno prende il nome dicarbonatazione. L'idrossido di sodio si ottiene principalmente perelettrolisi delle salamoie (soluzioni di cloruro di sodio) insieme all'idrogeno ed alcloro gassosi.
Parziale sverniciatura di una vecchia porta in legno con una soluzione acquosa di idrossido di sodio.
Nell'industria chimica, è un reagente di ampio impiego; è utilizzato nella sintesi dicoloranti,detergenti esaponi, nella fabbricazione dellacarta e nel trattamento delle fibre delcotone, nonché nella produzione dell'ipoclorito di sodio (la comune candeggina) e di altri sali sodici, quali il fosfato ed il solfuro.
La soluzione alcolica viene adoperata in campo di sintesi organica, in quelle reazioni in cui essa sia richiesta, ma si necessita della totale assenza di acqua sia come liquido che come vapore nell'aria. Queste sono reazioni dette comunemente "anidre" o meglio "dry", generalmente condotte in atmosfera di gas inerte come l'azoto. Viene altresì usato per rigenerare leresine a scambio ionico utilizzate per lademineralizzazione dell'acqua.
A livello domestico trova uso sotto forma disoluzione acquosa nei prodotti per disciogliere i grumi di prodotti organici che a volte otturano gli scarichi dei lavelli; va comunque maneggiato con una certa cautela, dato che provoca ustioni per contatto con la pelle e cecità per contatto con gli occhi. Serve anche, opportunamente diluito con acqua non dura e miscelato con grassi animali o vegetali, per preparare saponi artigianali.
Viene inoltre utilizzato nella preparazione di un tipico piatto scandinavo, illutefisk, e nella preparazione industriale deibrezel. Tra gli additivi alimentari è identificato dalla siglaE 524.
Nel settore enologico viene adoperata per la pulizia interna delle cisterne con residui di tartaro, mediante apposite pompe dotate di particolari getti. Risulta anche molto efficace per rimuovere residui oleosi e il cattivo odore da tanichette di plastica o diacciaio inox.
Viene utilizzato anche in bagni termostatici per lo sviluppo delle pellicole dinitrocellulosa LR 115, usate per la misurazione della concentrazione di gasradon.
L'idrossido di sodio possiede una notevole capacità corrosiva. Il solo contatto del compostosolido con lapelle non causa gravissime ustioni, ma è tassativo maneggiarlo con guanti ed occhiali protettivi. Inoltre, il contatto del composto durante la sua reazione con l'acqua può essere molto dannoso.
La sua dissoluzione in acqua è una reazione fortemente esotermica, libera cioè moltocalore.
L'idrossido di sodio è facilmente sintetizzabile quando, con una reazione di scambio semplice, il sodio viene a contatto conl'acqua, liberando ancheidrogeno gassoso e cambiando aspetto quasi istantaneamente, divenendo appunto NaOH.