Gliidentificatori (ID) sonosimboli (tokenlessicali) aventi la funzione di individuare un insieme didati (oentità). Il concetto e la funzione sono analoghi a quelli delnome di persona. Gli identificatori sono usati estensivamente in tutti i sistemi che elaboranoinformazioni. Dare un nome alle entità rende possibile riferirsi ad esse, il che è essenziale per ogni tipo di processo.
Ininformatica, gli identificatori sonotoken testuali (altresì chiamatisimboli) che danno un nome alle entità di un linguaggio. Neilinguaggi di programmazione, esempi di tali entità sono levariabili, itipi, leetichette, lefunzioni, ecc...
I linguaggi di programmazione normalmente pongono delle restrizioni su come possa essere un identificatore. Per esempio, inC++, una restrizione è quella che gli identificatori devono essere composti soltanto da lettere, numeri ounderscore.
Nei linguaggi di programmazione compilati, gli identificatori sono delle entità esistenti soltanto acompile-time. In altre parole, arun-time il programma compilato opera in termini di indirizzi dimemoria eoffset, mentre i nomi degli identificatori non sono più presenti o utilizzati.
Neilinguaggi interpretati gli identificatori sono spesso disponibili arun-time, talvolta persino comeoggetti first-class, che possono essere tranquillamente manipolati.
Compilatori edinterpreti normalmente non associano un significato allo specifico identificatore scelto per una entità, fermo restando che esso rimanga unico in un certo contesto. In ogni caso, ci sono delle eccezioni. Ad esempio:
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