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Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale

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Disambiguazione – "ISPRA" rimanda qui. Se stai cercando il comune in provincia di Varese, vediIspra.
Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale
ISPRA
SiglaISPRA
StatoItalia (bandiera) Italia
Tipoente di ricerca pubblico
Istituito2008
Operativo dal2010
PresidenteStefano Laporta
Direttore generaleMaria Siclari
SedeRoma
IndirizzoVia Brancati, 48 - 00144 Roma
Sito webwww.isprambiente.gov.it/
Modifica dati su Wikidata ·Manuale

L'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) è unente pubblico di ricerca italiano, istituito con lalegge n. 133/2008 e sottoposto alla vigilanza delMinistero dell'ambiente e della sicurezza energetica.

Storia

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Nasce formalmente nel2008, ma è operativo dal2010, con il Decreto ministeriale 21 maggio 2010 n. 123,[1] che definisce dall'accorpamento nell'ISPRA di tre enti controllati dalMinistero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare:

al fine di razionalizzare e snellire l'attività svolta dai suddetti tre organismi assicurando maggiore efficacia alla protezione ambientale anche nell'ottica del contenimento della spesa pubblica.

L'istituzione dell'ISPRA è avvenuta con conversione delDecreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, in materia di "Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione Tributaria." nellaLegge 6 agosto 2008, n. 133, in materia di "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria".

Nel2005 l'ISPRA ha pubblicato la prima versione italiana dell'International Waterbird Census, una banca dati internazionale delle specie acquatiche gestita dalla statunitenseWetlands International. I dati raccolti per 136 zone umide della regione Friula Venezia Giulia sono stati elaborati a partire dal database delle zone umide dell’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica, pubblicato nel '94.[2]

Funzioni

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L'istituto si occupa di protezione ambientale, anche marina, delle emergenze ambientali e di ricerca.L'ISPRA è inoltre l'ente di indirizzo e di coordinamento delleagenzie regionali per la protezione dell'ambiente (ARPA) e coopera con l'Agenzia europea dell'ambiente e con le istituzioni ed organizzazioni nazionali ed internazionali operanti in materia di salvaguardia ambientale.

Con l'entrata in vigore, nel2017, delSistema nazionale per la protezione dell'ambiente, è stata creata una rete che fonde insieme l'istituto, le diciannove agenzie regionali (ARPA) e quelle delle due province autonome (APPA), di cui l'ISPRA ha il coordinamento.Pertanto, l'ISPRA svolge funzioni tecniche e scientifiche, sia a supporto del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare sia in via diretta, tramite attività di monitoraggio, di valutazione, di controllo, di ispezione e di gestione dell'informazione ambientale.[3]

Dal 2022 l'istituto fa collabora con il progetto delPrimo parco mondiale dello stile di vita mediterraneo.[4]

Organi

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  • Presidente: Stefano Laporta
  • Direttore generale: Maria Siclari
  • Consiglio di Amministrazione
  • Consiglio Scientifico
  • Collegio dei revisori dei conti

Onorificenze

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Attestato e medaglia di bronzo dorata di eccellenza di I classe di pubblica benemerenza del Dipartimento della Protezione civile - nastrino per uniforme ordinaria
«Per la partecipazione all'evento sismico del 6 aprile 2009 in Abruzzo, in ragione dello straordinario contributo reso con l'impiego di risorse umane e strumentali per il superamento dell'emergenza»
— Roma, decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 11 ottobre 2010[5]

Riferimenti normativi

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  • Art. 4 dellaLegge 28 giugno 2016, n. 132 - Istituzione del Sistema nazionale a rete per la protezione dell'ambiente e disciplina dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale.

Pubblicazioni

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Note

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  1. ^Decreto ministero dell'Ambiente 21 maggio 2010 n. 123
  2. ^ Gabriele Facchin, Fabrizio Florit e Marco Zenatello,The wetland geodatabase for International Waterbird Census - IWC in Friuli-Venezia Giulia, NE Italy (PDF), inRivista italiana di ornitologia, vol. 82, n. 1-2, 2012,DOI:10.4081/rio.2012.164,OCLC 7724284549.URL consultato il 4 luglio 2020(archiviato dall'url originale il 4 luglio 2020). Ospitato suarchive.is.
  3. ^LEGGE 28 giugno 2016, n. 132
  4. ^Città di Caltanissetta - Assessorato alla Crescita Territoriale; Patto di Comunità: Primo Parco mondiale, policentrico e diffuso, dello Stile di Vita Mediterraneo - Albo Pretorio: delibera n.136/2020 del 30/10/2020, suCittà di Caltanissetta.URL consultato il 14 aprile 2022.
  5. ^https://www.gazzettaufficiale.it/eli/gu/2010/11/26/277/sg/pdf

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF(EN140988479 ·ISNI(EN0000 0001 2205 5473 ·LCCN(ENnb2010027132 ·GND(DE16336435-7 ·J9U(EN, HE987007427255805171
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