Nell'ottobre 2018 l'Organizzazione mondiale per la proprietà intellettuale come agenzia delleNazioni Unite registra il Golfo Persico in un certificato ufficiale basato sull'accordo diLisbona per la protezione delle denominazioni d'origine e la registrazione internazionale di esse. Il riconoscimento di questo nome nel certificato di registrazione per la Perla del Golfo Persico indicava il riconoscimento del nome del corpo idrico in quanto tale. Secondo questo accordo, basato sul diritto internazionale, nessun Paese, governo o organizzazione può usare un altro nome per riferirsi al Golfo Persico.[9]
È ampio circa233000km², lungo circa 800 km e largo tra 80 e 120. All'estremità nordoccidentale si getta loShatt al-'Arab (o Arvand rud, اروندرود, secondo il nome persiano), formato dalla foce congiunta delTigri e dell'Eufrate, ma altri importanti fiumi sfociano nel Golfo Persico: ilKarun (Iran), lo Zohren (Iran), il Mand (Iran), ilMehran (Iran) e lo Shur (Iran). A est tramite lostretto di Hormuz il golfo comunica con ilgolfo di Oman e quindi con l'Oceano Indiano. Le sue acque toccano i 180 metri di profondità (vicino acapo Musandam, nell'Oman) ma sono in genere meno profonde.
Il Golfo Persico, insieme ai Paesi che su di esso si affacciano, costituisce un'area di fondamentale importanza economica e strategica. Gli interessi principali riguardano il controllo delle ingenti riservepetrolifere e delle vie marittime per il loro trasporto.
Le coste del Golfo Persico costeggiano sette Paesi arabi sulle coste occidentali e l'Iran a est. Lapenisola di Musandam inOman restringe il Golfo Persico formando lostretto di Hormuz.
Anche in considerazione di ciò, oltre che per ragioni etnico-religiose come la presenza di musulmanisciiti esunniti e di popolazioniarabe e non arabe, l'area del Golfo Persico è stata teatro di guerre rilevanti come laguerra Iraq-Iran (1980-1988) la primaguerra del Golfo e l'invasione dell'Iraq del 2003. In tutte queste guerre hanno avuto una parte gli Stati Uniti. Avendo ottenuto il permesso di installare basi nell'area dopo l'invasione del Kuwait e anche dopo l'11 settembre 2001, e gestendo l'occupazione dell'Iraq fino al 2011, gli Stati Uniti hanno controllato a lungo gran parte delle esportazioni da quest'area vitale per l'economia mondiale.
Una mappa storica del Golfo Persico in un museo diDubai con la parolaPersian cancellata[10][11]
Nell'antichità classica il Golfo Persico fu attraversato dalla flotta che trasportava le truppe diAlessandro Magno al comando dell'ammiraglioNearco, impresa descritta daArriano nell'Anabasi di Alessandro. Partecipò all'esplorazione guidata da Nearco nel 324-323 a.C. sulle coste del Golfo PersicoAndrostene di Taso che dal viaggio riportò preziose informazioni sulla flora e la fauna.
Durante l'epoca seleucide la regione fu soggetta all'influenza persiano-ellenistica. I Romani giunsero sul golfo nelII secolo d.C. con l'imperatoreTraiano, che discese il fiume Tigri fino al mare (episodio narrato dallo storicoDione Cassio). In epoca islamica il Golfo Persico conobbe una fase di grande sviluppo durante ilCaliffato Abbaside, che sviluppò il porto di Bassora. Nella letteratura questa è l'epoca delleMille e una notte e diSindbad il marinaio. La regione conobbe quindi una fase di decadenza a causa della rivolta degli schiavi africani delle piantagioni del Sud della Mesopotamia (rivolta degli Zanj) nell'VIII secolo d.C. e per la rivolta religiosa deiCarmati nelIX secolo.
Di qui partivano gli attacchi alle navi in navigazione nel Golfo e la costa degli attualiEmirati Arabi Uniti divenne allora nota comeCosta dei Pirati. Nel 1820 una spedizione navale britannica impose un trattato di tregua a tutti gli sceicchi locali e la regione divenne da allora nota comecosta della Tregua. Dopo l'apertura delcanale di Suez l'Impero ottomano cercò di rendere effettiva la sua formale sovranità sulla costa meridionale del Golfo per mano diMidht Pascià e i britannici reagirono estendendo il loro protettorato ai vari sceicchi. Durante laprima guerra mondiale il golfo rimase sotto il dominio britannico nello sforzo bellico contro laTurchia.
Nel primo dopoguerra fu scoperto il petrolio nei vari Paesi: Bahrein, Arabia Saudita, Kuwait.
Dopo laseconda guerra mondiale gli sceiccati si avviarono progressivamente verso la piena indipendenza dal controllo britannico.
«Arabian Gulf? Il Golfo è persico da millenni,sinus persicus lo chiamavano iRomani e perErodoto il "golfo arabo" era ilMar Rosso.Al Khalij al Farsi l'hanno sempre chiamato gli stessi arabi: Golfo dei persiani.»
^ Nima Baheli,I nomi del Golfo, suLimes - Rivista italiana di geopolitica.URL consultato il 5 gennaio 2016.
«ConEratostene di Cirene (275-195 a.C. circa),Strabone (60 a.C. – tra il 21 ed il 24 d.C.) eTolomeo (100-175 circa) assistiamo al frazionamento delMare Eritreo nelSinus Persicus (Golfo Persico) che divide lapenisola arabica dallaPersia e nelSinus Arabicus (Golfo Arabico) che divide la stessa penisola dall'Africa. I due termini che oggi si contendono il nome del Golfo avevano, dunque, una collocazione spaziale differente: il nomeGolfo Persico era stato assegnato dai geografi greco-romani al mare che ne porta il nome, mentre con il termine di Golfo Arabico essi designavano ilMar Rosso.»
A. Hourani,Storia dei popoli arabi da Maometto ai giorni nostri, Milano 1992.
S.Beltrame, "Storia del Kuwait. Gli Arabi, il petrolio e l'Occidente", Padova 1999.
R. Loureiro-D. Couto (eds.),Revisiting Hormuz - Portuguese Interactions in the Persian Gulf Region in the Early Modern Period, "Maritime Asia" 19, Fundação Calouste Gulbenkian/Harrassowitz Verlag, Wiesbaden 2008.