Gli anni ruggenti | |
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Lingua originale | italiano |
Paese di produzione | Italia |
Anno | 1962 |
Durata | 110 min |
Dati tecnici | B/N |
Genere | commedia |
Regia | Luigi Zampa |
Soggetto | Sergio Amidei,Vincenzo Talarico, Luigi Zampa |
Sceneggiatura | Ettore Scola,Ruggero Maccari, Luigi Zampa |
Produttore | Achille Piazzi |
Casa di produzione | Cinematografica Spa, INCEI Film |
Distribuzione in italiano | INCEI |
Fotografia | Carlo Carlini |
Musiche | Piero Piccioni |
Scenografia | Piero Poletto |
Interpreti epersonaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Gli anni ruggenti è unfilm del1962 diretto daLuigi Zampa.
Ilsoggetto è liberamente ispirato alla commediaL'ispettore generale diNikolaj Gogol'.
1937. Omero Battifiori è un giovane assicuratore che crede nelfascismo. Per ragioni di lavoro è inviato nel piccolo comune pugliese di Gioiavallata, dove viene scambiato per ungerarca delPartito Nazionale Fascista inviato daRoma a compiere un'ispezione politico-amministrativa. All'origine dell'equivoco sono la sua provenienza dalla capitale e una lettera ricevuta dalpodestà Salvatore Acquamano, con la quale un suo parente della prefettura diTaranto lo metteva in guardia dall'arrivo di un funzionario del partito che intendeva compiere una visita in incognito.
I vertici locali del partito sono convinti che l'ispezione debba far luce sulle malefatte con cui si sono arricchiti a spese dellafinanza pubblica, operando soprusi a danno della povera gente. Cercano così di correre ai ripari, riservando al giovane assicuratore, che credono sia il funzionario del partito in incognito, un'accoglienza calorosa e servile, imbastendo così una commedia tanto complicata quanto, di fatto, inutile.
Il dottor De Vincenzi, un medicoantifascista, rivela infine a Omero la verità.Chiarito l'equivoco, rompe con lui la figlia del podestà, con cui nel frattempo Omero si stava fidanzando. Mentre arriva il gerarca vero, che dimostra di andare subito d'accordo con podestà e soci, Omero riparte, con una nuova consapevolezza sulla realtà del fascismo.
Il regista si dispiacque del fatto che la critica aveva considerato il suo film una farsa o poco più, disimpegnata[1], quando invece, come scriverà Enrico Giacovelli, «nessun film serio esprime meglio di questa commedia a equivoci il fondo di tragedia storica e mortificazione umana che si cela sotto la farsa impettita del regime fascista»[1]. Secondo Alberto Pezzotta, nel descrivere l'Italia del fascismo Zampa allude anche all'Italia del boom economico e al fatto che il fascismo sopravviveva ancora in molti italiani[2].
Luigi Zampa, che aveva partecipato alla «fioritura delneorealismo conVivere in pace eAnni difficili»,[3] in seguito sempre più si identificherà per il contrasto contro ognisistema politico e sociale che intrappoli il "piccolo uomo", in questo caso attraverso unasatira feroce di questi personaggi prototipi degli anni Trenta, quando ilfascismo è nel pieno del suo slancio[4]
Gli esterni furono girati aiSassi di Matera, aOstuni e adAlberobello. AlTeatro Mercadante diAltamura furono girate alcune scene in interni, con il sipario originale.[5] Nonostante l'ambientazionepugliese, nel film i personaggi parlano conaccento campano.
Il film è stato distribuito inhome video con il titoloAnni ruggenti, corrispondente a quello che appariva sui manifesti d'epoca (mentre nei titoli di testa il titolo esatto èGli anni ruggenti).
La censura fece eliminare una scena in cui un prete benediceva i volontari fascisti che partono per la Guerra di Spagna.[2]
Al sesto minuto del film si nota un anacronismo: viene inquadrato l'esterno di un cinema che espone due locandine, una è quella diGinevra degli Almieri (1936) che è coerente con l'anno di ambientazione del film (1937); l'altra è del filmLa corriera della morte, che è del 1950, e quindi posteriore di tredici anni.[6]
Le scene relative allo spostamento delle mucche durante la "visita ispettiva", in realtà appare come un palese riferimento alla vicenda degli anni del film relativa alle "vacche diFanfani".
Il film si è aggiudicato la vela d'argento alFestival di Locarno (1962).
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