Tra le personalità più importanti deiVangeli, venerato da tutte leChiese cristiane e consideratosanto da tutte quelle che ammettono il culto dei santi, la sua vita epredicazione sono costantemente intrecciate con l'opera diGesù Cristo; insieme a quest'ultimo, Giovanni Battista è menzionato cinque volte nelCorano con il nome diYahyā b. Zakariyyā,[1] come uno dei massimiprofeti che precedetteroMaometto; nella religione deiMandei, con il nome diIahia Iuhana[Nota 1], viene considerato il più grande di tutti i profeti.
Intorno alla sua figura sono cresciute numerose credenze popolari.[2] Giovanni Battista ha un posto di rilievo anche nel calendario dellaMassoneria.[3]
NelMartirologio Romano è l'unico santo di cui si celebra non solo la morte, ma anche la nascita, oltre allaMadonna, e pure il concepimento, come per Gesù.
Fonte principale sulla vita e la figura del Battista sono iVangeli. Essi affermano che fu concepito daElisabetta, sposa di Zaccaria, quando i due erano in tarda età. In modo simile, un angelo aveva preannunciato adAbramo la nascita diIsacco quando il patriarca era in tarda età. L'annuncio viene dato dapprima aZaccaria (Luca 1,1-7[4]) e poi aMaria.
L'annuncio a Zaccaria
Zaccaria riceve l'annuncio mentre si trova nel Tempio di Gerusalemme innanzi all'altare del Signore, dopo aver terminato il proprio servizio sacerdotale. Al sommo sacerdote levita della classe di Abìa (Luca 1,5[5]) l'angelo preannuncia la nascita di un uomo giusto, immune dal vizio del bere, che avrebbe svolto la duplice missione di riunire gli Israeliti intorno al loro Signore e di riavvicinare i figli ai loro padri, superando la durezza dei cuori dei padri e riportando i figli alla sapienza davidica dei giusti patriarchi. I figli sono definiti "ribelli", epiteto riservato anche a Satana e sono contrapposti a Giovanni, che riconobbe la divinità di Gesù fin dal grembo materno. L'angelo assimila Giovanni al profetaElia, che ebbe il privilegio di manifestarsi insieme a Mosè e a Gesù nelmonte Tabor. Le parole riservate da san Gabriele a Giovanni non sono meno celebrative di quelle di Gesù, poiché nessun altro uomo nominato nell'intera Bibbia fu mai paragonato a Mosè o Elia. Come Elia, Giovanni è colmato di Spirito Santo e dei suoi carismi, oltreché della forza necessaria a riunire le famiglie al loro interno e poi le Dodici di Tribù intorno al re d'Israele. Il legame col sacerdozio levitico è quindi duplice: al sommo sacerdote Zaccaria, nel pieno espletamento delle sue funzioni nel Tempio, viene profetizzata la nascita di un nuovo sommo sacerdote che con sant'Elia avrebbe condiviso il fine di convertire Israele e i necessari doni dello Spirito Santo e della forza...
Diversamente dagli apostoli e come Gesù, la sua missione divina sulla terra non segue ad una chiamata in età adulta, bensì è nota alla famiglia fin dalla nascita ed è implicita nel suo nome.
Giovanni non è presente alla discesa dello Spirito Santo nella solennità diPentecoste perché è morto (Matteo 14,1-2) tuttavia è colmo di Spirito Santo "fin dal seno di sua madre" (Luca 1,15[6]), in modo diverso dalla Vergine che, secondo la Chiesa Cattolica, ne fu colmata dal suo concepimento e resa, a differenza di Giovanni, preservata dal peccato originale dunque immacolata. Maria fu informata di tale privilegio con il saluto "piena di grazia" (Luca 1,28) dell'angelo all'Annunciazione. La presenza dello Spirito Santo nell'infante Giovanni si manifesta nel sussulto in grembo che indica il riconoscimento di Gesù come Dio e fa sì che anche Elisabetta sia colmata di Spirito Santo e riconosca Maria madre di Dio e Dio il figlio che porta in grembo: "benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo" (Luca 1,42).
L'Annuncio a Maria
Annunciando a Maria la nascita di Gesù, l'arcangelo Gabriele le rivela che la parente Elisabetta, che tutti dicevano sterile, era al sesto mese di gestazione; quando questa andò a visitare Elisabetta, il nascituro balzò di gioia nel ventre materno. Per aver conosciuto direttamente Gesù e per averne annunciato l'arrivo ancor prima che questi nascesse, Giovanni è ricordato come "il Precursore" o "il più grande dei profeti".
Se i vangeli canonici non fanno alcuna menzione né dei genitori di Elisabetta né di quelli di Maria, una tradizione secolare e, con il precetto diPapa Gregorio XIII (1584), la Chiesa cattolica in modo ufficiale, veneranosant'Anna come madre di Maria;Esmerìa, madre di Elisabetta, al contrario, non è stata dichiarata santa e solo Elisabetta è presente nel calendario della Chiesa cattolica e ortodossa. IlVangelo di Luca dice genericamente che Maria ed Elisabetta "sono parenti" (Lc 1,36). In questo senso, si pronuncia anche ilCatechismo di Pio X (Parte II, art. 83). La Chiesa Ortodossa, invece, venera Elisabetta e Maria come figlie di sorelle (Esmerìa ed Anna) e quindi Giovanni Battista come cugino di secondo grado di Gesù.
Seguendo la legge ebraica, Giovanni vennecirconciso esattamente otto giorni dopo il parto (Lc 1, 57-60). La legge ebraica prevedeva anche che il padre scegliesse unpatronimico (Zaccaria stesso, oppure un antenato del ramo paterno e maschio) e la futura promessa sposa del figlio, ma i genitori per il nome seguono le indicazioni dell'annunciazione. Giovanni poi non si sposò sia secondo i Vangeli che secondo la tradizione, per seguire il compito che gli era stato affidato.
Luca lo colloca in un quadro storico ben preciso, riportando nomi, casato e cariche dei protagonisti politici di quel tempo (Vangelo secondo Luca 3, 1-2[7]), riconducibile al periodo corrispondente agli anni27 e28 dopo Cristo, quindicesimo anno dell'impero diTiberio.
Mosaico di Giovanni il Battista, nellaBasilica di Santa Sofia inIstanbul (XII sec.) con la scritta greca Ό άγιος Ιω[άννης] ό Πρόδρομος "San Giovanni il Precursore"
In occasione dellaVisitazione di Maria, Elisabetta sarebbe stata nel sesto mese digravidanza; questo ha permesso di fissare la nascita di Giovanni tre mesi dopo ilconcepimento di Gesù e dunque sei mesi prima della sua nascita, assumendo per ipotesi una probabile ancora non definitiva datazione del Natale nel mese di dicembre, non dimostrata ma nemmeno incompatibile con l'indicazione del turno sacerdotale di Zaccaria al Tempio. Ci si domanda quindi se la successione delle classi fosse ininterrotta, indipendentemente dal sopraggiungere dell'anno nuovo, provocando un continuo sfasamento rispetto all'anno precedente o se ogni anno, ad un determinato punto, l'ordine delle classi sacerdotali ripartisse dal principio, con la prima classe (Jehoiarib); le testimonianze talmudiche in proposito non sono univoche.[8]
Giovanni andò a vivere neldeserto, conducendo una vita di penitenza e dipreghiera, secondo la tradizioneebraica del voto dinazireato: "Giovanni portava un vestito di peli didromedario e una cintura di pelle attorno ai fianchi; il suo cibo eranolocuste emiele selvatico" (Vangelo secondo Marco 1, 6[9]). Nei Vangeli è definito "voce di uno che grida nel deserto" (in latinovox clamantis in deserto). La profezia dell'Antico Testamento riferita a Giovanni Battista viene erroneamente attribuita, dalVangelo secondo Marco, al soloIsaia: "Come è scritto nel profeta Isaia: Ecco, io mando il mio messaggero davanti a te, egli ti preparerà la strada. Voce di uno che grida nel deserto: preparate la strada del Signore, raddrizzate i suoi sentieri";[10] in realtà, questo brano risulta essere la fusione di due diverse profezie diMalachia ("Ecco, io manderò un mio messaggero a preparare la via davanti a me e subito entrerà nel suo tempio il Signore, che voi cercate; l'angelo dell'alleanza, che voi sospirate, ecco viene, dice il Signore degli eserciti."[11]) e diIsaia («Una voce grida: "Nel deserto preparate la via al Signore, appianate nella steppa la strada per il nostro Dio."»[12]). Qualche copista, nei primi secoli, tentò anche di sanare l'incongruenza nel passo delVangelo secondo Marco, mutando la formula introduttiva da "Come è scritto nel profeta Isaia" nella più generica "Come è scritto nei profeti". IlVangelo secondo Matteo - posteriore a quello diMarco, che usò anche come fonte - riporta invece correttamente la citazione: "Egli è colui che fu annunziato dal profeta Isaia quando disse: Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri!".[13][14][15][16]
Giovanni dichiarò più volte di riconoscere Gesù come il Messia annunciato daiprofeti, ma il momento culminante fu quello in cui Gesù stesso volle esserebattezzato da lui nelle acque delGiordano; in tale occasione Giovanni additò Gesù ai suoi seguaci come:
« questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto » (Mt 3,13-17, sulaparola.net.)
che afferma che Gesù Cristo è Dio, e il Messia. Giovanni sottolineò la propria filiazione spirituale affermando:[17][18]
« Egli deve crescere e io invece diminuire » (Gv 3, 30, sulaparola.net.)
Tuttavia risulta che non pochi continuarono a dirsi seguaci del Battista ancora a lungo (vedi sezione successiva).
IlVangelo secondo Giovanni[19] si discosta daisinottici riguardo alla figura di Giovanni Battista, che secondo il suo resoconto sembra non conoscere Gesù, all'opposto delVangelo secondo Luca[20] che li presenta come parenti;[21] inoltre, secondo ilVangelo di Marco[22] - quando Gesù si recò in Galilea a predicare dopo il battesimo - Giovanni Battista era in prigione, mentre invece secondo ilVangelo di Giovanni[23] in quel momento il Battista non era ancora stato imprigionato.[24][25][26] Infine, subito dopo il battesimo da parte di Giovanni Battista, Gesù - secondo i sinottici - andò nel deserto per quaranta giorni dove il diavolo lo sottopose alletentazioni; nelVangelo di Giovanni, invece, tale episodio è completamente assente e tale vangelo precisa in modo esplicito che Gesù - ancora il giorno successivo al proprio battesimo - viene visto dallo stesso Giovanni Battista presso ilGiordano e si recherà tre giorni dopo aCana, inGalilea, a una festa di nozze dove inizierà il suo ministero.[27]
Si discute tuttora sui possibili rapporti fra il Battista e la comunità giudaica degliEsseni, che vivevano incomunità monastiche nel deserto, aspettavano l'avvento delMessia e praticavano ilbattesimo comerito di purificazione. La novità del battesimo di Giovanni, rispetto alleabluzioni di tipo rituale che già si conoscevano nella tradizione giudaica, consisteva nel preciso impegno di "conversione", da parte di coloro che andavano a farsi battezzare da lui.
Secondo alcunivangeli apocrifi, in seguito alla morte della madre si sarebbe recato nel deserto dove fu ispirato dagli angeli e uomini sapienti per la sua futura missione[senza fonte].
Scuola separata dei discepoli del Battista: i "settari battisti"
La polemica fra discepoli del Battista e di Gesù (Marco 2, 18[29]) sembra trasparire dai Vangeli nel passaggio in cui lo stesso Battista, pur convinto delcarisma profetico di Gesù, non rimase altrettanto convinto della suamessianicità, tanto che, mentre era recluso nel carcere diMacheronte,[30]inviò alcuni dei suoi più fidati discepoli a domandargli per suo conto se fosse Lui quello che doveva venire "o se si dovesse aspettare che venisse un altro Messia ancora" (Vangelo secondo Matteo, 11, 2-3[31]).
« Gesù rispose: "Andate e riferite a Giovanni ciò che voi udite e vedete: I ciechi ricuperano la vista, gli storpi camminano, i lebbrosi sono guariti, i sordi riacquistano l'udito, i morti risuscitano, ai poveri è predicata la buona novella" » (Matteo 11, 4-5, sulaparola.net.)
Questa replica è rilevante poiché si basa, tramite esplicite citazioni, sui criteri di discernimento messianico indicati agliEbrei daIsaia (si vedano i versetti 29, 18; 35, 4-6; 42, 6-7; 61, 1[32]).
Rispetto però alla profezia dell'Antico Testamento, Egli aggiunge la guarigione dei lebbrosi e, soprattutto, sostituisce "la libertà degli schiavi e la liberazione dei prigionieri" con la risurrezione dei morti, avvisaglia d'una salvezza procrastinatapost mortem,escatologicamente. Tant'è che, infatti, il Battista muore decapitato per ordine di Erode.
Sta di fatto che Giovanni, dopo aver visto la manifestazione delloSpirito su Gesù (Matteo 3, 16[33]) e avere udito la Voce delPadre che parlava di Gesù come dell'eletto (Matteo 3, 17[34]), decise di non sciogliere la sua scuola e di non seguire Gesù come uno dei suoi discepoli. Continuò invece la sua missione e si spinse a condannare il matrimonio traErode edErodiade,divorziatasi daFilippo (Marco 6, 18[35]), i quali lo fecero incarcerare edecapitare. InAtti 19, 1-7[36] è rimasta traccia d'un prosieguo del battesimo di penitenza giovanneo anche a distanza di tempo dalla morte di Gesù. «Dopo che il Battista fu giustiziato si formò un gruppo [i "settari battisti"][37] che invocava il suo nome e arrivò persino a identificarlo con il Messia, tramutandosi così in un rivale del cristianesimo nascente.»[38]
Viceversa è Gesù stesso a dichiarare beato chi non si scandalizza di Lui (Matteo 11, 6[39]). Ed è sempre Lui che definisce il Battista, pur essendo il più grande tra i nati di donna (in quanto a carismi ricevuti dall'infanzia [Luca 1, 44[40]] fino al battesimo sul Giordano), più piccolo del "più piccolo nel regno dei Cieli" (Matteo 11, 11[41]). A testimonianza della grande importanza storica di quest'episodio, la precedente frase di Gesù su Giovanni Battista è riportata dall'apocrifoVangelo di Tommaso, nel detto 46, nella maniera seguente: «Gesù disse, "Da Adamo a Giovanni il Battista, fra quanti nacquero da donna nessuno è tanto più grande di Giovanni il Battista da non dover abbassare lo sguardo. Ma vi dico che chiunque fra voi diventerà un bambino riconoscerà il regno e diventerà più grande di Giovanni.".»[42] IlVangelo secondo Luca riporta un'affermazione simile da parte di Gesù Cristo:
«Perciocchè io vi dico che fra coloro che son nati di donna, non vi è profeta alcuno maggior di Giovanni Battista; ma il minimo nelregno di Dio è maggior di lui.»
Oltre aPaolo di Tarso e ai contrasti con la comunitàgerosolimitana guidata daGiacomo il Giusto, a Giovanni Battista bisogna guardare per capire perché il cristianesimo e l'ebraismo hanno percorso nella storia due cammini diversi. Paolo, affermando la superiorità della grazia sulla legge, voleva solo liberare il messaggio cristiano dall'obbligo di seguire la cultura da cui era venuto.Il Battista non poté seguire Gesù, che aveva additato come l'Agnello di Dio, poiché fu arrestato da Erode e decapitato su richiesta di Erodiade, divenendo martire. Egli non venne, comunque, meno alla sua missione eliatica (vedi ancheElia) di riconciliare il cuore dei padri con quello dei figli (Malachia 3, 1-24[43] - Matteo 17, 10-12[44]).Il gruppo delle cosiddette colombe, che appartenevano alSinedrio, comeNicodemo (Giovanni 3, 1-36[45]) eGiuseppe di Arimatea, e gli apostoli si recavano al Tempio per pregare e presenziare ai riti come ogni altro ebreo praticante. Il Battista era dunque dichiaratamente uno dei grandi sostenitori di Gesù, e nei primi anni dopo la resurrezione di Gesù non vi era molta differenza tra ebraismo e cristianesimo, a parte che quest'ultimo stava via via abbandonando tutta quell'ortoprassi legalista di riti dell'Antica Alleanza che lo stesso Gesù aveva dichiarato decaduta. Naturalmente, l'ulteriore differenza consisteva nel fatto che i cristiani (i primi erano quasi tutti ebrei) credevano che il Messia atteso da Israele fosse giunto e fosse Gesù di Nazareth.[senza fonte]
La venuta di un precursore e profeta Elia fu anticipata daMalachia 3,1;23[46].
Il Battista morì a causa della sua predicazione fra il29 e il32. Secondo il racconto evangelico, egli condannò pubblicamente la condotta diErode Antipa, che conviveva con la cognataErodiade, rimasta vedova diFilippo; il re lo fece prima imprigionare, poi, per compiacere la figlia di Erodiade,Salomè, che avevaballato a un banchetto, lo fecedecapitare.
Secondo il racconto diFlavio Giuseppe[47]:Giovanni Battista aveva radunato attorno a sé una grande moltitudine che si entusiasmava al solo sentirlo parlare, Erode temeva che la sua forza oratoria potesse suscitare una rivolta, dal momento che la folla pareva disposta a seguire tutti i consigli di quest'uomo. Perciò preferì assicurare la propria persona prima che si dovessero verificare sommosse contro di lui piuttosto che pentirsi troppo tardi. A motivo dei sospetti di Erode (Giovanni) fu portato in catena a Macheronte e quivi fu messo a morte.La popolazione ebraica pensò che la sconfitta subita dall'esercito di Erode controAreta IV, avvenuta nell'inverno del36/37 e nella quale Macheronte fu distrutta, fosse una punizione divina per la decapitazione di Giovanni.
La decollazione di Giovanni Battista nella chiesa omonima diMadaba inGiordania
Alcuni antichi salmi sostennero l'idea che Giovanni Battista fosse stato assunto in Cielo al tempo dellaRisurrezione di Cristo[senza fonte]. A tal proposito,papa Giovanni XXIII, nel maggio del1960, in occasione dell'omelia per la canonizzazione diGregorio Barbarigo, ha mostrato la sua prudente adesione a questa "pia credenza" secondo la quale il Battista, come anchesan Giuseppe, sarebbe risorto in corpo e anima e salito con Gesù in Cielo all'Ascensione. Il riferimento biblico sarebbe in Matteo 27, 52-53[48] «[...] i sepolcri si aprirono e molti corpi di santi morti risuscitarono. E, uscendo dai sepolcri, dopo la sua risurrezione, entrarono nella Città santa e apparvero a molti.».[49]
La tradizione trova fondamento nelle speciali parole riservate a Giovanni. L'arcangelo Gabriele lo assimilò a sant'Elia per i doni (Spirito Santo e forza) e per la missione fra le Tribù d'Israele (Luca 1:15-16[50]). Nondimeno, Gesù lo definì il più grande profeta fra i nati di donna. Solo Giovanni fu definito colmo "di Spirito Santo fin dal seno di sua madre", parole che a Maria furono rivolte soltanto in età adulta, al momento del suo assenso al concepimento verginale di Gesù.
Giovanni non si sposò e non ebbe figli, rinunciando quindi anche il diritto a trasmettere la primogenitura sacerdotale. Anche questo aspetto è associabile al compito di Gesù di istituire un nuovo sacerdozio alla maniera di Melchisedek per il quale Giovanni accettò di rinunciare ad un diritto levitico concorrente a quello istituito dal Signore Gesù.
In una società patriarcale come quella ebraica, l'infertilità maschile e femminile erano un fatto infamante, specialmente per una famiglia sacerdotale. La prole era interpretata come la benedizione del Signore su una famiglia e su un patriarca. Giovanni è destinato a servire Israele, ma è anche il premio delle preghiere di Elisabetta e Zaccaria che in tarda età furono ricompensati del dono di un figlio, compimento di ogni unione matrimoniale, a motivo della loro irreprensibile osservanza di "tutte le leggi e le prescrizioni del Signore" (Giovanni 1:5-7[51]). Malgrado una vita ascetica, santa e verginale culminata nel martirio per decollazione, Giovanni invece non ricevette un'apparente ricompensa terrena.
San Giovanni Battista è uno dei Patroni diFormia (Latina)
Tali considerazioni aprirono all'ipotesi della concessione del privilegio terreno dell'Assunzione di Maria, l'unica della quale è detto che fu colmata di Spirito Santo e concepita senza peccato, mentre di Giovanni è detto che fu colmato "di Spirito Santo fin dal seno di sua madre". Nel caso di Maria, la Chiesa Cattolica ha stabilito che l'Immacolata Concezione fosse un dogma necessario per quello dell'Assunzione al cielo in anima e corpo. Sebbene di Giovanni sia detto fu ricolmo di Spirito Santo fin dalla gestazione della propria madre, non fu mai elaborata una dottrina dell'immacolata concezione di Elisabetta e contestualmente non fu mai ufficializzato un dogma relativo alla sua Assunzione al Cielo. Tale pia credenza, biblicamente fondata, fu tollerata e mai espressamente vietata.
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Il culto di san Giovanni Battista si diffuse prestissimo in tutta la Cristianità; moltecittà ne presero il nome e numerose chiese sono state intitolate al Santo.
Secondo san Tommaso, ilprofeta Geremia e Giovanni il Battista furono ammessi al beneficio della purificazione dal peccato originale nel grembo materno, diversamente però dall'Immacolata Concezione della Vergine Maria, purificata fin dal primo istante del suo concepimento dalpeccato originale (Luca 1:5,15[55]).[56]
Giovanni Battista è l'unico santo, insieme allaVergine Maria, di cui si celebra non solo la morte (ildies natalis, cioè la nascita alla vita eterna), ma anche la nascita terrena. Tutte le Chiese cristiane che ammettono il culto dei santi celebrano la natività di san Giovanni Battista il24 giugno.[52][57] Dasant'Agostino sappiamo che la celebrazione della nascita di Giovanni Battista al 24 giugno era antichissima nellaChiesa cattolicaafricana.
Per quanto sin dalla nascita della Massoneria, i suoi princípi siano stati dichiarati incompatibili dalla Chiesa cattolica con la propria dottrina, dal '700 è consuetudine per le logge della Massoneria di rito scozzese compiere un rito di elogio a san Giovanni Battista.[58] Il motivo di tale culto deriva proprio dalla data della festa, il24 giugno, giorno vicino alsolstizio d'estate (20 o 21 giugno) nel quale il sole è al culmine nell'apogeo. Complementare a questa consuetudine è quella di ricordareGiovanni apostolo ed evangelista, la cui festa ricorre il27 dicembre, giorno vicino al solstizio d'inverno (21 o 22 dicembre, pochi giorni prima del Natale). Nelsimbolismo ermetico, i solstizi rappresentano porte aperte per gli uomini fra mondo terreno e mondo ultraterreno: d'inverno, verso l'alto, con la preghiera di auspicio della Luce, e d'estate verso il basso, con la fioritura e la maturazione dei frutti della terra, che completano l'attuazione del ciclo biologico[3].
La statua di San Giovanni Battista durante la festa patronale diCivitella Roveto
Secondo la tradizione il capo e il corpo del santo furono recuperati di nascosto dai discepoli del Battista, ricomposti e seppelliti con cura nella sua tomba di famiglia. La grande venerazione dei sacri resti fu la causa della loro dispersione. Secondo alcune leggende tarde i resti del Battista furono bruciati dai pagani, per impedirne il culto. Per laChiesa cattolica, il capo del santo è ora conservato nellachiesa di San Silvestro in Capite aRoma. La reliquia, pervenuta aRoma durante il pontificato diInnocenzo II (1130-1143), fino al1411 veniva portata ogni anno in processione da quattroarcivescovi. Un frammento delle ossa del Precursore è conservato nella chiesa parrocchiale di S. Martino di Tours inLancusi diFisciano (SA). Il cranio custodito aRoma è senza la mandibola, conservata nellacattedrale di San Lorenzo aViterbo. Un'altra tradizione affermava invece che la testa fosse custodita nellacattedrale di Amiens e nelPalazzo di Topkapı aIstanbul sarebbero conservati la sua testa e il suo braccio. Ciò nonostante è comunemente riconosciuta la veridicità della reliquia romana, con lo studioso Oliviero Iozzi che si spinse a "dimostrare" l'autenticità del cranio e della mandibola del Battista conservati in Italia.[61] C'è da dire che le tre presunte teste del Battista non sono composte da crani integri bensì da alcune parti più o meno grandi unite con cera per modellare le parti mancanti, richiamando la forma di un teschio.
Una mano è conservata in un reliquiario aRapagnano, si dice sia stata prelevata daLuca evangelista dalla tomba del Precursore di Sebaste, poi traslata adAntiochia e poi trasportata aCostantinopoli e da questa città a Rapagnano con una serie di eventi miracolosi. Questa reliquia dal 22 al 24 giugno 2013 è stata traslata temporaneamente aChiaramonte Gulfi in occasione delle annuali festività del Precursore. L'altra mano si trova invece nelmonastero di Cettigne, inMontenegro; un tempo era la reliquia più preziosa dell'Ordine di Malta.
Due piccole reliquie si trovano nella chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista all'Olmo inMassaquano, una delle quali, conservata in un reliquiario d'argento, viene esposta e offerta al bacio dei fedeli nella ricorrenza della Decollazione il 29 agosto di ogni anno.
Nellachiesa di San Gregorio Armeno aNapoli è custodita una piccola quantità di sangue di san Giovanni Battista; è possibile vederlo in occasione delle due ricorrenze annuali del 24 giugno e del 29 agosto.
APozzallo, in Sicilia, è custodito nella chiesa omonima, un piccolo frammento dell'ulna, annualmente portato in processione e nellachiesa di San Giovanni Decollato aNepi, una reliquia è custodita dall'omonima Confraternita ed esposta in alcune cerimonie annuali.
Il volto della statua lignea di San Giovanni Battista adAci Trezza
Infine, i monacicopti del monastero di sanMacario il Grande inEgitto hanno documentato il ritrovamento di alcune reliquie di San Giovanni Battista durante i restauri del loro monastero, intorno al 1970.[62]
L'unico luogo in cui si celebra un'apparizione di San Giovanni Battista, la seconda domenica di maggio, è la cittadina fluviale diPontecorvo in provincia diFrosinone, in ricordo del miracoloso intervento di San Giovanni Battista in favore di un giovane contadino. Secondo la tradizione, il 14 aprile 1137 Giovanni Mele, intento a lavorare il suo fondo sulla sponda sinistra del fiume Liri, fu tentato dal demonio. Seduto sulla sponda opposta, il diavolo, nelle sembianze di un nobile signore vestito elegantemente, offrì all'ingenuo villico una borsa (o, secondo altra versione, una coppa d'argento) piena di monete d'oro, invitandolo ad attraversare il fiume perché potesse prenderla. Il contadino, vinto dal desiderio di tanta ricchezza, che lo avrebbe affrancato per sempre dal duro lavoro dei campi, tentò di attraversare il fiume. Giunto però nel mezzo, dove l'acqua era più profonda, iniziò ad annegare. Sul punto di soccombere, si rivolse allora a San Giovanni Battista per essere salvato. Il santo ascoltò la supplica e apparve al giovane, che fu preso per una mano e tratto in salvo dalle acque del Liri.[63][64] Nella tradizione popolare pontecorvese Giovanni Mele diventa per contrazione Camele e ancora oggi "camele" è epiteto vernacolare per indicare persona ingenua e credula.
Giovanni il Battista è colui che Cristo definì il più grande fra i nati di donna e dal quale Cristo si fece battezzare in un Battesimo di sola acqua. Nelle parole dello stesso Battista, tale sacramento è diverso da quello che sarebbe stato amministrato da Gesù Cristo, un Battesimo in acqua e Spirito Santo. La differenza sostanziale fra i due sacramenti era già stata recepita nella liturgia delle prime comunità cristiane, come risulta confermato dal secondo Battesimo che san Paolo apostolo amministrò ai Dodici mediante l'usuale imposizione della mani, in occasione del Concilio Apostolico di Efeso (Atti 19:1-8[65]). Anche gli Ebrei convertiti a Cristo erano tenuti a ripetere il rito battesimale secondo il differente Ordinale cristiano.
Nel solo caso di Gesù Cristo, al Battesimo in sola acqua di Giovanni non seguì un secondo Battesimo in acqua e Spirito Santo.Luca 3:21-22[66] menziona la discesa dello Spirito Santo su Gesù dopoché il Battista aveva terminato di battezzarlo. Il Nuovo Testamento non esplicita se anche i Dodici siano stati battezzati due volte, prima col Battesimo di Giovanni e poi con quello di Cristo. Sant'Agostino e san Tommaso si espressero favorevolmente.[67] Tuttavia, la discesa dello Spirito Santo Dio sui Dodici nella solennità diPentecoste avrebbe potuto anche rappresentare il completamento del Battesimo di Giovanni, come accadde per Gesù stesso. Tale seconda ipotesi dovrebbe essere verificata nelle fonti patristiche disponibili.
Per l'inno liturgico diGuido d'ArezzoUTqueant laxis -REsonare fibris -MIra gestorum -FAmuli tuorum -SOLve polluti -LAbii reatum -SancteJohannes da cui derivano i nomi delle note musicali Ut (= Do) Re Mi Fa Sol La Si, è patrono dei cantori.
Come battezzatore è patrono dei trovatelli, che venivano abbandonati alle porte dei battisteri.
Con il titolo diSan Giovanni decollato, è il patrono delleconfraternite che assistevano i condannati a morte, ed il protettore dei santi martiri decollati.
In Sicilia è patrono dei compari e delle comari di battesimo in ricordo del Battesimo di Cristo.
Viene anche invocato, contro le calamità naturali quali terremoti, temporali ecc. in Sicilia e specie a Chiaramonte Gulfi in tali occasioni si recita il Rosario di San Giovanni in dialetto seguito dalla giaculatoriaSan Giuvanni Santu 'Granni, Libiratici ri priculi e ri danni.
In varie parti d'Europa, nell'ambiente agricolo, accanto alla celebrazione liturgica della Natività di san Giovanni Battista (24 giugno) si sono sviluppate manifestazioni ricollegabili a culti agrari e solari di origine pagana, che sono giunte ai giorni nostri e che traggono la loro origine nel fatto che, nel calendario dell'antica Roma il 24 giugno era il giorno del solstizio d'estate e segnava l'inizio della mietitura. Tra le varie manifestazioni che si svolgevano tra la vigilia del 24 e il 29 giugno (giorno della solennità deisanti Pietro e Paolo) vi era l'uso di cantare e ballare, nella notte della vigilia, attorno ad unfalò (il fuoco ha funzioni purificatrici e propiziatrici); nella stessa occasione erano riconosciute funzioni propiziatrici anche all'acqua, a certe erbe, al sole nascente.[2] A Torino, dove san Giovanni Battista è patrono, si brucia ancora oggi il falò, che localmente è dettofarò.[69]
Il giorno di san Giovanni era considerato adatto ai pronostici. In Sardegna, Sicilia e Calabria è considerato propizio ai legami dicomparatico. Nell'Italia Meridionale e nelvudùhaitiano vi è la credenza che san Giovanni il 24 giugno sia fatto dormire da Dio per evitare che, in quel giorno, in cui il Santo avrebbe grandi poteri, bruci il mondo.[2]
Attributo principale nell'iconografia[2] è un lungo bastone sormontato da una piccola croce, con la scrittaEcceagnus Dei ("Ecco l'Agnello di Dio",Giovanni 1, 29.36, sulaparola.net.); è vestito con l'abito tessuto di peli di dromedario, a cui a volte si aggiunge il mantello rosso, segno delmartirio.
Il Battista è rappresentato in diversi momenti della sua vita: è spesso rappresentata la sua nascita, e gli artisti indugiano sul delicato particolare di Zaccaria, che, reso muto dall'angelo per la sua incredulità, scrive su un libro il nome del neonato, scena nota comeImposizione del nome del Battista. Spesso è rappresentato bambino (San Giovannino), già vestito con una pelle di dromedario, in compagnia di Gesù e altri personaggi delle due famiglie.
La raffigurazione più frequente è ovviamente la scena delBattesimo di Gesù nel Giordano, sovente con in mano una conchiglia con cui versa l'acqua sul capo di Gesù. È infine rappresentato nel momento del martirio, o subito dopo, quando la sua testa spiccata è presentata su un vassoio aErode,Erodiade eSalomè.
^Edmondo Lupieri,The Mandaeans: The Last Gnostics, Grand rapids, Eerdmans, 2002, p.96: Iuhana è il termino mandeo per Yuhanan-Giovanni e Iahia è formato dall'arabo Yahya (Giovanni): questo uso è quindi posteriore alla conquista araba della Mesopotamia (639 d.C.).
(inglese) «The earliest forms of Gnosticism (c. 50–120 CE) originated within different religious milieus of the late-first-century Middle East, in which a sectarian nonrabbinical Judaism and a still fluid and creative Christian mission were unfolding, sometimes reacting upon one another. Baptist Samaritan sects. The movement founded by John the Baptist split in several offshoots (Jesus' group included therein) after John's death around 27 CE. In one of these sects, headed in turn by three Samaritans (Dositheus, Simon, and Menander), there emerged for the first time the idea that the world was the creation of more or less depraved angels who "ignored" the existence of the highest God—a striking radicalization of the apocalyptic angelology that was widespread in contemporary Judaism. The baptismal ritual therefore accomplished not only the remission of sins but also a regeneration, by means of which the natural death allotted to humans by the ruling angels could be overcome.»
(italiano) «Le prime forme di gnosticismo (c. 50–120 CE) ebbero origine all'interno di differenti ambienti religiosi in Medio Oriente nel tardo primo secolo, in cui un giudaismo settario non-rabbinico a un'ancora fluida e creativa missione cristiana erano indistinguibili, talvolta reagenti l'una contro l'altra. Sette Battiste Samaritane. Il movimento fondato da Giovanni il Battista si divise in numerose diramazioni (incluso il gruppo di Gesù) dopo la morte di Giovanni intorno al 27 d.C. In una di queste sette, capeggiata a turno da tre Samaritani (Dositeo, Simone e Menandro), emerse per la prima volta l'idea che il mondo fosse la creazione di angeli più o meno depravati che "ignoravano" l'esistenza di un Dio superiore - una sorprendente radicalizzazione dell'angeologia apocalittica che si diffuse nel giudaismo contemporaneo. Il rituale battesimale quindi compiva non solo la remissione dei peccati ma anche una rigenerazione, per mezzo della quale la morte naturale cui gli umani sono predestinati dagli angeli regolatori può essere superata»
(Ugo Magri,Gnosticisme. The emergence stage inEncyclopedia of Religion, vol. 5. NY, Macmillan, 2005, p. 3515)
^Adriana Destro e Mauro Pesce,La morte di Gesù, Rizzoli, 2014, pp. 104-105,ISBN 978-88-17-07429-2.
^(EN) Bart D. Ehrman,Jesus, Interrupted - Revealing the Hidden Contradictions in the Bible, HarperCollins Publishers, 2009, pp. 40-41,ISBN 978-0-06-186327-1.
^Walter Wink, inEncyclopedia of Religion, vol. 7. NY, MacMillan, 2005 (1987), pp. 4942-3.
^Marco 2, 18, suLa Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
Carl Herman Kraeling,John the Baptist, New York, Scribner 1951.
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Hartmut Stegemann,The Library of Qumran. On the Essenes, Qumran, John the Baptist, and Jesus, Grand Rapids (MI), Eerdmans 1998 (capitolo 8: "John the Baptist", pp. 211–227).
Walter Wink,John the Baptist in the Gospel Tradition, Cambridge, Cambridge University Press 1968.