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Giovanni Negro

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Giovanni Giuseppe Eugenio Negro (4 gennaio175818 marzo1814) è stato unpoliticoitaliano,maire di Torino dal1805 al1814.

Biografia

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Consigliere comunale di Torino, qualificato alternativamente come "negoziante" e come "banchiere" nella documentazione dell'epoca, salì alla ribalta nel1805 in seguito alle dimissioni delmaireIgnazio Laugier. Nella situazione critica che si era creata per i contrasti tra il primo cittadino e il governo francese, il ministro dell'interno francesede Champagny scrisse al prefetto di TorinoPietro Loysel «La circonstance actuelle exige un homme parfaitement dévoué à la France». La scelta cadde sul consigliere comunale Giovanni Negro, che aveva dato buona prova di sé come sindaco aggiunto di Laugier, nonostante il suo reddito di 15.000 franchi fosse di gran lunga il più basso dei candidati presi in esame. Il 7 dicembre, daAusterlitz,Napoleone ne decretò la nomina amaire di Torino[1].

Nel maggio del1806, 15 dei 30 componenti del consiglio comunale furono rinnovati, tirando a sorte i 15 nuovi membri tra i cento «più carichi di imposte» della città. Nel nuovo consiglio comunale aumentò di conseguenza da 5 a 11 il numero di aristocratici appartenenti alla abolita nobiltà subalpina[1].

Per migliorare l'efficienza dell'amministrazione, Giovanni Negro formulò dettagliate istruzioni per gli impiegati comunali e delegò agli aggiunti alcune funzioni che non aveva il tempo di espletare personalmente. Per far fronte ai debiti che già avevano causato le dimissioni di Laugier, Negro scrisse all'imperatore Napoleone per implorare la restituzione delle somme dovute dal Tesoro.Parigi non rispose alla lettera, ma il 18 marzo1808 riconfermò Negro nel suo incarico[1].

I lavori erano ostacolati dalle continue assenze dei consiglieri, che impedivano di raggiungere il numero legale: soltanto nell'estate del1810 Negrò riuscì ad ottenere dal prefetto la nomina di dieci nuovi consiglieri in sostituzione di quelli che nel frattempo erano deceduti o si erano dimessi[1].

Nel frattempo Negro si adoperava per accrescere il proprio prestigio personale, riuscendo a ottenere numerosi riconoscimenti. Nel maggio1810 ricevette laLegion d'onore e il 28 dicembre dello stesso anno fu nominatobarone dell'Impero. Alla morte del suo predecessore Laugier, nell'agosto1811, si affrettò a richiedere all'imperatore di essere nominato al suo posto tesoriere della 16ª coorte della Legion d'onore, e nel maggio1812 fu ammesso alCorpo legislativo francese[1].

Nel 1810 propose un nuovostemma cittadino che aggiungeva all'emblema deltoro gli ornamenti propri dell'araldica napoleonica, che fu consegnato ufficialmente alla città in occasione del battesimo del re diRoma,Napoleone II[1].

Durante il suo mandato furono applicate varie normative di derivazione francese, come l'introduzione, nel 1808, del nuovo sistema metrico unificato di pesi e misure (che venne parzialmente cancellata con la Restaurazione ed entrò pienamente in vigore solo con l'Unità d'Italia, e quella, tra il 1808 e il 1809, della numerazione civica sul modello di quella realizzata a Parigi tre anni prima[1]. Sempre durante il suo mandato (tra il 1810 e il 1813) fu costruito, per decisione diretta di Napoleone, il primo ponte in pietra della città, che fino a quel momento aveva solo ponti provvisori sulPo: l'attualePonte Vittorio Emanuele I[2].

Il 25 marzo1813 Napoleone lo riconfermò nuovamentesindaco di Torino e decretò che il giuramento avvenisse in forma solenne: la cerimonia fu celebrata il 21 giugno, alla presenza delle maggiori autorità cittadine. Tuttavia Negro non poté esercitare a lungo il mandato: fu colpito da una grave malattia e si spense il 18 marzo1814[1].

Nel frattempo Napoleone era stato sconfitto e si preparava anche a Torino il ritorno all'ancien régime: il 17 maggio1814 la Segreteria di Stato per gli Affari interni ripristinò l'amministrazione municipale «sul piede dell'anno 1800» e il giorno seguente il vecchio consiglio comunale fu ricostituito con i decurioni di prima e di seconda classe superstiti. I due nuovi sindaci,Paolo Mazzetti di Saluggia eGiovanni Battista Arbaudi, sarebbero stati gli stessi di quattordici anni prima.

Onorificenze

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Cavaliere della Legion d'Onore - nastrino per uniforme ordinaria
— maggio1810

Note

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  1. ^abcdefghAA. VV.,Storia di Torino,Vol. 6, La città nel Risorgimento (1798-1864), a cura di Umberto Levra,Giulio Einaudi Editore, Torino, 2000
  2. ^Il Ponte Vittorio Emanuele I detto il Ponte di Pietra, sumcetorino.altervista.org.URL consultato il 29 04 2012.

Bibliografia

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AA. VV.,Storia di Torino,Vol. 6, La città nel Risorgimento (1798-1864), a cura di Umberto Levra,Giulio Einaudi Editore, Torino, 2000, pp. 158-168

Voci correlate

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PredecessoreSindaco di TorinoSuccessore
Ignazio Laugier7 dicembre1805 - 18 marzo1814Paolo Mazzetti di Saluggia -Giovanni Battista Arbaudi
Controllo di autoritàSBNBCTV004555
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