Movatterモバイル変換


[0]ホーム

URL:


Vai al contenuto
WikipediaL'enciclopedia libera
Ricerca

Giacomo di Savoia-Acaia

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Giacomo di Savoia-Acaia
Signore di Piemonte
Stemma
Stemma
In carica1334 –
17 maggio1367
PredecessoreFilippo I
SuccessoreAmedeo
Altri titoliPrincipe d'Acaia
NascitaPinerolo,1325
MortePinerolo,17 maggio1367
Casa realeSavoia
DinastiaSavoia-Acaia
PadreFilippo I
MadreCaterina de la Tour du Pin
ConsorteBeatrice d'Este
SibillaDel Balzo
Margherita di Beaujeu
FigliFilippo, di secondo letto
Amedeo e
Ludovico, di terzo letto
Religionecattolica

Giacomo di Savoia-Acaia (Pinerolo,1325[1]Pinerolo,17 maggio1367) fuSignore del Piemonte ePrincipe di Acaia, dal1334 alla sua morte.

Origine

[modifica |modifica wikitesto]

Giacomo, secondo Samuel Guichenon, era il figlio maschio primogenito diFilippo I,signore del Piemonte ePrincipe di Acaia[2] e della sua seconda moglie, Caterina de la Tour du Pin[3], che secondo ilDe Allobrogibus libri novem, era figlia diUmberto I del Viennois,barone dela Tour-du-Pin edelfino del Viennois e conte di Albon e diAnna di Borgogna,delfina del Viennois e contessa di Albon, contessa diGrenoble, diOisans, diBriançon, diEmbrun e diGap[4].
Filippo I di Savoia-Acaia, secondo lostoricofrancese,Samuel Guichenon, nel suoHistoire généalogique de la royale maison de Savoie, era il figlio maschio primogenito diTommaso III,Signore del Piemonte e conte diMoriana, e della moglie, Guya o Gaia di Borgogna[5], che ancora secondo Samuel Guichenon era figlia diUgo di Châlon,Conte consorte di Borgogna e Signore diSalins e dellaContessa di Borgogna,Adelaide d'Andechs[5].

Biografia

[modifica |modifica wikitesto]

La giovinezza

[modifica |modifica wikitesto]

Il 9 giugno del1330, suo padre, Filippo I, fece testamento, designando Giacomo, il figlio maschio primogenito (Jacobum eius filium primogenitum), come suo erede, citando tutti gli altri figli, femmine e maschi, ancora in vita e la sua seconda moglie, Caterina, che avrebbe dovuto avere la tutela dei figli (tutricem et curatricem Dominam Catharinam eorum matrem)[6].

Secondo Samuel Guichenon, suo padre, Filippo I, mori aPinerolo, il 25 settembre del1334 dove fu sepolto nella chiesa dei francescani[7]; Giacomo gli succedette e fece il suo ingresso in Torino nell'ottobre di quello stesso anno[8].
Essendo Giacomo ancora minorenne, nel1335, sua madre, Caterina era reggente: contro questa decisione si sollevarono quasi tutti i feudatari piemontesi, ma il conteAimone di Savoia seppe placare la ribellione confermando Giacomo come legittimo successore di Filippo.

Nel1335, sua madre, Caterina, concluse un trattato con il rappresentante delre di Sicilia,Roberto d'Angiò, in Lombardia, in cui si prevedeva la divisione di alcuni feudi[8].

Guerra contro i Monferrato e i Saluzzo

[modifica |modifica wikitesto]

Libero dalla tutela della madre, Caterina, morta nel dicembre1337, che nel marzo1337 aveva stipulato un contratto per il suo matrimonio con Beatrice, figlia diTommaso II di Saluzzo[9], Giacomo, principe d'Acaia, proseguì la politica paterna, senza allearsi apertamente con nessuno e senza inimicarsi troppo le varie potenze piemontesi, eccetto l'alleanza su citata con gliAngiò, che gli permetteva di attaccare tutti i loro nemici salvo iconti di Savoia.
Nel1339, Giacomo stipulò un patto conUmberto II del Viennois,barone dela Tour-du-Pin edelfino del Viennois e conte di Albon, che prevedeva un reciproco intervento di difesa ad eccezione degli angiò e dei conti di Savoia[10].
Dopo aver raggiunto una tregua colmarchese di MonferratoTeodoro I, in accordo con gli Angiò, nel1340, Giacomo attaccò ilMarchesato di Saluzzo, occupòSaluzzo nel1341, incendiandola e assediò ilmarchese di Saluzzo,Tommaso II, nel suo castello; dopo averlo catturato, lo consegnò a Bertrando IIIDel Balzo, deiconti di Avellino, mentre due suoi figli li condusse prigionieri aPinerolo[10].

Dopo la morte diRoberto d'Angiò, avvenuta nel1341, Giacomo si alleò con i conti di Savoia, per riappropriarsi dei feudi e delle città che appartenevano al regno di Napoli: Giacomo, nel1346, acquisìAlba, mentre assieme adAmedeo VI di Savoia, occuparonoCuneo,Mondovì,Savigliano ed altre città[10].

Giacomo, nel1347 e1348, con la promessa di riottenere ilprincipato di Acaia fu tra coloro che appoggiaronoLuigi I d'Ungheria controGiovanna I di Napoli[10].

Giacomo assieme ad Amedeo VI, nel1356, dovettero combattere contro una lega di cui facevano parte siaTommaso II cheGiovanni II del Monferrato, che, nel1359, portò alprincipato del Piemonte le città diRacconigi eCarmagnola[11].

L'indipendenza dai Savoia, la prigionia e la morte

[modifica |modifica wikitesto]

Facendosi intanto sempre più stretti i rapporti di sudditanza e vassallaggio al conteAmedeo VI di Savoia, Giacomo approfittò del passaggio in Italia dell'imperatoreCarlo IV per cercare di allargare la sua autonomia, facendosi attribuire privilegi in precedenza riservati solo ai conti di Savoia, come la proprietà di una zecca o la possibilità di nominare dei propri notai. La situazione divenne insostenibile quando Giacomo ottenne anche di poter tassare le merci che transitavano per i suoi domini, ed in particolare per l'allora fondamentaleStrada di Francia (l'attualecorso Francia): perciò i mercanti fecero appello ad Amedeo VI, che intervenne[11].
Inoltre, con l'aiuto diTommaso II di Saluzzo, diGaleazzo II Visconti e diBernabò Visconti, Giacomo aveva preso parte alla spedizione, nel1356, controIvrea, allora divisa traGiovanni II del Monferrato e il conte di Savoia, Amedeo VI; nonostante Giacomo avesse giurato di aver occupato solo la parte della città soggetta al dominio monferrino, di fronte a questo atto Amedeo dichiarò il principe di Acaia decaduto dai suoi titoli e mosse apertamente guerra contro di lui e occupò il principato[11].
Giacomo, arroccatosi a Pinerolo, ne ordinò la fortificazione con il rifacimento delle mura, la costruzione di porte e ponti levatoi, l'erezione di torri e l'abbattimento delle case troppo vicine alla cinta muraria (l'opera voluta da Giacomo fu conclusa nel1364).
Dichiarato traditore nel1360, Giacomo venne catturato aPinerolo e arrestato mentre il figlio ed erede,Filippo si rifugiò adAlessandria: la vittoria del conte di Savoia fu totale, e Giacomo ottenne la libertà tre anni dopo[12]; per essere prosciolto da ogni accusa e per riottenere i propri domini, dovette versare 160.000 fiorini d'oro, una cifra esorbitante; dovette inoltre rinunciare alle pretese suIvrea e sulCanavese e fu obbligato a sposareMargherita di Beaujeu, di trent'anni più giovane.

Preso possesso dei suoi domini, Giacomo entrò trionfalmente in Torino e confermò i privilegi dei suoi abitanti[13].
Amedeo VI lo costrinse a far la guerra contro il marcheseFederico II di Saluzzo, conquistandoPianezza nel1364[13]; ma dovette subire la delusione di vedere il figlio, Filippo schierato con i suoi avversari[13].

Il 16 maggio del1366, Giacomo fece testamento, designando il figlio maschio primogenitoFilippo (Philippum eius filium), come suo erede, citando la sua terza moglie, Margherita (Dominæ Margaretæ de Bellojoco eius conjugi) e anche gli altri due figli,Ludovico (Ludovicum eius filium quem suscepit a dicta D. Margarita nunc conjuge sua) eAmedeo (Amedeum filium suum quem a dicta D. Margareta nunc conjuge sua primogenitum suscepit)[14].
Con un documento del mese di aprile del1367.
In quello stesso periodo però, il figlio, Filippo, si alleò con il marcheseFederico II di Saluzzo e isignori di Milano,Galeazzo II Visconti eBernabò Visconti, per fare guerra alconte di Savoia Amedeo VI[15].

Con un documento del 25 aprile del1367, allora Giacomo diseredò il figlio primogenito, Filippo (dominus Philippus de Sabaudia eius natus), definendolo ingrato e non meritevole (ingratus et immeritus)[16]; quindi fu costretto a destinare la successione solo ai figli avuti dalla sua terza moglie, i fratellastri di Filippo,Amedeo eLudovico, perciò Filippo capeggiò una violenta ribellione.

Con la rivolta di Filippo ancora attiva ed i domini piemontesi disastrati dalla guerra precedentemente persa, Giacomo si spense nel1367, lasciando il principato in preda al caos (Samuel Guichenon riporta che morì il 17 maggio 1366 e che fu sepolto nella chiesa di San Francesco di quella città[13]).

Matrimoni e discendenza

[modifica |modifica wikitesto]

Giacomo aveva sposato, in prime nozze, nel1338, Beatrice d'Este (†1339), figlia diRinaldo II, signore diFerrara e diModena, che Samuel Guichenon, riporta che morì pochi mesi dopo[13]. Pur senza nominarla, Giacomo cita da aver avuto una moglie prima di Sibilla di Baux (Principessa Sibilla di Beaux sua Seconda Consorte)[14].
Giacomo da Beatrice non ebbe figli[9][17].

Rimasto vedovo, Giacomo, in seconde nozze, il 9 giugno1339, sposò, come riporta ancora Samuel Guichenon, SibillaDel Balzo (†1361), figlia diRaimondo II, 10°signore di Baux e 2ºconte diAvellino e vicario generale di Acaia[13] (1264-1321) e di Etienette des Baux-Purycard; questo secondo matrimonio viene citato anche nel testamento di Giacomo (D. Sibilla de Baucio eius conjuge)[14].
Giacomo da Sibilla ebbe un figlio[9][17]:

Rimasto nuovamente vedovo, Giacomo, in terze nozze, il 16 luglio1362, sposò, come riporta ancora Samuel Guichenon,Margherita di Beaujeu (*13461402), figlia diEdoardo I, signore diBeaujeu, e di Maria di Til[19]; il contratto di matrimonio era stato siglato due giorni prima[20]. Dopo essere rimasta vedova, Margherita si ritirò in convento[21].
Giacomo da Margherita ebbe due figli[9][17]:

Giacomo ebbe anche un figlio illegittimo[9][17]:

  • Antonio, detto "di Morea" (fl.1418-1422), il 5 marzo 1418 fu riconosciuto signore diBusca e nel 1422 signore diGenola, dando inizio al ramo cadetto morganatico di Savoia-Busca[23][24].

Ascendenza

[modifica |modifica wikitesto]
GenitoriNonniBisnonniTrisnonni
Tommaso II di SavoiaTommaso I di Savoia 
 
Margherita di Ginevra 
Tommaso III di Savoia 
Beatrice FieschiTeodoro Fieschi 
 
Simona de Volta di Capo Corso 
Filippo I di Savoia-Acaia 
Ugo di ChâlonGiovanni di Châlon 
 
Matilde di Borgogna 
Guya di Borgogna 
Adelaide I di BorgognaOttone II di Borgogna 
 
Beatrice II di Borgogna 
Giacomo di Savoia-Acaia 
Alberto IV de la Tour du Pin 
 
 
Umberto I del Viennois 
Beatrice di Coligny 
 
 
Caterina de la Tour du Pin 
Ghigo VII del ViennoisGhigo VI del Viennois 
 
Beatrice di Monferrato 
Anna di Borgogna 
Beatrice di FaucignyPietro II di Savoia 
 
Agnese di Faucigny 
 

Note

[modifica |modifica wikitesto]
  1. ^ Paolo Buffo,SAVOIA ACAIA, Giacomo di, inDizionario biografico degli italiani, vol. 91, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2018.Modifica su Wikidata
  2. ^(FR)Histoire généalogique de la royale maison de Savoie, pag 323
  3. ^(LA)De Allobrogibus libri novem, pagg 441
  4. ^(LA)De Allobrogibus libri novem, pagg 440 e 441
  5. ^ab(FR)Histoire généalogique de la royale maison de Savoie, pag 313
  6. ^(LA)Preuves de l'Histoire généalogique de la royale maison de Savoie, pagg 109 e 110
  7. ^(FR)Histoire généalogique de la royale maison de Savoie, pag 321
  8. ^ab(FR)Histoire généalogique de la royale maison de Savoie, pag 328
  9. ^abcde(EN)#ES Foundation for Medieval Genealogy: PRINCES of ACHAIA, SIGNORI del PIEMONTE - JACQUES de Savoie
  10. ^abcd(FR)Histoire généalogique de la royale maison de Savoie, pag 329
  11. ^abc(FR)Histoire généalogique de la royale maison de Savoie, pag 330
  12. ^(FR)Histoire généalogique de la royale maison de Savoie, pag 330 e 331
  13. ^abcdef(FR)Histoire généalogique de la royale maison de Savoie, pag 331
  14. ^abc(LA)Preuves de l'Histoire généalogique de la royale maison de Savoie, pagg 114 e 117
  15. ^(FR)Histoire généalogique de la royale maison de Savoie, pagg 332 e 333
  16. ^(LA)Storia dei principi di Savoia del ramo d'Acaia, signori del Piemonte, Volume 2, doc. XXIX pagg 220 - 223
  17. ^abcd(EN)#ES Genealogy: Savoy 2 - Giacomo
  18. ^(FR)Histoire généalogique de la royale maison de Savoie, pag 332 e 333
  19. ^(FR)Histoire généalogique de la royale maison de Savoie, pagg 331 e 332
  20. ^(LA)Preuves de l'Histoire généalogique de la royale maison de Savoie, pagg 117 e 120
  21. ^(FR)Histoire généalogique de la royale maison de Savoie, pag 332
  22. ^ab(FR)Histoire généalogique de la royale maison de Savoie, pag 333
  23. ^ Charles Cawley,Signori di Busca, sufmg.ac.URL consultato il 28 novembre 2019.
  24. ^Bruno, pp. 105-106.

Bibliografia

[modifica |modifica wikitesto]

Fonti primarie

[modifica |modifica wikitesto]

Letteratura storiografica

[modifica |modifica wikitesto]

Voci correlate

[modifica |modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica |modifica wikitesto]

PredecessorePrincipe di Piemonte (ramo Savoia-Acaia)Successore
Filippo I1334 -1367Amedeo
Estratto da "https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Giacomo_di_Savoia-Acaia&oldid=140320976"
Categorie:
Categorie nascoste:

[8]ページ先頭

©2009-2025 Movatter.jp