Gerardo Guerrieri (Matera,4 febbraio1920[1][2] –Roma,24 aprile1986) è stato unregista,drammaturgo,sceneggiatore,traduttore,critico teatrale esaggistaitaliano.
Nel1949 vinse ilNastro d'argento alla migliore sceneggiatura insieme aCesare Zavattini,Vittorio De Sica,Suso Cecchi D'Amico,Oreste Biancoli,Adolfo Franci perLadri di biciclette.
Gerardo Guerrieri è stato uno degli intellettuali più significativi ed influenti della cultura italiana e, in particolare, della cultura teatrale e cinematografica italiana e internazionale del secondo Novecento. Le sue passioni per la ricerca e la conoscenza andavano ben oltre le frontiere geografiche, che lui ambiva a superare stabilendo dei legami fra i vari luoghi, fisici e mentali, ai quali era legata la sua anima, attraverso i mondi del teatro, delle arti visive, delle scienze, della letteratura, dell'antropologia. Di carattere schivo e riservato, è stato, come lo ha definito il regista e criticoGiorgio Prosperi, "l'ombra" dietro alla quale "i nostri uomini di teatro di ieri e di oggi camminano, perché li ha influenzati un po' tutti".
Geniale in ogni sua espressione, eclettico ed enciclopedico, Gerardo Guerrieri nasce aMatera, in Via San Francesco 33, da Michele (medico originario diGrottole, in provincia diMatera) e da Margherita Cristalli. A quattro anni si trasferisce con la famiglia aOreno di Vimercate (MI) dove il padre è medico condotto. Frequenta le scuole elementari e le secondarie nel collegio arcivescovile "Tommaseo", poi il ginnasio al "Berchet" diMilano. Nel 1932 la famiglia si trasferisce aRoma, dove Guerrieri frequenta il liceo "Umberto I". Nel1937 si iscrive alla Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Roma.
Nel1939 inizia la sua attività teatrale e di critica. Si interessa di critica letteraria, collaborando con il settimanaleRoma Fascista. Il suo primo articolo firmato risale all'8 marzo 1939:Superiorità del teatro. Il 6 luglio 1939, un suo articolo intitolatoQuasimodo di fronte all'ermetismo viene elogiato dallo stessoSalvatore Quasimodo. Guerrieri è tra i cofondatori, nell'àmbito del GUF dell'Urbe, del Teatro Universitario.
Il debutto come regista avviene il 29 febbraio1940 quando mette in scenaFelice viaggio diThornton Wilder alTeatro dell'Università di Roma conGiulietta Masina. Lui stesso prende parte allo spettacolo nei panni del regista. Guerrieri ne realizza anche la traduzione, poi pubblicata sulla rivistaIl dramma (Anno XVI, n. 327, 1 aprile 1940).
SulRadiocorriere n.2, del gennaio 1975,Diego Fabbri ricorda Gerardo Guerrieri e scrive: "in quegli anni Quaranta, fu per noi quasi un personaggio magico: tra tutti noi più o meno coetanei fu, a Roma, il più affascinante e insegnò a ognuno qualcosa di importante sia che rivelasse un testo ignoto, o analizzasse Stanislavskij e altri maestri della scena russa, o si applicasse in certe regie in cui lo spettacolo anziché essere preordinato si "faceva" e prendeva compiutezza attraverso un progressivo lavoro con gli attori, o desse un ritmo di dialogo nuovo a certe rare traduzioni (dall'inglese o, gran rarità allora, dal russo). Ci insegnò a come guardare e a come accostarsi al teatro."
Perfettamente calato nel contesto sperimentale del teatro universitario, tra il1941 e il1945 porta in scenaTempesta e assalto diFriedrich Maximilian Klinger,Frana allo scalo Nord diUgo Betti,La donna di nessuno diCesare Vico Lodovici. Collabora come regista alTeatro delle Arti diAnton Giulio Bragaglia, e nel1943 mette in scenaI due fratelli rivali diGiovanni Battista Della Porta. Il 25 luglio 1943, insieme aOrazio Costa,Diego Fabbri,Vito Pandolfi eTullio Pinelli firma ilManifesto per un teatro del popolo.
In questi anni ha la possibilità di approfondire la cultura americana e quella russa. Nel1944 pubblicaMeyerhold e il teatro russo (Roma, F.lli Bocca Ed.) sull'attore e registaVsevolod Meyerhold. Nel1945 scrive l'introduzione aPalcoscenico di Broadway (O.E.T. Edizioni del Secolo) antologia di opere teatrali americane.
Saggista, traduttore e storico del teatro, Guerrieri ha suggerito inedite relazioni tra il mondo dei libri e quello delle scene. Collabora come critico ai periodici teatraliScenario,il dramma,Sipario, e cinematografici comeCinema Nuovo,L'Arena. Scrive come critico teatrale sui settimanaliLa Voce Operaia eCosmopolita. Dal1945 al1950 collabora alla redazione romana del quotidianoL'Unità con critiche teatrali e racconti, sostituendo il critico teatraleVito Pandolfi, trasferito a Milano.
Nel1945 avviene il fatidico incontro conLuchino Visconti ed inizia una intensa collaborazione tra i due. L'anno successivo, entra nellaCompagnia italiana di Prosa diretta da Visconti come vicedirettore e regista. Firma la regia diVita col padre diHoward Lindsay eRussell Crouse (prima rappresentazione il 28 gennaio 1947Teatro Eliseo, Roma). Per laCompagnia Italiana di Prosa svolge il ruolo didramaturg, ossia consulente sul repertorio e sugli interpreti, traduttore ed adattatore dei testi da portare in scena. La collaborazione conLuchino Visconti si è aperta anche al campo del cinema. Fu Guerrieri a presentare l'amicoRocco Scotellaro aVisconti ed a suggerire al regista di ambientare il filmRocco e i suoi fratelli inBasilicata, dando al protagonista il nome dello scrittore prematuramente scomparso.
Il1946 è l'anno della collaborazione conVittorio De Sica per il filmSciuscià, collaborazione che continuerà, come sceneggiatore ed aiuto regista, anche nel1948 per il capolavoroLadri di biciclette. Nel1948 fonda il Circolo Romano del Cinema assieme aMichelangelo Antonioni,Alessandro Blasetti,Mario Camerini,Vittorio De Sica,Pietro Germi,Alberto Lattuada,Antonio Pietrangeli,Renzo Rossellini,Antonello Trombadori,Luchino Visconti,Cesare Zavattini. Collabora conMichelangelo Antonioni ai documentariSuperstizione eLa villa dei mostri. Nel 1954, Gerardo Guerrieri scrive e realizza per laTriennale di Milano il documentarioUna lezione di urbanistica, prodotto da La Meridiana Film del M°Guido Nascimbene. La sceneggiatura del cortometraggio è dello stesso Guerrieri conGiancarlo De Carlo,Jacques Lecoq, Maria Luisa Pedroni. Negli anni Cinquanta, Guerrieri coltiva l'amicizia e la collaborazione conRocco Scotellaro eCarlo Levi, con i quali, assieme aLinuccia Saba, firma la sceneggiatura di un film che non venne realizzato,I fuochi di San Pancrazio. Nel1961,Carlo Levi immortalerà l'amicizia traScotellaro e Guerrieri ritraendo Guerrieri tra le figure che attorniano lo scrittore poeta diTricarico nelteleroLucania 61, conservato aMatera aPalazzo Lanfranchi.
Nel1950 mette in scena diverse opere liriche. Con l'AssociazioneAnfiparnaso, firma la regia deIl turco in Italia diGioacchino Rossini, con un'esordienteMaria Callas, direttore d'OrchestraGianandrea Gavazzeni e le scene e i costumi diMino Maccari (prima rappresentazione 19 ottobre 1950,Teatro Eliseo, Roma).
Nel1950 è tra i primi collaboratori delTerzo Programma della Rai, canale culturale radiofonico, e negli anni diventa un prolifico autore radiofonico scrivendo circa settanta radiodrammi. Nello stesso anno, entra a far parte del comitato di redazione della rivista bimestraleCultura e realtà. Nel comitato di redazione della rivista, insieme a Guerrieri sonoCesare Pavese,Augusto Del Noce,Fedele D'Amico eNino Novaccio. Tra i collaboratori esterni,Italo Calvino eNatalia Ginzburg.
Nel1951, al Palazzo ai Giardini di Venezia, dal 1 settembre al 14 ottobre, cura la mostra e il catalogo deIl secolo dell'invenzione teatrale: mostra di scenografie e costumi del seicento italiano.
Negli anni Cinquanta si dedica intensamente alle traduzioni ed adattamenti per la scena, in particolare diAnton Čechov,Arthur Miller,Thomas D. Pawley,Tennessee Williams,August Strindberg,Eugene Gladstone O'Neill,William Saroyan eWilliam Shakespeare. Diversi suoi lavori sono rimasti inediti poiché sono stati concepiti per la scena e scritti appositamente per essere adattati al regista e agli attori che dovevano realizzarli. Rimane celebre la sua versione dell'Amleto diShakespeare, di cui realizza due versioni nel 1963, entrambe con protagonistaGiorgio Albertazzi. Una prima versione del testo viene messa in scena dal registaFrank Hauser al Teatro Romano di Verona nel luglio del 1963. Una seconda versione, con la regia diFranco Zeffirelli, conAnna Proclemer, debutta a Roma alTeatro Eliseo il 3 dicembre del 1963. Lo spettacolo andrà in tournée in Europa e nel1964 andrà in scena al TeatroOld Vic di Londra, in italiano nella versione di Guerrieri, dal 14 al 28 settembre1964.
Nel1952 fonda e dirige, insieme aPaolo Grassi, laCollezione di teatro per l'editore Einaudi, introducendo in Italia gran parte della drammaturgia straniera. In questo periodo la sua attenzione si distoglie dalla regia per concentrarsi di più sulla ricerca e la saggistica. Resterà direttore della collana fino al1965.
Negli anni Cinquanta, Guerrieri collabora con l'Enciclopedia dello Spettacolo redigendo, tra le altre, le vociAttore eStati Uniti d'America.
Tra il1953 e il1962 scrive il libretto d'operaIl buon soldato Sveik dal romanzo diJaroslav Hasek, con la musica del M°Guido Turchi.
A Guerrieri si deve la prima diffusione inItalia delle teorie diKonstantin Sergeevič Stanislavskij. Nel1955 esceIl lavoro dell'attore, diKonstantin Sergeevič Stanislavskij a cura e con un'introduzione di Gerardo Guerrieri (Laterza, Bari).
Nel1957 fonda a Roma, insieme alla moglieAnne d'Arbeloff, l'associazioneTeatro Club, che opererà in Italia fino al 1984 come centro internazionale di cultura teatrale, con il proposito di rivoluzionare e sprovincializzare la cultura teatrale in Italia. Fra i soci fondatori e promotori delTeatro Club vi sonoVittorio Gassman,Michelangelo Antonioni,Carlo Levi,Alberto Moravia,Federico Fellini,Ennio Flaiano,Cesare Zavattini.
In questo contesto, ilTeatro Club, divenuto nel 1969 ilPremio Roma, riesce a portare in Italia per la prima volta i migliori spettacoli e artisti stranieri, sia della tradizione come laComédie-Française eAntoine Vitez, sia dell'avanguardia come ilLiving Theater diJulian Beck eJudith Malina,Tadeusz Kantor,Peter Brook,Joseph Chaikin e il suoOpen Theater di New York, ilNational Theatre of the Deaf, ilBread and Puppet Theatre, l'Odin Teatret diretta daEugenio Barba,The New Troupe diTom O'Horgan conSam Shepard,Charles Marowitz,Bob Wilson,Peter Stein, per citare solo alcuni fra i grandi nomi che sono venuti per la prima volta in Italia grazie all'Associazione creata da Gerardo Guerrieri eAnne d'Arbeloff.
IlTeatro Club ospita fra gli altri, nel corso delle sue stagioni,Jacques Brel,Georges Brassens,Eugène Ionesco,Peggy Ashcroft,Guy Béart,Serge Gainsbourg,Zizi Jeammaire, la compagnia di danza diRoland Petit,Juliette Gréco,Charles Aznavour, laPaul Taylor Dance Company, la compagnia diIgor Moisseiev con le sue danze popolari russe,Charles Trenet,Pete Seeger,Gilbert Bécaud,Ravi Shankar,Joan Baez.
IlTeatro Club dal1969 istituisce ilPremio Roma che poté sempre contare sul sostegno diMichelangelo Antonioni,Alberto Moravia,Federico Fellini,Ennio Flaiano,Cesare Zavattini e soprattutto diVittorio Gassman, unito a Guerrieri da una profonda amicizia al punto che l'attore gli dedicò molti versi, oltre a commenti sulle sue opere e recensioni postume.
Nel1958 organizza una serata per omaggiareEleonora Duse, in occasione del centenario della sua nascita. All'attrice, Guerrieri dedicò ricerche documentarie in tutto il mondo per oltre trent'anni, allestendo tre importanti mostre (nel1969,1974,1985) e pubblicando diversi saggi.
Dal1974 al1981 Guerrieri collabora come critico teatrale e per le pagine culturali, con critiche fini e acutissime sul quotidianoIl Giorno.
Dal1980 al1982, Gerardo Guerrieri è consulente per la drammaturgia per ilTeatro di Genova, chiamato dal direttoreIvo Chiesa.
Dopo un periodo di depressione, il 24 aprile del 1986 si toglie la vita.
È sepolto nel cimitero diGrottole, comune di origine della sua famiglia, dove gli è stato dedicato nel 2016 il Centro per la Creatività Gerardo Guerrieri.
Ilcine-teatro comunale della città diMatera porta il suo nome.
Il 16 dicembre 2020 nasce l'Associazione culturale Gerardo Guerrieri APS, per ricordare il lavoro e l'opera di Gerardo Guerrieri. L’Associazione, senza scopo di lucro, è dedicata alla promozione e alla valorizzazione della memoria, delle idee e dei progetti di Gerardo Guerrieri e di sua moglie Anne d’Arbeloff, in particolare nei campi del teatro, della letteratura, delle arti, del cinema, delle scienze, negli ambiti della ricerca, dell’istruzione, della divulgazione culturale e scientifica, della conservazione.
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