LaGaronna (infranceseGaronne; inoccitano,catalano espagnoloGarona) è un grandefiume dellaFrancia sud-occidentale che scorre in Francia per 528 km[1], preceduta dal percorso in Spagna di 99 km. Il nomederiva dallatinoGarumna, trascrizione dell'antico nome indigenoaquitanokar, che significa “roccia”, unito al suffissoceltico-onna, che vuol dire “fiume” (vedereSenna oDordogna).
Il fiume è formato da due rami distinti, che nascono entrambi in territorio spagnolo daiPirenei: il primo, denominato effettivamenteRiu Garona, nasce presso ilPuerto de la Bonaigua ad oltre 2.000m s.l.m. e scende lungo laVal d'Aran fino aBossòst ove entra in territorio francese. Il secondo, assai più ricco d'acqua (e dunque considerato come l'effettiva sorgente del fiume), scaturisce su una falda delpicco d'Aneto appartenente almassiccio della Maladeta dall'omonimoghiacciaio (il maggiore dei Pirenei).
Dopo pochissimi chilometri, presso ilcirco morenico ai piedi delPico de Aneto, l'acqua del fiume, dopo avere formato una spettacolare cascata alta oltre 30 metri, s'inabissa in una voragine naturale (dettaForau dels Agualluts) in alta Val Esera (perciò nel bacino idrografico superficiale delRio Ebro), per riemergere, dopo un tragitto sotterraneo di una decina di chilometri, in Val d'Aran, in una spettacolare risorgiva chiamata in occitanoUels deth Jòeu (Occhi del Jòeu), con portata media di 10 metri cubi al secondo.Quest'ultima si trova a mezza costa poco a monte di Bossost (più precisamente del borgo di Es Bordes) e gettandosi nell'altro ramo proveniente dal Puerto de la Bonaigua ne raddoppia la portata ordinaria.
Scorrendo con andamento nord-est il fiume si arricchisce dell'apporto del fiumeLouge dopodiché si appresta ad attraversareTolosa da dove viene affiancato sino alla foce dalCanal du Midi.Fuori dall'abitato assume direzione nord-ovest ricevendo da destra pressoMoissac il notevole apporto delTarn.Da qui bagnaAgen, riceve da destra ilLot, sfiorando anche la città diMarmande.Con andamento meandriforme raggiungeBordeaux giungendo in prossimità della fine del suo corso.La foce del fiume, che avviene nell'Oceano Atlantico congiunta a quella dellaDordogna, dà luogo al grossoestuario della Gironda che ha una larghezza imponente (12 km).Con l'alta marea, unmascheretto d'acqua di mare ricopre il fiume melmoso all'estuario dove si trovano grandifari.
Il regime della Garonna, nonostante le origini pirenaiche, è estremamente torrentizio: la portata d'acqua, immediatamente a monte della confluenza con laDordogna, a fronte di una media annua di circa 700 m³/s, varia da minimi estivi di 150 m³/s a massimi imponenti anche di oltre 9.000 m³/s, che in più di un'occasione hanno causato disastrose alluvioni.Ilmodulo del fiume aMas-d'Agenais è di 631 m3/s (più dellaSenna al suo estuario, che è più o meno di 540 m3/s).Da sottolineare inoltre che, nonostante i valori di portata minima non trascurabili, la navigabilità della Garonna è impossibile nella stagione delle magre a causa della scarsa profondità del fiume che, peraltro, verso la foce raggiunge anche larghezze ragguardevoli. Nemmeno la confluenza dellaDordogna, proveniente dalMassiccio Centrale, muta tale regime anzi, lo rende ancora più irregolare.L'estuario della Gironda infatti, a fronte di un volume medio di portata di oltre 1.000 m³/s, può dar luogo a piene anche di 14.000 m³/s.