Nel 1792 successe al padre nel suo incarico di giardiniere di corte a Schwetzingen. Nel 1799 ottenne in aggiunta la posizione di Direttore die giardini per i giardini del Palatinato e della Baviera. Nel 1804 fu intendente di corte per i giardini a Monaco di Baviera, dove egli completò il Giardino inglese e gran parte del barocco parco delcastello di Nymphenburg, trasformandolo in una struttura panoramica.
A Monaco collaborò con l'architettoGustav von Vorherr alla progettazione degli aspetti del verde nel corso dell'ampliamento della città nei luoghi di Sonnenstraße,Karlsplatz (Stachus),Sendlinger Tor eIsartor.
La figlia Teresa (1800–1853) sposò il suo successore, Carl August Sckell, figlio del fratello Matthias Sckell, mentre la figlia Federica (1802–1867) sposò il pittoreCarl Anton Joseph Rottmann.
La tomba di Friedrich Sckell si trova nell'Antico cimitero sud di Monaco (Campo 6 – Serie 7 – Posto 33/34), lo stesso cimitero che egli aveva collaborato a sistemare con l'architetto Gustav Vorherr, a pianta in forma di sarcofago.
1787: Giardino del castello di Wambolt (Birkenau, Odenwald), Giardino del castello di Wörrstadt Rheinhessen, Annahof e Monplaisir e Niederwürzbach, Giardino Rohrbacher ad Heidelberg
1789/1800: Ludwigspark di Saarbrücken, progetto di ristrutturazione del sistema di fortificazione diMannheim (e nel contempo primo progetto di ampliamento della città), 1800 (non realizzato)
Progetto di Sckell di ristrutturazione del sistema di fortificazione diMannheim (e nel contempo primo progetto di ampliamento della città), 1800 (non realizzato)
Progetto di ristrutturazione paesaggistica del parco diNymphenburg, verso il 1802
Progetto di ristrutturazione paesaggistica del giardino dell'exAbbazia di Amorbach, 1803
München-Bogenhausen: Tavola commemorativa per Sckell eMontgelas (Peter Weidl, 2002)Iscrizione sul pilastro memoriale per Ludwig von Sckell suKleinhesseloher See nell'Englischen Garten
Sckell è considerato il fondatore della "fase classica" deigiardini all'inglese in Germania, che egli, con l'operaBeiträge zur bildenden Gartenkunst del 1818, presentò anche al pubblico specializzato tedesco.
I suoi raggruppamenti di piante sono in parte ancor oggi utilizzati nel giardinaggio in Germania.
Nel 1808 divenne membro straordinario dell'Accademia bavarese delle scienze. Nel 1823 Ludwig von Sckell morì a Monaco da Intendente dei giardini di corte. In suo onore fu eretto un monumento alla memoria nel Giardino Inglese di Monaco.
L'Accademia d'arte di Baviera conferisce ogni due anni l'Anello d'onore Friedrich-Ludwig-von-Sckell ad architetti paesaggisti, storici dei giardini o persone di attività affini, considerati meritevoli per la loro attività.
Friedrich Ludwig von Sckell:Beiträge zur bildenden Gartenkunst für angehende Gartenkünstler, 2. Auflage 1825 (Digitalisat) – Nachdruck: Werner, Worms 1998,ISBN 3-88462-150-5
Juliane von Åkerman:Friedrich Ludwig von Sckell. In: Jürgen Wurst, Alexander Langheiter (Hrsg.):Monachia. Städtische Galerie im Lenbachhaus, München 2005,ISBN 3-88645-156-9, S. 161–162.
Franz Hallbaum:Der Landschaftsgarten. Sein Entstehen und seine Einführung in Deutschland durch Friedrich Ludwig von Sckell 1750–1823. Hugo Schmidt, München 1927 (Zugleich: München, Phil. Diss., 1926).
Volker Hannwacker:Friedrich Ludwig von Sckell. Der Begründer des Landschaftsgartens in Deutschland. Deutsche Verlags-Anstalt, Stuttgart 1992,ISBN 3-421-03012-X.
Oswald Hederer:Münchner Baukunst um 1800. München 1952 (München, Techn. Hochsch., Habil.-Schr., 22. April 1952).
Rainer Herzog:Friedrich Ludwig von Sckell und Nymphenburg. Zur Geschichte, Gestaltung und Pflege des Schlossparks Nymphenburg. Bayerische Verwaltung der Staatlichen Schlösser, Gärten und Seen, München 2003,ISBN 3-932982-52-5.
Iris Lauterbach (Hrsg.):Friedrich Ludwig von Sckell. 1750–1823. Gartenkünstler und Stadtplaner. In:Die Gartenkunst. Jg. 14, 2002,ISSN 0935-0519 (WC ·ACNP), S. 193–395 (Auch Separatum: Wernersche Verlagsanstalt, Worms 2002,ISBN 3-88462-190-4).
Margret Wanetschek:Grünanlagen in der Stadtplanung von München. 1790–1860. Herausgegeben von Klaus Bäumler und Franz Schiermeier. Franz Schiermeier Verlag, München 2005,ISBN 3-9809147-4-7.