Francesco Menzocchi (Forlì,1502 –Forlì,1574) è stato unpittoreitaliano.
Artista di grande fama e rinomanza nel secolo XVI, può essere considerato un buon prosecutore dellascuola pittorica forlivese. Fu impegnato anche dal punto di vista sociale, avendo aderito, come già suo padre Sebastiano, probabilmente anch'egli pittore, alla confraternita deiBattuti Celestini.
Si formò pressoGerolamo Genga, con cui lavorò nei perduti affreschi della cappella Lombardini per lachiesa di San Francesco Grande a Forlì, contratto stipulato nel 1518, successivamente segue il maestro aPesaro per partecipare alla decorazione dellaVilla Imperiale perFrancesco Maria I della Rovere insieme a:Bronzino,Raffaellino del Colle,Dosso eBattista Dossi. Sempre a Pesaro, lavorò anche alpalazzo Ducale.
Nel1534-1536, assieme a Gaspare Sacchi, affrescò la sacrestia dell'abbazia di Santa Maria del Monte di Cesena.
Collaborò conFrancesco Salviati eCamillo Mantovano nella Sala diPsiche inpalazzo Grimani di Santa Maria Formosa aVenezia, nel1540 circa, realizzando quattro tele del soffitto ligneo non più esistente.
Dopo essersi occupato dellaSala Regia inVaticano (tra il1542 e il1545), si vide affidata la decorazione di due cappelle nelsantuario diLoreto. Di questi lavori si ricordano ilSacrificio diMelchisedec e ilMiracolo della manna, affreschi eseguiti nel 1545-48 per la cappella del Santissimo Sacramento (o Francese).
Un interessante affresco, a monocromo, è nellachiesa di Santa Maria Maddalena diFaenza.
Suo è anche il dipinto delPadreterno in gloria con i santi Mercuriale, Valeriano, Sebastiano, Grato e Marcello, nellachiesa della Santissima Trinità diForlì.
Del1563 sono gli affreschi, ora parzialmente rovinati, della Sala delle Ninfe nelpalazzo Comunale di Forlì.
Fra le opere forlivesi, va ricordato anche il celebreRitratto diCesare Hercolani, il "vincitore dellabattaglia di Pavia".
Non ben precisata è, invece, l'epoca del famosoPolittico di San Marino[3] per l'antica Pieve di San Marino, oggi nel Museo di Stato della Repubblica diSan Marino[1].
Sue opere sono visibili, infine, allapinacoteca di Brera (Deposizione dalla Croce) e, a Forlì, allaPinacoteca Civica, nell'abbazia di San Mercuriale e nellachiesa francescana di Santa Maria del Fiore. Muore a Forlì nel1574.
Cominciarono a dipingere come suoi collaboratori, ma poi lavorarono anche in proprio i figliPier Paolo Menzocchi eSebastiano Menzocchi.
Fra i pittori che risentirono l'influenza di Francesco Menzocchi, è da citare ancheGiuseppe Bastiani daMacerata[2].
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