Nacque in una famiglia composta di cinque fratelli, un padreagnostico e repubblicano, e una madre, Claire,cattolica, che rimasta vedova all'età di ventinove anni educò i figli alla religione. Mauriac studiò al Grand-Lebrun diretto dai religiosiMarianisti e mostrò una grande passione per alcuni grandi autori francesi, comePascal,Baudelaire,Balzac eRacine.
Il suo esordio avvenne grazie ad un articolo scritto perLa vie fraternelle, voce del movimento cattolicoSillon, di impronta operaia e popolare. Ottenuta lalicence in lettere nel1906, si trasferì a Parigi per partecipare al concorso all'École des Chartes, che vinse e che gli aprì la carriera di insegnante.
Ma nel1909 decise di dedicarsi anima e corpo alla letteratura, pubblicando la raccolta di poesie intitolataLes mains jointes (1909), seguita dal romanzoL'enfant chargé de chaînes. Già in queste prime opere si delineò l'ispirazione religiosa anche se i toni furono ancora sfumati. Nel1913 si sposò con Jeanne Lafon e, dopo l'inizio dellaprima guerra mondiale, ottenne l'esenzione dal servizio militare per motivi di salute.
In quegli anni Mauriac si dedicò con passione anche all'attività digiornalista, collaborando conGaulois eLe Figaro e si impegnò come promotore di un manifesto destinato ai cattolici affinché si dissociassero dalfranchismo.[2] Inromanzi comeIl bacio al lebbroso (1922),Thérèse Desqueyroux (1927),Groviglio di vipere (1932), si fece denunciatore spietato egiudice intransigente di sentimenti qualiavarizia,orgoglio,odio,sensualità,avidità,materialismo e brama di dominare, che travolgono laborghesia diprovincia, lontana da ogni possibilità di riscatto.
Temi che permeano anche la sua produzione teatrale: ricordiamoAsmodeo del 1937 al quale fecero seguitoAmarsi male (Mal aimés, 1945) ePassaggio del diavolo (Le passage du Malin, 1947),Il fuoco sulla terra (Le feu sur la terre, 1950). Mauriac mise ilcattolicesimo, ilmoralismo ed ilfariseismo alla base della sua opera. Egli critica il grigiomondo borghese in nome di valori religiosi, ma non esita a contrapporre alla rinunciacristiana l'istintivo impulso a una vita piena.
Soprattutto al centro della sua disamina critica, vi furono lafamiglia e i rapporti famigliari, presi come riferimento emblematico per il degrado e il deterioramento dei valori e del senso della vita. Il pessimismo cronico di Mauriac si rivelò necessario per evidenziare il carattere mostruoso dei suoi personaggi, che l'autore ritiene presenti in ognuno di noi. Assieme aGeorges Bernanos,Karl Barth,Maritain eGabriel Marcel, redasse articoli per la rivistaTemps présent.
Ai personaggiavvolti in una nube di zolfo dei romanzi, egli alternò ritratti più distaccati insaggi critici suJean Racine,Blaise Pascal,Gesù. Numerosi furono pure i suoi studi sui problemipsicologici del credente, tra i qualiSofferenza e gioia del cristiano (1931),Brevi saggi di psicologia religiosa (1933), così come fondamentali risultarono i suoi saggi dottrinaliGiovedì Santo (1931) eLa pietra dello scandalo (1948). Negli stessi anni Quaranta si distinse come editorialista di punta del quotidianoLe Figaro, sulle cui colonne firmò articoli fino al 1949.
Durante laseconda guerra mondiale si oppose al governo diVichy e si avvicinò alle posizioni del generaleCharles de Gaulle, al quale dedicherà un'opera biografica intitolataDe Gaulle.[2] Tuttavia, nel1945, prese le difese degli scrittoricollaborazionisti («les écrivains vichystes et "collabos" menacés du peloton d'exécution»), come il fascistaRobert Brasillach[3]. Ciò gli valse, da parte del foglio satirico-politicoCanard enchaîné il soprannome di "Saint François des Assises".[4]
Per lo stile fluido e ricco diimmagini, per la coerenza e dirittura morale ma soprattutto perché trattò temi universali, gli fu conferito ilpremio Nobel per la letteratura del1952.
Sul fronte giornalistico, portò avanti l'attività dichroniqueur per il settimanaleL'Express e, successivamente, ritornò a scrivere perLe Figaro Littéraire.
Nelle sue opere, la "carne" è emblema del peccato originale: la libertà sessuale, per Mauriac, coincide con il "male supremo" e la donna è una "straniera" che appartiene "a un'altra razza", in quanto "il sesso ci separa più di due pianeti".[5]
«I romanzi li scrivono gli uomini per gli uomini. In un'ottica divina che trafigge le apparenze senza arrestarsi, non esiste romanzo, non esiste arte, perché l’arte vive di apparenze. Dio non è un artista; lui nemmeno.[6]»
Il fanciullo incatenato, Milano, Alfa, 1932 («Romanzi del girasole» 2); tr. Curzio Siniscalchi, Milano, Dall'Oglio, 1938 («I corvi» 63); Milano, Dall'Oglio, 1960 («Serie scarlatta» 23)
La Robe prétexte, Parigi, Grasset, 1914
Adolescenza, tr. Anna Luisa Zazo, Milano, Rizzoli, 1960 («BUR Supersaggi»)
La toga pretesta, Torino, Sas, 1953 («Universa» 1); conLa carne e il sangue, tr. Giovanni Fattorini e Leonella Alano Podini, Milano, Fabbri, 1970 («Grandi della letteratura»)
La Chair et le Sang, Parigi, Émile-Paul Frères Editeurs, 1920
La carne e il sangue, tr. Nico Ferrini, Milano, Elit, 1933 («Romanzi dell'iride» 42)
Il bacio al lebbroso, tr.Giuseppe Prezzolini, Milano, Treves, 1930 («Scrittori stranieri moderni» 9); Milano, Garzanti, 1944 («Amena» 6); Milano, Garzanti, 1961 («Romanzi moderni»); Milano, Garzanti, 1965 («Garzanti per tutti» 12) (contiene anche:Colpi di coltello, Un letterato, Il demone della conoscenza)
Le Fleuve de feu, Parigi, Grasset, 1923
Génitrix, Parigi, Grasset, 1923
Genitrix, tr. Maria Rolle Guerri, Milano, Mondadori, 1970 («Scrittori italiani e stranieri»); Milano, Mondadori, 1992 («Oscar narrativa»),ISBN 88-04-35637-5
Le Mal, Parigi, Grasset, 1924
Il male implacabile, tr. Renzo Tian, ed. conLe vie del mare, Milano, Mondadori, 1956 («Il ponte» 37)
Teresa, tr. Maria Martone, Roma, Tiber, 1929 («I grandi romanzi stranieri»); poi comeThérèse Desqueyroux, con introduzione di Paolo Decina Lombardi, tr.Enrico Piceni, Milano, Mondadori, 1982 («Oscar» 1547 e «Oscar narrativa» 555),ISBN 88-04-40113-3; poi tr. Laura Frausin Guarino, Milano, Adelphi, 2009 («Biblioteca» 540),ISBN 978-88-459-2387-6
I due romanzi di Teresa Desqueyroux, tr. Enrico Piceni, Milano, Mondadori («Medusa» 53), 1935; Milano, Mondadori («Libri del Pavone» 150), 1958; Milano, Mondadori, 1971 («Capolavori della Medusa»)
Destins, Parigi, Grasset, 1928
Destini, tr. Marise Ferro, Milano, Mondadori, 1933 («Medusa» 4); Milano, Mondadori, 1958 («Libri del pavone» 140); Milano, Mondadori, 1980 («Capolavori della Medusa»); Milano, Mondadori, 1992 («Oscar narrativa» 1241),ISBN 88-04-36139-5
Trois Récits:Coups de couteau (1926),Un homme de lettres (1926),Le Démon de la connaissance (1928)
Quel che era perduto, conGli angeli neri, tr. Mara Dussia, Milano, Mondadori, 1937 («Medusa» 77); Milano, Mondadori, 1956 («Libri del Pavone» 99); con introduzione di Roberto Cantini, Milano, Mondadori, 1973 («Oscar» 142); con introduzione di Giuliano Vigini, Milano, Mondadori,1992 («Oscar narrativa» 1256),ISBN 88-04-36471-8
Le Nœud de vipères, Parigi, Grasset, 1932
Groviglio di vipere, tr. Mara Dussia, Milano, Mondadori, 1932, («Romanzi della palma»); Milano, Mondadori, 1952 («Medusa» 307); Milano, Mondadori, 1960 («Libri del Pavone» 230); Milano, Mondadori, 1966 («Oscar» 39 e «Oscar narrativa» 123); Milano, Mondadori, 1974 («Capolavori della Medusa»)
Le Drôle (racconto per bambini), 1933
Le Mystère Frontenac, Parigi, Grasset, 1933
Il mistero Frontenac, tr. Leone Bortone, Roma, Anonima Veritas, 1947 («Iride»); tr.Orsola Nemi, Milano, Longanesi, 1960 («La gaja scienza»)
La Fin de la nuit, Parigi, Grasset, 1935
tr. inI due romanzi di Teresa Desqueyroux, cit.
Les Anges noirs, Parigi, Grasset, 1936
Gli angeli neri ed. conQuel che era perduto, tr. Enrico Piceni, Milano, Mondadori, 1937 («Medusa» 77); Milano, Mondadori, 1956 («Libri del Pavone» 99); Milano, Mondadori, 1973 («Oscar» 142), con introduzione di Roberto Cantini; Milano, Mondadori, 1992 («Oscar narrativa» 1256), con introduzione di Giuliano Vigini,ISBN 88-04-36471-8
Plongées, Parigi, Grasset, 1938, contiene, tra gli altri racconti:Le Rang,Insomnie,Conte de Noël, oltre aThérèse chez le docteur (1933) eThérèse à l'hôtel (1933)
Du côté de chez Proust, Parigi, La Table ronde, 1947
Mes grands hommes, Monaco, Editions du Rocher, 1949
La pierre d'achoppement, 1951
La pietra di scandalo, tr. Giovanni Visentin, Firenze, Libreria Fiorentina, 1952 («Ventesimo secolo»); con il titoloLa pietra dello scandalo, Palermo, Zisa, 1989 («Le gemme» 2)
Paroles catoliques, 1954
L'amore senza misura, tr. Giovanni Barra, Milano, Massimo, 1955 («Il nostro tempo» 1)
Paroles aux croyants, 1954
Parole ai credenti, tr. Emilio Piovesan, Brescia, Morcelliana, 1954 («Il pellicano»)
Santa Margherita da Cortona, Milano, Mondadori, 1952 («BMM» 311); poi tr. Giovanni Barra, Cortona, Padri francescani del Santuario, 1972; poi Roma, Logos, 1982 («Biblioteca universale cristiana» 35); ivi, 1988 («Protagonisti»)