Federazione Italiana Rugby | |
---|---|
![]() | |
Disciplina | ![]() |
Fondazione | 1928 |
Nazione | ![]() |
Confederazione | World Rugby (dal 1987) Rugby Europe (dal 1934) |
Sede | ![]() |
Presidente | ![]() |
Sito ufficiale | federugby.it/ |
Modifica dati su Wikidata ·Manuale |
LaFederazione Italiana Rugby, conosciuta anche con l'acronimoFIR, è l'organismo di governo delrugby a 15 e delrugby a 7 inItalia.Istituita il 28 settembre 1928, fu nel 1934 uno dei membri fondatori della FIRA – Fédération Internationale de Rugby Amateur (oggiRugby Europe).Affiliata aWorld Rugby dal 1987, figura nel Tier 1, il gruppo delle federazioni più importanti del mondo, insieme alle altre cinque delSei Nazioni e alle quattro delRugby Championship.
Sotto la giurisdizione della FIR ricadono le rappresentative nazionali seniores a XVmaschile efemminile (quest'ultima dal 1991), a VIImaschile efemminile, più varie sottocategorie di selezioni a XV (Nazionale A,Under-20, militari, etc.).
Presidente della federazione èAndrea Duodo, eletto il 15 settembre 2024 e successore diMarzio Innocenti, in carica dal 2021.
Il gioco del rugby apparve inItalia nei primi anni delXX secolo e, fino daglianni dieci, per iniziativa di un appassionato di sport (fu rugbista, calciatore, arbitro e giornalista sportivo), l'economo delteatro alla Scala diMilanoStefano Bellandi, esisteva un'estemporanea squadra che tutte le domeniche si riuniva per giocare sul campo sportivo dell'Unione Sportiva Milanese vicino all'attuale piazzale Maciachini; complice anche la crescente pubblicità venuta dalla stampa, nell'estate del 1927 il movimento conobbe un'improvvisa esplosione, con giocatori che accorsero da altri club sportivi per praticare il nuovo sport.
Poco dopo, sempre per iniziativa di Bellandi, i milanesi ebbero notizia che «Si è costituito in Milano un Comitato Nazionale di Propaganda del Giuoco della Palla Ovale (Rugby) alle dirette dipendenze delCONI […] Il comitato rende noto, che per ora il solo centro di istruzione e propaganda è loSport Club Italia […] Per informazioni rivolgersi al sig. Bellandi, via Filodrammatici 2, Milano»[1].
Per promuovere a livello nazionale il movimento che aveva appena ricevuto il riconoscimento ufficiale del Comitato Olimpico, Bellandi interpellò un giornalista francese, Henry Desgrange, direttore di una testataparigina, il quale demandò a uno dei suoi collaboratori, tale Gaston Bénac, allenatore di rugby, il compito di trovare una soluzione: questi ebbe l'idea di organizzare due incontri inItalia tra una selezione francese e una italiana.Il primo incontro si tenne il 1º novembre 1927 al Velodromo diBologna, e la squadra francese vinse 27-18; l'indomani le stesse due selezioni si incontrarono alVelodromo Sempione diMilano (sulle cui ceneri fu ricostruito nel 1935 ilVigorelli) e furono sempre i francesi a prevalere, per 46-35. Altri incontri tra selezioni italiane e transalpine si tennero nei mesi successivi: sotto il periodo natalizio una squadra diParigi fu invitata a disputare incontri aMilano,Torino eBrescia, mentre nella primavera successiva, a marzo del 1928, fu una selezione milanese a recarsi in Francia, alParco dei Principi diParigi.All'inizio dell'estate anche laCapitale mostrò interesse alla nuova disciplina e la neocostituitaLazio Rugby (fondata nel 1927 come sezione rugbistica dellaSocietà Sportiva Lazio)[2] incontrò alloStadio Nazionale del PNF un XVbresciano noto come “Leonessa d'Italia”[2], sconfiggendolo per 17-0.
Nel luglio 1928 sedici club, espressione diMilano,Torino,Udine,Padova,Bologna,Roma eNapoli, chiesero formalmente al CONI di riunirsi in associazione; il comitato olimpico approvò la richiesta e il 28 settembre successivo, aRoma, fu ufficialmente costituita la FIR - Federazione Italiana Rugby[3], il cui primo presidente fuGiorgio Vaccaro e la cui sede fu fissata invia Frattina 89, non distante daPiazza di Spagna.
Nel 1929 nacque laNazionale, che debuttò ufficialmente il 20 maggio aBarcellona, contro l'altrettanto esordienteSpagna.
Dello stesso anno fu anche l'organizzazione del primo campionato nazionale che fu vinto dall'Ambrosiana diMilano sullaLazio.Tuttavia, già dopo neppure un anno di attività, il 19 ottobre 1929, la FIR fu sciolta dal CONI[4], che assunse la gestione diretta, almeno inizialmente, delcampionato 1929-30.Circa tale incidente esistono due teorie, peraltro non necessariamente mutualmente escludentesi: una fu che a spingere per l'eliminazione della federazione furono alcuni giocatori della Lazio, che fecero pressione su Vaccaro il quale, oltre a essere presidente federale, era anche presidente della società romana; un'altra vuole che il regimefascista, avverso ai fenomeni culturali di origine anglosassone, osteggiasse pesantemente il rugby in quanto proveniente dall'Inghilterra[5].Una parziale conferma di quest'ultima supposizione potrebbe essere il tentativo, da parte del CONI, di introdurre la pratica di un nuovo sport chiamatovolata che riprendeva parzialmente le regole da calcio e pallacanestro, ma che non ebbe seguito[5].
Comunque, nonostante la soppressione della Federazione, la pratica del rugby non fu abbandonata: il CONI aveva demandato a un direttorio rugbistico appositamente creato in seno allaFederazione Italiana Giuoco Calcio il compito di organizzare la disciplina nel Paese[6], ma alla fine del 1932 dovette ripristinare la federazione, anche se ne italianizzò il nome inFederazione Italiana della Palla Ovale[7] (F.I.P.O.), nome riportato un anno più tardi al quasi originaleFederazione Italiana Rugbi[8].
La Federazione italiana, comunque, così come molte altre non anglosassoni, rimase fuori dall'International Rugby Football Board (IRFB) e si fece capofila, insieme allaFédération française de rugby e allaDeutscher Rugby-Verband, della creazione di un organismo internazionale alternativo: per iniziativa di tali associazioni nacque quindi aParigi, il 2 gennaio 1934, laFédération Internationale de Rugby Amateur oFIRA (oggiRugby Europe)[9], che vide tra i membri fondatori ancheBelgio, Catalogna,Paesi Bassi,Portogallo eRomania.
Tra i primi atti della nuova federazione internazionale, l'istituzione del Torneo FIRA, poi Coppa delle Nazioni (oggiCampionati internazionali Rugby Europe), cui la FIR iscrisse laNazionale italiana fin dalla prima edizione, e a cui fu presente fino al 1997, quando il torneo fu modificato e riservato alle federazioni europee di seconda fascia.
Nel dopoguerra fu riacquistato il nome originale diFederazione Italiana Rugby[8] e nel quarto di secolo successivo il rugby internazionale italiano continuò a misurarsi con le compagini europee nella Coppa delle Nazioni; rimanevano preclusi gli incontri con le Nazioni dell'IRFB; quindi, per favorire la crescita della disciplina tramite il confronto con altre realtà, la FIR iniziò a organizzaretour della Nazionale.Il primo fu nel1970 inMadagascar, con 2test match su 2 vinti; poi l'importantetour inAfrica Meridionale del 1973, che comprese 8 incontri inSudafrica, di cui 1 vinto, e untest match contro laRhodesia (oggiZimbabwe), perso, e quello inInghilterra del1974, senzatest match (3 sconfitte).Capitano di tutti e tre i citatitour fuMarco Bollesan, in seguito anche allenatore della Nazionale.
Il 14 luglio 1984 fu eletto alla presidenzaMaurizio Mondelli[10], sotto la cui gestione la FIR divenne membro dell'International Rugby Board e della quale fu il primo consigliere italiano; in qualità di membro del comitato esecutivo delCONI, inoltre, Mondelli riuscì a far giungere alla FIR una discreta dotazione di fondi per accompagnarla nel passaggio al professionismo, entrato ufficialmente nella disciplina nel 1995[11].Mondelli era anche presidente quando la squadra italiana che prese parte alla Coppa del Mondo di rugby.
Il 19 gennaio 1991 la FIR prese ufficialmente in gestione anche il rugby a 15 femminile[12], che in Italia era già praticato a livello ufficiale dalla stagione 1984-85 sotto la giurisdizione dell'Unione Italiana Sport Popolare, che organizzò da allora un campionato e che aveva schierato nel giugno 1985 la prima formazione italiana, quarta squadra internazionale in assoluto a debuttare dopoFrancia,Paesi Bassi eSvezia.
Dal 1996, con l'avvento della presidenzaDondi[13] (ex rugbista diParma eFiamme Oro), la FIR costruì le premesse per l'ammissione nel rugby d'élite: già un anno prima, nel 1995, l'Italia aveva vinto il suo primotest match contro una squadra del Cinque Nazioni (l'Irlanda); nel 1997, sconfisse per la prima volta laFrancia (in occasione della finale diCoppa FIRA 1995-97[14] per 40-32 aGrenoble), laureandosi campione d'Europa.Ciò costituì il biglietto da visita per chiedere alle cinque storiche federazioni del Cinque Nazioni (laFrancia più le quattro britanniche) l'ammissione al loro torneo, la quale venne accordata a partire dal 2000.Nella partita inaugurale della prima edizione delSei Nazioni, alloStadio Flaminio diRoma, l'Italia sconfisse laScozia.
A livello interno, invece, la FIR gestisce direttamente i campionati nazionali, al cui vertice figura laSerie A Élite, che esprime la squadra campione d'Italia; inoltre due compagini italiane, ilBenetton diTreviso e leZebre diParma, disputano il campionato interconfederaleUnited Rugby Championship insieme ad altre squadre di verticegallesi,irlandesi,scozzesi, e, dal 2017sudafricane, e rappresentano la FIR nei massimi tornei continentali per club, laChampions Cup, e laChallenge Cup.
Per quanto riguarda le attività delle altre selezioni, la FIR gestisce anche laNazionale femminile, le selezioni rugbistiche aVII maschili efemminili, nonché quelle a XV giovanili, e le relative Nazionali di categoria partecipano a tutti i campionati organizzati daWorld Rugby (il nuovo nome dell'IRFB dal 2014).La nazionale femminile a XV disputa dal 2007 ilSei Nazioni di categoria nel quale vanta, come miglior risultato, il secondo posto assoluto nel2019 con tre vittorie, un pareggio e una sconfitta contro le campionesse dell'Inghilterra[15].L'Italdonne partecipa inoltre allaCoppa del Mondo femminile fin dalla sua istituzione nel 1991 e si è qualificata a cinque edizioni complessivamente, la più recente nel2022 con il raggiungimento dei quarti di finale.
Il 1º maggio 2008 Giancarlo Dondi entrò nel comitato esecutivo diWorld Rugby.Il 29 maggio 2010 fu eletta nel Consiglio Federale della FIR la prima donna, la rugbista dellaRed & Blu RomaSara Pettinelli, subentrata aCarlo Checchinato[16].
Nelle elezioni federali del 15 settembre 2012 Dondi non si ricandidò e gli succedette l'imprenditorebrescianoAlfredo Gavazzi[17], già giocatore e presidente delRugby Calvisano; Dondi, nel corso della stessa elezione, fu nominato presidente onorario[17].Nel 2016 Gavazzi fu riconfermato presidente federale per il successivo quadriennio con circa il 55% dei voti[18][19], superando di 10 punti il candidato sfidante, l'ex rugbistaMarzio Innocenti[18].A ricoprire la carica di vicepresidente fu designato il consigliere eletto, ed anch'egli ex giocatore,Salvatore Perugini, che il 15 aprile 2019 ha rimesso l'incarico[20].
Nelle elezioni per il quadriennio 2020-24, rinviate per via dellapandemia di COVID-19 al 13 marzo 2021,Marzio Innocenti sconfisse Gavazzi al secondo tentativo, aggiudicandosi la presidenza con il 56% dei voti dei delegati e divenendo così il ventunesimo presidente della F.I.R.[21].Sotto la presidenza Innocenti l'Italia maschile, affidata dapprima alCT neozelandeseKieran Crowley[22] e, a seguire, all'argentinoGonzalo Quesada[23], ha raggiunto risultati di rilievo quale la prima vittoria esterna (nelSei Nazioni 2022) a casa delGalles dopo 36 sconfitte consecutive nel torneo[24][25], la prima vittoria di sempre sull'Australia[26][27][28][29] e il quinto posto nelSei Nazioni 2024 con due sconfitte, altrettante vittorie e un pareggio e tre risultati utili consecutivi[30] con ingresso nel Top 10 delranking World Rugby, salendo dal quattordicesimo posto di un anno prima all'ottavo[31].
Alle elezioni federali del 15 settembre 2024 tenutesi aBologna il candidatoAndrea Duodo è stato eletto in prima votazione con il 55,92% dei voti contro il 41,69% del presidente uscenteMarzio Innocenti[32], divenendo così il 22º presidente federale[32].
La FIR figura, come membro a pieno titolo, nel consiglio diWorld Rugby con tre rappresentanti con diritto di voto[33].
La FIR è guidata da un consiglio federale composto da undici membri incluso il presidente.I dieci consiglieri sono eletti in rappresentanza di associazioni e club tesserati (7), dei giocatori (2) e dei tecnici (1).Il consiglio federale per il quadriennio olimpico 2024-28 è così composto[34]:
Altri progetti
Federazioni nazionali nella giurisdizione diRugby Europe | |
---|---|
Affiliate ER e WR | Andorra ·Austria ·Belgio ·Bosnia ed Erzegovina ·Bulgaria ·Repubblica Ceca ·Croazia ·Danimarca ·Finlandia ·Francia ·Galles ·Georgia ·Germania ·Inghilterra ·Irlanda ·Israele ·Italia ·Lettonia ·Lituania ·Lussemburgo ·Malta ·Moldavia ·Monaco ·Norvegia ·Paesi Bassi ·Polonia ·Portogallo ·Romania ·Russia ·Scozia ·Serbia ·Slovenia ·Spagna ·Svezia ·Svizzera ·Ucraina ·Ungheria |
Affiliate solo ER | Bielorussia ·Cipro ·Estonia ·Islanda ·Kosovo ·Liechtenstein ·Montenegro ·San Marino ·Slovacchia ·Turchia |
Soppresse / espulse | Armenia ·Grecia ·Repubblica Democratica Tedesca |
World Rugby ·Rugby Europe |
Controllo di autorità | VIAF(EN) 262140972 ·GND(DE) 10017494-2 |
---|