Fanò frazione | |
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(EL) Οθωνοί (Othōni) | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Periferia | Isole Ionie |
Unità periferica | Corfù |
Comune | Comune di Corfù centrale e Isole Diapontiane |
Amministrazione | |
Amministratore locale | Dimitrios Katechis |
Territorio | |
Coordinate | 39°51′00″N 19°24′00″E39°51′00″N,19°24′00″E (Fanò) |
Superficie | 10,078km² |
Abitanti | 392 (2011[2]) |
Densità | 38,9 ab./km² |
Altre informazioni | |
Lingue | greco |
Cod. postale | 49100 |
Prefisso | +30 26630 |
Fuso orario | UTC+2 |
Targa | KY |
Nome abitanti | othonioti |
Patrono | Maria (madre di Gesù) |
Giorno festivo | 15 agosto |
Cartografia | |
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[diapontia.gr Sito istituzionale] | |
Modifica dati su Wikidata ·Manuale |
Fanò | |
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Geografia fisica | |
Superficie | 10,078km² |
Geografia politica | |
Stato | ![]() |
Centro principale | Ammos |
Demografia | |
Abitanti | 392 (2011) |
Etnico | greci[3] |
voci di isole della Grecia presenti su Wikipedia |
Fanò[4][5] oOthoni[6] (in grecoΟθωνοί?;IPA:/ɔθɔˈni/, ingreco anticoPhanós oOthōnói[6]) situata nelCanale d'Otranto, è l'isolagreca più occidentale[7] facente parte dell'arcipelago delleDiapontie, incluse nella regione amministrativa delleisole Ionie. È l'isola greca più vicina all'Italia, da cui dista solo 78 km.
Dal punto di vista amministrativo costituisce una delle comunità o frazioni in cui è suddiviso il comune diCorfù nell'omonimaprefettura. Per quanto riguarda il punto di vista meramente geografico, l'isola di Fanò è una delle cinque isole che costituiscono l'arcipelago delle isole Diapontie e a sua volta costituisce un ulteriore arcipelago (che prende il suo stesso nome) di 44 tra isolette e scogli minori.[8]
L'isola è situata a 6miglia nautiche dall'isola diMathraki, 8 miglia nautiche da quella diMerlera, 12 miglia nautiche dal porto di Corfù e a 36 dallacittà medesima, 38 miglia nautiche daCapo Linguetta inAlbania[9] e a 43miglia nautiche dacapo d'Otranto inItalia.[10]
Il suo punto più alto è il monte Corvo[5] a 394 s.l.m.[11], mentre su di un precipizio posto alla sua estremità orientale sorgono le rovine di un antico castello veneziano e nella zona di Castri presso punta dei Genovesi[5] sorge invece unfaro persegnalamenti marittimi alto 13 m che, costruito nel 1872, è per potenza il secondo di Grecia.[12] Nel suo porticciolo è pure presente un ufficio dellaguardia costiera greca, ovvero dellaΛιμενικό Σώμα - Limeniko Sōma (Λ/Σ) che funge daautorità portuale.[13]
In tempi moderni, i primi abitanti di Fanò giunsero principalmente dall'isola di Passo e dall'Epiro. Gli othonioti dovettero combattere più volte contro le incursioni deipirati barbareschi edalgerini, infatti al centro dell'isola, sulla collinetta "Kalodiki" ad un'altezza di 217 m., si trova un monumento in memoria degli eventi che ebbero luogo sull'isola nel 1537, quando ipirati guidati dal famigeratoKhayr al-Din Barbarossa, dopo una dura battaglia, uccisero un gran numero di isolani.[16]
Fu soltanto dopo la grandebattaglia navale di Lepanto, nel1571, quando la flotta cristiana dellaLega Santa sconfisse quellaTurca, che fu possibile ripopolare l'isola e viaggiare con maggior sicurezza. I nuovi abitanti provenivano in massima parte daPasso eParga, con cui condividono molti cognomi.
La storia contemporanea vede l'isola di Fanò comepossedimento veneziano, poi dopo un breve periodo sotto la dominazionefrancese, decretata dalTrattato di Campoformio che aveva assegnato ai transalpini l'Eptaneso, nonché la breve parentesi dellaRepubblica delle Sette Isole Unite, tra il 1800 e il 1807, ilTrattato di Parigi del 1815 stabilì che essa, sempre insieme alleisole Ionie, divenisse protettorato delRegno Unito fino al suo passaggio allaGrecia avvenuto nel1864.[17]
Dopo il1850 iniziò un intenso flusso migratorio verso l'Australia e leAmeriche. Durante laprima guerra mondiale, l'isola di Fanò fece parte di unimponente sistema di sbarramento del Canale d'Otranto attuato dallaflotta alleata traBrindisi inItalia, eCorfù sul latoalbanese dell'Adriatico.
Tale blocco mirava ad impedire l'accesso alMediterraneo alle unità dell'Imperial regia Marina austro-ungarica che avrebbero così potuto minacciare le operazioni alleate. Il blocco fu efficace nell'impedire alle navi di superficie austroungariche ad arrischiarsi di uscire dai propri portidalmati, ma ebbe pochi effetti suisottomarini con base aCattaro, fino a quando, nel 1918, venne completato uno sbarramento fisico dell'interocanale d'Otranto con reti e boe[18][19] ma l'ultimo tentativo di forzamento dello stesso, pianificato dall'ammiraglio in capo della flottaMiklós Horthy, fallì il 10 giugno1918, quando il gruppo di navi da battaglia partito daPola con notevole ritardo, fu intercettato daiMAS 15 e 21 dellaRegia Marina comandati rispettivamente dalcapitano di corvettaLuigi Rizzo e dalguardiamarinaGiuseppe Aonzo[20][21], che affondarono nei pressi diPremuda lacorazzata Santo Stefano.[22]
Fanò è divisa in due regioni che sono Ano Panta (in greco: Άνω πάντα) e Kato Panta (in greco: Κάτω πάντα). Ci sono più di 20 villaggi.
Villaggio | Regione |
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Chōrio | Ano Panta |
Dafni (con Fragoplatika e Mogiatika) | Ano Panta |
Stavros | Ano Panta |
Vitsentziatika | Kato Panta |
Argyratika | Kato Panta |
Deletatika | Kato Panta |
Damaskatika | Kato Panta |
Katsouratika | Kato Panta |
Ammos, | Kato Panta |
Papadatika | Kato Panta |
Mastoratika | Kato Panta |
Kasimatika | Kato Panta |
Benardatika | Kato Panta |
Pagalatika | Kato Panta |
Katsouratika | Kato Panta |
Mihatika | Kato Panta |
Avlakia | Kato Panta |
La maggior parte delle spiagge dell'isola sono raggiungibili in barca, tra cui Ammos, Molos, Kamini, Kanoula, Kontoskes, Rogi, Fyki, Xilosermi, e Aspri Ammos. Si tratta di un'isola ben noto per la fotografia subacquea a causa della peculiare geomorfologia dei fondali e le numerose grotte. Altri luoghi di interesse sono le Moshopontikas, Xylosermi, baia Fyki (dove si trova il relitto sommerso di Sarah nave). Fanò è stato spesso visitato dal naturalista francese Jacques Cousteau e la sua nave esplorativa Calypso.
Il percorso tradizionale è stato creato ed utilizzato dai primi abitanti, ed è stato successivamente riaperto dal comune e le iniziative private. Gli abitanti del posto e visitatori possono utilizzare il percorso per raggiungere quasi ogni quartiere e parte dell'isola a piedi, così come il Monte Imerovigli (Merovigli), e la cima più alta dell'isola, con una altezza di oltre 390 metri (1.280 piedi), con vista sulle altre isole Diapondia, mar Ionio e mare Adriatico.
Porto di Ammos (in greco: Λιμένας Άμμου) è il quartiere più popoloso con piccoli alberghi, ristoranti, negozi rent-a-bike, caffè, stazione di polizia, clinica comunità con ambulanza e autorità portuale.
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