GliEuteri (Eutheria,Huxley, 1880) oEuplacentati sono una delle dueinfraclassi dimammiferi dellasottoclasse deiTheria (l'altra è rappresentata daiMetatheria).
Il nome significa "vere bestie"[1]. Sono dotati diplacenta più efficiente rispetto ai Metatheria (o Marsupiali), dotati diplacenta vitellina. Raggruppano la maggioranza dei mammiferi viventi, tra cui l'uomo, e sono diffusi in tutti i continenti.
Gli Euteri hanno una temperatura corporea più elevata e stabile degli altri Mammiferi: a causa di ciò posseggonotesticoli esterni, in quanto laspermioistogenesi viene disturbata da temperature troppo elevate.
Gli Euteri si distinguono dagli altri mammiferi per il fatto che ilfeto è nutrito durante lagestazione per mezzo di unaplacenta perfezionata mentre, generalmente, questo non succede negli altri mammiferi (Mus malabaricus è una cospicua eccezione a questa regola). Si riproducono sessualmente, e il piccolo si sviluppa completamente all'interno del corpo della madre. I Mammiferi Euteri sonovivipari. La specie di Eutheria più antica conosciuta appartiene al genereEomaia, ritrovata inCina e risalente alCretaceo Inferiore. È indubbiamente un membro degli Euteri, ma i fianchi dell'animale sono costruiti troppo rigidamente per permettere la nascita di un piccolo ben formato. Ciò fa fortemente pensare che la placenta abbia giocato solo un piccolo ruolo nello sviluppo del piccolo.
I mammiferi placentati si distinguono anatomicamente dagli altri mammiferi per:
- un'apertura sufficientemente ampia nella parte inferiore del bacino per consentire la nascita di un figlio di grandi dimensioni rispetto alle dimensioni della madre.
- l'assenza diossa epipubiche che si estendono in avanti dal bacino, che si trovano in tutti gli altri mammiferi. (La loro funzione nei mammiferi non placentati è quella di irrigidire il corpo durante la locomozione, ma nei placentati inibirebbero l'espansione dell'addome durante la gravidanza.)
- le ossa più posteriori del piede si inseriscono in una cavità formata dalle estremità della tibia e del perone, formando un'articolazione della caviglia superiore a tenone e mortasa completa.
- la presenza di un malleolo nella parte inferiore del perone.
- invece di unacloaca come nei monotremi, nei marsupiali e nella maggior parte degli altrivertebrati, i dotti urogenitali escono attraverso lavulva o ilpene e ilretto si apre come l'ano.
- la presenza di uncorpo calloso tra gli emisferi cerebrali.
Eomaia scansoria è datato a circa 125 milioni di anni fa ed è, al momento, il più antico tra gli Euteri. Tuttavia le sue specializzazioni da mammifero arrampicatore arboricolo alternate a caratteri invece simili aiMarsupiali inducono gli scienziati a calcolare ancora più indietro nel tempo la nascita dell'infraclasse. Seguono a distanza di pochi milioni di anni i generiMurtoilestes eProkennalestes, entrambi forme ancora ancestrali. Dal genere Prokennalestes sembrerebbero derivare lo sconosciuto e rapidamente estinto ordine degliAsioryctitheria nonché i primi rappresentanti di tutti i vari ordini attuali. Si aggiorna continuamente poi la lista di fossili di animali considerati "basali" (cioè alla base degli ordini attuali) ma che non è possibile classificare con certezza perché le ricostruzioni sono limitate a pochi frammenti: risalgono tutti alCretaceo superiore i fossili diBobolestes eBeleutinus (forse appartenenti al gruppoZalambalestidae) e quelli dei generiSahnitherium eDeccanolestes (che presentano analogie con i primi rappresentanti deiCarnivori). Non è ancora chiaro, infine, se il genere nordamericanoMontanalestes debba essere classificato o meno negli Eutheria viste le sue analogie conProkennalestes che però è stato ritrovato inMongolia: fossili comeEomaia eProkennalestes hanno indotto gli scienziati ad ipotizzare un'origine asiatica degli Eutheria e seMontanalestes ne fosse incluso si dovrebbe ipotizzare una radiazione geografica enorme per quei tempi ed un arretramento dei tempi di comparsa. Si tratta comunque solo di teorie non ancora supportate da ritrovamenti fossili inequivocabili.
Secondo la classificazione stabilita da O. Madsen nel2001, gli Euteri vengono suddivisi in 5superordini i cui rapportifilogenetici sono illustrati nel seguentecladogramma:
- SuperordineEuarchontoglires
- OrdineRodentia - ratti, topi, scoiattoli, istrici, castori, ghiri, capibara, ecc.
- OrdineLagomorpha - lepri, conigli, pica
- OrdineScandentia - tupaie, ptilocerco
- OrdineDermoptera - colughi
- OrdinePlesiadapiformes †
- OrdinePrimates - scimmie, lemuri, uomo
- SuperordineLaurasiatheria
- OrdineErinaceomorpha - ricci e gimnuri
- OrdineSoricomorpha - talpe, toporagni, solenodonti
- OrdineArtiodactyla - cervi, giraffe, maiali, antilopi, capre, ecc.
- OrdineCetacea - balene, delfini
- OrdineCarnivora - canidi, felidi, orsi, foche, donnole, ecc.
- OrdineChiroptera - pipistrelli
- OrdinePerissodactyla - cavalli, rinoceronti, tapiri
- OrdineCimolesta †
- OrdinePholidota - pangolini
Questa classificazione non tiene conto degli studi di Kriegs e Svartman del2006, per i quali l'intera infraclasse Eutheria andrebbe divisa inEdentata (gli Xenartri, unici a non possedere una staffa che permette il passaggio di un vaso sanguigno all'interno dell'orecchio medio) edEpitheria (comprendente tutti gli altri gruppi).
Nel cretaceo sono comparsi diversi lignaggi:Atlantogenata (comprendenteAfrotheria eXenarthra) eBoreoutheria che a sua volta comprendeEuarchontoglires eLaurasiatheria. La comparsa di tali lignaggi ovviamente non è simultanea ma è strettamente collegata alla disgregazione del continente nel tardoCretaceo portando alla prima differenziazione dei mammiferi placentati, si pensa difatti che l'Afrotheria abbia avuto origine in Africa, Boreoeutheria nell'Eurasia e Nord America ed infine Xenarthra in Sud America. Il momento della formazione di ulteriori lignaggi corrisponde effettivamente al momento di separazione dei continenti, ad esempio Sud America ed Africa facevano entrambi parte delGondwana per poi separarsi definitivamente.
L'esatta sequenza di eventi biogeografici che portano alla separazione di questi gruppi dipende dalla risoluzione della radice filogenetica dei lignaggi placentari viventi, la quale si rivela complessa, tutto ciò ha portato a tre possibili risoluzioni, abbastanza probabili, in quanto supportate da studi molecolari.
1ª teoria: secondo questa teoria Xenarthra è il gruppo più antico con i lignaggi rimanenti comprendenti un clado chiamatoEpitheria. Diversi studi hanno recuperato una relazione di gruppo sorella tra Xenarthra e Boreoeutheria,, formando un clado chiamato Notolegia oExafroplacentalia. Questa risoluzione, con Afrotheria come clado più divergente, suggerisce che la rottura tra Sud America e Africa, avrebbe causato la scissione iniziale nei mammiferi dellaplacenta coronale. I progenitori sarebbero rimasti in Africa, i progenitori degli altri placentari invece sarebbero prima stati in Sud America, da dove poi avrebbero colonizzato i continenti settentrionali attraverso alcuni corridoi. (Teoria maggiormente accreditata)
2ª teoria: uno scenario alternativo e non esclusivo è che Notolegia fosse più diffusa in Gondwana e almeno alcuni dei suoi membri fossero presenti in India prima che si separasse; quando l'India si scontrò con l'Asia, questi lignaggi avrebbero poi colonizzato i continenti settentrionaliattraverso l'Eurasia
3ª teoria: quest'ultima teoria, grazie a studi recenti, supporta una relazione di gruppo sorella tra Afrotheria e Xenarthra (che insieme formano un clado noto come Atlantogenata). In base a questa ricostruzione filogenetica, la divisione iniziale in Placentalia è tra igruppi meridionali e settentrionali, con la rottura finale tra Sud America e Africa probabilmente alla base della separazione tra i due lignaggi meridionali. Date queste intriganti implicazioni biogeografiche, lo sforzo per risolvere la posizione della radice del mammifero placentare rimarrà probabilmente un argomento di ricerca attiva nei prossimi anni.[2]
- ^In grecozoon significaanimale odessere vivente (come il latinoanimal), mentretherion significabestia (cfr. latinofera, belua, bestia)
- ^ E. Eizirik,Diversificazione dei mammiferi, inScienceDirect.
- (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder,Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005,ISBN 0-8018-8221-4.
- Wildman DE, Uddin M, Opazo JC, Liu G, Lefort V, Guindon S, Gascuel O, Grossman LI, Romero R, Goodman M.,Genomics, biogeography, and the diversification of placental mammals., inProc Natl Acad Sci U S A. 2007 Sep 4;104(36):14395-400.