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Europa centrale

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Europa centrale
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Ucraina (bandiera) Ucraina (Leopoli)
Linguelingue germaniche,lingue slave (occidentali emeridionali),lingua ungherese,lingue romanze
Fusi orariUTC+1 (Central European Time)
UTC+2 (Romania)
Stati e regioni dell'Europa centrale, secondo uno dei vari criteri esistenti.
L'Europa Centrale secondo Peter Jordan.

L'Europa centrale, anche definitaMitteleuropa oEuropa danubiana, è unaregione dell'Europa, compresa tra l'Europa occidentale e l'Europa orientale e tra l'Europa settentrionale e l’Europa meridionale, per quanto variamente definite.

Il concetto di Europa centrale, così come quello di una suaidentità culturale, è in qualche modo elusivo.[1][2][3] Tuttavia la maggior parte degli studiosi asserisce che una distinta cultura centro-europea esiste, per quanto controversa e dibattuta possa essere tale nozione.[4][5] Si basa sulle somiglianze che derivano da caratteristiche storiche, sociali e culturali[4][6] e si caratterizza per essere stata una delle più ricche fonti mondiali di talento creativo tra ilXVII e ilXX secolo.[7] Una pubblicazione delleNazioni Unite impiega otto fattori «per definire una regione culturale chiamata Europa centrale»;[8]Cross Currents: A Yearbook of Central European Culture definisce l'Europa centrale come «un Occidente abbandonato».[9]

Si tratta quindi di territori che condividono una storia, di opposizione all'Est rappresentato dall'Impero ottomano e dallaRussia Imperiale, e, almeno fino allaprima guerra mondiale, di distinzione dall'Ovest in quanto conservatori opposti alle moderne ideeliberali, acquisite con laRivoluzione francese. Tale concetto è di conseguenza entrato in crisi a partire dalla dissoluzione degli imperi (tedesco,austro-ungarico, russo eottomano), con la nascita distati-nazione, e soprattutto dalla divisione della regione traPatto di Varsavia eNATO durante laguerra fredda, al termine della quale l'interesse per tale regione è tornato d'attualità.[10]

Neglianni 2000 l'Europa centrale sta attraversando una fase di «risveglio strategico».[11] L'economia mostra ancora forti disparità rispetto ai livelli di reddito e agli standard di vita: l'Europa centrale comprende alcune delle regioni più ricche d'Europa, ma anche alcune delle più povere.[12]

Suddivisione dell'Europa secondo l'istituto cartografico tedescoStändiger Ausschuss für geographische Namen.
Aree considerate centro europee in Italia.

Stati

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Stati dei montiCarpazi
Centro Europa Geografico[senza fonte].
Ilbassopiano pannonico, tra leAlpi, iCarpazi e laSava-Danubio

L'estensione dell'Europa centrale è oggetto di dibattito, ma vi sono due confini certi: uno a nord segnato dal Mar Baltico e uno a sud, delineato dalle Alpi, che separa questa zona del vecchio continente dall'Europa meridionale. Secondo la maggior parte delle fonti, la Mitteleuropa include:

Alcune fonti vi aggiungono inoltre talune regioni di stati circonvicini, per ragioni storiche e culturali, seppure con alcune differenze climatiche e geografiche:

Morfologia

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Regioni floristiche in Europa

Tra le Alpi e il Baltico

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I confini geografici tra l'Europa centrale e le regioni vicine (Europa settentrionale edEuropa meridionale) sono definiti dalmar Baltico, leAlpi e la lineaIsonzo-Krka-Sava-Danubio. I confini geografici rispetto all'Europa occidentale e all'Europa orientale (con l'eccezione del fiumeReno) sono men definiti, e il confine storico-culturale si è spostato più volte nel tempo.

Bassopiano germanico, bassopiano pannonico e monti Carpazi

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La parte settentrionale è coperta in buona parte dalbassopiano germanico. I montiCarpazi dividono lapianura europea in due sezioni: ilbassopiano pannonico centro-europeo ad ovest[14] e lapianura sarmatica ad est. A sud il bassopiano pannonico è limitato dai fiumiSava eDanubio.[15] Tale area corrisponde ai confini dell'anticaAustria-Ungheria. Il bassopiano pannonico si estende inAustria,Bosnia ed Erzegovina,Croazia,Ungheria,Romania,Serbia,Slovacchia,Slovenia eUcraina.

Alpi Dinariche

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Come estensione sud-orientale delleAlpi,[16] leAlpi Dinariche ricoprono 650 km lungo la costa delmar Adriatico, dalleAlpi Giulie nel nord-ovest fino al massiccio Šar-Korab a sud-est. Secondo talune fonti, talecatena montuosa è classificata comeeuropa centro-meridionale.[17]

Flora

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Laflora centro-europea occupa tutto il centro europa geografico e comprende la foresta temperata latifoglie decidua.

Storia del concetto di Europa centrale

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Una visione prebellica (1902) dell'Europa centrale[18]

     Paesi e regioni centro-europee: Germania ed Austria-Ungheria (con l'eccezione di Dalmazia e Bosnia-Erzegovina)

     Regioni di transizione tra Europa Centrale ed Europa Orientale: Romania

Secondo il geografo franceseEmmanuel de Martonne, nel 1927 l'Europa centrale includeva, in base a criteri geografici e culturali: Germania, Svizzera, Austria, Polonia, Cecoslovacchia, Ungheria e Romania. Italia e Jugoslavia non venivano considerate a causa della loro posizione prevalentemente esterna allo spazio centro-europeo.[19]

Belle Époque

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Lo stesso argomento in dettaglio:Belle Époque.
Mappa dei piani tedeschi di un «nuovo ordine politico» in Europa centrale ed orientale dopo itrattati di Brest-Litovsk del 9 febbraio1918 e del 3 marzo1918 e deltrattato di Bucarest del 7 maggio 1918.

     Germania e suoi alleati

     Aree delle parti russe della Polonia e dell'Armenia da annettere alla Germania/Turchia

     Stati semi-autonomi sotto completo controllo tedesco - futura annessione

     Nuovi paesi - economicamente e amministrativamente dipendenti dalla Germania

     Ucraina – sotto controllo economico tedesco

     Pianificata Repubblica Tatara – area di colonizzazione tedesca

     Paesi politicamente ed economicamente legati alla Germania

     Pianificata Repubblica Transcaucasica – politicamente legata alla Germania

     Stati cosacchi semi-autonomi all'interno della Russia –sfera d'influenza tedesca

Il concetto di Europa centrale era già conosciuto all'inizio delXIX secolo[20], ma inizia a divenire oggetto di intenso interesse a partire dalXX secolo. In principio l'idea di Europa centrale mescolava scienza, politica ed economia ed era strettamente connessa all'aspirazione della crescente economia tedesca di dominare una parte del continente, dettaMitteleuropa. Tale termine tedesco divenne talmente di moda da essere utilizzato anche in altre lingue per indicare i territori dalReno allaVistola (talvolta alDnepr) e dalmar Baltico aiBalcani.[21][22]

Il 21 gennaio 1904 venne fondata aBerlino l'Associazione Economica Centro-Europea (Mitteleuropäischer Wirtschaftsverein), volta all'integrazione economica diImpero tedesco eImpero austro-ungarico (con l'eventuale estensione aSvizzera,Belgio eLussemburgo).

Nel 1915Friedrich Naumann, teorico delpangermanesimo, pubblica il saggioMitteleuropa,[23] in cui indica la necessità di una federazione economica centro-europea al termine dellagrande guerra. L'idea di Naumann era che la federazione avesse al suo centroGermania eAustria-Ungheria, ma comprendesse anche altre nazioni, esterne all'Alleanza anglo-francese e alla Russia.[24]Tale concetto si perse con la sconfitta tedesca e ladissoluzione dell'Austria-Ungheria, per venire resuscitato negli anni trenta dall'ideologia nazista.Il pensiero di Naumann era anche a favore di programmi digermanizzazione emagiarizzazione.[25] Nel suo libro Naumann usò la retorica imperialista, combinata con elogi della natura, e una condiscendenza imperiale nei confronti dei popoli non tedeschi, mentre consigliava ai politici di mostrare una qualche "flessibilità" nei confronti delle lingue non-germaniche per raggiungere l'armonia che avrebbe stabilizzato l'intera Europa centrale.[26]

Il concetto diMitteleuropa è tornato in auge negli ultimi decenni come versione idealizzata della convivenza tra popoli in Europa centro-orientale prima dellagrande guerra e della progressivabalcanizzazione della regione. Secondo tale visione, laMitteleuropa era uno spazio in cui cattolici, ortodossi, protestanti, ebrei e musulmani vivevano in (relativa) pace, coltivando ognuno le proprie radici e arricchendosi della cultura e delle esperienze degli altri.In'Danubio',Claudio Magris afferma che"La Mitteleuropa è oggi idealizzata quale armonia di popoli diversi ed è stata una tollerante convivenza comprensibilmente rimpianta dopo la sua fine."Milan Kundera ricorda che"La Mitteleuropa non è uno stato. È una cultura o un destino. I suoi confini sono immaginari e devono essere ridisegnati al formarsi di ogni nuova situazione storica."[senza fonte]

Il piano prussiano della "Mitteleuropa"

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Il piano prussiano dellaMitteleuropa mirava a far ottenere all'Impero tedesco l'egemonia culturale sull'Europa centrale[27][28] con conseguente sfruttamento economico e finanziario[29][30] unitamente ad annessioni dirette di territori,[29] stanziamento di coloni tedeschi, espulsioni di non tedeschi dalle aree annesse ed eventualegermanizzazione degli stati fantocci creati come cuscinetto tra la Germania e l'Impero russo. Alcune parti del piano includevano anche disegni per la creazione di una colonia tedesca inCrimea e la colonizzazione deiPaesi Baltici.[31]

Le élite politiche di governo tedesche accettarono il piano dellaMitteleuropa durante laprima guerra mondiale mentre impostavano gli obiettivi di guerra tedeschi e disegnavano i piani per il nuovo ordine europeo.[25] IlSeptemberprogramm («piano di settembre»), progetto sviluppato dal cancelliere tedescoTheobald von Bethmann-Hollweg che descriveva dettagliatamente gli ambiziosi obiettivi di guerra tedeschi dopo la prevista vittoria, comprendeva la creazione della «Mitteleuropäischer Wirtschaftsverband», un'associazione economica mitteleuropea, da realizzare attraverso l'unione doganale di «Francia, Belgio, Paesi Bassi, Danimarca, Austria-Ungheria, Polonia e, eventualmente, Italia, Svezia e Norvegia»[32], dominata dalla Germania, ma apparentemente egualitaria. Tra i suoi membri sarebbero stati inclusi gli appena creatistati cuscinetto ritagliati a ovest dell'Impero russo come laPolonia, che sarebbero rimasti sotto la sovranità tedesca "per sempre".[33]

Gli stati fantoccio all'interno dellaMitteleuropa sarebbero stati sotto controllo politico, economico e militare del Reich germanico.[34] L'intera regione sarebbe dovuta servire come un cortile economico della Germania, da porre sotto sfruttamento per poter competere con l'Impero britannico e gli altri stati aspiranti al ruolo di potenza dominante del mondo.[34] L'organizzazione politica, militare ed economica si sarebbe basata sulla dominazione tedesca,[35] con trattati commerciali imposti in paesi comePolonia edUcraina. Si pensava che le classi lavoratrici tedesche sarebbero state placate dai politici attraverso i benefici economici delle annessioni territoriali, delle colonizzazioni tedesche inEuropa centro-orientale e dello sfruttamento dei territori conquistati per il beneficio materiale della Germania.[36]

Una parziale realizzazione di questi piani si è riflessa neltrattato di Brest-Litovsk, nel quale vennero previste e disposte garanzie per la dominazione economica e politica della Germania sull'Ucraina.[37] Sia l'Impero ottomano che l'Austria-Ungheria avrebbero fatto affidamento alla Germania nell'Europa post-bellica, riducendosi al ruolo di vassalli.[38]

Il piano dellaMitteleuropa veniva visto come una minaccia dall'Impero britannico, poiché avrebbe distrutto il commercio continentale britannico e, di conseguenza, la fonte della sua potenza militare.[28]

Anni venti e trenta

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LaPiccola Intesa.[39]

Ilperiodo interbellico (1918-1939) dovette affrontare nuovi problemi economici e geopolitici, e l'idea di Europa centrale assunse un carattere differente. Durante laBelle Époque, il concetto di Europa centrale comprendeva principalmente stati tedeschi, in cui i territori non popolati da tedeschi erano considerati come un'area di penetrazione; la posizione di leader dell'Impero tedesco sarebbe dovuta discendere naturalmente da tale dominanza economica.[20] A seguito della guerra, il centro di interesse si spostò sulla parte orientale - i nuovi paesi riapparsi sulla mappa europea:Polonia,Ungheria eCecoslovacchia. Il Congresso Storiografico Internazionale di Bruxelles del1923, così come quello successivo del1933, si occuparono dell'idea di Europa centrale. L'Europa centrale cessò di essere oggetto delle mire tedesche e divenne un territorio in cui vari movimenti integrazionisti si posero il problema di risolvere le debolezze politiche, economiche ed etniche dei nuovi stati di fronte alle pressioni tedesche e sovietiche.

SecondoMagda Adam, "sappiamo oggi che la rovina dell'Europa centrale fu laPiccola Intesa, alleanza militare di Cecoslovacchia, Romania e Regno Serbo-Croato-Sloveno, creata nel 1921 non per la cooperazione centro-europea né per combattere l'espansione tedesca, ma per la malintesa nozione che un'Ungheria completamente impotente dovesse essere tenuta sotto contenimento".[39]

Tuttavia i conflitti di interesse erano troppo forti e né laPiccola Intesa né l'idea diMiędzymorze sopravvissero.

I movimentiavanguardisti dell'Europa centrale costituirono una parte fondamentale dell'evoluzionemodernista, raggiungendo il proprio picco negli anni venti.[40]

Guerra fredda

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Dopo laseconda guerra mondiale, una parte dell'Europa che era occidentale nella storia e nella cultura divenne parte delBlocco orientale. Il termine "Europa centrale" venne applicato in maniera crescente solo ai paesi più occidentali delPatto di Varsavia (Germania Est,Polonia,Cecoslovacchia,Ungheria) per specificarli come stati socialisti dotati di forti legami culturali con l'Europa Occidentale.[41] Tale uso continuò alla fine dellaGuerra fredda, quando questi paesi entrarono in un processo ditransizione democratica.

La Guerra fredda bloccò ogni ricerca sull'Europa centrale nei paesi delblocco orientale, poiché avrebbe sottolineato una differenziazione traEuropa orientale e centrale all'interno del blocco dei paesi socialisti, inaccettabile secondo la dottrinastalinista. Dall'altra parte, l'argomento divenne popolare inEuropa occidentale eStati Uniti, soprattutto da parte di ricercatori emigrati dai paesi in questione[42]. Le ricerche antropologiche e storiografiche sull'Europa centrale negli stessi paesi ripresero vigore a partire dagli anni novanta[43].

Secondo ilMayers Enzyklopädisches Lexikon (1980)[44], l'Europa centrale era composta daPaesi Bassi,Belgio,Lussemburgo,Germania (Est ed Ovest),Polonia,Svizzera,Austria,Cecoslovacchia,Ungheria eRomania, più le regioni settentrionali diItalia eJugoslavia (Slovenia,Posavina,Voivodina) e laFrancia nordorientale (Alsazia eLorena).

  • L'Europa Centrale secondo la definizione di E. Schenk (1950)[45]
    L'Europa Centrale secondo la definizione di E. Schenk (1950)[45]
  • L'Europa Centrale secondo Alice F. A. Mutton in Central Europe. A Regional and Human Geography (1961)
    L'Europa Centrale secondo Alice F. A. Mutton inCentral Europe. A Regional and Human Geography (1961)
  • L'Europa Centrale secondo il Mayers Enzyklopaedisches Lexikon (1980)
    L'Europa Centrale secondo ilMayers Enzyklopaedisches Lexikon (1980)

Visioni contemporanee

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Più che un'entità fisica, l'Europa centrale è un concetto che si basa su una comunanza storica che contrasta con quella delle regioni circonvicine. La questione di come definire e che nome dare alla regione centro-europea è oggetto di dibattito. Molto spesso la definizione scelta dipende dalla nazionalità e dalla prospettiva storica dell'autore.

La teoria maggiormente accettata, diJerzy Kłoczowski, include:[46]

SecondoRonald Tiersky, il summit diVisegrád del1991 tra i presidenti diPolonia,Ungheria eCecoslovacchia era stato salutato al tempo come un fondamentale passo avanti nella cooperazione centro-europea, ma ilgruppo di Visegrád divenne un mezzo di coordinamento per l'integrazione degli stati centro-europei nell'UE, mentre lo sviluppo di maggiori legami all'interno della regione andò a rilento[48].

Peter J. Katzenstein descrive l'Europa centrale come un momento di passaggio nel processo di europeizzazione, che segna la transizione dei paesi delgruppo di Visegrád in maniere differenti ma comparabili[49]. Secondo Katzenstein, nel discorso pubblico tedesco contemporaneo l'identitàcentro-europea fa riferimento alla separazione culturale traCattolicesimo romano edOrtodossia orientale[49], e non esiste secondo lui una maniera non contestabile per definire se glistati baltici ebalcanici facciano parte dell'Europa centrale oppure no[50].

Lonnie R. Johnson indica alcuni criteri per distinguere l'Europa centrale dalle altre regioni europee:[51]

  • le frontiere degli imperi e regni medievali, che corrispondono in gran parte alle attuali frontiere religiose traCattolicesimo eOrtodossia[52]. Le popolazioni pagane dell'Europa centrale vennero convertite alcattolicesimo, mentre nell'Europa orientale esud-orientale tale ruolo venne svolto dall'Ortodossia[52];
  • gli imperi multinazionali come caratteristica dell'Europa centrale;[53]Polonia eUngheria, oggi piccoli stati etnicamente omogenei, furono degli imperi all'inizio della loro storia, ospitando un'ampia varietà di popoli differenti;
  • in termini di auto-percezione, malgrado l'ampio dibattito, gli abitanti dell'Europa centrale solitamente sono d'accordo su quali popoli siano esclusi dal gruppo:serbi,bulgari,romeni erussi[54]

Johnson considera l'Europa centrale come un concetto storico dinamico, non secondo categorie spaziali/geografiche statiche; ad esempio, sottolinea come laLituania, una buona parte dellaBielorussia e l'Ucraina occidentale si trovino oggi inEuropa orientale, mentre solo 250 anni fa erano parte dellaPolonia[53]
Lo studio di Johnson sull'Europa centrale ha ricevuto un'accoglienza positiva nella comunità scientifica.[55][56]

LaColumbia Encyclopedia definisce come parte dell'Europa centrale Germania, Svizzera, Liechtenstein, Austria, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia ed Ungheria.[57]The World Factbook[58] e laBrockhaus Enzyklopädie utilizzano la stessa definizione, aggiungendo laSlovenia.Encarta non definisce la regione in modo chiaro, ma pone le stesse nazioni in "Europa centrale" negli articoli su vari paesi, definendo la Slovenia come "Europa centro-meridionale"[59].

L'enciclopedia tedescaMeyers grosses Taschenlexikon (1999) definisce l'Europa centrale come la parte centrale dell'Europa, senza precisi confini ad Est ed Ovest. Secondo tale fonte, il termine è usato principalmente per definire il territorio tra laSchelda e laVistola, e dalDanubio alleporte di Moravia. Di solito le nazioni considerate centro-europee sono Germania, Svizzera, Austria, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, con l'aggiunta talvolta della Romania, e di Paesi Bassi, Belgio e Lussemburgo, in caso di definizione ampia.

Dopo l'Allargamento dell'Unione Europea il 1º maggio2004, il termine Europa centrale (meglio: Europa Centro-Orientale, in ingleseCentral and Eastern Europe, CEE) a volte è usato per indicare i nuovi membri dell'Unione Europea (dall'Estonia aMalta).

Per indicare i paesi di tale gruppo che si schierarono a fianco degliStati Uniti durante laSeconda guerra del Golfo,Donald Rumsfeld coniò infine il termineNuova Europa

  • L'Europa Centrale secondo Peter J. Katzenstein (1997)      The Visegrád Group countries are referred to as Central Europe in the book[49]      paesi non inequivocabilmente definiti come Europa Centrale[50]
    L'Europa Centrale secondoPeter J. Katzenstein (1997)

         The Visegrád Group countries are referred to as Central Europe in the book[49]

         paesi non inequivocabilmente definiti come Europa Centrale[50]

  • Il gruppo di Visegrád, una definizione ristretta di Europa Centrale secondo The Economist e Ronald Tiersky[48]
    Ilgruppo di Visegrád, una definizione ristretta di Europa Centrale secondoThe Economist eRonald Tiersky[48]
  • L'Europa Centrale secondo Lonnie R. Johnson (1996)[60]      Paesi generalmente considerati centro-europei, secondo la Banca Mondiale e l'OCSE)      Paesi orientali considerati centro-europei solo secondo una definizione ampia della regione
    L'Europa Centrale secondo Lonnie R. Johnson (1996)[60]

         Paesi generalmente considerati centro-europei, secondo laBanca Mondiale e l'OCSE)

         Paesi orientali considerati centro-europei solo secondo una definizione ampia della regione

  • L'Europa Centrale secondo The World Factbook (2009)[58] and Brockhaus Enzyklopädie (1998)
    L'Europa Centrale secondoThe World Factbook (2009)[58] andBrockhaus Enzyklopädie (1998)
  • L'Europa Centrale secondo la Columbia Encyclopedia (2009)[57]
    L'Europa Centrale secondo laColumbia Encyclopedia (2009)[57]
  • L'Europa Centrale secondo Meyers grosses Taschenlexikon (1999):      Stati generalmente considerati centro-europei      Stati occasionalmente considerati centro-europei, ma solo in caso di definizione ampia      Stati occasionalmente considerati centro-europei
    L'Europa Centrale secondoMeyers grosses Taschenlexikon (1999):

         Stati generalmente considerati centro-europei

         Stati occasionalmente considerati centro-europei, ma solo in caso di definizione ampia

         Stati occasionalmente considerati centro-europei

  • L'Europa Centrale secondo l'Enciclopedia Larousse (2009)[61]
    L'Europa Centrale secondo l'Enciclopedia Larousse (2009)[61]

Cooperazione inter-governativa in Europa centrale

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Organismi sorti nel senso di mantenimento e sviluppo di un sentimento mitteleuropeo sono

Europa danubiana

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Il corso delDanubio

Si parla diEuropa danubiana intendendo i Paesi dell'Europa attraversati dalDanubio e dai suoi affluenti.

Il Danubio attraversa, nell'ordine:

Il bacino idrico del Danubio, invece, interessa ancheSvizzera,Italia (dove nasce l'importante affluenteDrava),Slovenia,Bosnia ed Erzegovina,Montenegro,Albania,Macedonia del Nord sul lato destro, eRepubblica Ceca ePolonia su quello sinistro.Pur essendo prevalentemente un concetto geografico, fin dalXV secolo il termine è presente anche in ambito culturale ed artistico.

AVienna nelXV secolo è attiva un'Accademia danubiana.

Risale almeno alXVIII secolo il progetto di una Confederazione danubiana, con la quale rafforzare i legami politici, economici ecultura tra tutti i popoli e le nazioni di questa importante parte del continente.

Vengono dettiPrincipati danubiani le formazioni politiche sottoposte a partire dalXIV secolo all'impero ottomano ma rivendicate dall'Ungheria già prima:Serbia,Bulgaria,Moldavia eValacchia.

Tra i più importanti fautori dell'amicizia e della collaborazione tra i vari popoli danubiani meritano di essere citati, tra gli altri,Miklós Wesselényi,István Széchenyi eLajos Kossuth (almeno negli ultimi anni di vita, passati in esilio aTorino).

Instoria dell'arte si parla diScuola danubiana per definire un gruppo di artisti rinascimentali attivi traGermania e Ungheria, tra i qualiAlbrecht Altdorfer.

Inlinguistica si parla diLatino danubiano, per il latino parlato nell´Europa danubiana da cui si sarebbe sviluppato ilrumeno.

Anche nel calcio si parla diScuola danubiana per descrivere il gioco espresso dallaNazionale di calcio dell'Ungheria, dallaNazionale di calcio dell'Austria e da quella dellaCecoslovacchia a partire dagli anni ´20 del XX secolo (caratterizzato da passaggi brevi, palla a terra, valorizzazione delle doti dei singoli giocatori). Tale stile di gioco fu adottato anche in Italia negli anni trenta (vedi il "Metodo" diVittorio Pozzo).

Note

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  1. ^Agh, 1998, pp. 2-8
  2. ^Central European Identity in Politics — Jiří Pehe, Pehe.cz.URL consultato il 31 gennaio 2010.
  3. ^Culturelink Network - International Conference, Culturelink.org, 24 novembre 1996.URL consultato il 31 gennaio 2010.
  4. ^abComparative Central European culture - Google Books, Books.google.com.URL consultato il 31 gennaio 2010.
  5. ^An Introduction to Central Europe: History, Culture, and Politics - Preparatory Course for Study Abroad Undergraduate Students at CEU (PDF),Central European University, Budapest, Fall 2006(archiviato dall'url originale il 22 febbraio 2010).
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  8. ^Copia archiviata (PDF), suunstats.un.org.URL consultato il 22 aprile 2010(archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2009).
  9. ^Cross Currents, Quod.lib.umich.edu.URL consultato il 31 gennaio 2010.
  10. ^Central Europe — The future of the Visegrad group.,The Economist,2005-04-14
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Bibliografia

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  • Massimo Libardi, Fernando Orlandi,Mitteleuropa. Mito, letteratura, filosofia, Silvy edizioni, 2011

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