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Esotismo

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Disambiguazione – "Esotico" rimanda qui. Se stai cercando la razza di gatto, vediExotic Shorthair.
Panorama con uccelli esotici nelXVIII secolo.
Robinson Crusoe, illustrazione svedese del 1752.
Chinoiseries aVilla Valmarana "Ai Nani" (Giandomenico Tiepolo, 1757).
Fianco della Palazzina diVilla Pellegrini Marioni Pullè aChievo.

L'esotismo (estensione del termineesotico, derivato dalgreco:ἐξωτικός) è un fenomenoculturale che tende ad esaltare ed imitare, specie nell'arte, forme e suggestioni di paesi lontani, sviluppatosi a partire dalXVIII secolo e grandemente diffuso inEuropa specialmente dopo ilRomanticismo. Il fenomeno è caratterizzato da un fervido apprezzamento di luoghi, popoli e costumi stranieri e talvolta anche il contemporaneo svilimento pessimistico del costume e delle tradizioni patrie.

Storia

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Le origini

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In forme diverse l'esotismo fa la sua apparizione in Europa già nelMedioevo, con imitazioni di motivi ornamentali orientali, anche per la influenza a lungo esercitata daibizantini, mentre in pittura (vedi ad esempio alcuni dipinti diGiotto) non di rado compaiono personaggi vestiti con ricche stoffe d'Oriente.

La curiosità e il gusto imitativo per la cultura e i costumi orientali nel corso dei secoli verranno poi alimentati dalla presenza degli eserciti cristiani inMedio Oriente durante le diverseCrociate, dai racconti di viaggio dei mercanti e dei primi esploratori dell'Asia, comeMarco Polo. NellaRepubblica di Venezia, già nei primi secoli della sua storia, nell'edificare chiese e palazzi si fa largo uso di ricchi elementi decorativi orientaleggianti.[1]

La diffusione del fenomeno

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Ma è soprattutto a partire dalXVI secolo, con lo sviluppo delcolonialismo, che l'Europa moltiplica enormemente i suoi contatti sia con ilnuovo mondo americano, sia con l'oriente e con l'Africa, sviluppando di conseguenza un sempre maggiore interesse e curiosità per tutto ciò che appartiene alle terre più lontane.

È più ancora nelXVIII secolo che l'esotismo inizia a diventare un vero e proprio fenomeno culturale che interessa praticamente tutte le arti, dalla pittura alla letteratura all'architettura. All'epoca non vi è ad esempio residenza o palazzo reale nelle più grandi monarchie europee che non abbia unastanza cinese, arredata cioè secondo lo stile, i colori e persino i materiali e mobili originali provenienti dall'estremo oriente.[2] A partire dalXVI secolo sempre più spesso, nei dipinti e negli affreschi che ornano le residenze aristocratiche, vengono inseriti paesaggi e animali esotici, come pappagalli, scimmie, tucani, elefanti, pantere.

Senza dubbio un contributo decisivo per lo svilupparsi del fascino dell'esotico viene dato dal pensiero diJean-Jacques Rousseau, che esalta il rapporto dell'individuo con la natura, sviluppando il cosiddetto mito delbuon selvaggio cioè dell'uomo che vive nelle società meno sviluppate e che, non ancora contaminato dalle distorsioni della civiltà moderna, ha un animo più nobile e puro.
Di tale clima culturale è discendente diretto, ad esempio il celebre romanzo diDaniel Defoe, scritto nel1719,Robinson Crusoe.

Il culmine del fenomeno si ha soprattutto nelXIX secolo,[3] in particolare nella seconda metà, alimentato anche da un gusto per tutto ciò che è esotico, proprio della sensibilità tipica delRomanticismo. Nell'immaginario degli europei il mondo esotico, in particolare quello orientale, prese la forma di una vita intensa e voluttuosa.[4]

L'esotismo resisterà in diverse forme (vedi anche nel cinema) fino alla prima metà delXX secolo, per poi declinare progressivamente negli ultimi decenni.

L'esotismo oggi

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Anche nella seconda metà delXX secolo vi sono state in occidente mode e tendenze interessate alla cultura orientale, come avvenuto ad esempio attorno aglianni sessanta esettanta, quando una parte del mondo giovanile (vedi ad esempio la culturaHippy) e artistico (ad esempio musicisti comeCat Stevens,George Harrison oCarlos Santana) fu fortemente attratta e influenzata soprattutto dallafilosofia e dallareligione indiana, e come testimonia anche la improvvisa riscoperta di opere comeSiddharta diHermann Hesse. Alcuni elementi di tale interesse si rintracciano ancora oggi ad esempio nella culturaNew Age.

Tuttavia in generale l'esotismo ha iniziato a declinare nel corso delXX secolo, specie dopo laseconda guerra mondiale, sostituito da una tendenza culturale e politica fortemente critica nei confronti del colonialismo e degli atteggiamenti culturali ad esso associati, che ha condotto a un maggiore equilibrio da parte dell'occidente nei confronti della cultura dell'est e del sud del mondo.

In tempi più recenti, poi, il fenomeno dellaglobalizzazione, con l'eccezionale sviluppo dell'informazione e dei mezzi di comunicazione, oltre ad un'accresciuta frequenza e velocità nei viaggi e deiflussi migratori, ha condotto molta parte degli occidentali a familiarizzare sempre più con luoghi, persone, immagini, usi e costumi, fenomeni culturali, dell'est e del sud del mondo, arrivando quindi ad una graduale smitizzazione dei mondi più lontani e in generale ad un ridimensionamento del fascino che l'"esotico" poteva avere in epoche passate.

Attualmente il termine «esotico» è ormai in prevalenza relegato all'uso nei linguaggi dellapubblicità, delturismo o delgiardinaggio.

L'esotismo nell'arte

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Letteratura

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A partire dai racconti di viaggio in estremo oriente diMarco Polo narrati nel suoIl Milione, proseguendo per il già citatoRobinson Crosue di Defoe e con i suoi numerosi epigoni, la letteratura occidentale è ricchissima di opere di ambientazione o suggestione esotica.

Soprattutto nel corso delXIX secolo sempre più spesso in letteratura si hanno ambientazioni esotiche e di avventura nei paesi più lontani, frequentemente nella narrativa più popolare, ma non di rado anche nei romanzi di autori di più alto livello, comeEmilio Salgari,Robert Louis Stevenson (L'isola del tesoro,Le nuove Mille e una notte),Rudyard Kipling (Kim,Il libro della giungla),Joseph Conrad (Lord Jim,Cuore di tenebra,Nostromo), fino ad alcune opere di autori più moderni comeErnest Hemingway (Verdi colline d'Africa),Hermann Hesse (Siddharta),Karen Blixen (La mia Africa).

L'esotismo in letteratura arriverà, a partire dalla fine dal XIX secolo, a misurarsi anche con le più complesse tematiche sociali e culturali del rapporto tra l'occidente colonizzatore e le culture colonizzate: si pensi ad esempio a romanzi comeGiorni in Birmania diGeorge Orwell, o aPassaggio in India diEdward Morgan Forster.

Musica

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Anche nellamusica si rintracciano influenze e suggestioni esotiche, già dalXVIII secolo, fra le cosiddette 'turcherie' settecentesche, o gli 'ispanismi' e 'arabismi' ottocenteschi. Va ricordato a tale proposito l'enorme successo e il fascino che tuttora accompagna taluneopere liriche dalla ambientazione esotica, comeMadama Butterfly oTurandot diGiacomo Puccini.

In particolare tra la fine del XIX secolo e i primi decenni del XX diversi autori comeClaude Debussy eIgor' Fëdorovič Stravinskij svilupparono un interesse per forme musicali esotiche, nel tentativo di rimettere in discussione le strutture compositive canoniche della cultura musicale occidentale, e operare quello chePierre Boulez definiva "la rottura del cerchio d'Occidente".[5]

Nella prima metà del XX secolo sarà poi l'irruzione deljazz nel panorama musicale occidentale a introdurre nuovi elementi ritmici e armonici mutuati dalle tradizioni afroamericane, che si diffonderanno presto nella musica occidentale, non solo in quella jazzistica e più popolare, ma con frequenti contaminazioni anche nelle forme compositive più elevate.

In particolare neglianni venti era diventato molto popolare nel jazz lo stilejungle, così chiamato perché i temi e il timbro orchestrale cercavano di suscitare un'atmosfera che ricordasse esoticamente un ambiente digiungla africana. In quel periodo ancheDuke Ellington propose numerosi suoi brani che seguivano questa tendenza.

Anche in tempi più recenti, sia nel jazz che nelrock si sono verificate frequenti contaminazioni con ritmi, sonorità e strutture musicali latino americane, caraibiche, africane, o asiatiche.

Pittura

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Come più sopra già accennato, a partire dalXVI secolo, negli affreschi che decorano le grandi residenze aristocratiche, ma non di rado anche in quadri e disegni, sempre più spesso vengono raffigurati paesaggi, tipi umani, e animali esotici, assecondando così un gusto dell'epoca derivato dalla curiosità per tutto ciò che provenisse dalle terre di recente scoperta e già colonizzate.

Anche nei secoli successivi, comunque, il fenomeno lascia dei segni molto importanti, con il sorgere della corrente dellapittura orientalista, sviluppatasi soprattutto inFrancia e inInghilterra fra la fine delXVIII secolo e buona parte delXIX, con autori comeEugène Delacroix,Jean Auguste Dominique Ingres,Jean-Léon Gérôme,Frederick Arthur Bridgman,Addison Thomas Millar,Charles Sprague Pearce, che si dedicarono alla raffigurazione di paesaggi e scene di vita dell'oriente e soprattutto del mondo arabo, ritraendo costumi e ambienti ricchi di fascino, con suggestioni spesso sensuali o addirittura erotiche.

L'esotico in pittura ha poi influenzato molti pittoripost-impressionisti, fra i qualiVan Gogh eGauguin.

Cinema

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Specie nella prima metà delXX secolo, anche il cinema ha frequentemente riproposto ambientazioni e personaggi esotici, già a partire daglianni venti.

Numerosissime le pellicole ambientate ad esempio inAfrica, a cominciare dalla lunghissima serie di film dedicati al personaggio diTarzan, ma le più svariate ambientazioni esotiche si ritrovano anche, ad esempio, nella numerosa schiera di film di ambientazione marinaresca o incentrati supirati ecorsari.

Talvolta, specie nelle produzioni di tipo più commerciale e artisticamente meno elevate, la rappresentazione degli ambienti geografici e umani esotici era piuttosto approssimativa e spesso influenzata dastereotipi, tuttavia non sono mancate nel corso degli anni opere pregevoli in questo genere di cinematografia.

Grandi successi cinematografici, fra glianni trenta eanni cinquanta sono stati ad esempioLa regina d'Africa eIl tesoro dell'Africa, entrambi diJohn Huston conHumphrey Bogart,Casablanca diMichael Curtiz,Sahara diZoltán Korda,Gli ammutinati del Bounty, e molti altri.

Fumetto

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Di spiccata natura esotica anche la serie di animazioneCorto Maltese ispirata all'omonimo fumetto diHugo Pratt, e anche talune opere diMilo Manara (Tutto ricominciò con un'estate indiana,Le avventure africane di Giuseppe Bergman,Le avventure asiatiche di Giuseppe Bergman).

Galleria d'immagini

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Note

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  1. ^Sezione dedicata ai rapporti tra Venezia e Oriente, a cura dellaProcuratoria di San Marco (Venezia).URL consultato l'11 maggio 2011(archiviato dall'url originale il 5 agosto 2009).
    «La linea politica di fondo di Venezia si orienta verso Bisanzio […] Venezia comincia ad arricchirsi di opere ed anche per quest'aspetto viene influenzata dall'Oriente e da Bisanzio, come pure da tutte le terre dove fiorisce l'arte bizantina (Ravenna, Grado, Parenzo). Dall'Oriente vengono chiamati artisti capaci di riprodurre modelli, opere e mosaici tipicamente bizantini. […] Fino a tutto il 1300 e oltre, le ispirazioni a schemi e modelli dell'arte orientale sono molto forti. Inizialmente è Bisanzio, con l'arte raffinata e lussuosa della sua corte, con i suoi ori, smalti e gemme a dare modelli e forme all'arte veneziana. Fra il XII e il XIV secolo sarà invece laciviltà arabo-mussulmana ad offrire a Venezia nuove fonti di ispirazioni e forme per le proprie creazioni.»
  2. ^A tale proposito si vedano, a titolo di esempio: il salotto cinese delCastello di Miramare aTrieste; il salone in stile cinese diBuckingham Palace; il salotto cinese delCastello Cavour di Santena; il salotto cinese decorato daHuet delloChâteau de Champs-sur-Marne; ilCastello cinese diStoccolma, padiglione di campagna fatto costruire daAdolfo Federico di Svezia nel 1750; le stanze e le decorazioni orientali delRoyal Pavilion fatto costruire daGiorgio IV aBrighton; il salotto cinese delPalazzo Reale di Torino; il gabinetto cinese delCastello Velrusy, nei pressi diPraga; il Salotto cinese azzurro nelPalazzo di Caterina aSan Pietroburgo, e molti altri.
  3. ^Preromanticismo, inSapere.it,De Agostini.URL consultato il 26 aprile 2011.
    «Se il secolo volge verso ilrazionalismo, l'ardore degli istinti umani e l'abbandono al fascino della natura fomentanonuovi motivi; del resto, un sottile esotismo orientale, diffuso dalla traduzione dall'arabo delleMille e una notte a opera diGalland (1704), e la conoscenza dell'India e, in genere, dell'Oriente portano francesi e altri europei a tendenze esotiche, estranee almondo classico, accusato di freddezza e di scolasticismo almeno fino alla scoperta diErcolano e diPompei e alla reviviscenza delclassicismo nell'arte e nel costume
  4. ^ Cesare Romani,Il corpo dell'esotismo: cartografia, fotografia, cinema, inLe Globe, vol. 148, 2008, pp. 107-128.URL consultato il 2 marzo 2016. Ospitato suPersée.
    «Per molti secoli l'Africa, leAmeriche e l'Asia furono immaginate come luoghi libidinosi ed erotizzati. A partire dal XV secolo, con le scoperte geografiche e la conseguente esperienza coloniale, il desiderio di possesso delle Nuove Terre fu strettamente legato con l'idea della Natura intesa come femminile. È sulle carte delNuovo Mondo che lacartografia rinascimentale, con le prime raffigurazioni di piante esotiche, di animali, di indiani, di cannibali, sembra più efficace nel raccontare le stranezze riportate dagli esploratori nei loro scritti e che per la maggior parte, risentivano delle influenze di unageografia congetturale, quella del Medioevo, le cui reminiscenze permarranno a lungo (Milanesi, 1983 e Broc, 1986). I resoconti dei viaggiatori abbondavano di osservazioni sulla mostruosa sessualità dei popoli incontrati.»
  5. ^ Gianmario Borio,Fine dell'esotismo: infiltrazione dell'Altro nella musica d'arte d'occidente,Fondazione Giorgio Cini.URL consultato il 15 maggio 2012.

Bibliografia

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Voci correlate

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Collegamenti esterni

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