LeErinni (denominazioni antiquate:Erinne, oErine; ingreco antico:Ἐρινύες?,Erinýes) sono, nellareligione e nellamitologia greca, lepersonificazioni femminili della vendetta soprattutto nei confronti di chi colpisce la propria famiglia e i parenti. Nellamitologia romana si chiamavanoFurie.
Secondo il mito esse nacquero dal sangue diUrano, fuoriuscito quandoCrono lo evirò,[1][2] mentre la successiva tradizione poetica le dice figlie dellaNotte.[3][4][5] Secondo gliInni orfici erano infine figlie diAde ePersefone.[6] Nella maggior parte delle versioni le Erinni sono tre sorelle:Aletto,Megera eTisifone.
Al fine di placarle, vennero chiamate ancheEumenidi (ossia, le "benevole"), si porgevano loro varie offerte e ad esse si sacrificavano le pecore nere. Le Erinni erano anche indicate con altri epiteti, comeSemnai oPotnie ("venerabili"),Manie ("folli") eAblabie ("senza colpa").
Venivano rappresentate come divinità femminili, nere,[7] con la bocca spalancata nell'atto di cacciare urla terribili, conserpenti invece di capelli, recanti in mano torce o fruste o carboni e tizzoni ardenti che usavano per torturare il malcapitato.
Il loro compito era quello di vendicare i delitti, soprattutto quelli compiuti contro la propria famiglia, torturando l'assassino con le armi che portavano con sé, fino a farlo impazzire.
Spesso presenti nella cultura classica - emblematico, in proposito, il ruolo che assumono nell'Orestea diEschilo - ritornarono sovente, come riferimento colto, tanto nella cultura medievale (NellaDivina CommediaDante le indica come le custodi della città infernale diDite[9], in cui tentano di impedire il proseguimento del viaggio invocandoMedusa per pietrificare il visitatore vivente) quanto in quella moderna e contemporanea, pur se, in quest'ultima, in modo abbastanza sporadico. Le si trovano anche nel romanzoLe Benevole diJonathan Littell e nel romanzo "Furia" diSalman Rushdie. Citate anche daMarcel Proust inAll'ombra delle fanciulle in fiore, dal personaggio diAntiope nell'aria "Scenderò, Volerò, Griderò" dell'operaErcole su'l Termodonte diAntonio Vivaldi (libretto diAntonio Salvi) e nell'opera teatraleRiunione di Famiglia diT.S. Eliot.
Le Erinni perseguitaronoAlcmeone dopo l'assassinio di sua madre e straziaronoPentesilea che aveva involontariamente ucciso sua sorella in una battuta di caccia.
NellaMedea diEuripide il coro invoca il raggio divino affinché fermi, ad evitare l'incombente duplice infanticidio, la mano diMedea, posseduta dalla sanguinaria Erinni, che le infonde lo spirito di vendetta.
Le tre Furie appaiono in due degli episodi spin-off nella serie di videogiochiGod of War: nello specifico, sono le antagoniste principali diGod of War: Ascension, e si oppongono al protagonistaKratos perché questi ha violato il suo patto conAres. Una quarta entità, chiamata semplicemente Erinni, è invece la figlia del dioTanato inGod of War: Ghost of Sparta.
Nel videogiocoHades le tre Furie si alternano a guardia delTartaro e in tale veste cercando in impedire le fughe dagli Inferi del protagonista, il dio ctonioZagreus. Zagreus ha inoltre dei trascorsi sentimentali conMegera e il giocatore può scegliere di ricucire i legami fra i due.
Nella serieNetflixKaos, appaiono ad adempiere il loro ruolo classico con sembianze di tre motocicliste.
«... dove in un punto furon dritte ratto tre furïe infernal di sangue tinte, che membra femminine avìeno e atto, e con idre verdissime eran cinte; serpentelli e ceraste avean per crine, onde le fiere tempie erano avvinte. E quei, che ben conobbe le meschine della reginadell'etterno pianto. "Guarda - mi disse - le feroci Erine. Quest'è Megera dal sinistro canto; quella che piange dal destro è Aletto; Tesifone è nel mezzo"; e tacque a tanto.»