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Dolomiti

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Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vediDolomiti (disambigua).
Dolomiti
In primo piano leDolomiti di Braies e leDolomiti Orientali di Badia, in secondo piano e sullo sfondo leDolomiti di Gardena edi Fassa
ContinenteEuropa
StatiItalia (bandiera) Italia
Austria (bandiera) Austria
Catena principaleAlpi
Cima più elevataMarmolada (3 343 m s.l.m.)
Superficie15 942 km²
Massicci principaliDolomiti di Sesto, di Braies e d'Ampezzo
Dolomiti di Zoldo
Dolomiti di Gardena e di Fassa
Dolomiti di Feltre e delle Pale di San Martino
Dolomiti di Brenta
Età della catenaPermiano,Triassico,Giurassico,Cretacico
Tipi dirocceCalcaree edolomitiche
 Bene protetto dall'UNESCO
Dolomiti
 Patrimonio dell'umanità
TipoNaturali
Criterio(VII) (VIII)
PericoloNon in pericolo
Riconosciuto dal2009
Scheda UNESCO(EN)The Dolomites
(FR)Scheda
Manuale

LeDolomiti (Dolomiten intedesco,Dolomites inladino,Dolomitis infriulano,Dołomiti inveneto), dette ancheMonti pallidi, sono un insieme digruppi montuosi delleAlpi Orientali italiane, a sud dellacatena principale alpina, quasi interamente comprese nelle regioni diVeneto,Trentino-Alto Adige eFriuli-Venezia Giulia (suddivise, in ordine di percentuale di distribuzione, tra le province diBelluno,Bolzano,Trento,Udine,Pordenone), e con una piccola parte anche inAustria, leDolomiti di Lienz.

Tra le zone più rinomate a livello naturalistico-ambientale e turistico delle Alpi, sede di unparco nazionale e noveparchi naturali e del più grandecomprensorio sciistico italiano (Dolomiti Superski), il 26 giugno2009 il Comitato esecutivo della Convenzione sul patrimonio materiale dell'umanità dell'UNESCO, riunita aSiviglia, le ha dichiaratePatrimonio dell'umanità.[1][2][3]

Terminologia

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Lo stesso argomento in dettaglio:Dolomiti (sezione alpina).
Veduta delle cinque torri
LaMarmolada
Mappa orografica delle Dolomiti secondo la suddivisione dell'AVE

Quando si parla diDolomiti, ci si può riferire principalmente:

La presente voce tratta delle Dolomiti secondo la terza definizione, pertanto dal punto di vista geologico e culturale. Per la trattazione delle Dolomiti riguardanti divisioni geografiche convenzionali (prima e seconda definizione) si rimanda alla voceDolomiti (sezione alpina).

Storia

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«Sono pietre o sono nuvole? Sono vere oppure è un sogno?»

(Dino Buzzati,Ma le Dolomiti cosa sono?)

Origine del nome

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LeDolomiti prendono il nome dal naturalista franceseDéodat de Dolomieu (1750-1801) che per primo studiò il particolare tipo di roccia predominante nella regione, battezzata in suo onoredolomia, costituita principalmente dal mineraledolomite (MgCa(CO3)2) ovvero carbonato doppio di calcio e magnesio. La prima denominazione geografica del termine "Dolomiti" comparve nel 1837 in una guida edita aLondra, per descrivere una regione montuosa comprendente le valli diFassa,Gardena,Badia, laval Pusteria nonché le Alpi venete. Nel 1864 fu pubblicato il volumeThe Dolomite Mountains, resoconto di viaggio di due naturalisti inglesi,J. Gilbert e G.C. Churchill. Con questo volume il termine fu introdotto a livello europeo.[6][7]

Il nome utilizzato precedentemente all'introduzione del termine "Dolomiti", ossiaMonti Pallidi trova la sua origine nella composizione chimica delle rocce dolomitiche, carbonato doppio di calcio e magnesio. Essa conferisce una particolare lucentezza e capacità di riflettere la luce circostante al minerale. Il termine si rifà, pertanto, al particolare candore che distingue la roccia dolomitica dalle tonalità più scure dei sistemi alpini circostanti. Questa particolare luminosità è stata attribuita dal folclore ad un prodigioso incantesimo[8].

Geografia

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Delimitazione

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Normalmente con il termine Dolomiti è solito riferirsi all'insieme di gruppi montuosi, caratterizzati da una prevalente presenza diroccia dolomitica, convenzionalmente delimitati a nord dallaRienza e dallaVal Pusteria, a ovest dall'Isarco e dall'Adige con la valle omonima, a sud dal fiumeBrenta da cui si stacca laCatena del Lagorai al confine con laVal di Fiemme e a est dalPiave e dalCadore.

IlGruppo del Focobon visto dalla forcella della Stia
IlGruppo del Catinaccio (Rosengarten)
Dolomiti di Brenta-Madonna di Campiglio

L'esistenza delle Dolomiti d'Oltrepiave, situate a est del fiumePiave, nelle province di Belluno, Udine e Pordenone (e anche in parte dell'Austria, in bassaCarinzia, e nelTirolo orientale leDolomiti di Lienz), delleDolomiti di Brenta, collocate nel Trentino occidentale, dellePiccole Dolomiti, fra Trentino eVeneto, e di affioramenti sparsi sulle Alpi (ad esempio la cima delGran Zebrù nel gruppo Ortles-Cevedale oppure il gruppo Sernio-Grauzaria con pareti fino a 800 metri di altezza) evidenzia la natura puramente convenzionale di questa delimitazione territoriale.

Ghiacciaio della Marmolada
Lago di Misurina
Passo Pordoi dalSasso Pordoi
Sassolungo
Cimon della Pala
Torri del Vajolet
Vista invernale delGruppo del Sella

Le Dolomiti, intese nell'accezione più ristretta, vengono divise in due zone dal corso del torrenteCordevole (il quale scorre inprovincia di Belluno ed è il principale affluente delPiave), inDolomiti Orientali, ovvero ad est delCordevole eDolomiti Occidentali ad ovest delCordevole. L'area dolomitica si estende tra le province diBelluno,Bolzano,Trento,Udine ePordenone. Comunemente si indica laMarmolada come la cima più alta delle Dolomiti, con i suoi 3.343 ms.l.m., ma è da notare come questa formazione non sia affatto costituita da dolomia, bensì in prevalenza da calcari bianchi molto compatti (anch’essi come la dolomia derivati da scogliere coralline), con inserti di materiale vulcanico.

Pale di San Martino

Gruppi

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Un elenco dei gruppi dolomitici può essere il seguente[9], tra parentesi sono riportate le province di appartenenza:

Cime

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Le cime principali sono le seguenti (non in ordine di altezza):

Vette più elevate

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Le principali vette delle Dolomiti che superano i tremila metri sono (lista incompleta):

MonteAltezzasottosezionesupergruppoProvincia di appartenenza
Marmolada (Punta Penia)3.343Dolomiti di Gardena e di FassaDolomiti di Fassa  Belluno -  Trento
Marmolada (Punta Rocca)3.309Dolomiti di Gardena e di FassaDolomiti di Fassa  Belluno -  Trento
Antelao3.264Dolomiti di Sesto, di Braies e d'AmpezzoDolomiti Cadorine  Belluno
Tofana di Mezzo3.244Dolomiti di Sesto, di Braies e d'AmpezzoDolomiti Ampezzane  Belluno
Tofana di Dentro3.238Dolomiti di Sesto, di Braies e d'AmpezzoDolomiti Ampezzane  Belluno
Marmolada (Punta Ombretta)3.230Dolomiti di Gardena e di FassaDolomiti di Fassa  Belluno -  Trento
Tofana di Rozes3.225Dolomiti di Sesto, di Braies e d'AmpezzoDolomiti Ampezzane  Belluno
Cristallo3.221Dolomiti di Sesto, di Braies e d'AmpezzoDolomiti Ampezzane  Belluno
Monte Civetta3.220Dolomiti di ZoldoDolomiti Settentrionali di Zoldo  Belluno
Marmolada (Punta Serauta)3.218Dolomiti di Gardena e di FassaDolomiti di Fassa  Belluno
Marmolada (Gran Vernel)3.210Dolomiti di Gardena e di FassaDolomiti di Fassa  Trento
Punta Sorapiss3.205Dolomiti di Sesto, di Braies e d'AmpezzoDolomiti Ampezzane  Belluno
Vezzana3.192Dolomiti di Feltre e delle Pale di San MartinoGruppo Pale di San Martino-Feruc  Belluno -  Trento
Cimon della Pala3.184Dolomiti di Feltre e delle Pale di San MartinoGruppo Pale di San Martino-Feruc  Trento
Sassolungo3.181Dolomiti di Gardena e di FassaDolomiti di Gardena  Bolzano
Antelao (Punta Menini)3.177Dolomiti di Sesto, di Braies e d'AmpezzoDolomiti Cadorine  Belluno
Pelmo3.169Dolomiti di ZoldoDolomiti Settentrionali di Zoldo  Belluno
Antelao (Punta Chiggiato)3.163Dolomiti di Sesto, di Braies e d'AmpezzoDolomiti Cadorine  Belluno
Croda Marcora3.154Dolomiti di Sesto, di Braies e d'AmpezzoDolomiti Ampezzane  Belluno
Punta dei Tre Scarperi3.152Dolomiti di Sesto, di Braies e d'AmpezzoDolomiti di Sesto  Bolzano
Piz Popena3.152Dolomiti di Sesto, di Braies e d'AmpezzoDolomiti Ampezzane  Belluno
Piz Boè3.152Dolomiti di Gardena e di FassaDolomiti di Gardena  Belluno -  Trento -  Bolzano
Cima Brenta3.151Dolomiti di BrentaDolomiti di Brenta  Trento
Croda Rossa d'Ampezzo3.146Dolomiti di Sesto, di Braies e d'AmpezzoDolomiti di Braies  Belluno -  Bolzano
Antelao (Cima Fanton)3.142Dolomiti di Sesto, di Braies e d'AmpezzoDolomiti Cadorine  Belluno
Cima Tosa3.173Dolomiti di BrentaDolomiti di Brenta  Trento
Cima dei Bureloni3.130Dolomiti di Feltre e delle Pale di San MartinoGruppo Pale di San Martino-Feruc  Belluno -  Trento
Punta Grohmann3.126Dolomiti di Gardena e di FassaDolomiti di Gardena  Bolzano -  Trento
Crozzon di Brenta3.118Dolomiti di BrentaDolomiti di Brenta  Trento
Cima Vallesinella3.114Dolomiti di BrentaDolomiti di Brenta  Trento
Cima d'Ambiez3.102Dolomiti di BrentaDolomiti di Brenta  Trento
Marmolada (Piccolo Vernel)3.098Dolomiti di Gardena e di FassaDolomiti di Fassa  Trento
Tribulaun3.097Alpi dello StubaiAlpi Breonie Occidentali  Bolzano -Distretto di Innsbruck-Land
Croda dei Toni3.094Dolomiti di Sesto, di Braies e d'AmpezzoDolomiti di Sesto  Belluno -  Bolzano
Cima Undici3.092Dolomiti di Sesto, di Braies e d'AmpezzoDolomiti di Sesto  Belluno -  Bolzano
Spallone del Sassolungo3.081Dolomiti di Gardena e di FassaDolomiti di Gardena  Bolzano
Cima Cunturines3.064Dolomiti di Sesto, di Braies e d'AmpezzoDolomiti Orientali di Badia  Bolzano
Marmolada (Sasso Vernale)3.058Dolomiti di Gardena e di FassaDolomiti di Fassa  Trento -  Belluno
Cima del Focobon3.054Dolomiti di Feltre e delle Pale di San MartinoGruppo Pale di San Martino-Feruc  Belluno
Monte Popera3.046Dolomiti di Sesto, di Braies e d'AmpezzoDolomiti di Sesto  Belluno -  Bolzano
Marmolada (Pizzo Serauta)3.035Dolomiti di Gardena e di FassaDolomiti di Fassa  Belluno
Cima Mandron3.033Dolomiti di BrentaDolomiti di Brenta  Trento
Marmolada (Punta Comates)3.029Dolomiti di Gardena e di FassaDolomiti di Fassa  Trento
Cima Dieci3.026Dolomiti di Sesto, di Braies e d'AmpezzoDolomiti Orientali di Badia  Bolzano
Sass Rigais3.025Dolomiti di Gardena e di FassaDolomiti di Gardena  Bolzano
Furchetta3.025Dolomiti di Gardena e di FassaDolomiti di Gardena  Bolzano
Marmolada (Cima di Ombretta Orientale)3.011Dolomiti di Gardena e di FassaDolomiti di Fassa  Trento -  Belluno
Cima dell'Uomo3010Dolomiti di Gardena e di FassaDolomiti di FassaTrento
Sasso di Valfredda3.009Dolomiti di Gardena e di FassaDolomiti di Fassa  Trento -  Belluno
Torre di Brenta3.008Dolomiti di BrentaDolomiti di Brenta  Trento
Gruppo del Sorapiss (Tre Sorelle)3.005Dolomiti di Sesto, di Braies e d'AmpezzoDolomiti Ampezzane  Belluno
Catinaccio d'Antermoia3.004Dolomiti di Gardena e di FassaDolomiti di Fassa  Bolzano
Cima di Campido3.001Dolomiti di Feltre e delle Pale di San MartinoGruppo Pale di San Martino-Feruc  Belluno
Le Mesules2.999Dolomiti di Gardena e di FassaDolomiti di Gardena  Bolzano
Cima Grande di Lavaredo2.999Dolomiti di Sesto, di Braies e d'AmpezzoDolomiti di Sesto  Belluno -  Bolzano
Spallone del Massodi2.999Dolomiti di BrentaDolomiti di Brenta  Trento
Cima Falkner2.999Dolomiti di BrentaDolomiti di Brenta  Trento

Valli

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Le principali vallate dolomitiche sono:

Passi e forcelle rotabili

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NomeAltitudine (m)Località collegateProvincia di appartenenza
Passo Sella2240Val Gardena - Canazei  Bolzano  Trento
Passo Pordoi2239Canazei – Livinallongo del Col di Lana  Belluno  Trento
Passo di Valparola2199Cortina, Agordino – Val Badia  Belluno  Bolzano
Passo Gardena2137Val Gardena – Val Badia  Bolzano
Passo di Falzarego2117Livinallongo del Col di Lana – Cortina  Belluno
Passo di Giau2236Selva di Cadore – Cortina  Belluno
Passo Staulanza1773Selva di Cadore – Zoldo  Belluno
Passo Cibiana1530Cadore – Zoldo  Belluno
Passo Fedaia2046Rocca Pietore – Canazei  Belluno  Trento
Passo Valles2032Falcade – Predazzo  Belluno  Trento
Passo delle Erbe2003Val di Funes – Val Badia  Bolzano
Passo Rolle1984Predazzo – San Martino di Castrozza e Primiero  Trento
Passo San Pellegrino1918Falcade – Moena  Belluno  Trento
Passo di Campolongo1875Livinallongo del Col di Lana -Corvara in Badia  Belluno  Bolzano
Passo Tre Croci1808Cortina d'Ampezzo – Auronzo di Cadore  Belluno
Passo di Lavazè1805Val d'Ega - Val di Fiemme  Bolzano  Trento
Passo di Costalunga1753Nova Levante – Vigo di Fassa  Bolzano  Trento
Passo Nigra1688Val d'Ega - Valle di Tires  Bolzano
Campo Carlo Magno1681Madonna di Campiglio -Val Rendena  Trento
Passo di Monte Croce di Comelico1638Comelico – San Candido/Innichen  Belluno  Bolzano
Passo Duran1601Agordo – Zoldo  Belluno
Passo Cimabanche1529Cortina d'Ampezzo – Dobbiaco/Toblach  Belluno  Bolzano
Passo Cereda1372Primiero – Agordo  Trento
Forcella Lagazzon1356Falcade-Vallada  Belluno
Forcella Aurine1299Conca Agordina - Valle del Mis  Belluno

Passi e forcelle montani

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NomeTipologiaAltitudine (m)
Passo del Travignolo (Valle dei Cantoni - Ghiacciaio del Travignolo)sentiero attrezzato2925
Passo di Val Strut (Vezzana - Val Strut)sentiero attrezzato2870
Passo delle Farangole (Val Grande - Val di Focobon)sentiero attrezzato2814
Passo d'Ombretta (Val di San Nicolò - Val d'Ombretta)sentiero2727
Passo della Sentinella (Val Popera - Val Fiscalina)sentiero2717
Forcella del Sasso Lungo (Val Gardena - Campitello)sentiero2683
Forcella di Stephen (Il Porton - Passo di Ball)sentiero attrezzato2680
Passo delle Coronelle (Lago di Carezza - Valle Vajolet)sentiero attrezzato2644
Forcella Jou de la Tana (Cadore - Val d'Ansiei)sentiero2644
Passo del Principe (Valle Vajolet - Valle del Ciamin)sentiero2597
Passo di Pravitale (Altopiano di Rosetta - Val Pradidali)sentiero2580
Passo delle Comelle (Altopiano di Rosetta - Val Gares)sentiero2579
Passo Rosetta (San Martino di Castrozza - Altopiano di Rosetta)sentiero attrezzato2573
Passo Vajolet (Tires - Valle Vajolet)sentiero2549
Passo di Canali (Primiero - Agordino)sentiero2497
Passo dell'Alpe di Tires (Campitello - Tires)sentiero2455
Forcella Lavaredo (Val Lavaredo - Val Fiscalina)sentiero2454
Passo di Ball (San Martino di Castrozza - Val Pradidali)sentiero2450
Forcella di Giralba (Sesto - Auronzo di Cadore)sentiero2436
Forcella Giau (Mondeval - Val Costeana)sentiero2360
Col dei Bos (Valle del Falzarego - Valle Travernanzes)sentiero2313
Forcella Grande (San Vito di Cadore - Auronzo di Cadore)sentiero2262
Passo Tre Sassi (Cortina - San Cassiano)sentiero2199
Passo Duron (Alta Val Duron - Alpe di Siusi)sentiero2168
Forcella de la Ciavazoles (Cibiana di Cadore - Zoldo)sentiero1994
Forcella Forada (Selva di Cadore - San Vito di Cadore)strada1975
Forcella d'Alleghe (Alleghe - Valle di Zoldo)sentiero1820

Idrografia

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Laghi

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Geologia

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La genesi di questo tipo di roccia carbonatica inizia attraverso accumuli di conchiglie, coralli e alghe calcaree e in ambiente marino e tropicale (simile all'attualebarriera corallina delleBahamas e dell'Australia orientale), i quali ebbero luogo nelTriassico, circa 250 milioni di anni fa, in zone con latitudine e longitudine molto diverse dall'attuale locazione delle Dolomiti, dove esistevano mari caldi e poco profondi. Sul fondo di questi mari si accumularono centinaia di metri di sedimento che, sotto il loro stesso peso e perdendo i fluidi interni, si trasformarono in roccia. Successivamente, lo scontro tra la placca europea e la placca africana (orogenesi alpina) fece emergere queste rocce innalzandole oltre 3000 m sopra il livello del mare.

Sintetizzando, la storia orogenetica dolomitica è la seguente:

  • 270-235 milioni di anni fa lerocce sedimentarie si accumulano in terra e in mare. Si formanoatolli e barriere coralline, spesso sconvolti da eruzioni vulcaniche;
  • 235-180 milioni di anni fa,calcari e dolomie si accumulano sul fondo di lagune piatte e costiere;
  • 180-80 milioni di anni fa mari profondi permettono l'accumulo di calcari emarne in spessi strati,
  • 20 milioni di anni fa nascono le montagne attraverso la deformazione degli antichi fondali. La placca africana si scontra con quella euroasiatica facendo sollevare le Dolomiti (ad esempio ilGruppo del Sella che si erge per quasi mille metri sul paesaggio circostante era un'unica grande barriera corallina).[10]

Un evidente ed assai interessante esempio di stratificazione geologica delle rocce è presente nelcanyon delBletterbach inAlto Adige.[11] Sul Pelmetto inCadore e aiLavini di Marco pressoRovereto vi sono impronte fossili didinosauro.[12]

Il paesaggio attuale è spigoloso e ricco di dislivelli. A determinare tale trasformazione sono stati i piegamenti e le rotture delle rocce lungo piani di scorrimento (faglie), ai cui movimenti corrispondono altrettanti terremoti; episodiche esplosioni vulcaniche e relativi depositi; erosioni differenziali legate agli agenti atmosferici e ai piani di debolezza insiti nelle rocce. Ne risulta una topografia molto articolata in strutture verticali (pale, guglie, torri, pinnacoli, denti, campanili) ed orizzontali (tetti, cornicioni, spalti,cenge, plateau).[13]Si possono osservare le testimonianze di periodi a clima temperato, precedenti a quelli glaciali, ma soprattutto dominano le forme di erosione ed accumulo legate ai periodi glaciali, gobbe rocciose levigate e striate dal ghiaccio (rocce montonate), valli sospese, circhi glaciali, depositi dimorene, tracce di antichi suoli gelati (permafrost), testimonianze delle pressioni esercitate dalle masse glaciali.[14]

L'innalzamento delle rocce dolomitiche è tuttora in corso. Oggi le Dolomiti mostrano il biancore dei carbonati di scogliera corallina, l'acutezza di rocce coinvolte in orogenesi recenti, le incisioni di potenti agenti esogeni (ghiacciai, vento, pioggia, freddo-caldo). Frequenti sono imacereti (depositi detritici), mentre ghiacciai e nevai sono presenti anche se non di grande estensione (il più esteso è quello dellaMarmolada. Importante anche quello di Fradusta nellePale di San Martino). Fenomeni di erosione sono alla base di particolari formazioni geologiche, lePiramidi di terra in Alto Adige e aSegonzano inTrentino.

Nel futuro geologico, le Dolomiti continueranno a crescere inglobando nuovi settori di rocce sospinte dallo scontro tra le placche europea e africana (analogamente a quanto succede per lacatena himalayana). La scomparsa di questa spinta determinerà il prevalere degli agenti esogeni tendenti ad appianare e addolcire il paesaggio montano (come è successo negliUrali).

È anche da ricordare una particolare distribuzione di cime dolomitiche che costituisce laMeridiana di Sesto, nelle Dolomiti di Sesto Pusterìa.

Vista sulCatinaccio dalRifugio Bolzano durante il fenomeno dell'enrosadira

Il fenomeno dell'Enrosadira

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In virtù della particolare composizione chimica e all'elevata riflettanza che essa conferisce al minerale, se particolari condizioni meteorologiche lo permettono, si dà un fenomeno caratteristico delle Dolomiti, dettoenrosadira. Ossia quando le montagne assumono al tramonto una colorazione rosa che passa gradatamente al viola.[15] Anche in questo caso il fenomeno venne attribuito dal folclore ad un incantesimo, nella saga diRe Laurino.[16]

Ambiente

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Flora

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Larice, albero tipico delle Alpi
Stella alpina

Fino a1800 m (versanti nord) o2200 m (versanti soleggiati) la vegetazione è formata principalmente da boschi diconifere (abete rosso,abete bianco,pino silvestre elarice), mentre nelle alte quote da boschi dilarice,cirmolo e cespuglietti dimughi. Il “pino mugo” legnoso, resistente a tutte le bufere, trattiene le nevi, protegge dalle valanghe, e fornisce una sostanza medicamentosa detta “olio di mugo”. Un altro nome del pino mugo èbarancio (nelleDolomiti di Sesto si trovano i gruppi dolomitici dellarocca dei Baranci e dellaCroda dei Baranci)[17]. Nelle Dolomiti è presente anche ilginepro che è ad arbusteto e costituisce vasti tappeti con gli arbusteti delmirtillo, dell'erica e delrododendro alpino i quali sono ampiamente diffusi. Al di sotto dei 1200-1000 metri troviamo boschi dilatifoglie:faggio,quercia (rovere,roverella),betulla,nocciòlo,castagno,frassino,acero di monte,ornello. In zone ricche di acqua, sul fondovalle, crescono ilsalice e l'ontano. Molto diffusi sonomuschi elicheni.

Sono presenti anche diversi pascoli in alta quota, come ad esempio l'alpe di Siusi, glialtipiani Ampezzani ePian dei Buoi.

Dai boschi di abete rosso (opeccio) di certe zone (come quelli dellaval di Fiemme, diPaneveggio o attorno allago di Carezza) si ricava il legno per le casse armoniche degli strumenti musicali: è l'abete di risonanza. Il popolo delCadore, fiero delle sue peccete, volle rappresentare nel suo stemma un abete rosso avvinto da due torri.

Importanti comehabitat sono pure i luoghi umidi: letorbiere, i siti alluvionali dei torrenti glaciali, le sorgenti, gli specchi d'acqua libera, i prati umidi (molineti), le pozze d'alpeggio, le pozze di risorgiva. Tra i laghi, particolare è illago di Tovel inTrentino in quanto, a causa di un microrganismo, assumeva in passato una colorazione rossastra. I laghetti delle Dolomiti, come in genere quelli delleAlpi, sonooligotrofi.[18] I più noti e pittoreschi laghi dolomitici sono: illago di Tovel, illago di Molveno, illago di Carezza, illago di Braies, illago di Dobbiaco, illago di Landro, illago di Misurina, illago d'Antorno, illago di Auronzo, illago di Alleghe.

Innumerevoli sono i tipi di fiori che costituiscono la flora alpina dolomitica, come ad esempio: lastella alpina alle alte quote (originaria degli altopiani aridi dell'Asia centrale), alcuni tipi digenziana, alcuni tipi di sassifraghe (saxifraga), ilgiglio martagone, lacampanula (campanula del Moretti ecampanula scheuchzeri), l'azalea alpina del genere rhododendron, l'ambretta strisciante (geum reptans) su macereti emorene, vari tipi diRanuncolacee (come ilbotton d'oro, il ranuncolo dei ghiacciai e laclematide alpina), la vitalba alpina, ladaphne striata, la miosòtide (omyosotis, noto anche come "non-ti-scordar-di-me"), vari tipi diorchidea, laviola, ilciclamino delle Alpi, ilcolchicum, ilcroco, l'astro alpino, ilgarofano dei ghiacciai, la pulsatilla alpina oanemone alpino, ilsenecio, lasoldanella, la veronica gialla delle rocce (abitatrice delle fessure delle rocce), lanigritella, l'arnica, ilnarciso, ilcardo, ilcamedrio alpino, il papavero alpino retico, il geranio sanguineo, la pinocchiella delle rupi, ilbrugo, la valeriana nana, l'aquilegia azzurra, lapeonia selvatica, ildente di cane, laprimula minima, illeontodon, ilraponzolo di roccia, l'androsace alpina e l'androsace di Hausmann, ilgiacinto di montagna.

Fauna

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Stambecco delle Alpi
Aquila reale

Nelle Dolomiti vivono numerose specie di mammiferi e roditori: ilcapriolo, ilcervo, ilcamoscio, lostambecco, ilcinghiale, lamarmotta, lamartora, loscoiattolo, iltasso, ladonnola, lafaina, lapuzzola, latalpa, lavolpe, lalepre, ilghiro, ilriccio. Molto rara è lalontra, ritornata in questi ultimi anni (Alto Adige,Carnia eCadore)[19]. In alcune zone vivono l'orso bruno, lalince e illupo. Negli ultimi anni in alcune zone (traFriuli eTrentino-Alto Adige) è stata accertata la presenza dellosciacallo dorato proveniente dallapenisola balcanica.[20]

Tra gli uccelli si ricordano: l'aquila reale, ilfalco pellegrino, l'astore, lapoiana, ilgheppio, losparviero, ilbiancone, ilgipeto, ilcorvo, ilgallo forcello, lacivetta, ilbarbagianni, l'urogallo, ilpicchio, l'upupa, losparviero, ilfagiano di monte, ilfrancolino di monte, ilgufo, lapernice bianca, ilmerlo e il merlo acquaiolo, ilgracchio alpino, laghiandaia, l'allocco, lacoturnice, iltordo, ilpettirosso.

Tra gli anfibi vivono larana alpina, ilrospo, lalucertola, ilramarro, iltritone alpestre, lasalamandra, la salamandra alpina, l'ululone.[21] Tra i rettili velenosi vi sono lavipera e ilmarasso. Sono presenti pure labiscia dal collare, ilbiacco, lacoronella austriaca, ilsaettone, l'orbettino.

I pesci autoctoni sono rappresentati a fondo valle dallatrota marmorata, dalloscazzone e daltemolo. Oltre gli 800-1000 m s.l.m. è presente quasi esclusivamente latrota fario che nelle zone di transizione degli areali dà luogo a popolazioni ibride Fario-Marmorata.

Seppur rarissimo, nei fondovalle a quote meno elevate ed occasionalmente fino a1000-1400 m.s.l.m., è presente ilgambero di fiume.

Clima

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Ilclima delle Dolomiti è caratterizzato daestati brevi, ma calde e miti. Al contrario, l'inverni sono lunghi e molto freddi.

Antropizzazione

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Le prime frequentazioni degli esseri umani nelle Dolomiti risalgono all'11.500 a. C. L'insediamento stanziale nelle valli dolomitiche è ben documentato dall'età del bronzo. Nel corso del I millennio avanti Cristo le Dolomiti furono popolate daiReti e colonizzate pure daiCelti, popoli che ebbero rapporti commerciali anche con gliEtruschi. Successivamente il territorio fu occupato daiRomani che, in età imperiale, divisero l'area tra le province diRaethia eNoricum a nord e laX Regio Venetia et Histria a sud. Il contatto tra le popolazioni retiche indigene e quelle latine diede origine ad una nuova cultura e lingua: illadino. Nell'altoMedioevo (VI secolo) vi giunsero iLongobardi. Dall'XI secolo si formarono nell'area dolomitica forme di autogoverno delle comunità locali (Magnifiche Comunità oRegole), esercitate per mezzo di statuti votati democraticamente (leCarte di Regola oStatuti).

Durante il periodo fra i secoli XIV e XVIII il territorio dolomitico fu diviso in due grandi aree d'influenza austroungarica e veneta. Iprincipati vescovili diTrento eBressanone facevano parte delSacro Romano Impero, mentre il Bellunese (tranne il comune diCortina d'Ampezzo che fu dell'Impero fra il1511 e il1918) e laCarnia appartenevano allaRepubblica di Venezia la quale in Carnia e in Cadore si sostituì al dominio delpatriarcato di Aquileia nel XV secolo. La Carnia fu territorio austriaco fra il1814 e il1866. Il Bellunese, come tutto ilVeneto, entrerà a far parte delRegno d'Italia nel1866 dopo laterza guerra d'indipendenza, tranne, come già accennato, la zona di Cortina d'Ampezzo. IlTrentino-Alto Adige entrerà a far parte delRegno d'Italia nel1918 al termine dellaprima guerra mondiale.

Quanto poi agli insediamenti umani, nell'area sudtirolese tedescofona prevale il cosiddettomaso chiuso, mentre nella zona ladina (Badìa e Gardena, Trentino, Bellunese) prevalgono le cosiddetteviles, nuclei compatti di case addossate le une alle altre. Sono dominanti due diversi modelli culturali: sull'area germanofona prevale il modello germanico, basato su un'organizzazione per nuclei monofamiliari con prevalenza dell'allevamento sull'agricoltura e quindi caratterizzato da ampie superfici a pascolo generalmente indivise; nell'area di cultura romanza è invece diffuso il modello romano, con un'organizzazione sociale in piccole comunità regolate daldiritto romano e dedite prevalentemente all'agricoltura e alla silvicoltura.

Già si è ricordato che le Dolomiti sono dette, da una leggenda popolare, "Monti Pallidi". Numerosi sono i cicli di leggende e i racconti che trattano di popolazioni remote (Fanes[22]Cayuteres,Croderes,Marmaroles da cuiMarmarole, ecc.) che abitavano mitici regni, dando vita a scontri leggendari e intrecciando relazioni con magiche presenze nella natura circostante (maghi,gnomi, giganti,fate,streghe,orchi, spiriti,ondine).[23] La versione originale è in lingua ladina, raccolte alla fine dell'Ottocento daGiovanni Battista Alton e successivamente daHugo de Rossi[24]. Quasi negli stessi anniKarl Felix Wolff raccolse le saghe relative al filone relativo alRegno dei Fanes, rimaneggiò la materia con una certa libertà e le tradusse in tedesco. La sua opera ebbe una grande diffusione a livello internazionale.[25]

Diverse valli dolomitiche in epoca preistorica e protostorica erano abitate - secondo la tradizione - daisalvàns (uomini) e dalleanguane (donne), gente dalla corporatura massiccia, di media statura, dai capelli nerissimi, con barba nera e lunga. Vestivano con pelli di animali cacciati ed erano armati di grossi bastoni nodosi ed aste appuntite o munite di una punta di pietra. Abitavano in grotte o tuguri di tronchi di legno e pelli di animali. Si cibavano di prodotti dei boschi e della carne degli animali cacciati. A poco a poco abbandonarono gli insediamenti più favorevoli di fondovalle e si rifugiarono nei boschi, poiché erano minacciati dal moltiplicarsi dei villaggi e delle genti guerriere (probabilmenteindoeuropei) che erano giunte per insediarsi e poi diffondersi sempre di più.[26]

Tutela

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Numerosi parchi naturali proteggono questa particolare natura e vari comitati ad hoc si sono impegnati nel proporre le Dolomiti comePatrimonio dell'umanità dell'UNESCO, tentativo coronato da successo il 26 giugno2009, quando aSiviglia i ventuno componenti delWorld Heritage Committee hanno deciso all'unanimità di includere la quasi totalità delle Dolomiti nell'elenco dei patrimoni naturali.[27][28][29] La candidatura era stata inizialmente avanzata nel 2004 dal Ministero dei Beni Culturali, ma era stata bocciata dall'UNESCO nel maggio 2006. Successivamente il gruppo di lavoro UNESCO del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, coordinato dal prof. Pier Luigi Petrillo, ha ripresentato i due dossier di candidatura, avviando, contestualmente, un intenso negoziato con i 165 paesi membri della Convenzione e i 37 paesi membri del Comitato. A conclusione del negoziato, durato due anni e mezzo, l'Autorità indipendente di valutazione delle candidature naturalistiche, l'IUCN, ha espresso parere favorevole alla candidatura. Da ultimo, a Siviglia, nel giugno 2009, la squadra coordinata dal prof. Petrillo ha condotto gli ultimi finali negoziati ottenendo il riconoscimento dell'UNESCO che "certifica" l'unicità, nel mondo, delle Dolomiti.

I nove sistemi dolomitici protetti dall'UNESCO

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Il bene "Dolomiti UNESCO" comprende nove sistemi dolomitici:

NFotoSistema
1Pelmo eCroda da Lago
2Marmolada
3Pale di San Martino,Pale di San Lucano,Dolomiti bellunesi,Vette Feltrine
4Dolomiti friulane e d'oltre Piave
5Dolomiti settentrionali
6Puez -Odle
7Sciliar-Catinaccio eLatemar
8Gola del rio delle Foglie
9Dolomiti di Brenta

Aree naturali protette

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Società

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Lingue

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Nell'area dolomitica si parlano lalingua italiana, lalingua tedesca inAlto Adige (area bilinguistica) e, in certe valli, lalingua ladina. Nelle province di Udine e Pordenone viene parlata lalingua friulana.

Economia

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Turismo

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Tratto finale della pistaSaslong, nelDolomiti Superski
ilRifugio Coldai lungo l'Alta via n. 1
IlMessner Mountain Museum delMonte Rite

Le Dolomiti, specialmente nella loro parte settentrionale e occidentale, sono intensamente sfruttate ad uso turistico. In particolare le valli delle Province diTrento eBolzano e la parte alta dellaProvincia di Belluno basano la propria economia sulla pratica invernale dellosci alpino divenuto popolare con leOlimpiadi invernali di Cortina del 1956. IlDolomiti Superski unisce poi sotto un unicoskipass la quasi totalità dei comprensori sciistici della zona. Più marginali sono invece losci di fondo (di cui esistono però vari punti di eccellenza sparsi nelle varie vallate), e losci alpinismo che, in costante crescita negli ultimi decenni, vede la continua nascita di nuovi sci club e gare (prevalentemente notturne) tra le quali vanno sicuramente citate la "Dolomiti Sotto le Stelle" e la "Sellaronda Skimarathon".

L'estate è invece il tempo dell'escursionismo e delle scalate, che interessano l'intera area. Le Dolomiti vantano una lunga tradizione escursionistica e alpinistica che nel corso del '900 ha dotato molte montagne di una via di salita segnalata e spesso ferrata per facilitarne l'accesso. LeVie Ferrate sono estremamente diffuse e non si contano i tipicirifugi alpini e i Bivacchi Fissi che facilitano di molto la salita a questi monti. Altro punto di eccellenza sono le Alte Vie delle Dolomiti: sentieri ben battuti e segnati che consentono di compiere lunghe attraversate a tappe della durata di svariate giornate camminando sempre in quota senza mai scendere a fondovalle. Le due Alte Vie più famose sono l'Alta Via numero 1 dalLago di Braies aBelluno e l'Alta Via numero 2 daBressanone aFeltre. L'arrampicata, data la sua estrema variabilità e veloce evoluzione, meriterebbe un capitolo a sé stante: vie alpinistiche (classiche e moderne) in montagna, Big Wall, falesie attrezzate, vaste areeboulder e arrampicata su ghiaccio sono solo alcuni esempi delle varie attività legate a questo sport.

Alcune fra le località di villeggiatura più conosciute presenti nelle vallate dolomitiche sono:Cortina d'Ampezzo nella Conca Ampezzana,Auronzo di Cadore-Misurina inval d'Ansiei,Rocca Pietore-Marmolada nella val Pettorina,Agordo nellaConca Agordina,Selva,Santa Cristina eOrtisei inVal Gardena,Dobbiaco eSesto inval Pusteria,Castelrotto ai piedi dell'alpe di Siusi,Canazei,Campitello di Fassa eMoena nellaval di Fassa,Falcade invalle del Biois,San Martino di Castrozza nelPrimiero,Arabba nella valle diLivinallongo,Corvara,La Villa, San Cassiano,Badia inval Badia,Madonna di Campiglio inval Rendena,Sappada eForni di Sopra in Friuli Venezia Giulia.

Un altro tipo di turismo è rappresentato dai luoghi legati ai combattimenti delfronte italiano della prima guerra mondiale: tra questi ricordiamo ilPasubio nellePiccole Dolomiti (Strada delle 52 gallerie eDente Italiano). SulMonte Rite, nel comune diCibiana di Cadore, è possibile visitare il museoMMM Dolomites dedicato alla storia dell'esplorazione e dell'alpinismo nelle Dolomiti. Alcune località turistiche storiche assieme alle montagne più famose hanno assunto durante il turismo Romantico a cavallo tra '800 e '900 degli appellativi o "soprannomi" (spesso confusi tra loro dai media) che risultano però diffusi ancor oggi:

LocalitàAppellativo
MarmoladaRegina delle Dolomiti
AntelaoRe delle Dolomiti
AgnerGigante delle Dolomiti
Cimon della PalaCervino delle Dolomiti
Cortina d'AmpezzoSignora delle Dolomiti
AgordoCuore delle Dolomiti
MoenaFata delle Dolomiti
FeltreVenezia delle Dolomiti
BellunoPorta delle Dolomiti

Allevamento

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L'allevamento, praticato da secoli dalla popolazione in modo tradizionale, secondo la modalità dell'alpeggio, ha anche un'attrattiva turistica, ed è oggi praticato principalmente per la produzione alimentare artigianale.

Artigianato

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In alcune zone delle Dolomiti l'artigianato tipico (sculture inlegno) ha una grande tradizione e assume un importante ruolo economico.

Cultura

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Nei media

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Nelle Dolomiti sono state girate alcune scene di vari film, tra cuiLa Pantera Rosa (The Pink Panther) diBlake Edwards (1963),Per favore, non mordermi sul collo! diRoman Polański (1967),L'ultimo imperatore diBernardo Bertolucci (1987),Solo per i tuoi occhi conRoger Moore (1981),Cliffhanger conSylvester Stallone (1993) eThe Italian Job diF. Gary Gray (2003), oltre alla serie televisivaUn passo dal cielo conTerence Hill (2010).

Note

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  1. ^I valori universali, sudolomitiunesco.info.URL consultato il 26 aprile 2016(archiviato il 25 aprile 2016).
  2. ^(EN)The Dolomites-UNESCO World Heritage, suwhc.unesco.org.URL consultato il 27 settembre 2010(archiviato l'11 luglio 2017).
  3. ^Non tutti i gruppi dolomitici sono inclusi nel sito protetto dall'UNESCO; non vi rientrano ad esempio il Gruppo del Sella e ilGruppo del Sassolungo.
  4. ^LeDolomiti di Brenta appartengono alleAlpi Retiche meridionali; leDolomiti Friulane, leDolomiti di Lienz e leDolomiti di Comelico-Dolomiti Carniche appartengono alleAlpi Carniche e della Gail; lePiccole Dolomiti appartengono allePrealpi Venete.
  5. ^LaMarmolada, considerata come la vetta più alta delle Dolomiti, è composta principalmente dicalcari. Le cosiddetteDolomiti di Fiemme sono per nulla composte di dolomia.
  6. ^Dolomiti, Touring Editore, 2014, pag. 37.
  7. ^1864: la scoperta delle Dolomiti, surepubblica.it.URL consultato l'8 giugno 2014(archiviato il 20 marzo 2014).
  8. ^Leggende dell'Alto Adige - I Monti Pallidi, sualtoadige-suedtirol.it.URL consultato il 13 giugno 2014(archiviato il 2 aprile 2015).
  9. ^Per quanto riguarda la suddivisione delle Dolomiti proposta dallaPartizione delle Alpi e dallaSOIUSA si veda la voceDolomiti (sezione alpina).
  10. ^Marco Avanzini, Evelyn Kustatscher,La gola delBletterbach, Storie nella roccia, pag.64-65, ed. Besucherzentrum Geoparc Bletterbach (Aldino, Bolzano), 2011.
  11. ^Oltre alle gole del Bletterbach, presenta interesse geologico particolare ildoss Cappèl (m.2264) nei dintorni diPredazzo. Rocce intrusive ed effusive si trovano poi nell'area del vulcano di Predazzo lungo ilSentiero geologico Miniere della Bedovina.
  12. ^Dolomiti: Monte Pelmo - impronte di dinosauri sul masso di frana al Pelmetto, sumagicoveneto.it.URL consultato il 20 giugno 2019(archiviato il 20 giugno 2019).
  13. ^Una particolare conformazione geologica della roccia dolomitica è lacroda. Si tratta di guglie costituite da dolomia, isolate da canaloni e con pareti nette con spigoli vivi al loro incrocio (ad esempio leTre Cime di Lavaredo, laCroda da Lago aCortina d'Ampezzo, laCroda del Becco, laCroda dei Toni e laCroda Rossa di Sesto inVal Fiscalina, laCroda Rossa d'Ampezzo, ecc.).
  14. ^Dolomiti, Touring editore, 2014, pag. 35.
  15. ^Enrosadira sul sito del Touring Club Italiano, sutouringclub.it.URL consultato l'8 luglio 2020(archiviato il 26 dicembre 2017).
  16. ^Dino Dibona, Leggende e storie insolite delle Dolomiti,ISBN 88-8289-646-3
  17. ^Mugo, inTreccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  18. ^Oligotrofo, inTreccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  19. ^Alto Adige: è tornata la lontra, da un anno scienziati ne seguono le tracce, suit.notizie.yahoo.com.URL consultato il 28 febbraio 2018(archiviato dall'url originale il 15 luglio 2014).
  20. ^Valle di Non (Trento): fotografato un esemplare di sciacallo dorato sul Monte Peller, sutrentotoday.it.URL consultato il 14 giugno 2014(archiviato il 14 luglio 2014).
  21. ^Ululone, inTreccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  22. ^Il contesto della saga dei Fanes: culti e miti, suilregnodeifanes.it.URL consultato il 27 giugno 2014(archiviato il 28 novembre 2013).
  23. ^Dolomiti, Touring editore, 2014, pag. 39 e 40-41.
  24. ^Fiabe e leggende della Valle di Fassa
  25. ^Nelle aree dolomitiche esiste una grande concentrazione di miti, leggende,favole esaghe. Il mondo germanico, la culturatirolese, il gotico del Nord e il barocco delle influenze venete si mescolano con l'antica civiltà dei Ladini, partorendo storie senza tempo. (Alessandra Artale;Miti, misteri e leggende del Veneto, pag.111, Editoriale Programma, Treviso, 2019).
  26. ^"I salvàns" inLe più belle storie e leggende delle Dolomiti di Dino Dibona, pagg. 12-29, Newton Compton Editori, seconda edizione, Roma, 2019.
  27. ^Dolomiti patrimonio dell'umanità dall'Unesco il riconoscimento, surepubblica.it.URL consultato il 24 luglio 2009(archiviato il 29 giugno 2009).
  28. ^Unesco, le Dolomiti sono patrimonio Universale dell'Umanità, sucorriere.it.URL consultato il 15 luglio 2020(archiviato dall'url originale il 27 giugno 2009).
  29. ^Dolomiti Unesco - Patrimonio dell'umanità, sudolomitiunesco.it.URL consultato il 15 luglio 2020(archiviato il 12 maggio 2020).

Bibliografia

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Voci correlate

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Collegamenti esterni

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V · D · M
Dolomiti
Cime e gruppi principaliMarmoladaLatemarCatinaccioGruppo del CirSellaSassolungoPale di San MartinoGruppo Odle-PuezSciliarFanisDolomiti di SestoCristalloCadini di MisurinaTofaneMarmaroleCol di LanaSorapissAntelaoCroda da LagoNuvolauCivettaPelmoSchiaraDolomiti di LienzDolomiti di Brenta
Vallate principaliAgordoAmpezzoBadiaValbellunaBioisBoiteCadoreComelicoCordevoleEgaFassaFiemmeFiorentinaFiscalinaFunesGardenaLandroPrimieroRendenaTiresZoldo
Laghi principaliAllegheAuronzoBraiesCarezzaCentro CadoreDobbiacoFedaiaLandroMisMisurinaMolvenoTovel
Parchi principaliAdamello BrentaDolomiti d'AmpezzoDolomiti BellunesiFanes - Sennes - BraiesDolomiti FriulanePaneveggio - Pale di San MartinoPuez OdleTre CimeSciliar
V · D · M
UNESCOPatrimoni dell'umanità inItalia

Area archeologica di Agrigento ·Area archeologica ebasilica patriarcale diAquileia · Aree archeologiche diPompei,Ercolano eTorre Annunziata ·Assisi, labasilica di San Francesco e altri siti francescani ·Carsismo e grotte evaporitiche dell'Appennino settentrionale ·Castel del Monte ·Cattedrale,Torre Civica ePiazza Grande,Modena ·Centro storico di Firenze ·Centro storico di Napoli ·Centro storico di Roma, leproprietà extraterritoriali della Santa Sede e labasilica di San Paolo fuori le mura · Centro storico diPienza · Centro storico diSan Gimignano · Centro storico diSiena · Centro storico diUrbino ·Chiesa e convento domenicano di Santa Maria delle Grazie con l'Ultima cena di Leonardo da Vinci ·Cicli di affreschi del XIV secolo di Padova · Città diVerona ·Città di Vicenza e le ville palladiane del Veneto ·Città tardo barocche del Val di Noto ·Costiera amalfitana ·Crespi d'Adda ·Ferrara, città del Rinascimento, e il suodelta del Po ·Ferrovia Retica nei paesaggi dell'Albula e delBernina ·Faggete primordiali dei Carpazi e di altre regioni d'Europa ·Grandi città termali d'Europa · Iportici di Bologna · ISassi e il parco dellechiese rupestri diMatera · Itrulli diAlberobello ·Incisioni rupestri della Val Camonica ·Isole Eolie ·Ivrea, città industriale del XX secolo · Lecolline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene · LeDolomiti ·Le Strade Nuove e il sistema dei palazzi dei Rolli di Genova ·Longobardi in Italia: i luoghi del potere ·Mantova eSabbioneta ·Monte Etna ·Monte San Giorgio ·Monumenti paleocristiani di Ravenna ·Tombe etrusche diCerveteri eTarquinia ·Opere di difesa veneziane tra XVI e XVII secolo: Stato da Terra-Stato da Mar occidentale ·Orto botanico di Padova ·Paesaggio vitivinicolo del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato ·Palazzo reale di Caserta con il parco, l'acquedotto di Vanvitelli e il complesso diSan Leucio ·Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale ·Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano con i siti archeologici diPaestum eVelia e lacertosa di Padula ·Piazza del Duomo,Pisa ·Portovenere,Cinque Terre e le isole (Palmaria,Tino eTinetto) ·Residenze della Casa Reale di Savoia ·Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia ·Siracusa e lanecropoli di Pantalica ·Siti palafitticoli preistorici attorno alle Alpi ·Su Nuraxi diBarumini ·Val d'Orcia ·Venezia e la sualaguna ·Via Appia. Regina Viarum ·Villa Adriana,Tivoli ·Villa d'Este, Tivoli ·Villa romana del Casale ·Ville e giardini medicei in Toscana
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