Ildattero è il frutto commestibile della palma da datteri (Phoenix dactylifera). È un frutto carnoso, oblungo, lungo da 4 a 6 cm, contenente un "nucleo" allungato, segnato con un solco longitudinale. È un frutto molto energetico.
Datteri allo stadiokhalal (parzialmente maturi)Datteri sulla palma da datteriVarietà Deglet: Datteri e "nocciolo"
Botanicamente, il dattero è unabacca. Ciò che è colloquialmente noto come il "nucleo" o "nocciolo" del dattero, avvolto nell'endocarpo membranoso, è in realtà il seme molto duro e corneo. Il frutto non è unadrupa in quanto lo strato più interno del frutto (l'endocarpo) è membranoso e non legnoso.
La raccolta di questo prodotto agricolo avviene a livello dello strato arboreo ed è presente in regime (risultante dalla femmina dell'infiorescenza) che può raccogliere un centinaio di ramoscelli e diverse centinaia di datteri.[non chiaro]
All'interno di una oasi, tutti gli strati vengono sfruttati per ricavare un rapporto tra i suoli fertili di esso. Alcune coltivazioni, attraverso un'agricoltura convenzionale con palma da dattero, presentano problemi sanitari. I fertilizzanti sintetici e i prodotti fitosanitari per la consociazione a livello erbaceo e arbustivo vengono anch'essi assorbiti da palme da dattero e si trovano nella frutta. Il trattamento contro lafalena, un parassita di datteri, viene effettuato innaffiandole per via aerea.
In ambiente naturale, la palma da dattero comincia a fruttificare a partire dal trentesimo anno d'età, anche se alcuni esemplari raggiungono la maturità fruttifera anche dopo il novantesimo anno. Arrivando a vivere oltre i trecento anni e producendo, nelle annate migliori, fino a cinquanta chili di datteri, la coltivazione tradizionale di datteri è un famoso esempio di coltura (e cultura) trans-generazionale.
Il termine dattero deriva dalgreco antico δάκτυλος (si legge dáktylos),dito, con riferimento alla forma di questo frutto.
Tradizionalmente, imusulmani rompono il digiuno delRamadan con i datteri.
Secondo la tradizione musulmana, il dattero è il frutto del paradiso, un frutto miracoloso per le sue numerose virtù nutrizionali. NelCorano, è menzionato in particolare in Maryam, la diciannovesimaSūra[1]. I suoi numerosi benefici legati alla sua composizione sono particolarmente apprezzati nel contesto dellagravidanza e del parto per aiutare le donne durante queste fasi della vita.
Il dattero fresco, quando raggiunge la maturità, è un frutto fragile e delicato da trasportare. In parte è per questo motivo che viene essiccato (dal 70% di acqua si arriva al 20%). Il suo valore energetico, da essiccato, è di 287 kcal per 100 grammi. È molto ricco di zuccheri (glucosio,fruttosio esaccarosio). Contiene anche vitamine (B2, B3, B5 e B6), una piccola quantità di vitamina C e sali minerali (potassio ecalcio). È anche ricco dicromo efibra.
I datteri erano l'ingrediente base delladiaphoenix, un rimedio della farmacopea marittima occidentale nel diciottesimo secolo.
I valori nutrizionali dei datteri sono riportati nella tabella a fianco.[2]
In media, ogni anno vengono raccolti oltre 5 milioni di tonnellate di datteri. L'Egitto è il più grande produttore, ma i datteri non vengono esportati: il 90% della produzione viene consumata nel paese di origine, specialmente come mangime per il bestiame: l'Europa è principalmente rifornita dalNord Africa (soprattutto daAlgeria eTunisia).
Nonostante esistano più di trecento cultivar, la più diffusa nei mercati europei è ladeglet nour, di cui l'Algeria è noto produttore, essendo originario delle regioni diBiskra.
IlMarocco ha prodotto a lungo un'altra varietà, carnosa e semi-morbida,Mejhoula (termine che significa "sconosciuto" o "anonimo" in arabo). Ma nel diciannovesimo secolo un'epidemia devastò più di dieci milioni di palme da datteri. Alcune piante furono salvate e trasferite nel sud dellaCalifornia. Per questo motivo il mercato europeo è anche rifornito di datteri americani.
InItalia è presente solo come pianta ornamentale inSicilia. Ne impedisce la produzione agricola nazionale anche ilpunteruolo rosso che infesta le palme da datteri.
Si consuma sia fresco sia essiccato. Dal dattero si ricava un particolare tipo di melassa ed esistono alcolici derivati dalla suafermentazione, come ad esempio l'arrak.
^versetto 25: scuoti il tronco della palma: lascerà cadere su di te datteri freschi e maturi.«scuoti il tronco»: certamente Allah avrebbe potuto far cadere i datteri direttamente su Maria e invece le chiede uno sforzo personale, un atto di volontà. Nella vita dei devoti l’abbandono ad Allah non deve impedire il fatto di essere presenti a se stessi, volitivi e attivi. E comunque presente è operante la volontà miracolosa dell’Altissimo; si trattava del tronco di una palma secca. fonte:Il Corano.net - diciannovesima Sura