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Crinoidea

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Crinoidi
Colonia di crinoidi sullabarriera corallina
dell'isola diKomodo (Indonesia)
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
RamoBilateria
SuperphylumDeuterostomia
PhylumEchinodermata
SubphylumCrinozoa
Matsumoto, 1929
ClasseCrinoidea
Miller, 1821
Sinonimi

Eucrinoidea
Zittel, 1879

Nomi comuni

gigli di mare
stelle marine piumate

Ordini

ICrinoidi (CrinoideaMiller, 1821) sono unaclasse diechinodermi, unica classe delsubphylumCrinozoa[1]. La classe comprende 648specie viventi e oltre 5.000 speciefossili. Sono comunemente noti comegigli di mare ostelle marine piumate.

Evoluzione

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Agaricocrinus americanus

Comparsi nell'Ordoviciano, i crinoidi hanno avuto grande diffusione durante tutto ilPaleozoico. Nel sito paleontologico di Cabeço da Ladeira (Portogallo), è stato trovato un crinoide fossile alla fine della sua traccia di locomozione (Krinodromos bentou)[2]. Durante il Paleozoico e ilMesozoico sono tra i principali organismi produttori dicarbonato, costituendo i calcari a crinoidi o encriniti. Sono state descritte oltre 5000 speciefossili. A partire dalla fine delPermiano, la gran parte delle linee evolutive dei crinoidi (sottoclassiCladida,Flexibilia,Camerata eDisparida) sono andate incontro adestinzione di massa, con l'unica eccezione dellasottoclasse degliArticulata, a cui appartengono tutte le specie viventi attualmente note.[3]

Descrizione

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Al pari degli altriechinodermi (ricci di mare,stelle marine, etc.) sono organismibilateri allo stadiolarvale, mentre gli adulti presentano unasimmetria radiale pentamera e sono dotati di unendoscheletrocalcareo.[3]

Le caratteristiche che distinguono i crinoidi da altri echinodermi sono:[4]

  • una teca, o calice, che contiene o sostiene i visceri, formata da piccole piastre ossee fuse insieme a forma di tazza; può essere sostenuta da un peduncolo e possedere vari organi di fissazione al substrato, definitivi o temporanei;
  • cinque braccia flessibili, di solito ramificate e a forma di piuma;
  • bocca e ano situati entrambi sulla superficie orale, che è rivolta verso l'alto.
Dettaglio dei cirri di un crinoide comatulide

Adulto

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Un crinoide dell'ordineComatulida

Nella struttura di ogni crinoide si riconoscono tre parti ben distinte: il peduncolo, il calice e le braccia, usualmente in numero di cinque, a simmetria radiata. Il calice e le braccia insieme formano lacorona.[5]
Ilpeduncolo, detto anchecolumna, è una struttura segmentaria, formata da articoli o piastre colonnali; le singole piastre, composte dicalcite, possono avere, a seconda della specie, sezione circolare, quadrata, ellittica, pentagonale o stellata, con superficie liscia o percorsa da striature radiali. In alcune specie il peduncolo porta, nella porzione aborale, delle appendici chiamatecirri, anch'esse munite di articoli mineralizzati, con i quali l'animale si fissa al substrato. La porzione ove il peduncolo prende contatto con il substrato prende il nome dicapsula. In molte specie (Comatulida) il peduncolo è atrofizzato e i cirri si dipartono direttamente dalla base del calice.

Ilcalice, detto ancheteca, presenta una forma simile ad una coppa e contiene al suo interno gli organi vitali; è composto da una serie di piastre ossee pentagonali, rigide o articolate, e da una membrana (tegmenodisco), talvolta calcificata, sulla quale si trovano la bocca e l'ano.

Al calice sono attaccate cinquebraccia, che a loro volta si biforcano per formare 10 o più appendici, frequentemente molto ramificate, dotate dipinnule cave. Braccia e pinnule presentano piccole piastre brachiali, disposte in serie semplici o doppie. Le pinnule prossimali o pinnule orali (vicine alla bocca) sono molto più grandi delle altre e sono dotate dipodia, estroflessioni munite di papille sensoriali; man mano che ci si sposta verso la porzione distale delle braccia le pinnule vanno rimpicciolendo.

Larva

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Lalarva dei crinoidi è dettavitellariaodoliolaria. Nella prima fase del loro sviluppo le larve nuotano libere nelplancton, per poi ancorarsi con un peduncolo al substrato, divenendobentoniche.[5]

Un crinoide sulreef di Batu Moncho (isole Komodo)

Biologia

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Sono organismibentonici; la maggior parte delle specie (Comatulidi), pur vivendo sempre a stretto contatto con il fondale, hanno la facoltà di spostarsi liberamente, nonostante gli spostamenti siano al massimo di pochi metri; alcune specie invece (p.es. gliIsocrinidi) sono strettamente ancorate al fondale; alcuni di esse (Endoxocrinus spp.,Neocrinus spp.) se minacciate, possono troncare ilpeduncolo e riacquistare temporaneamente mobilità, utilizzando lebraccia come propulsori[6][7].

Alimentazione

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Sonoorganismi filtratori passivi, che si nutrono di una varietà diprotisti (actinopodi,diatomee e altrealghe unicellulari,foraminiferi),larve di invertebrati, piccolicrostacei e detriti organici. Le particelle di nutrienti vengono catturate dalle braccia ramificate, ricoperte di secrezionimucose, e sospinte verso la bocca.[3]

Riproduzione

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Sono animali gonocorici, cioè a sessi separati. Igameti sono prodotti dapinnule specializzate situate alla base dellebraccia, e lafecondazione è esterna, cioè i gameti vengono liberati nell'acqua. Dopo la fecondazione leuova sono conservate alla base delle pinnule, sino alla schiusa.[8]

Predatori

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Tra i potenzialipredatori dei crinoidi vi sono i pesci di almeno nove famiglie differenti:Lutjanidae,Ephippidae,Chaetodontidae,Labridae,Monacanthidae,Tetraodontidae,Notacanthidae,Balistidae eSparidae. Tra le specie che si cibano preferenzialmente di crinoidi vi sono l'orata (Sparus aurata) e il pesce balestra pagliaccio (Balistoides conspicillum). Nella maggior parte dei casi la predazione non è letale e si risolve nella amputazione, parziale o totale, di alcune braccia, che sono in grado di autorigenerarsi.[9] In molte specie di crinoidi è stata documentata la capacità di difendersi dalle aggressioni con l'autotomia.[10]

Gamberettopalemonide su crinoide

Simbionti

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I crinoidi contraggono rapporti disimbiosi ocommensalismo con diverse specie di piccolicrostacei tra cui igamberetti della famigliaPalaemonidae (Ancylomenes spp.,Crinotonia spp.,Laomenes spp.,Periclimenes spp.) e il granchio crinoideo del Mar Rosso (Tiaramedon spinosum -Pilumnidae).[11][12]

Distribuzione e habitat

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I crinoidi sono presenti in tutti i mari del mondo, eccetto ilmar Nero e ilmar Baltico[4][13]. La maggiorebiodiversità si osserva nel bacino dell'Indo-Pacifico[3]. Nelmar Mediterraneo sono presenti diverse specie, la più comune è il giglio di mare (Antedon mediterranea).

Popolano lebarriere coralline e i fondali rocciosi, dallazona intertidale alle profonditàabissali[4].

Tassonomia

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Antedon mediterranea
(Antedonidae)
Comaster schlegelii
(Comatulidae)
Cenometra bella
(Colobometridae)
Tropiometra carinata
(Tropiometridae)
Proisocrinus ruberrimus
(Proisocrinidae)

La classe comprende 648 specie viventi, tutte appartenenti alla sottoclasseArticulata, suddivise nei seguentiordini efamiglie[1]:

Sono note allo statofossile anche le seguenti sottoclassi[3]:

Note

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  1. ^ab(EN)Crinoidea, inWoRMS (World Register of Marine Species).URL consultato il 13 novembre 2014.
  2. ^ Neto de Carvalho, C., Pereira, B., Klompmaker, A., Baucon, A., Moita, J. A., Pereira, P., Machado, S., Mergulhão, L., Belo, J., Carvalho, J.,Running crabs, walking crinoids, grazing gastropods: behavioral diversity and evolutionary implications of the Cabeço da Ladeira Lagerstätte (Middle Jurassic, Portugal)., inComunicações Geológicas, vol. 103, accessibile da www.tracemaker.com.URL consultato il 16 gennaio 2019.
  3. ^abcde(EN)Crinoidea, suThe Tree of Life Web Project.URL consultato il 13 novembre 2014.
  4. ^abc(EN) Messing C.,Introduction to Living Crinoids, suCrinoid pages.URL consultato il 13 novembre 2014(archiviato dall'url originale il 9 settembre 2012).
  5. ^abI Crinoidi, subiologiamarina.eu.URL consultato il 13 novembre 2014.
  6. ^La corsa del giglio di mare, suFocus.it.URL consultato il 19 novembre 2014.
  7. ^(EN) Baumiller T.K., Messing C.G.,Stalked crinoid locomotion, and its ecological and evolutionary implications, suPaleontologia Electronica, 2007.URL consultato il 21 novembre 2014.
  8. ^Feather stars, Order Comatulida, suWild Singapore, 2008.URL consultato il 15 novembre 2014.
  9. ^(EN) Messing C.,Predation on living crinoids, suCrinoid Pages.URL consultato il 15 novembre 2014(archiviato dall'url originale il 25 agosto 2013).
  10. ^ I. C. Wilkie, A. Barbaglio, W.M. Maclaren andM.D. Candia Carnevali,Physiological and immunocytochemical evidence that glutamatergic neurotransmission is involved in the activation of arm autotomy in the featherstar Antedon mediterranea (Echinodermata: Crinoidea), inJ Exp Biol, vol. 213, 2010, pp. 2104-2115,DOI:10.1242/jeb.039578.
  11. ^ Milanesi M. e Andreoni G.,Simbiosi e commensalismo, suacquaportal.it.URL consultato il 23 novembre 2014(archiviato dall'url originale il 29 novembre 2014).
  12. ^ Marin I.,Notes on morphology and ecological difference between species of pontoniine shrimp genus Crinotonia Marin (Caridea: Palaemonidae) associated with shallow-water feather stars Phanogenia spp. (Crinoidea: Comasteridae), inZootaxa, vol. 1764, 2008, pp. 19-24.
  13. ^Crinoidea: Distribution, suEncyclopedia of Life.URL consultato il 16 novembre 2014.

Bibliografia

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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