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Corpi Santi di Milano

Coordinate:45°28′27.5″N 9°08′25.01″E45°28′27.5″N,9°08′25.01″E (Corpi Santi di Milano)
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Corpi Santi di Milano
ex comune
Corpi Santi di Milano – Veduta
Corpi Santi di Milano – Veduta
La distribuzione dei cimiteri milanesi (in seguito soppressi), al di fuori delle mura cittadine, nel comune dei Corpi Santi
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Provincia Milano
CircondarioMilano
MandamentoMilano
Amministrazione
Data di istituzione21 luglio 1781
Data di soppressione1º settembre 1873
Territorio
Coordinate45°28′27.5″N 9°08′25.01″E45°28′27.5″N,9°08′25.01″E (Corpi Santi di Milano)
Superficie66,35km²
Abitanti62 976 (1871)
Densità949,15 ab./km²
Altre informazioni
Fuso orarioUTC+1
Cartografia
Mappa di localizzazione: Regno d'Italia
Corpi Santi di Milano
Corpi Santi di Milano
Modifica dati su Wikidata ·Manuale

ICorpi Santi di Milano (Corp Sant indialetto milanese) sono stati uncomune istituito nel1782 comprendente lecascine e iborghiagricoli che si trovavano attorno alla città diMilano, appena oltre lemura spagnole del capoluogo lombardo.

Corpi Santi è infatti la denominazione con cui si indicava, fino al XIX secolo circa, la fascia di territorio del suburbio extramurale della maggior parte delle città lombarde e piemontesi. Nei territori soggetti agliAsburgo d'Austria, tra cui ci fu Milano, la riforma generale dello Stato del 1755 ne modificò la denominazione inComuni rurali, ma il vecchio nome rimase nell'uso comune.

Uniti in un primo tempo aMilano nel1808 durante il periodo delRegno d'Italia, ma repentinamente ripristinati nel1816 con il ritorno degli austriaci, vennero definitivamente annessi alla città nel1873.

Origine del nome

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Il nome dei Corpi Santi è da legarsi alla legislazione sanitaria austriaca che impose di spostare icimiteri fuori dallemura spagnole del capoluogo lombardo: la dizione dicorpi santi è infatti un altro modo di chiamare ifuochi fatui, ossia le piccole fiammelle che possono sprigionarsi dalletombe[1].

Una leggenda popolare lega invece il nome dei Corpi Santi di Milano alla presenza delle salme dei treRe Magi al di fuori dellemura spagnole della città. Secondo la narrazione, il carro che portava le sacrereliquie si sarebbe fermato inspiegabilmente in questo luogo, senza che gli uomini del santo convoglio riuscissero ad andare avanti: le ruote erano diventate pesanti come macigni, e buoi e cavalli non la vincevano. Così il vescovo dovette abbandonare l'idea di avere i tre santi corpi nellabasilica di Santa Tecla, la più importante della città prima della costruzione delDuomo di Milano, facendo edificare un nuovo luogo di culto fuori le mura cittadine, labasilica di Sant'Eustorgio, per ivi deporli.

Storia

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Mappa del comune dei Corpi Santi (colorato in varie gradazioni di grigio), che fu annesso nel 1873 a Milano (che è invece la parte centrale più chiara, divisa dai confini deimandamenti). Le sei gradazioni di grigio corrispondono ai seisestieri legati alleporte di Milano, che avevano fini censuari, visto che attraverso questi varchi cittadini le merci dirette verso la città dovevano pagare i dazi

Lo scorporo dei Corpi Santi dalla città diMilano fu previsto in origine dal comparto territoriale delDucato di Milano emanato dall'imperatriceMaria Teresa d'Austria il 10 giugno1757[2], ma il governoaustriaco preferì sospendere l'applicazione del provvedimento per la ferma opposizione dellaCongregazione del patrimonio, ossia ilconsiglio provinciale dell'epoca che era dominato dai rappresentanti cittadini.

Il comune dei Corpi Santi venne quindi istituito da suo figlio, l'imperatoreGiuseppe II d'Asburgo-Lorena, con reale dispaccio del 21 luglio1781, con il quale il nuovo sovrano decise di concedere meno spazio alle opposizioni conservatrici che avevano contrastato il programmailluminista di sua madre.

Il nuovo municipio venne attivato colcapodanno del1782, quando entrarono in carica i deputati (ossia i consiglieri comunali), il cancelliere (il segretario comunale), ilsindaco, l'esattore e sei consoli, uno per ciascuna delle sei partizioni, corrispondenti aisei sestieri di Milano, che erano legati ad altrettanteporte cittadine, in cui il nuovo comune fu articolato ai fini della riscossionefiscale sulle merci in entrata verso la città[3].

La superficie dei Corpi Santi di Milano ammontava a 66,35 km². Si trattava di una vasta area che circondava la città per un raggio molto variabile, da un minimo di 3 km a un massimo di 7 km. Il comune dei Corpi Santi era una zona prettamente agricola alle porte della città, ricca di campi e soprattutto diorti che producevano prodotti deperibili e costosi, che per essere commercializzati con la città necessitavano di brevi distanze dal luogo di produzione al mercato cittadino.

L'orticoltura era favorita dallapresenza di corsi d'acqua e dalla facilità di commercializzazione sia con la vicina città, ma anche con la provincia, rispetto alla quale non erano previstidazi doganali a cui erano invece sottoposte le merci transitanti per le porte cittadine di Milano. Il territorio agreste di quest'area era moltofertile e ricco dirisorgive, oltre che di corsi d'acqua come iNavigli e i fiumiOlona,Lambro eSeveso. Grazie alla presenza di questi corsi d'acqua, imulini erano numerosi e sorgevano un po' ovunque nelcontado[4].

Mappa di Milano e del comune dei Corpi Santi (corrispondente al territorio intorno alla città meneghina), che fu annesso nel 1873 al capoluogo lombardo

Dopo soli tre lustri però, l'arrivo delle armate rivoluzionariefrancesi aprì un processo inverso. Il nuovo parlamentorepubblicano deliberò il 2nevoso dell'annoanno VI[5] la riannessione dei Corpi Santi a Milano con il nome dicircondario esterno, ma anche questa volta il testo legislativo non trovò applicazione per i timori del governocisalpino, che non volle scontrarsi con l'opposizione dei rappresentanti extramurari[6].

Evoluta poi la situazione in senso monarchico il nuovo organo legislativo, ilConsiglio di Stato, tornò a proporre, su sollecitazione delconsiglio comunale diMilano, un decreto per la soppressione dei Corpi Santi, ma tale disegno di legge del 4 febbraio1806 non trovò sanzione da parte delviceré, che ancora auspicava un consenso più ampio. La svolta avvenne quindi nell'ambito di un contesto più generale, quandoNapoleone il 14 luglio1807 emanò un decreto volto alla riduzione dei comuni del regno onde sortire risparmi nei costi di gestione.

Fu così che il 9 febbraio1808 fu promulgato ildecreto che annetteva aMilano non solo i Corpi Santi, ma tutti i 35 comuni delcircondario esterno posti nel raggio di 4miglia dai bastioni, ossia entro le 5 miglia dallapiazza del Duomo[7]:Affori,Bicocca,Boldinasco, Casa Nova,Chiaravalle, i Corpi Santi,Crescenzago,Dergano,Garegnano Marcido,Gorla,Grancino,Lambrate,Lampugnano,Linate superiore ed inferiore,Lorenteggio,Macconago,Morsenchio,Musocco,Niguarda,Nosedo,Poasco,Precentenaro,Precotto,Quarto Cagnino,Quinto Sole,Redecesio,Ronchetto,San Gregorio Vecchio,Segnano,Sella Nuova,Trenno,Turro,Vajano,Vigentino,Villapizzone. Tuttavia con il ritorno degli Austriaci tornarono immediatamente autonomi, e il comune diMilano tornò a coincidere con la cerchia deiBastioni con notificazione del 12 febbraio1816.

La restaurazione del Comune dei Corpi Santi operata dagliaustriaci fu anch'essa il frutto di un disegno politico generale. L'assetto amministrativo voluto dai ritornati governanti asburgici si ispirava su quellogiuseppino che, in ambito municipale, si basava sui comuni censuari dell'imperatriceMaria Teresa d'Austria. Questi ultimi nelSettecento erano risultati un'innovazioneilluministica, ma dopoNapoleone sortirono un effetto reazionario che annullò la legislazione dell'imperatorefrancese. Lanotificazione del 12 febbraio1816 ripristinò dunque tutti i vecchi comuni dellaLombardia, e con esso quello dei Corpi Santi, a decorrere dal successivo 1º maggio[8]. Nel1821 si tennero le prime elezioni per ilconsiglio comunale[9], che l'anno successivo fu dotato dei poteri dei maggioriborghi del regno potendo assumere degliimpiegati.[10]

Con l'unificazione italiana ilcomune fu dotato di un propriosindaco con seiassessori, conservando il suo consiglio di trenta membri. Subito dopo vennero avanzate le prime proposte ufficiali di annessione al capoluogo lombardo, ma non si giunse a risultati concreti per l'opposizione dei Corpi Santi, fino a che non venne fatta una richiesta ufficiale delconsiglio comunale diMilano algoverno Lanza, che l'approvò con Regio decreto 8 giugno 1873, n. 1413[11][12].

Struttura parrocchiale

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La chiesa diMonluè, una delle più antiche dei Corpi Santi. Era tra le chiese di riferimento dei Corpi Santi di Porta Orientale
La chiesa di San Pietro in Sala prima del rifacimento del XX secolo. Era tra le chiese di riferimento dei Corpi Santi di Porta Vercellina
Cascina Boffaloretta alla Barona, che si trovava nei Corpi Santi di Porta Ticinese
Lo stabilimentoRichard-Ginori lungo ilNaviglio Grande, che si trovava a San Cristoforo, nei Corpi Santi di Porta Ticinese

Il comune dei Corpi Santi si articolava ai fini censuari susei sestieri corrispondenti alleporte di Milano attraverso le quali le merci dovevano pagare i dazi; fin dai tempi dell'arcivescovoCarlo Borromeo[13], ciascuno di questi sestieri, raggruppava sotto di sé le dodici parrocchie extramurarie diMilano[14].

A queste porte andavano poi aggiunti i due varchi posti a controllo delleacque, ossia:

Il comune dei Corpi Santi era esente dadazio, pertanto tutto ciò che ne proveniva costava meno. Dopo l'arrivo deiSavoia il comune fu articolato su duemandamenti concentrici che divennero il 7º e l'8º diMilano. Una volta che il comune venne inglobato a Milano, essi furono divisi in otto parti.

Ivillaggi eborghi agricoli che componevano i Corpi Santi[19], una volta aggregati alla città divennero altrettantiquartieri. È il caso diSan Siro,Barona,Gratosoglio,Ghisolfa,Bovisa,Calvairate,Tre Ronchetti,Monluè, ed altri. Le cascine, invece, una volta inglobate aMilano divennero parrocchie, scuole o edifici comunali. Spesso esse diedero il nome alle vie urbane o ai quartieri che vi si stavano formando appresso. Nel caso dellaCascina Taliedo questa diede il nome, oltre che all'omonimo quartiere, anche al primoaeroporto diMilano, ilcampo di aviazione di Taliedo.

Popolazione e densità

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  • 1805: abitanti 13.572; densità 204,5 ab./km²
  • 1808: abitanti 17.357 (Milano nel1805 ne aveva 115.290); densità 261,6 ab./km²
  • 1817: abitanti 17.833; densità 268,8 ab./km²
  • 1836: abitanti 25.768 (Milano ne aveva 156.617); densità 388,4 ab./km²
  • 1853: abitanti 36.227; densità 546 ab./km²
  • 1855: abitanti 38.424; densità 579,1 ab./km²
  • 1859: abitanti 41.519; densità 625,8 ab./km²
  • 1861: abitanti 48.359 (Milano ne aveva 196.109); densità 728,8 ab./km²
  • 1871: abitanti 62.976 (Milano ne aveva 199.009); densità 949,1 ab./km²

Dati

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Chiese scomparse

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Chiesa di San Rocco alla Lupetta

Note

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  1. ^ Luigi Ripamonti,La storia di Affori, Milano, La buona parola, 1995.
  2. ^ Milano (Ducato) Giunta del censimento generale,Raccolta degli editti, ordini, istruzioni, riforme, e lettere circolari istruttive della Real giunta del censimento generale dello Stato di Milano, riunita con cesareo real dispaccio del dì 19. luglio 1749., e sciolta li 2. marzo 1758.; coll'aggiunta degli editti, ordini, istruzioni, e lettere della Regia provvisionale delegazione per l'esecuzione del detto censimento, per Giuseppe Richino Malatesta stampatore regio camerale, 1760.URL consultato il 13 gennaio 2024.
  3. ^Comune dei Corpi Santi, anno 1782, sulombardiabeniculturali.it.URL consultato il 3 luglio 2018.
  4. ^Dati ricavabile da pag. 353 del libroMilano. Costruzione di una città, di Giuseppe De Finetti, Giovanni Cislaghi, Mara De Benedetti, Piergiorgio Marabelli, HOEPLI EDITORE, City planning, 2002.
  5. ^Ossia il 22 dicembre 1797
  6. ^Legge 2 nevoso VI di aggregazione a Milano dei Corpi Santi, subooks.google.it.URL consultato il 3 luglio 2018.
  7. ^Comune dei Corpi Santi, anno 1798, sulombardiabeniculturali.it.URL consultato il 3 luglio 2018.
  8. ^Notificazione 12 febbraio 1816, subooks.google.it.URL consultato il 3 luglio 2018.
  9. ^Dispaccio governativo 19 marzo 1821
  10. ^Dispaccio governativo 23 aprile 1822
  11. ^R.D. 8 giugno 1873, n. 1413 suGazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n° 168 del 19 giugno 1873
  12. ^Comune dei Corpi Santi, anno 1859, sulombardiabeniculturali.it.URL consultato il 3 luglio 2018.
  13. ^Instructiones ad fori archiepiscopalis reformandi usum pertinentes
  14. ^Parrocchie di Milano e Corpi Santi, inAlmanacco del commercio di Milano: Guida per l'anno 1836, Milano, Visaj Placido Maria, 1836.
  15. ^RibattezzataPorta Venezia nel1860, in onore della città rimasta austriaca dopo l'incompiutaSeconda guerra d'indipendenza (1859).
  16. ^RibattezzataPorta Vittoria nel1861, in onore della vittoria milanese nelleCinque Giornate (1848), quando fu la prima ad essere espugnata agli Austriaci.
  17. ^RibattezzataPorta Magenta nel1860, in onore dell'entrata aMilano diNapoleone III eVittorio Emanuele II di ritorno dalla vittoriosaBattaglia di Magenta, all'interno dellaSeconda guerra d'indipendenza italiana (1859).
  18. ^RibattezzataPorta Garibaldi nel1860, in onore dell'entrata aMilano diGiuseppe Garibaldi del 1859 dopo le vittorie diVarese eSan Fermo, nellaSeconda guerra d'indipendenza italiana.
  19. ^Ad esempio il Giulini (1857: 308) ci elenca:
    1. Sancta Maria Magdalena ad Vepram (La Maddalena)
    2. Sanctus Syrus ad Vepram (San Siro allaVepra)
    3. Bativacca (Bativacca)
    4. Calvairate (Calvairate)
    5. Carraria (Carrera)
    6. S. Petrus In Sala Rozoni (San Pietro in Sala)
    7. Casinae De Bifis (Cassine de' Biffi)
    8. Morcincta (Morsenchio)
    9. Fonticillum. Fontegium Monasterium (Santa Maria Rossa)
    10. Gratasollia Monasterium (Gratosoglio)

Bibliografia

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  • Giorgio Giulini,Memorie spettanti alla storia, al governo ed alla descrizione della città, e della campagna di Milano, ne' secoli bassi, Volume 7, Milano, Francesco Colombo Librajo, 1857.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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V · D · M
Comuni aggregati a Milano
tra il 1808
e il 1816
Affori ·Bicocca ·Boldinasco ·Casa Nova ·Chiaravalle ·Corpi Santi di Milano ·Crescenzago ·Dergano ·Garegnano Marcido ·Gorla ·Grancino ·Lambrate ·Lampugnano ·Linate superiore ed inferiore ·Lorenteggio ·Macconago ·Morsenchio ·Musocco ·Niguarda ·Nosedo ·Poasco ·Precentenaro ·Precotto ·Quarto Cagnino ·Quinto Sole ·Redecesio ·Ronchetto sul Naviglio ·San Gregorio Vecchio ·Segnano ·Sella Nuova ·Trenno ·Turro ·Vaiano Valle ·Vigentino ·VillapizzoneStemma di Milano
nel 1873Corpi Santi di Milano
nel 1918Turro
nel 1923Affori ·Baggio ·Chiaravalle Milanese ·Crescenzago ·Gorlaprecotto ·Greco Milanese ·Lambrate ·Musocco ·Niguarda ·Trenno ·Vigentino
Comuni annessi ai comuni aggregati:Assiano ·Bruzzano ·C.na Triulza ·Cimiano ·Figino ·Muggiano ·Quinto Romano ·Roserio ·Vialba
Altro:quartieri di Milano ·sestieri di Milano
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