Lacorona è un copricapo cerimoniale utilizzato in particolare daimonarchi.Il termine deriva dalgrecoκορονή (leggikoroné) e dallatinocorona, col significato di "oggetto che circonda" (sottinteso "la testa").
La corona è un copricapo di forma circolare, può essere aperto sulla sommità oppure chiuso. Con la sua altezza eleva colui che la indossa e ne rappresenta l'autorità. Per questo motivo, la corona è un attributo tipico delledivinità, deisacerdoti, deisovrani (negliordinamenti monarchici), deisupremi magistrati (in taluniordinamenti repubblicani) e di chiunque si distingua per meriti militari, politici e civili. Per estensione il termine passa quindi spesso ad indicare l'ufficio stesso che a cui tali soggetti competono. In altre parole, parlando dicorona, è frequente che non si faccia riferimento al copricapo, quanto alregno ed al potere da esso rappresentato. Analogamente a quanto accade per iltrono e per loscettro.
Se le prime corone, inOriente furono costituite da rami di albero ripiegati, col trascorrere dei secoli, nell'area mediterranea, inEgitto sono state rinvenute corone di rami di foglie al capo dimummiefaraoniche risalenti al2000 a.C., mentre nellenecropolietrusche egreche sono stati rintracciati modelli inoro eargento. Nell'antica Grecia ad ogni divinità spettava una corona formata da una pianta particolare: se adAtena era dedicato l'ulivo, aZeus toccava la quercia.[1]
In epoca romana, pur conservando parte della tradizione greca, la corona, in aggiunta, divenne simbolo di vittoria o simbolo di riconoscenza sociale: poteva essere costituita da un intreccio di foglie di ulivo, alloro o quercia, oppure come raffigurazione aurea di una città murata o raffigurareprue di navi. Veniva indossata dai soldati distintisi in battaglia, dai comandanti vittoriosi e dall'Imperator durante iltrionfo, tra le quali si ricordano larostrata e lacastrensis. La corona regale veniva al contrario aborrita dai romani sin dall'epoca dellacacciata dei re, preferendogli, anche in epoca imperiale, il più sobriodiadema. A partire daNerone, gli imperatori indossarono lacorona radiata, a raggiera, di origine orientale.
In epocacristiana conservarono una certa importanza nell'ambito delle festività o come oggetti votivi, e sotto l'influsso dell'arte bizantina, assunsero motivi sempre più astratti.
NelMedioevo intorno alVII secolo le corone dei regoti si arricchirono di pendenti preziosi, gemme, vetri e smalti e di catenelle sull'orlo. Sempre di questo periodo fu significativa la corona della reginaTeodolinda, contraddistinta per una lamina di ferro al proprio interno, ricavata in base alla leggenda da un chiodo dellaCroce. Donata dalla regina alDuomo di Monza, venne utilizzata per incoronare i re d'Italia, daOttone I aNapoleone I.[2]
In epocarinascimentale venne introdotta la corona araldica, atta a distinguere il grado di nobiltà oppure il valore acquisito.
Successivamente, la corona mutò la sua foggia a seconda del gusto e degli stili del tempo.