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Convenzione termidoriana

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Voce principale:Convenzione nazionale.
Le truppe della Convenzione guidate daPaul Barras assaltano l'Hôtel-de-Ville dove si era rifugiatoRobespierre (notte tra il 9 e il 10 termidoro).

LaConvenzione termidoriana è il nome dato al terzo periodo della storia dellaConvenzione nazionale che va dal 27 luglio 1794 (giorno delcolpo di Stato del 9 termidoro oreazione termidoriana) al 26 ottobre 1795[1].

Normalizzazione e ritorno al liberalismo del 1792

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Dopo la morte diMaximilien de Robespierre e dei suoi fedelissimi il 28 luglio (10 termidoro) sulla ghigliottina, una lotta oppose, in seno allaConvenzione nazionale, iMontagnardi dell'anno III, ossia igiacobini rimasti, attorno aBertrand Barère,Billaud-Varenne eCollot d'Herbois, sostenitori del mantenimento del governo rivoluzionario, deldirigismo economico, con laLegge del maximum e la fissazione del prezzo del grano, e delRegime del Terrore da una parte, e la maggior parte "reazionaria" e moderata dell'Assemblea, i cosiddettiTermidoriani, raggruppante i montagnardidantonisti ed ex-hebertisti, integrati anch'essi nelClub dei Giacobini, attorno aJean-Lambert Tallien,Paul Barras,Joseph Fouché eLouis-Marie-Stanislas Fréron, e i deputati delMarais, attorno aSieyès,Cambacérès,Pierre Daunou eBoissy d'Anglas (già vicino ai Girondini) sostenitori di un ritorno al liberalismo economico e algoverno costituzionale[1]. Tra il 28 e il 31 furono giustiziati sommariamente numerosi simpatizzanti montagnardi, ed alcuni membri della Comune condannati in precedenza come sospetti realisti o controrivoluzionari.

Solo il 31 luglio (13 termidoro) la Convenzione bloccò le esecuzioni di massa di tutti i sospetti già giudicati e il giorno dopo abrogò lalegge del 22 pratile anno II; dal 1º agosto il Tribunale rivoluzionario fu riorganizzato, i processi ai sospetti già arrestati fermati, e poi esso fu abolito alcuni mesi dopo.Su denuncia di Fréron, il pubblico accusatore del TerroreAntoine Quentin Fouquier-Tinville fu rimosso da ogni incarico.Il 5 agosto fu annullata di fatto lalegge dei sospetti e masse di prigionieri uscirono dalle carceri a partire da questo giorno, con le accuse fatte cadere.

Il giorno 8 dicembre 1794 e il giorno 8 marzo 1795, i sopravvissuti dei 31 capiGirondini proscritti dopo le giornate del 31 maggio e del 2 giugno 1793, dopo e leinsurrezioni federaliste (tra cuiLouvet de Couvray) e dei 73 deputati (tra cuiLouis-Sébastien Mercier, che fu imprigionato dopo aver protestato contro l'arresto dei 31), furono reintegrati, rafforzando in tal modo notevolmente il campo "reazionario".

Il governo rivoluzionario fu progressivamente smantellato[1], con l'istituzione del rinnovo mensile di un quarto dei membri delComitato di salute pubblica e la diminuzione delle sue attribuzioni dopo ilTermidoro, preludio alla sua scomparsa nel 1795; la soppressione del "maximum" fu varata il 24 dicembre 1794 e il ripristino definitivo dellaBorsa di Parigi il 10 ottobre 1795 (che promosse lo sviluppo dellaspeculazione). Tuttavia l'inflazione non diminuì.

L'inverno 1794-95 fu particolarmente rigido, il prezzo del pane aumentò, e la popolazione di Parigi conobbe una gravecarestia, aggravata dalla politica liberale della Convenzione[1]. Così la collera crebbe tra laSezione rivoluzionaria di Parigi. Inoltre la Francia fu sottoposta in questo periodo una crisi economica e finanziaria e l'Assegnato, che il governo rivoluzionario era riuscito più o meno a stabilizzare nel 1793, ebbe una caduta di valore vertiginosa.

Indebolimento dei Giacobini

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Lo stesso argomento in dettaglio:Terrore bianco.
In risposta al giacobinismo, iMoscardini oIncredibili escono allo scoperto e si moltiplicano gli scontri.

Parallelamente, dopo il Termidoro, come detto una gran parte dei sospettati imprigionati sotto il Terrore - realisti (monarchici), federalisti - furono rilasciati, mentre molti militanti rivoluzionari furono arrestati e funzionari, sospettati di "complicità" con Robespierre, rimossi. Allo stesso modo, gli eccessi commessi nel contesto della guerra civile che aveva opposto i repubblicani ai federalisti e ai realisti nel 1793, furono rivelati, e alcuniRappresentanti in missione furono processati e giustiziati (Jean Baptiste Carrier aNantes alla fine del 1794, eJoseph Lebon a Cambrai), con la conseguenza che ilTribunale rivoluzionario di Parigi e il Comitato del popolo di Orange, con l'incoraggiamento delle famiglie delle vittime e degli imputati liberati, promossero l'immagine di unRegime del Terrore violento e sanguinario. Il 7 nevoso una commissione della Convenzione iniziò un procedimento contro Billaud-Varenne, Collot d'Herbois, Vadier e Barère; il 2 germinale tutti e quattro vennero messi in stato d'accusa. Dopo che fu emesso un mandato di cattura, a maggio 1795 Fouquier-Tinville, considerato il simbolo vivente del Terrore, si consegnò e fu anche lui ghigliottinato per aver fatto giustiziare persone senza processo e come "complice di Robespierre" (18 fiorile).

Il 12 germinale si decise la deportazione alla Guyana (la "ghigliottina secca") di Barère, Billaud-Varenne,Collot d'Herbois, Vadier e in aggiunta anche di Cambon. Barère e Vadier riuscirono ad evitare la deportazione, mentre Cambon si rifugiò in Svizzera, ma Billaud-Varenne e Collot d'Herbois furono imbarcati per la Guyana.

Come parte della reazione termidoriana, la stampa moderata e realista si scatenò contro i "terroristi", trattati come "tiranni" e "sanguinari". Fréron, rappresentante della Convenzione del Sud conPaul Barras nel 1793, dove si distinse per la sua violenza e i suoi saccheggi, fa ricomparire dall'11 settembre 1794,L'Orateur du Peuple ("l'altoparlante del popolo"), ex giornale giacobino, divenuto l'organo della propaganda reazionaria e dove dimostrò un virulento anti-giacobinismo. Allo stesso modo, il monarchicoMéhée de la Touche pubblicò l'opuscoloLa Queue de Robespierre, eLouis Ange Pitou diffuse nelle strade dei ritornelli realisti. Inoltre, le violenze verbali e fisiche contro coloro che assomigliavano in qualche modo a un «giacobino» si moltiplicarono. Fréron e Tallien organizzarono bande diMoscardini che affrontavano i giacobini, in particolare il 19 settembre 1794, presso il "Palais-Égalité" (ilPalais-Royal). I combattimenti aumentarono tra lajeunesse dorée ("gioventù dorata") e i repubblicani, specialmente i soldati.

Approfittando delle violenze, le autorità chiusero ilClub dei Giacobini nel mese di novembre 1794. Nel 1794-95, le bande da 2000 a 3000Collets Noir (Colletti Neri o Moscardini), organizzate da Tallien e Fréron vengono portate avanti daVictor Amédée de La Fage marchese di Saint-Huruge (1750-1810), dai cantanti e compositoriPierre-Jean Garat eJean Elleviou, daLouis Ange Pitou, dal drammaturgoAlphonse Martainville e dal giornalistaIsidore Langlois; erano composte da persone sospette uscite di prigione, disobbedienti, giornalisti, artisti, chierici, impiegati, cortigiani, piccoli commercianti - vestiti con un vestito striminzito « couleur de crottin » (colore di letame) nel colletto di velluto nero, copricapi tagliati a coda di rondine e pantaloni stretti sotto il ginocchio - con passanti alla moda della brutta figura (dei Giacobini).

Anche il Girondino Louvet de Couvray, denunciando sia i realisti che i Giacobini nel suo giornale,la Sentinelle, venne attaccato dai giovani monarchici nella sua libreria-stamperia del Palais Royal nell'ottobre 1795[2].

I giacobini, di fronte all'ostilità doppia dei repubblicani moderati e dei monarchici, spinsero le sezioni popolari alla rivolta. Tuttavia, le insurrezioni del12 germinale e del1 pratile anno III (aprile e maggio 1795) fallirono, e le autorità ordinarono il disarmo dei «terroristi». Queste furono le ultime sollevazioni popolari prima dellarivoluzione del 1830.

Semi-fallimento dei realisti

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"Compagnies du Soleil" durante il Terrore bianco del1795.

I termidoriani si appoggiarono prima ai monarchici, poi ai montagnardi quando i primi ripresero forza.Approfittando dell'indebolimento dei giacobini, infatti, movimenti di vendetta spontanea dei monarchici (cosiddetti realisti olegittimisti), delle famiglie delle vittime del terrore e cattolici fanatici si svilupparono nell'anno 1795, nel sud-est della Francia, più in particolare nella valle delRodano, contro i «terroristi» (Terrore bianco). LeCompagnies de Jéhu[3] aLione e leCompagnies du Soleil[4], perseguitarono e massacrarono giacobini, repubblicani, sacerdoti "costituzionali", protestanti, prigionieri politici nelle carceri, aLons-le-Saunier,Bourg, Lione,Saint-Étienne,Aix-en-Provence,Marsiglia,Tolone,Tarascona, ecc., di solito con la complicità delle autorità municipali e dipartimentali, quando non di quella deiRappresentanti in missione, che si appoggiarono ai monarchici nella loro lotta contro i giacobini.

Tuttavia, losbarco fallito degli emigrati a Quiberon in giugno-luglio 1795, violentemente represso da Tallien con annesso il massacro di più di 4000 prigionieri, e l'insurrezione realista del 13 vendemmiaio anno IV (5 ottobre 1795), sedata dalle cannonate dell'artiglieria di Napoleone a Parigi, fecero prendere consapevolezza alla Convenzione della minaccia rappresentata dai monarchici e, per alcuni mesi, autunno e l'inverno 1795-96, si provò a ristabilire l'unità tra i repubblicani - termidoriani, montagnardi e moderati - contro il loro nemico comune.

Fréron (le cui bande di Moscardini avevano appoggiato il tentativo realista) venne inviato a Marsiglia alla fine del 1795, per reprimere ilTerrore bianco (come si ricorderà nel mese di gennaio 1796); gli ufficiali giacobini rimossi furono reintegrati nell'esercito (Jean Antoine Rossignol,Napoleone Bonaparte...); i procedimenti contro i Montagnardi furono interrotti dal decreto del 13 ottobre; un'amnistia generale « pour les faits proprement relatifs à la Révolution » ("per i fatti riferibili alla rivoluzione") (dalla quale vennero esclusi gliÉmigré, riammessi solo nel 1800, i deportati, gli accusati realisti dell'insurrezione del Vendemmiaio e i contraffattori-falsari) fu votata il 26 ottobre 1795. IlClub del Panthéon, composto da ex terroristi e giacobini, tutti della piccola borghesia, aprì le sue porte il 6 novembre.

L'istituzione del Direttorio

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Barras con la divisa da "Direttore"

Ispirata dai deputati dellaPianura (Palude), la Convenzione del Termidoro pose fine al governo rivoluzionario segnando il ritorno al potere di una repubblica borgheseliberale, ma mantenne il regime repubblicano, e infine poté riprendere la guerra contro i contadini monarchici nella parte occidentale e inVandea. Essa pose le basi delDirettorio; con la stesura dellaCostituzione dell'anno III che istituì ilsuffragio per censo, nacque laRepubblica direttoriale.

Con ilcolpo di Stato del 18 fruttidoro contro i presunti realisti e lalegge del 22 fiorile anno VI contro i giàcobini eletti il Direttorio si liberò degli oppositori, benché fu costretto ad accettare nuovamente i giacobini per alcuni mesi nel 1799.IlClub di Clichy, perlopiù monarchici moderati di varia provenienza, venne chiuso.

Barras, già leader termidoriano di punta, fu il principale Direttore dal 1795 fino al 1799, quando Sieyès, Fouché e Napoleone lo esautorarono mettendolo in minoranza, compiendo infine ilcolpo di Stato del 18 brumaio che istituì ilConsolato e iniziando l'età napoleonica, ponendo fine alla Rivoluzione.

Note

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  1. ^abcd(FR)La Convention - La réaction thermidorienne du juillet 1794 - novembre 1795 (Thermidor an II - Brumaire an IV), surevolution.1789.free.fr.URL consultato il 27 novembre 2010.
  2. ^Voir la chronologie de Michel Delon, in Jean-Baptiste Louvet de Couvray,Les Amours du chevalier de Faublas, Paris, Gallimard, collection Folio, 1996, et leDictionnaire des parlementaires français de 1789 à 1889, tome 4, p.192
  3. ^Le compagnie di Jéhu o di Jesus erano formate da realisti, contro i Giacobini, nel 1795.
  4. ^Bande armate anti giacobini nel periodo del "Terrore bianco".

Bibliografia

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  • Albert Mathiez,La Réaction thermidorienne, Paris, Armand Colin, 1929.
  • Georges Lefebvre,Les Thermidoriens, 3e édition, Paris, Armand Colin, 1951.
  • Denis Woronoff,La République bourgeoise de Thermidor à Brumaire, 1794-1799, Paris, Seuil, collection « Points Histoire », 1972.
  • Mona Ozouf, « Thermidor ou le travail de l'oubli » inL'école de la France, Paris, Gallimard, collection « Bibliothèque des histoires », 1984.
  • Françoise Brunel,« Sur l'historiographie de la réaction thermidorienne. Pour une analyse politique de l'échec de la voie jacobine »[collegamento interrotto],Annales historiques de la Révolution française, nº 237, 1979, p. 455-474.
  • Françoise Brunel,Thermidor. La chute de Robespierre, Bruxelles, Complexe, 1989.
  • Bronislaw Baczko,Comment sortir de la Terreur. Thermidor et la Révolution, Paris, Gallimard, collection « NRF essais », 1989.
  • Bronislaw Baczko, entréeThermidoriens in François Furet et Mona Ozouf (dir.),Dictionnaire critique de la Révolution française, Paris, Flammarion, 1988.
  • Roger Dupuy, Marcel Morabito (dir.),1795. Pour une République sans Révolution, Presses universitaires de Rennes (PUR), collection « Histoire », 1996.
  • Michel Vovelle (dir.),Le tournant de l'an III. Réaction et Terreur blanche dans la France révolutionnaire, Comité des travaux historiques et scientifiques, 1997.
  • Jean Tulard,Les Thermidoriens, Paris, Fayard, 2005.

Voci correlate

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